Pronti contro termine come valida alternativa ai Bot

Come possibile alternativa ai Bot, i Buoni Ordinari del Tesoro, un risparmiatore che vuole investire in strumenti finanziari a basso rischio può puntare sui pronti contro termine. Trattasi, nello specifico, di investimenti di breve durata, da pochi mesi a massimo un anno, che offrono un tasso fisso, certo e predeterminato alla stipula dato dalla differenza tra il prezzo di acquisto a pronti ed il prezzo di scadenza a termine. Questi strumenti finanziari sono emessi dalle banche e possono avere come sottostante un titolo di Stato oppure un’obbligazione emessa dallo stesso Istituto oppure da una banca controllata. Se in passato i pronti contro termine si sottoscrivevano direttamente andando in filiale, adesso molte banche permettono di poter sottoscrivere questi prodotti finanziari a basso rischio, e garantiti dall’emittente a fronte della restituzione del capitale a scadenza, in modalità “self service”, ovverosia online accedendo direttamente al servizio di Banca via Internet.

Fondi liquidità per investire a basso rischio

Investire a basso rischio nei Fondi Comuni di Investimento, a fronte di un rendimento basso ma con la sicurezza di preservare il capitale. Può essere riassunta così, in estrema sintesi, la scelta per un investitore/risparmiatore di investire nei Fondi di Liquidità, strumenti del risparmio gestito che negli ultimi mesi, comunque, hanno fatto registrare in Italia dei forti deflussi. Questo non perché questa tipologia di Fondi non è “sicura”, ma perché i rendimenti sono molto bassi e, quindi, sono di conseguenza poco appetibili. Pur tuttavia, per chi vuole investire in Fondi e dormire sonni tranquilli, quello in Fondi Comuni di Investimento di Liquidità rappresenta comunque una della possibili soluzioni ideali a fronte, come sopra accennato, di rendimenti che allo stato attuale sono molto bassi. Sul mercato italiano del risparmio gestito sono tanti i Fondi di Liquidità sottoscrivibili previa, sempre e comunque, lettura attenta del prospetto informativo.

Titoli di Stato: cosa sono e come si comprano

I titoli di Stato sono strumenti finanziari che nel nostro Paese sono emessi dal MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, e sono rappresentativi del debito pubblico. In base alle esigenze finanziarie dello Stato, ed alle necessità di rifinanziare il debito in scadenza, il Tesoro periodicamente, seguendo un apposito calendario di emissioni, colloca sul mercato, attraverso delle aste, i titoli pubblici che possono essere a breve, media e lunga scadenza, nonché a tasso fisso o variabile in base alle loro caratteristiche.

Due tipologie differenti: quelli a tasso fisso…

Sono titoli di Stato a tasso fisso i Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, ed i Ctz, Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon. Sia i Bot, sia i Ctz, sono titoli di Stato a tasso fisso il cui rendimento, con la formula proprio dello “zero coupon”, è dato dallo scarto di prezzo tra il prezzo di emissione, sotto la pari, ovverosia sotto il valore di 100, ed il prezzo di rimborso che alla scadenza è alla pari, ovverosia pari a 100.

Obbligazioni: Impregilo lancia emissioni per 300 milioni di euro

Anche Impregilo scende in campo per quel che riguarda l’emissione di prestiti obbligazionari annunciando l’avvio del collocamento di obbligazioni per complessivi 300 milioni di euro attraverso la società olandese, controllata al 100%, Impregilo International Infrastructures N.V.. Trattasi, nello specifico, di due prestiti obbligazionari, destinati agli investitori istituzionali italiani ed esteri, con scadenza rispettivamente al 2015 ed al 2013. Un prestito da 150 milioni di euro, con scadenza nel 2015, è a tasso fisso, mentre l’altro, sempre da 150 milioni di euro, è a tasso variabile con scadenza nel 2013 a fronte, per entrambe le emissioni, della garanzia di Impregilo S.p.A. e successiva quotazione presso la Borsa del Lussemburgo. Per quel che riguarda la destinazione delle risorse acquisite con i due prestiti, Impregilo con un comunicato ufficiale ha fatto presente che i proventi saranno destinati per il sostegno della propria attività.

Ctz e Bot semestrali: asta 25 novembre 2010

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per giovedì prossimo, 25 novembre 2010, un’asta di BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a sei mesi, per un controvalore pari a 8,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei BOT 31.05.2011, con scadenza a 182 giorni a fronte della data di regolamento fissata per martedì prossimo, 30 novembre 2011; l’emissione è stata disposta dal MEF in concomitanza con la scadenza, in data 30 novembre 2010, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,35 miliardi di euro. I risparmiatori potranno come al solito prenotare in asta i BOT, per lotti pari a mille euro nominali o multipli, entro e non oltre la giornata di domani, mercoledì 24 novembre 2010, mentre le domande in asta dovranno essere presentate dagli intermediari entro le ore 11 di giovedì 25 novembre.

