Gas Plus: aumento di capitale fino a 120 milioni di euro

Un aumento di capitale fino a 120 milioni di euro. Questo è quanto approvato dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti della società italiana Gas Plus che al riguardo ha concesso le relative deleghe al Consiglio di Amministrazione dell’azienda quotata in Borsa a Piazza Affari, nonché quarto produttore italiano di gas naturale; nel corso dell’Assemblea Straordinaria, tra l’altro, è stata approvata anche l’eliminazione del valore nominale delle azioni Gas Plus. Per quel che riguarda l’aumento di capitale, il Consiglio di Amministrazione potrà esercitare la delega per aumentare il capitale fino ad un massimo di 50 milioni di euro ai fini del rimborso di una quota parte dei finanziamenti legati all’acquisizione da ENI S.p.A. della società Padana Energia S.p.A.. Inoltre, nel caso in cui oltre alla Società Padana Energia S.p.A.., Gas Plus dovesse acquisire da Eni anche la Società Adriatica Idrocarburi S.p.A., allora la delega per l’aumento di capitale esercitabile sale fino ad un importo massimo di 100 milioni di euro, comprensivo di sovrapprezzo.

Bonus Plus di Eni: il premio è garantito anche in caso di ribasso

La ricerca più importante di un risparmiatore quando si trova di fronte al prodotto finanziario da sottoscrivere è quella del rendimento alla scadenza: l’Ente Nazionale Idrocarburi (Eni) sembra proprio essere venuto incontro a questa specifica esigenza, in particolare con il Bonus Plus, strumento che avrà una durata pari a un anno e mezzo e garantirà un premio pari al 6%, il che equivale a dire sessanta euro per ogni certificato di investimento (ovviamente, ogni sottoscrizione deve essere adeguata al profilo di rischio che si intende assumere). Il meccanismo è molto semplice; in pratica, al momento della scadenza il cliente potrà ricevere il valore nominale, ovvero mille euro per ogni prodotto, ma soltanto nel caso in cui la quotazione del titolo Eni non avrà subito ribassi superiori ai trenta punti percentuali della valutazione iniziale.

Eni continua ad investire per la crescita

Il colosso energetico Eni continuerà ad investire per la crescita con particolare attenzione per il settore E&P; inoltre, per l’intero 2010 la società del cane a sei zampe stima di riportare un miglioramento significato degli utili. Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, in concomitanza con il rilascio dei dati di bilancio del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2010 che sono stati esaminati ed approvati da parte del Consiglio di Amministrazione della società. In particolare l’utile operativo adjusted nel trimestre è balzato del 31,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre nei primi nove mesi del corrente anno lo stesso indicatore è cresciuto del 33,4% a 12,57 miliardi di euro rispetto al periodo gennaio – settembre 2009. Luce verde anche per l’utile netto adjusted, schizzato del 47,5% a 1,70 miliardi di euro nel terzo trimestre 2010, e del 35% nei primi nove mesi del corrente anno a 5,15 miliardi di euro.

Saipem annuncia risultati record

Nei primi nove mesi del corrente anno Saipem ha riportato dei risultati record, a partire dall’utile netto adjusted che nel periodo gennaio – settembre 2010 è cresciuto dell’8,6% a 591 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; decisamente più ampia è stata la crescita dell’utile netto adjusted nel terzo trimestre del 2010 con un incremento del 24,1% a 211 milioni di euro. Dal fronte delle commesse, al 30 settembre scorso Saipem ha acquisito nuovi ordini per un ammontare pari a 9.623 milioni di euro, in forte rialzo rispetto ai 6.949 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009, mentre gli investimenti tecnici nel periodo sono allo stesso modo cresciuti quest’anno nei primi nove mesi rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio di Bilancio precedente.

