Conto deposito CheBanca!: come si usa

Come si usa il conto deposito CheBanca!? Ebbene, a spiegarcelo è proprio la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca che, sul proprio sito Internet, fa presente come siano ben quattro le possibilità rispettivamente, per alimentare il Conto deposito CheBanca!, e per prelevare dal Conto deposito CheBanca!. In particolare, si può alimentare il Conto deposito CheBanca! con i contanti, con assegni, con i bonifici e con il servizio di alimentazione automatica. Dal Conto deposito CheBanca! i soldi invece si possono prelevare per farli accreditare su un conto corrente CheBanca!, su un altro Conto deposito CheBanca!, ma anche su un Conto tascabile CheBanca e su un conto corrente di altre banche. I soldi sul Conto deposito CheBanca!, lo ricordiamo, sono sempre disponibili, anche nel caso in cui sia stato attivato un vincolo. CheBanca!, infatti, permette al risparmiatore di svincolarli andando comunque a riconoscere non più il tasso del vincolo, pagato in anticipo, ma la remunerazione offerta dal tasso base.

Bot, Ctz, Btp e CCTeu: aste 27 e 29 settembre 2010

E’ fissata per lunedì prossimo, 27 settembre 2010, un’asta di titoli pubblici rappresentata dai Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon (CTZ) per un importo nominale complessivo pari a tre miliardi di euro. A darne notizia è il Dipartimento del Tesoro del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze che lunedì prossimo, in terza tranche, offrirà tre miliardi di euro di CTZ con decorrenza 31 agosto 2010, scadenza 31 agosto 2012 e codice ISIN IT0004634124. Le prenotazioni da parte del pubblico si chiudono nella giornata di oggi, venerdì 24 settembre 2010, mentre le domande in asta, a fronte di una data di regolamento per la sottoscrizione fissata per il 30 settembre 2010, dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 11 di lunedì prossimo. Con lo stesso calendario è inoltre prevista un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) con scadenza semestrale per un importo pari a 9 miliardi di euro; trattasi, nello specifico, dei Bot 31.03.2011 con scadenza a 182 giorni.

Pronti Contro Termine Deutsche Bank

E’ attualmente in corso, con scadenza il 31 ottobre 2010, salvo proroghe, una interessante promozione, in materia di investimenti a basso rischio, da parte del colosso bancario Deutsche Bank. Nel dettaglio, il Gruppo bancario propone la formula di investimento dei Pronti Contro Termine con un tasso annuo netto pari al 2,20% per sei mesi chiaramente non senza aver prima letto attentamente le condizioni contrattuali associate al prodotto che sono disponibili presso gli sportelli Deutsche Bank. Il tasso sopra indicato, salvo esaurimento del plafond entro la data citata, viene proposto da Deutsche Bank ai nuovi clienti, ma anche agli attuali clienti del Gruppo che apportano nuovi capitali provenienti da altre banche. I rendimenti del prodotto risultano essere così strutturati: il 2,51% lordo, pari al 2,20% netto, per i primi sei mesi; per i 18 mesi successivi il rendimento risulta essere indicizzato al tasso euribor più uno spread dello 0,10%.

Obbligazioni: MPS lancia un Covered Bond

Nell’ambito di un Programma di Emissione avente un controvalore pari a ben 10 miliardi di euro, ed annunciato nello scorso mese di giugno, il Gruppo bancario MPS, Monte dei Paschi di Siena, ha reso noto in data odierna, martedì 14 settembre 2010, d’aver perfezionato con pieno ed ampio successo un’emissione da 1,25 miliardi di euro di “OBG”, ovverosia Obbligazioni Bancarie Garantite aventi come destinazione l’Euromercato. Trattasi, nello specifico, di un Covered Bond destinato ad intermediari finanziari ed investitori istituzionali qualificati, con l’esclusione quindi del mercato reail, aventi una scadenza pari a 3 anni e con il pagamento della cedola a tasso fisso pari ad un tasso facciale del 2,50%. Il rendimento effettivo delle “OBG” è pari al 2,613% che corrisponde al tasso di riferimento, ovverosia mid-swap dell’euro a 3 anni, maggiorato di uno spread pari a 105 punti base.

Titoli di Stato: emissione Btp e Ccteu 30 agosto 2010

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per lunedì prossimo, 30 agosto 2010, un’asta di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) e dei nuovi CCTeu, i nuovi Certificati di Credito del Tesoro non più indicizzati all’andamento ed al rendimento dei Buoni Ordinari del Tesoro (Bot), ma al tasso euribor. Nel dettaglio, l’asta di lunedì prossimo, con data di regolamento fissata per l’1 settembre 2010, riguarda i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (Ccteu), offerti in quinta tranche, aventi decorrenza 15 giugno 2010, scadenza 15 dicembre 2015, e codice ISIN IT0004620305; il titolo offre un rendimento pari all’andamento del tasso euribor con scadenza a sei mesi più uno spread dello 0,80%. La prossima cedola del titolo offerto lunedì prossimo risulta essere già determinata ed è pari allo 0,917% con scadenza il prossimo 15 dicembre. Per quel che riguarda invece i Buoni del Tesoro Poliennali, il Mef collocherà lunedì prossimo, in settima tranche, il Btp con decorrenza 1º giugno 2010, scadenza 1º giugno 2013, codice ISIN IT0004612179 e tasso di interesse lordo annuo facciale al 2%.

