Tesla, gli investimenti retail reggono ancora

Gli investimenti di Tesla reggono ancora nonostante il doppio downgrade subito. Qualcosa che non molti si aspettavano, nonostante il declassamento ottenuto da parte di Baird e Argus Research.

Investimenti retail in Tesla ancora alti

Elon Musk potrà anche aver lasciato il governo americano ed essere impegnato attualmente in una lotta “intestina” con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Ma l’azienda di cui è ceo continua a rimanere in piedi nonostante le difficoltà e il crollo in Borsa. Gli investitori retail sembrano non vivere tutto questo caos con preoccupazione. Senza dubbio, Elon Musk ha perso la scorsa settimana circa 36 miliardi di dollari del suo patrimonio personale e il calo del 15% delle azioni Tesla non è stato privo di conseguenze. Anche se occorso lungo 5 sedute differenti.

Quelli che è possibile delineare come i suoi sostenitori più incrollabili hanno essenzialmente comprato al ribasso. È stato registrato, in merito a un fondo ETF che riproduce i movimenti del titolo, un afflusso per ben 651 milioni di dollari. Si tratta del record per questo strumento, lanciato nel 2022. E, ancor più interessante, rappresenta più del triplo rispetto all’intero 2024, anno in cui Tesla ha visto le sue azioni salire di oltre il 60%.

Analizzando l’intera situazione di Tesla, va sottolineato che il calo registrato non è legato solamente alla rottura violenta tra Donald Trump ed Elon Musk. Alla fine di maggio, il mercato di riferimento subiva già forti cali nelle vendite derivanti da Cina ed Europa, tra l’altro sempre legati alla partecipazione di Musk al governo Trump. Soprattutto per quel che concerne il mercato europeo.

Andamento aziendale dipendente da diversi fattori

A tutto ciò è possibile aggiungere gli effetti della concorrenza della Cina, la quale offre veicoli elettrici in modo più capillare e a prezzi più vantaggiosi. Ovviamente, lo scontro tra il presidente e il magnate ha avuto il suo peso a inizio giugno. Soprattutto nel momento in cui il ceo di SpaceX ha demolito la proposta di legge di bilancio e di riforma fiscale americana. Evento al quale è seguita la minaccia di rescissione dei contratti governativi tra la Casa Bianca e le aziende di Elon Musk.

È evidente che Tesla non stia passando un periodo tra i più rosei. E, sebbene le due società che hanno eseguito il downgrade non abbiano eccessivo peso a Wall Street, sono comunque sinonimo del malcontento che sta pian piano conquistando gli analisti per quel che riguarda l’azienda. Tra le big cap, Tesla è attualmente la meno amata a livello statistico, con i titoli che conquistano o perdono importanza più per eventi personali che per l’andamento aziendale nudo e crudo.

Come già anticipato, però, agli investitori retail questo non interessa, dato che hanno comunque comprato azioni di Tesla in tutti questi mesi. Forse perché convinti che, comprando a un minor costo, una volta eliminato Elon Musk dall’equazione sarà più semplice guadagnare con il titolo?

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