Investimenti liquidità con Unicredit

Moneybox, Buoni Fruttiferi, Certificati di Deposito Salvadanaio, oppure il Conto Salvadanaio Special. Sono questi i principali strumenti a basso rischio proposti alla propria clientela dal colosso bancario europeo Unicredit; trattasi, nello specifico, di prodotti di investimento per la remunerazione della liquidità a fronte di un orizzonte di investimento breve ed un tasso fisso, chiaro e certo alla stipula. In particolare, con Moneybox il correntista di Unicredit investe la propria liquidità in modalità “self service”; questo perché l’investimento avviene direttamente online, a patto di avere attivata la Banca via Internet, e con scadenze che attualmente sono fissate a 3 mesi oppure a sei mesi. Il Moneybox rende attualmente, al netto, su base annua, lo 0,65%, mentre a sei mesi il tasso netto balza allo 0,90%; non ci sono costi di sottoscrizione, mentre la tassazione è al 12,5% e non al 27%, così come avviene per i conti di deposito remunerati, in quanto Moneybox è in tutto e per tutto un investimento in Pronti Contro Termine.

Pronti Contro Termine CheBanca!: i nuovi tassi in vigore

CheBanca!, la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca, a favore dei titolari del Conto Deposito, permette l’abilitazione in automatico agli investimenti in Pronti Contro Termine, che sono strumenti finanziari, con un basso livello di rischio, che l’Istituto propone attualmente con tassi, ovverosia con rendimenti, interessanti ed in vigore fino al 30 novembre del 2010. Nel dettaglio, i Pronti Contro Termine sono attualmente proposti da CheBanca! su tre possibili scadenze: a due, a quattro ed a otto mesi, e permettono, tra l’altro, di poter rientrare delle somme investite anche prima della scadenza; trattasi quindi di un prodotto finanziario a breve termine ideale per andare “parcheggiare” la liquidità ma, soprattutto, per poter ottenere dei rendimenti più alti rispetto ad esempio, a quelli che possono attualmente offrire sulle stesse scadenze i Bot, Buoni Ordinari del Tesoro.

Banca MPS valorizza il patrimonio immobiliare

Il Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena ha ottenuto dalla Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, il via libera ad un’operazione che permetterà sia di riorganizzare, sia di valorizzare il patrimonio immobiliare di MPS. A darne notizia in data odierna è stato proprio il Gruppo bancario nel precisare che è stato ottenuto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa il via libera alla pubblicazione del Prospetto Informativo inerente un’Offerta al pubblico di titoli asset-backed per un controvalore complessivo pari ad oltre 1,5 miliardi di euro. L’emissione di questi titoli, all’esito del collocamento, avverrà in data 22 dicembre da parte della società per la cartolarizzazione dei crediti Casaforte S.r.l. che è stata costituita ai sensi della Legge numero 130 del 1999. L’operazione riguarderà poco più del 60% del patrimonio immobiliare e strumentale di MPS a fronte dell’emissione di titoli in due classi subordinate e destinate agli investitori professionali e qualificati.

Obbligazioni mercati emergenti: Real Brasile 8% di RBS

Per chi punta sulle obbligazioni ad elevato rendimento, a fronte di un adeguato profilo di rischio e di diversificazione del proprio portafoglio, da alcuni giorni sul mercato MOT, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., è quotata “Real Brasile 8%”. Trattasi, nello specifico, di un titolo obbligazionario che, a fronte di un investimento minimo pari a 2.500 Real brasiliani, corrispondenti a circa 1.050 euro, offre un rendimento annuo dell’8% per tre anni, pagamento delle cedole con cadenza mensile, e scadenza fissata per il 26 ottobre del 2013. Trattasi quindi di un’obbligazione triennale in valuta ad alto rendimento, ragion per cui l‘investitore deve comunque tenere bene in conto il fatto che “Real Brasile 8%“, avente codice ISIN NL0009599489, è soggetta al rischio di cambio. “Real Brasile 8%” è stata emessa da RBS N.V., avente un rating “A+” attualmente assegnato dall’Agenzia di rating S&P, e paga le cedole, nonché il capitale rimborsato a scadenza, in base al corrente rapporto di cambio tra la moneta unica ed il Real brasiliano; in ogni caso per investire sull’obbligazione l’investitore non deve necessariamente andare ad aprire un conto in valuta estera.

