Come investire i soldi in CCTeu

Sono titoli pubblici italiani, a tasso variabile, con indicizzazione all’euribor, e staccano la cedola ogni sei mesi, quindi due volte l’anno. Stiamo parlando dei CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso euribor; sono titoli di Stato acquistabili in asta, in base al programma di emissioni del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, oppure acquistabili, ma anche vendibili, post-emissione, sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. I CCTeu sono stati introdotti di recente dal Tesoro in sostituzione ai CCT, i Certificati di Credito del Tesoro che, invece, risultano essere indicizzati, per quel che riguarda i rendimenti, all’andamento dei tassi offerti dai Bot, i Buoni ordinari del Tesoro. L’investimento nei CCTeu, al pari di Bot, Cct, Btp e Ctz, gode della garanzia massima, quella dello Stato italiano.

Investire online in pronti contro termine

Un investimento sicuro, attraverso un intermediario solido, con un rendimento fisso ma anche con una remunerazione che sia superiore, per la stessa scadenza, a quella offerta da titoli pubblici come i Bot, i Buoni ordinari del Tesoro. Li possiamo identificare così i pronti contro termine, una categoria di investimenti a basso rischio che possono essere sottoscritti presso le principali banche italiane. In passato per investire in pronti contro termine era assolutamente necessario recarsi in filiale, valutare con il proprio consulente la scadenza più idonea, e poi sottoscrivere il prodotto che, per semplificare, va a remunerare la liquidità a fronte dell’attivazione di un vincolo pari alla durata scelta. Al giorno d’oggi, invece, molte banche permettono di investire in pronti contro termine in modalità “self service”, ovverosia direttamente online, dalla propria area riservata, senza tra l’altro dover andare a condividere i propri progetti di investimento con un dipendente della banca presso la filiale.

Come investire i soldi in Bot: la tranquillità del tasso fisso e la sicurezza della massima garanzia

Rendimento, tranquillità, sicurezza, ma anche trasparenza e la garanzia massima, ovverosia quella offerta dallo Stato italiano. Stiamo chiaramente parlando dei titoli pubblici emessi periodicamente dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze; tra questi ci sono anche i BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, che possono avere un scadenza pari a tre mesi, sei mesi oppure un anno a seconda del programma di emissioni ministeriale. In ogni caso, indipendentemente dalla scadenza e dalla durata, i Bot sono titoli pubblici a tasso fisso zero coupon, ovverosia che non pagano cedole. Il rendimento, infatti, è dato dalla differenza tra il prezzo di emissione, sotto la pari, ovverosia sotto il valore di 100, ed il prezzo di rimborso a scadenza che è sempre pari a 100.

Titoli di Stato: le emissioni del secondo trimestre 2011

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha comunicato per il corrente trimestre, ovverosia per il periodo che va dal mese di aprile al mese di giugno del 2011, il programma di emissione di nuovi titoli pubblici che, in particolare, riguardano i collocamenti di Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon (Ctz), di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) e di Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’euribor (CCTEu). Nello specifico, per quanto riguarda i titoli pubblici di nuova emissione, e quindi offerti nel trimestre indicato in prima tranche, con codice ISIN da attribuire, il Mef ha annunciato, per un ammontare minimo dell’emissione per 9 miliardi di euro, il Btp con decorrenza 01/04/2011 e scadenza 01/04/2014; per un ammontare minimo pari anche in questo caso a 9 miliardi di euro, il Mef ha programmato il collocamento del nuovo Ctz con decorrenza 29/04/2011 e scadenza 30/04/2013; l’ultima nuova emissione del trimestre, per un ammontare minimo pari in questo caso a 10 miliardi di euro, riguarda invece il nuovo Btp con decorrenza 15/04/2011 e scadenza 15/04/2016.

Btp e CCTeu: asta 30 marzo 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di mercoledì prossimo, 30 marzo 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per l’1 aprile del 2011. Trattasi, nello specifico, in undicesima tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza il 15 ottobre 2010, scadenza il 15 ottobre 2017, e con codice ISIN IT0004652175; i titoli offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari allo 0,80%. La prossima cedola dei titoli che saranno collocati dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), è stata già fissata ed è pari, in data 15 aprile 2011, all’1,016%.

