Rating FonSai

I media lo hanno definito “effetto Unipol” e, effettivamente, la promozione del rating FondiariaSai da parte di Standard & Poor’s è strttamente riconducibile a quanto la compagnia assicurativa ha realizzato nel corso degli ultimi mesi. E così FonSai si è vista elevare il giudizio di merito di due gradini, da B+ a BB, con una valutazione positiva che ha coinvolto anche le controllate. È inoltre stato confermato il creditwatch positive, ad anticipare eventuali e possibili nuovi ritocchi al rialzo nei prossimi mesi.

Rating S&P non influenzati da decisioni BCE

L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s non si è rivelata particolarmente turbata dalle decisioni della Banca Centrale Europea di prevedere degli acquisti illimitati di titoli di Stato, qualora un Paese membro ne faccia richiesta, al fine di stabilizzare le relative quotazioni. Stando a quanto affermato dall’agenzia, infatti, l’iniziativa dell’istituzione monetaria continentale potrebbe contribuire a stabilizzare il mercato obbligazionario primario dell’eurozona, ma non riuscirà a incidere in maniera significativa sulla capacità dei singoli Stati di proseguire lungo la tortuosa strada delle riforme.

Scure su Monte dei Paschi, confermato il Sell

Rating contrastante su MPS; il colosso UBS si è espresso confermando il rating di neutral su Monte dei Paschi di Siena, ma tagliando il target price da 0.42 euro per azione a 0,31 euro per azione. Ben diverso è invece il giudizio di Societe Generale; quest’ultima infatti conferma il “sell” con target rivisto da 0,26 euro per azione a 0,20 euro per azione. Il colosso ha anche rivisto le stime per il dividendo, ora a 0,01 euro per azione nel 2012 e 0,016 euro per azione nel 2013, tagliando anche le stime di EPS 2012 da 0,04 euro a 0,03 euro per azione.

Le aspettative negative sono in realtà per tutto il settore bancario; il problema del credito non è risolto e la BCE non riesce a regolamentare il prestito interbancario. L’erogazione di prestiti è al minimo e questo ha poi ripercussioni sulla ripresa e sui consumi; la spirale riporta nuovamente alle banche il problema, che hanno visto un taglio netto delle entrate a causa di un’economia praticamente in recessione.

Saipem: premiata da Ubs

Ubs ha comunicato nella giornata di ieri la revisione del rating al rialzo per Saipem che alza il voto dal precedente “neutral” a “buy“. Nella giornata di ieri il titolo ha ceduto il 3.19% a Piazza Affari, che tutto sommato vista la giornata di fuoco è un buon risultato che conferma la forza di Saipem anche nei momenti peggiori.

Facciamo un passo indietro; fino alla fine del 2007 il prezzo delle azioni è cresciuto costantemente fino ad arrivare quasi a 30 euro, quota importante che ha respinto per ben 2 volte l’avanzare del prezzo andando a creare un doppio massimo proprio tra il 2007 ed il 2008. La discesa avuta in contemporanea con la recessione del 2008 del mercato globale ha ridotto il valore delle azioni fino a toccare i 10 euro nel momento peggiore; questo livello è diventato subito supporto ed ha contribuito anche per il suo valore psicologico alla ripresa, leggermente anticipata rispetto all’indice di riferimento.

Goldman Sachs taglia rating di Campari, buone notizie invece per Fiat

Giornata contrastata, ma non troppo: Campari ha dato prova di forza nel periodo precedente (sia che si tratti di medio che di lungo) ed ora subisce un secondo “attacco” nel giro di poco tempo; il mese scorso Equita Sim lo metteva nella lista dei titoli non consigliati (secondo un metodo di analisi discutibile) ed oggi arriva il down-grade di Goldman Sachs; la banca d’affari ha tagliato il rating da neutral a sell con target price a 5.1 euro.

Gli analisti hanno spiegato che il prezzo attuale (5.445 euro in questo momento) non rispecchia le opportunità di crescita. Nel lungo periodo il titolo comunque si è dimostrato vincente, ed a parlare sono i numeri visto che la crescita è stata costante e la tenuta al periodo di crisi quasi esemplare; di certo comunque la banca di investimenti si riferiva ad una correzione di breve periodo che potrebbe accompagnare il titolo fino a 5.1 euro offrendo un’opportunità di acquisto nel caso in cui a Novembre verranno presentati i nuovi obiettivi dopo la trimestrale.

