BlackRock consiglia di investire sui Btp

La più grande casa di investimenti del mondo ha una view molto positiva sull’Italia. BlackRock, 3.800 miliardi di dollari di masse gestite, è convinta che l’Italia sia anche meglio di altri paesi europei “core” e non solo di quelli periferici. In sintesi è questo il pensiero di Robert Kapito, presidente di BlackRock, che sottolinea come il paese sia sulla strada giusta del risanamento e della crescita. Il guru della più grande società di gestione degli investimenti al mondo è convinto che non ci saranno sorprese negative dopo le elezioni politiche del prossimo 24-25 febbraio.

Spread-Btp a 160 punti nel 2013 secondo Pictet

Dopo l’accelerazione ribassista fin sotto 260 punti base avvenuta a inizio anno, lo spread Btp-Bund sta consolidando all’interno del range compreso tra 250 e 260 basis point. L’euforia generalizzata sui mercati azionari e obbligazionari potrebbe ancora proseguire a lungo, ma molto dipenderà dall’interventismo delle principali banche centrali e da una politica favorevole. In sintesi è questa l’idea di Andrea Delitala, head of investment advisor di Pictet Asset Management. Secondo l’esperto il rally dei mercati è avvenuto in scia all’accordo parziale sul fiscal cliff negli Stati Uniti e alla fase pre-elettorale in Europa.

Come investire in Btp nel 2013 secondo Russell Investments

Negli ultimi mesi lo spread Btp-Bund è stato interessato da un graduale restringimento verso i 250 punti base, favorito dalla sempre minore avversione per il rischio che ha creato una sorta di mini-bolla sul mercato dei bond periferici europei. Ad esempio i Btp italiani hanno messo a segno una performance del 21% nel 2012 e con l’inizio del nuovo anno sono già in territorio ampiamente positivo. Albert Jalso, manager del Ric Global Bond Fund di Russell Investments, consiglia prudenza sui Btp italiani.

Italia rapporto debito/pil al 127,3% nel terzo trimestre 2012

Il crollo del pil e l’incremento costante dell’indebitamento pubblico sono le cause principali dell’exploit del fatidico rapporto debito/pil, che in Italia continua a crescere pericolosamente attestandosi sui valori più alti al mondo. Secondo quanto emerge dalle ultime rilevazioni dell’Eurostat, il rapporto debito/pil dell’Italia è salito al 127,3%. E’ il secondo più alto in Europa dopo la Grecia, che evidenzia un ratio al clamoroso livello del 152,6%. I dati si riferiscono al terzo trimestre del 2012. A novembre scorso il debito pubblico dell’Italia aveva toccato un nuovo record a 2.020,668 miliardi di euro.

Rischio bolla immobiliare in Nord Europa

Mentre i paesi della periferia europea hanno probabilmente toccato il fondo nella crisi del mattone, nel Nord Europa la situazione è completamente diversa tanto che ormai c’è il serio rischio che possa scoppiare la bolla immobiliare in molte grandi città. I paesi nord-europei maggiormente a rischio-bolla sono Germania, Olanda, Svezia, Norvegia e Svizzera, ovvero alcuni dei paesi con le finanze pubbliche in ordine e considerati dagli investitori come “porti sicuri” nei periodi di maggiore turbolenza dei mercati. Negli ultimi anni i prezzi degli immobili sono saliti a dismisura, su livelli ormai insostenibili.

Morgan Stanley vede rischi dalle elezioni italiane

Le imminenti elezioni politiche italiane, in programma il 24 e 25 febbraio 2013, sono molto attese dagli investitori di tutto il mondo, in quanto non saranno fondamentali solo per proseguire le riforme strutturali e di austerity intraprese dal precedente esecutivo Monti ma potrebbero avere un impatto su scala maggiore, con decise ripercussioni sull’intero sistema-Europa. Analisti finanziari, economisti, risk manager e investitori credono che l’Italia sia un territorio minato almeno fino al giorno delle elezioni. Tra le banche d’affari internaizonali, Morgan Stanley evidenzia i rischi derivanti da questa tornata elettorale.

Mps +12% in borsa grazie al crollo dello spread

Banca Mps è stata l’autentica protagonista dell’ultimo seduta di borsa a Piazza Affari. Le azioni della banca senese hanno messo a segno un guadagno del 12,34% a 0,264 euro, toccando il massimo più alto degli ultimi tre mesi e mezzo a 0,266 euro. Il titolo è stato spesso sospeso per eccesso di rialzo, a causa degli incessanti acquisti durante l’intero arco della giornata. In questo inizio 2013 il titolo ha già guadagnato quasi il 17%. A favorire il boom del titolo in borsa è il forte calo dello spread Btp-Bund.