Saper investire: come prendere le decisioni finanziarie

In che modo un consumatore/risparmiatore può prendere decisioni finanziarie e di investimento minimizzando i rischi? E come si può accedere al credito stipulando specifici prodotti finanziari evitando magari di sottoscrivere un prodotto non perfettamente in linea con le proprie esigenze? Ebbene, per questo ed altro il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, ha annunciato il lancio della seconda edizione di “Saper investire“, una utile guida in pdf che si può scaricare gratuitamente dal sito Internet del Centro, www.centroconsumatori.it, e che, tra l’altro, quest’anno prevede questionari di auto-valutazione, semplici e pratici, che permettono al consumatore di essere e di poter diventare un risparmiatore/investitore consapevole. Questo perché, tra l’altro, proprio secondo il Centro Tutela Consumatori Utenti nel nostro Paese c’è ancora molto da fare in termini di istruzione finanziaria di base per il piccolo risparmiatore.

Titoli di Stato: Btp, emissioni MEF 27 e 28 ottobre 2010

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per mercoledì prossimo, 27 ottobre 2010, con data di regolamento fissata per il giorno 29, un’emissione di titoli di Stato costituita da BTP – Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro, in ottava tranche, con decorrenza 15 marzo 2010, scadenza 15 settembre 2021, tasso d’interesse reale annuo al 2,10%, con pagamento della cedola con cadenza semestrale, e codice ISIN IT0004604671. Sempre nella stessa giornata saranno collocati i BTP – Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro, in decima tranche, con decorrenza 15 settembre 2009, scadenza 15 settembre 2041, tasso d’interesse reale annuo al 2,55%, con pagamento della cedola con cadenza semestrale, e codice ISIN IT0004545890.

Ctz e Bot semestrali: asta 26 ottobre 2010

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per martedì prossimo, 26 ottobre 2010, con data di regolamento fissata per il 29 ottobre 2010, un’asta di Bot – Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza semestrale, per un importo pari a 9 miliardi di euro. L’asta cade in concomitanza con la scadenza, per il 29 ottobre 2010, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,5 milioni di euro. I titoli di nuova emissione sono i Bot 29.04.2011, con scadenza a 182 giorni, che come al solito possono essere prenotati in asta dai risparmiatori per lotti pari a mille euro nominali o multipli di 1.000 euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato ufficiale ha inoltre fornito un aggiornamento sui Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione; ebbene, alla data dello scorso 15 ottobre 2010 c’erano in circolazione 144.417 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro così suddivisi: 84.472  milioni di euro con scadenza a 12 mesi, 56.445 milioni di euro di Bot semestrali e 3.500 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a tre mesi.

Bot e Btp: collocamento 12 e 14 ottobre 2010

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per martedì prossimo, 12 ottobre 2010, con data di regolamento 15 ottobre, un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per un ammontare complessivo pari a 6,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 14.10.2011 con scadenza a 364 giorni che saranno collocati dal Tesoro in concomitanza con la scadenza, in data 15 ottobre 2010, di 6,6 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro, tutti con scadenza a dodici mesi. Come al solito i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per il tramite degli intermediari e per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento dei Bot in circolazione, pari a 143.867 milioni di euro, che, alla data dello scorso 30 settembre 2010, risultavano essere così distribuiti: 56.445 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, 3.500 milioni di euro di Bot a tre mesi, e 83.922 milioni di euro di Bot annuali.

Investimenti per la gestione della liquidità aziendale

Quando un’azienda ha per brevi periodi della liquidità in eccesso da gestire, la scelta più comune, ma poco redditizia, è quella di lasciarla sul conto corrente dell’impresa, ma questo comporta la perdita di una remunerazione che, invece, sarebbe possibile con investimenti di breve termine a fronte di un grado di rischio contenuto. Ebbene, al fine di poter gestire al meglio le eccedenze temporanee di liquidità presenti in azienda, il Gruppo Intesa Sanpaolo attraverso le proprie filiali è in grado di poter offrire e proporre delle soluzioni di investimento semplici potendo tra l’altro avvalersi di un consulente che può orientare le PMI nella scelta della soluzione migliore in base alle necessità. In corrispondenza di scadenze pianificate, infatti, le PMI destinano la liquidità a programmi di investimento ed al ciclo produttivo, ma ci sono però periodi, spesso anche relativamente lunghi, durante i quali la liquidità, senza un’opportuna allocazione, rimane sostanzialmente infruttifera.