Nella giornata di oggi Campari è l’unico titolo negativo del Mib e perde al momento l’1%; nei giorni precedenti il prezzo è sceso da 5.775 a 5.40 ma in termini relativi la discesa è stata nettamente migliore dell’indice di riferimento, visto che il bottom del 26 Agosto non è stato rivisto. Altra prova di forza quindi che contrasta con il taglio del rating, ma l’evoluzione dell’indice potrebbe effettivamente spingere Campari verso il basso, anche se la situazione diventerà critica solo sotto a 5 euro.

Fondiaria-Sai: Standard & Poor’s rimuove creditwatch negativo

Buone notizie in casa Fondiaria-Sai. L’Agenzia di rating Standard & Poor’s, infatti, ha annunciato d’aver rimosso sul Gruppo assicurativo quotato in Borsa a Piazza Affari il proprio creditwatch negativo, e lo stesso dicasi anche per la sua principale società controllata, Milano Assicurazioni S.p.A.. L’outlook torna così a “stabile”, a fronte di un rating che è stato confermato a “BBB-“, e per effetto delle recenti azioni intraprese dal Gruppo; al riguardo, infatti, Standard & Poor’s sottolinea come la decisione di rimuovere il creditwatch negativo sia strettamente legate alla risoluzione delle incertezze legate all’operazione di aumento di capitale, aumento che permetterà un miglioramento societario in termini di patrimonializzazione. Inoltre, secondo quanto recita un comunicato ufficiale emesso in data odierna, venerdì 20 maggio 2011, da Fondiaria-Sai, Standard & Poor’s ha contestualmente sottolineato come l’outlook a “stabile” rifletta quello che è il miglioramento del margine di solvibilità della società quotata in Borsa a Piazza Affari.

Unicredit lancia Bond perpetuo con facoltà rimborso anticipato

unicreditIl colosso bancario europeo Unicredit Group ha reso noto in data odierna, mercoledì 14 luglio 2010, il lancio di strumenti innovativi di capitale consistenti, in particolare, di un Bond di durata commisurata a quella di UniCredit per un importo pari a 500 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, di un’emissione obbligazionaria perpetua ma con la facoltà, esercitabile da parte dell’emittente, di rimborsare a partire dal decimo anno il prestito previa la relativa autorizzazione da parte della Banca d’Italia. Il Bond perpetuo non è destinato al mercato retail ma solo ed esclusivamente agli investitori istituzionali del Vecchio Continente. L’emissione del Bond perpetuo, in accordo con quanto spiega Unicredit in una nota ufficiale, è finalizzata al fabbisogno di strumenti innovativi di capitale che è previsto per il corrente anno dopo che il Gruppo bancario, per un controvalore pari a 750 milioni di euro, alla fine dello scorso anno aveva messo a punto un’operazione della stessa natura.

Banco Popolare: sottoscrizione integrale prestito convertibile

banco-popolareSono stati venduti integralmente nel primo giorno di riofferta in Borsa i diritti inoptati relativi alla sottoscrizione delle complessive 162.014.061 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie del Banco Popolare del prestito denominato “Banco Popolare 2010-2014 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni”. A darne notizia è il Banco Popolare nel mettere in evidenza, quindi, la integrale sottoscrizione del prestito dopo che nel periodo di offerta era stato sottoscritto il 98,84% del totale delle obbligazioni offerte in opzione a fronte di un controvalore complessivo pari a 984.793.306,95 euro, ed a fronte di numero 160.128.993 Obbligazioni. Nel periodo di riofferta in Borsa dei 7.921.716 diritti inoptati sono stati nel primo giorno sottoscritte numero 1.885.068 obbligazioni convertibili per un controvalore complessivo pari ad euro 11.593.168,20. Complessivamente, l’Offerta del prestito denominato “Banco Popolare 2010-2014 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni” si è così chiusa con il pieno successo e con la sottoscrizione di, come accennato, complessive 162.014.061 Obbligazioni a fronte di un controvalore pari a 996.386.475,15 euro.