Banche italiane: nessuna pressione sulle obbligazioni di settore

Per quel che riguarda le banche, in Italia, anche nella fase più acuta della crisi non c’è stata alcuna tensione sui tassi. Questo è quanto emerge da un Rapporto AFO che, in particolare, mette in evidenza come in Italia il rischio percepito dai mercati abbia interessato maggiormente il debito sovrano piuttosto che il debito del settore bancario. Il Rapporto AFO, infatti, ha analizzato in maniera empirica il rapporto tra i cosiddetti “CDS”, i credit default swap, sui titoli di Stato, e quelli sulle obbligazioni bancarie, rilevando come sui primi negli ultimi tre anni ci sia stato un aumento eccezionale dei premi richiesti ai fini della copertura del rischio. Come diretta conseguenza, in materia di tassi di interesse, nel periodo della crisi, il Rapporto AFO rivela come non ci siano state tensioni dal lato dell’offerta.

Fondi Comuni di Investimento UBI Pramerica

Al fine sia di proteggere gli investimenti, sia di far crescere nel tempo la propria disponibilità finanziaria, il Gruppo bancario UBI Banca, attraverso le proprie Banche controllate, in materia di risparmio gestito propone i Fondi Comuni di Investimento UBI Pramerica; trattasi, nello specifico, di un’ampia gamma di Fondi che sono in grado di rispondere ad ogni esigenza dell’investitore in materia di diversificazione e di allocazione del risparmio. I Fondi Comuni di Investimento UBI Pramerica spaziano infatti dai prodotti che investono nel mercato obbligazionario, in ottica di breve e medio periodo, a quelli con ottica di lungo periodo come i prodotti azionari che investono nei mercati emergenti. Il tutto con la possibilità di scegliere anche Fondi che, appartenenti alla categoria dei “Bilanciati”, investono in un mix tra azioni ed obbligazioni al fine di assicurare sia la crescita del capitale nel tempo, sia dinamismo con la componente azionaria che di norma nel lungo periodo è in grado di poter battere i rendimenti offerti dati titoli governativi.

Piano di Accumulo con il Credem

I versamenti si possono sospendere e riprendere in qualsiasi momento, mentre la frequenza di investimento il risparmiatore la può scegliere in maniera molto flessibile tra quella annuale, semestrale, trimestrale oppure mensile a fronte di versamenti anche minimi, a partire da soli 50 euro. Sono queste alcune delle principali caratteristiche dei “PAC”, i Piani di Accumulo, proposti alla propria clientela dal Credem, il Gruppo bancario Credito Emiliano; il tutto a fronte della massima flessibilità nella scelta dell’investimento visto che il risparmiatore con i PAC del Credem, sottoscrivibili dopo aver letto il Prospetto Informativo e tutta la documentazione inerente messa a disposizione dal soggetto emittente, può in ogni momento modificare la tipologia di sicav o di fondo comune di investimento precedentemente scelta. Con il Credem, in particolare, è possibile sottoscrivere Piani di Accumulo del Capitale con versamenti periodici nelle Sicav di EuroFundLux e/o nei Fondi Comuni di Investimento che sono gestiti dalla Società di Gestione del Risparmio Euromobiliare AM SGR.

Deposito titoli con il conto BancoPosta

I titolari di un qualsiasi conto corrente della gamma BancoPosta, hanno la possibilità di poter andare ad associare, con fini chiaramente di investimento dei propri risparmi, un deposito titoli; tale associazione può essere fatta o con la contestuale apertura del conto corrente BancoPosta, oppure in una fase successiva. Per i depositi titoli con regolamento sul conto BancoPosta, il costo semestrale del deposito titoli è pari a zero, eccetto gli oneri fiscali dovuti per Legge, se nei sei mesi il deposito è stato privo di strumenti finanziari; il costo massimo, per qualsiasi tipologia di titoli, è pari invece nel semestre solare a 15 euro che scendono però a 10 euro semestrali nel caso in cui sul deposito titoli siano presenti solamente i titoli di Stato. Per i depositi titoli il cui regolamento, invece, avviene su un libretto di risparmio postale nominativo, allora anche in questo caso, con eccezione degli oneri fiscali, non viene applicata alcuna spesa nel semestre; con qualsiasi tipologia di titoli il costo è pari a 20,66 euro semestrali che anche in questo caso scendono a 10 euro semestrali in caso di possesso nel deposito titoli dei soli titoli di Stato.