Previsioni rendimento Bot nel 2013

A fine novembre 2011, nel bel mezzo della crisi dei debiti sovrani in Europa e con lo spread Btp-Bund che volò fino al record storico di 575 punti base, il rendimento dei Bot a 12 mesi era di poco superiore al 6%, quello dei Bot a 6 mesi superiore al 5%, mentre i Bot a 3 mesi rendevano quasi il 4%. Si tratta di valori clamorosi, solitamente riscontrabili nei bond governativi di paesi in odore di default. L’Italia allora veniva percepita come rischiosa, a causa del debito pubblico monstre che oggi tra l’altro supera i 2.000 miliardi di euro.

Previsioni mercati finanziari 2013 secondo Invesco

Invesco, storica compagnia indipendente per la gestione degli investimenti fondata nel 1935 e con sede ad Atlanta (Georgia, USA), ha delineato la propria view generale per il prossimo anno evidenziando una serie di fattori di debolezza sia in Europa che negli Stati Uniti. Secondo Invesco ci sono segnali di miglioramento, ma la strada da fare è ancora tanta, soprattutto nel vecchio continente. La casa di investimenti apprezza gli sforzi fatti dall’Italia per uscire dalla crisi. Secondo Invesco l’Italia non è a rischio default, nonostante il debito pubblico ha superato i 2.000 miliardi di euro per la prima volta nella sua storia.

Banche italiane a rischio se aumenta spread

Secondo Société Générale, l’incertezza sul quadro politico in Italia rischia di minare la credibilità del paese sui mercati internazionali. La banca d’affari francese si aspetta forti pressioni sul sistema-Italia, in particolare nel breve termine a seguito delle dimissioni di Monti. Gli analisti di SocGen ritengono che eventuali elezioni anticipate potrebbe essere una buona notizia per gli investitori, ma dopo il voto lo spread è destinato ad ampliarsi con possibile taglio del rating BBB+ da parte di Standard & Poor’s. La crisi politica tiene sotto scacco le banche, che sono fortemente correlate con l’andamento dello spread.

Investimento in borsa consigliato nel 2013 da Banca Ifigest

Molti gestori e analisti finanziari sono convinti che il 2013 sarà un anno di svolta per il mercato azionario, che comunque quest’anno si appresenta a chiudere in territorio positivo. Gli esperti ritengono che il contesto di financial repression e di tassi reali di mercato negativi spingerà gli investitori a caccia di rendimenti più elevati. Le opportunità maggiori arrivano dalle borse, in particolare quelle europee, che negli ultimi mesi hanno vissuto alti e bassi a causa della crisi dell’euro.

Investire in titoli di Stato italiani 2013

Nel corso del 2013 le emissioni di titoli di Stato italiani saranno pari a crica 410 miliardi di euro. Un passo indietro piuttosto corporoso rispetto a quanto precedentemente riscontrato nelle analisi 2012, anno che dovrebbe chiudersi con emissioni pari a 470 miliardi di euro. Ad affermarlo è stata Maria Cannata, responsabile del Tesoro per la gestione del debito, in occasione del recente convegno Euromoney. Vediamo allora quali sono state le principali considerazioni effettuate dalla dirigente poche ore fa.

Collaborazione industriale Italia – Germania

Italia e Germania hanno necessità di lavorare in più stretto contatto industriale, al fine di contribuire in maniera decisiva al rilancio del settore manifatturiero europeo. È quanto ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi che, in compagnia del presidente di Bdi, Hans Peter Keitel, è stato tra i protagonisti della conferenza stampa stampa di chiusura della due giorni dei lavori del bilaterale BDIConfindustria che si è recentemente svolto a Bolzano. Ma vediamo quali sono gli intenti da parte dei due vertici delle confederazioni industriali.

Investire sull’Italia conviene?

È conveniente scommettere sull’Italia? Tra disimpegni e rinnovate manifestazioni di interesse, è questa la domanda che gli operatori di mezzo mondo continuano a porsi. Tutto dipende, essenzialmente, da come il Paese riuscirà ad affrontare il 2013, anno nel quale l’economia nazionale dovrebbe poter riemergere dalla profondissima recensione nella quale è caduta. Tuttavia, non è ancora ben chiaro se alla ripresa dell’economia dalla recessione gli investimenti privati possano o meno conseguire l’attesa ripartenza. Ecco come la pensa il governatore Bankitalia Ignazio Visco in proposito.