Titoli di Stato: Bot, asta 10 marzo 2011

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per la giornata di giovedì prossimo, 10 marzo 2011, un’asta di BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a tre mesi, per un controvalore pari a 3,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei BOT 15.06.2011, con scadenza a 92 giorni a fronte della data di regolamento fissata per martedì 15 marzo 2011; l’emissione è stata disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in concomitanza con la scadenza, in data 15 marzo 2011, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 8,14 miliardi di euro. I risparmiatori potranno come al solito prenotare in asta i Buoni Ordinari del Tesoro, per lotti pari a mille euro nominali o multipli, entro e non oltre la giornata di mercoledì 9 marzo 2011, mentre le domande in asta dovranno essere presentate dagli intermediari entro le ore 11 del giorno dopo.

Titoli di Stato: Btp, asta 11 marzo 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di venerdì prossimo, 11 marzo 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per il 15 marzo del 2011. Trattasi, nello specifico, in settima tranche, dell’offerta di Btp con decorrenza 1º novembre 2010, scadenza 1º novembre 2015,  codice ISIN IT0004656275, e tasso di interesse lordo annuo facciale al 3%. In sesta tranche viene invece offerto dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Btp con decorrenza 1º settembre 2010, scadenza 1º marzo 2026, codice ISIN IT0004644735 e tasso di interesse lordo annuo facciale al 4,5%. Per le due emissioni, i risparmiatori potranno prenotare in asta presso le banche ed alla Posta i titoli per importi pari a mille euro nominali o multipli di mille euro entro e non oltre la data di giovedì 10 marzo 2011, mentre le domande in asta dovranno essere presentate dagli intermediari autorizzati entro e non oltre le ore 11 del giorno dopo.

Btp e CCTeu: asta 25 febbraio 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di venerdì prossimo, 25 febbraio 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per l’1 marzo del 2011. Trattasi, nello specifico, in nona tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza il 15 ottobre 2010, scadenza il 15 ottobre 2017, e con codice ISIN IT0004652175; i titoli offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari allo 0,80%. La prossima cedola dei titoli che saranno collocati dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), è stata già fissata ed è pari, in data 15 aprile 2011, all’1,016%.

Ctz e Bot semestrali: asta 26 gennaio 2011

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per mercoledì prossimo, 26 gennaio 2011, un’asta di BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a sei mesi, per un controvalore pari a 8 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei BOT 29.07.2011, con scadenza a 179 giorni a fronte della data di regolamento fissata per lunedì 31 gennaio 2011; l’emissione è stata disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in concomitanza con la scadenza, in data 31 gennaio 2011, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,9 miliardi di euro. I risparmiatori potranno come al solito prenotare in asta i Buoni Ordinari del Tesoro, per lotti pari a mille euro nominali o multipli, entro e non oltre la giornata di martedì 25 gennaio 2011, mentre le domande in asta dovranno essere presentate dagli intermediari entro le ore 11 del giorno dopo.

Fondi Pensione: l’offerta Fineco

E’ multi/marca l’offerta di Fondi Pensione di Fineco, la Banca online controllata dal Gruppo bancario europeo Unicredit S.p.A. Si possono infatti al riguardo stipulare prodotti di Pioneer Investments, Crédit Agricole Asset Management, Arca ed Anima. L’adesione ai Fondi Pensione aperti proposti da Fineco non è chiaramente obbligatoria, ma può rappresentare una forma di investimento e di accumulazione del risparmio non solo lungimirante, ma anche conveniente in modo tale che poi, al raggiungimento dell’età pensionabile, si possa mantenere un adeguato tenore di vita. Questo perché con l’offerta Fineco di Fondi Pensione il sottoscrittore può integrare la propria pensione garantita dallo Stato a fronte della possibilità d’accesso da parte di tutti: dai lavoratori dipendenti a quelli autonomi e passando per le casalinghe e gli studenti.