Unicredit MoneyBox Self Service: come annullare le operazioni

Le operazioni di investimento attraverso il prodotto di Unicredit “MoneyBox Self Service“, possono essere annullate in caso di errore solamente nella stessa giornata di sottoscrizione. A farlo presente sul proprio sito Internet è Unicredit Banca nel sottolineare inoltre come la richiesta di annullamento dell’operazione, chiaramente in caso di errore magari legato ai quantitativi acquistati, possa essere effettuata presentandosi in filiale oppure via telefono se il correntista ha aderito al servizio di Unicredit di Banca Telefonica. Il prodotto “MoneyBox Self Service“, lo ricordiamo, è riservato ai correntisti Unicredit che puntano ad investire, a fronte di un rischio basso e di un rendimento certo, la liquidità attraverso un vincolo di breve o di brevissimo termine; in particolare, gli investimenti con “MoneyBox Self Service” possono essere effettuati tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 e fino a non oltre le ore 21,30 della giornata. Attualmente i vincoli temporali offerti dal prodotto “MoneyBox Self Service” sono tre e sono i seguenti: a quattro mesi il rendimento netto è pari allo 0,40% annuo, a sei mesi il rendimento netto sale allo 0,50% annuo, mentre è pari allo 0,70% netto per i vincoli a nove mesi.

Bot e Btp: collocamento 11 e 13 agosto 2010

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per mercoledì prossimo, 11 agosto 2010, con data di regolamento 16 agosto, un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per un ammontare complessivo pari a 6,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 15.08.2011 con scadenza a 364 giorni che saranno collocati dal Tesoro in concomitanza con la scadenza, in data 16 agosto 2010, di 7,15 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro, tutti con scadenza a dodici mesi. Come al solito i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per il tramite degli intermediari e per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento dei Bot in circolazione, pari a 144.912,595 milioni di euro, che, alla data dello scorso 30 luglio 2010, risultavano essere così distribuiti: 57.488 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, 3.000 milioni di euro di Bot a tre mesi, e 84.424,595 milioni di euro di Bot annuali.

Titoli di Stato: emissione Btp e Ccteu 29 luglio 2010

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per giovedì prossimo, 29 luglio 2010, un’emissione di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp), e dei nuovi CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati non più ai Bot ma al tasso di interesse Euribor. Nel dettaglio, il Mef collocherà giovedì prossimo i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi, in terza tranche, aventi decorrenza 15 giugno 2010, scadenza 15 dicembre 2015, e codice ISIN IT0004620305; i titoli pubblici da collocare pagano un tasso di interesse semestrale, al lordo, pari al tasso euribor con scadenza a sei mesi più uno spread pari allo 0,80%. I Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi, aventi decorrenza 15 giugno 2010, e scadenza 15 dicembre 2015, hanno una cedola in corso, con scadenza al 15 dicembre 2010, pari ad un lordo dello 0,917%.

Ctz e Bot semestrali: asta 27 luglio 2010

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per martedì prossimo, 27 luglio 2010, con data di regolamento fissata per il 30 luglio 2010, un’asta di Bot – Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza semestrale, per un importo pari a 9 miliardi di euro. L’asta cade in concomitanza con la scadenza, per il 30 luglio 2010, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,5 milioni di euro. I titoli di nuova emissione sono i Bot 31.01.2011, con scadenza a 185 giorni, che come al solito possono essere prenotati in asta dai risparmiatori per lotti pari a mille euro nominali o multipli di 1.000 euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato ufficiale ha inoltre fornito un aggiornamento sui Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione; ebbene, alla data dello scorso 15 luglio 2010 c’erano in circolazione 144.512,595 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro così suddivisi: 84.424,595 milioni di euro con scadenza a 12 mesi, 57.088 milioni di euro di Bot semestrali e 3.000 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a tre mesi.

Unicredit lancia Bond perpetuo con facoltà rimborso anticipato

unicreditIl colosso bancario europeo Unicredit Group ha reso noto in data odierna, mercoledì 14 luglio 2010, il lancio di strumenti innovativi di capitale consistenti, in particolare, di un Bond di durata commisurata a quella di UniCredit per un importo pari a 500 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, di un’emissione obbligazionaria perpetua ma con la facoltà, esercitabile da parte dell’emittente, di rimborsare a partire dal decimo anno il prestito previa la relativa autorizzazione da parte della Banca d’Italia. Il Bond perpetuo non è destinato al mercato retail ma solo ed esclusivamente agli investitori istituzionali del Vecchio Continente. L’emissione del Bond perpetuo, in accordo con quanto spiega Unicredit in una nota ufficiale, è finalizzata al fabbisogno di strumenti innovativi di capitale che è previsto per il corrente anno dopo che il Gruppo bancario, per un controvalore pari a 750 milioni di euro, alla fine dello scorso anno aveva messo a punto un’operazione della stessa natura.