Banco Popolare: prestito convertibile, approvate le condizioni

banco-popolareAmmonta a quasi un miliardo di euro, per la precisione 996.386.475,15 euro, l’importo relativo all’emissione del  prestito obbligazionario “Banco Popolare 2010/2014 – 4,75% – convertibile con facoltà di rimborso in azioni”. A darne notizia è il Gruppo bancario dopo che il Consiglio di Gestione del Banco Popolare, con il parere favorevole da parte del Consiglio di Sorveglianza, ed in forza della relativa delibera da parte dell’Assemblea, ha provveduto ad approvare le condizioni del prestito da offrire in opzione sia agli azionisti, sia ai portatori delle obbligazioni “Banco Popolare Prestito Obbligazionario Convertibile subordinato 4,75% 2000/2010″ avente codice ISIN IT 0001444360 nel rapporto, rispettivamente, di 1 obbligazione convertibile per ogni 4 azioni possedute, e  43 obbligazioni convertibili per ogni 400 obbligazioni sopra citate. Il CdA ha fissato in 6,15 euro, prezzo alla pari, il prezzo di emissione di ogni obbligazione convertibile con relativa quotazione a conclusione dell’offerta in opzione sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Banco Popolare: prestito convertibile fino a un miliardo di euro

banco-popolareNella giornata di ieri, sabato 30 gennaio 2010, l’Assemblea dei Soci del Banco Popolare, riunitasi in sede straordinaria, ed in seconda convocazione, ha approvato quasi all’unanimità due punti previsti all’ordine del giorno. Uno ha riguardato modifiche allo Statuto Sociale, mentre l’altro riguarda l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile per un importo fino ad un miliardo di euro. Al Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare, previo il parere favorevole da parte del Consiglio di Sorveglianza, è quindi stata attribuita la delega all’emissione dei titoli da offrire in opzione sia agli azionisti dell’Istituto, sia ai possessori del Prestito Obbligazionario Convertibile subordinato 4,75% 2000/2010 avente codice ISIN IT0001444360. In via indicativa, le obbligazioni convertibili di nuova emissione avranno una durata pari a quattro anni, e ne sarà richiesta l’ammissione a quotazione sul Mercato Telematico gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Banco Popolare: roadshow per emissione obbligazioni garantite

banco-popolareIl Gruppo bancario Banco Popolare ha annunciato l’avvio di roadshow europeo attraverso il quale verrà lanciato e messo in atto un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite per un importo pari a ben cinque miliardi di euro. Il programma di obbligazioni bancarie garantite, in accordo con la vigente normativa italiana, sarà destinato agli investitori istituzionali, e permetterà al Gruppo bancario di diversificare le proprie forme di finanziamento. Al riguardo, infatti, il Banco Popolare sottolinea come lo strumento relativo all’emissione di obbligazioni bancarie garantite permetterà di fare provvista a medio ed a lungo termine, ed a condizioni di mercato competitive, anche attraverso le operazioni di trasformazione di titoli ABS che sono stati emessi nell’ambito di operazioni di “autocartolarizzazione”. Sarà proprio il Banco Popolare ad emettere le obbligazioni bancarie che, sulla prima richiesta irrevocabile e non condizionata, potranno altresì beneficiare di una garanzia rilasciata dalla società BP Covered Bond S.r.l. a valere su un portafoglio di mutui residenziali che sono stati erogati dagli istituti di credito del Gruppo Banco Popolare, e che sono di elevata qualità.

Obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014

obbligazione-tasso-variabileIl 20 novembre scorso, sul mercato obbligazionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., sono ufficialmente partite le negoziazioni dell’obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014, con codice ISIN IT0004540842, e con un rating dell’emittente “AA-” assegnato dalla società specializzata Standard & Poor’s, ed un rating per l’emissione pari allo stesso modo ad “AA-” sempre emesso a cura di Standard & Poor’s. L’Obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014 è negoziabile per lotti pari 1.000 euro nominali, o multipli, per un totale di 650 milioni di euro di controvalore nominale dei titoli che sono in circolazione. L’obbligazione, in particolare, può essere particolarmente interessante per chi di norma destina una quota parte del proprio risparmio ai titoli emessi da società italiane a grande capitalizzazione, e punta a conseguire nel tempo dei rendimenti in linea con quelli attuali di mercato ma comunque superiori a quelli offerti da strumenti finanziari a breve termine come possono essere i Buoni Ordinari del Tesoro (Bot).