Fondi pensione: previdenza complementare per un quarto dei lavoratori

Escludendo i lavoratori del pubblico impiego, nel nostro Paese, tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, solo il 25% circa degli italiani risulta essere iscritto ad un fondo pensione. A rilevarlo è un Rapporto a cura della CGIA di Mestre da cui, in particolare, è emerso come su un totale di 21,5 milioni di lavoratori, esclusi quelli del pubblico impiego, solo il 23,4%, pari all’incirca a poco più di cinque milioni, ha aderito ad una forma pensionistica complementare. A pochi anni dall’avvio della previdenza complementare, quindi, dall’elaborazione dell’Associazione degli artigiani mestrina emerge che gli italiani, in prevalenza, piuttosto che investire nella previdenza integrativa complementare, preferiscono lasciare il trattamento di fine rapporto (Tfr) in azienda. E sebbene i rendimenti del Tfr e quelli dei fondi pensione vanno chiaramente confrontati non solo nel medio, ma anche nel lungo periodo, l’andamento dei mercati finanziari, poco esaltante negli ultimi tre anni, per il momento ha dato ragione ai 3 lavoratori su 4 che hanno lasciato il trattamento di fine rapporto in azienda.

Fondo Pensione Aperto Carige

E’ una formula di investimento flessibile, semplice e sicura al fine di potersi costruire e garantire una pensione in linea con le proprie aspettative. Trattasi del Fondo Pensione Aperto Carige grazie al quale il sottoscrittore può garantirsi domani quelle che sono le certezze dell’oggi. In particolare al Fondo Pensione Aperto del Gruppo bancario Banca Carige possono aderire tutti: dai lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato, sia del settore pubblico, sia del settore privato, ai lavoratori autonomi e passando per i liberi professionisti e coloro che risultano essere soci lavoratori di cooperative. Allo stesso modo, possono aderire al Fondo Pensione Aperto Carige anche altri soggetti quali per esempio le casalinghe, i familiari a carico e coloro che percepiscono redditi diversi da quelli legati all’attività lavorativa. In merito al Fondo Pensione Aperto Carige, a far data dall’1 gennaio del 2007, il soggetto promotore del Fondo è la società di gestione del risparmio del Gruppo Carige Carige Asset Management SGR; nello stesso tempo Banca Carige, al posto della Cassa di Risparmio di Firenze, ha assunto l’incarico in qualità di Banca Depositaria.

Btp e CCTeu: asta 30 dicembre 2010

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di dopodomani, giovedì 30 dicembre 2010, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata al 3 gennaio del 2011. Trattasi, nello specifico, in nona tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza 15 giugno 2010, scadenza 15 dicembre 2015, e codice ISIN IT0004620305; i titoli offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari allo 0,80%. La prossima cedola dei titoli che saranno collocati dopodomani dal Dipartimento del Tesoro del MEF, per un ammontare tra 0,5 e 1 miliardo di euro, è stata già fissata ed è pari, in data 15 aprile 2011, all’1,040%. Sempre nella giornata di dopodomani, giovedì 30 dicembre 2010, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze collocherà in quinta tranche anche il Certificato di Credito del Tesoro indicizzato al tasso Euribor a sei mesi, con decorrenza 15 ottobre 2010, scadenza 15 ottobre 2017, e codice ISIN IT0004652175.

Investire per costruirsi una pensione integrativa

Per investire al fine di potersi costruire una pensione integrativa non è più strettamente necessario rivolgersi ad un agente o alla sede fisica di un’agenzia di assicurazioni. La pensione statale, infatti, oramai si può andare ad integrare in maniera sia comoda, sia rapida e conveniente sfruttando i canali diretti, ovverosia Internet e/o il telefono, a fronte di importi mensili versabili che possono essere anche minimi. Ad esempio, Genertellife, società controllata al 100% dal colosso europeo Assicurazioni Generali, propone proprio la prima pensione integrativa online ed al telefono a favore di chi vuole costruirsi una pensione integrativa in maniera flessibile. Il prodotto è infatti collegato ad una gestione separata il cui rendimento 2010 è del 4,62%, a fronte di zero costi sia per l’attivazione, sia per la gestione del piano di previdenza integrativa; come costo accessorio c’è infatti solo l’1% che viene trattenuto annualmente sul rendimento finanziario ottenuto.