Eni sigla in Regno Unito accordo per giacimento Deborah

Nell’Europa nord occidentale in futuro sia la flessibilità del mercato del gas, sia la sicurezza degli approvvigionamenti, potranno aumentare grazie ad un accordo che il colosso energetico italiano Eni ha siglato ed ha annunciato nei giorni scorsi con l’ente demaniale britannico, il Crown Estate. L’accordo, nello specifico, consiste nell’uso, quale sito di stoccaggio, del cosiddetto giacimento Deborah per quello che, in accordo con quanto sottolineato venerdì scorso proprio dalla società del cane a sei zampe con una nota, rappresenta in oltre 25 anni il primo accordo concluso nel Regno unito con l’ente demaniale britannico per i giacimenti esausti offshore su vasta scala.

Gas Plus perfeziona acquisto Padana Energia

A fronte di un prezzo a fermo pari a 179,1 milioni di euro, l’operatore Gas Plus, quarto produttore di gas naturale nel nostro Paese, ha perfezionato nella giornata di ieri un’operazione annunciata nelle scorse settimane. Trattasi, nello specifico, dell’acquisto da Eni del 100% delle quote di Padana Energia SpA, interamente posseduta dalla società del cane a sei zampe, facendo seguito ad un accordo che era stato stipulato nell’agosto scorso. Il prezzo a fermo concordato comprende gli aggiustamenti relativi sia alle poste del circolante, sia a quelle per interessi, con i flussi di cassa relativi all’anno 2010 che spetteranno al soggetto acquirente. A fronte del prezzo a fermo, in funzione delle produzioni dei prossimi cinque anni, c’è anche un prezzo integrativo fino ad un massimo di 25 milioni di euro cui eventualmente andrà ad aggiungersi un’integrazione di prezzo legata a ritrovamenti collegati al potenziale esplorativo che è già stato studiato.

Eni rafforza presenza nell’Africa subsahariana

Il colosso petrolifero ed energetico italiano Eni ha reso noto nella giornata di ieri, lunedì 16 agosto 2010, d’aver effettuato il proprio ingresso nella Repubblica Democratica del Congo attraverso l’acquisizione del blocco esplorativo che si chiama Ndunda per una quota pari al 55%. L’accordo, che rafforza la presenza della società del cane a sei zampe nell’area dell’Africa subsahariana, è stato in particolare siglato con Surestream Petroleum, azienda petrolifera britannica. Trattasi di un blocco per il quale sono state già ottenute le necessarie autorizzazioni, e per il quale Eni potrà fin da subito condurre tutti gli studi finalizzati alla completa valorizzazione dell’area. L’intesa raggiunta con Surestream Petroleum, in accordo con quanto fa presente Eni con una nota, è susseguente all’accordo strategico che nell’agosto dello scorso anno è stato siglato con la Repubblica Democratica del Congo nell’ambito della cooperazione e della valorizzazione delle risorse petrolifere nel Paese.

Gas Plus: accordo con Eni per acquisizione Padana Energia

Gas Plus, quarto produttore italiano di gas naturale, ha reso noto nella giornata di ieri, sabato 7 agosto 2010, d’aver raggiunto con la società Eni un accordo finalizzato all’acquisizione del 100% del capitale di Padana Energia, azienda controllata interamente dalla società del cane a sei zampe. L’accordo è stato raggiunto sulla base di un corrispettivo fisso pari a 175 milioni di euro, cui va ad aggiungersi un corrispettivo integrativo variabile di massimi 25 milioni di euro in funzione dell’entità delle produzioni di Padana Energia nell’arco dei prossimi cinque anni. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Gas Plus, Davide Usberti, con tale acquisizione la società potrà rafforzare ulteriormente la propria posizione nel nostro Paese per quel che riguarda la produzione di idrocarburi e l’attività di esplorazione. Inoltre, l’accordo con Eni prevede anche che, entro il prossimo 30 settembre 2010, Gas Plus possa esercitare l’opzione per l’acquisto della società Adriatica Idrocarburi SpA, azienda che anche in questo caso è interamente posseduta dalla società del cane a sei zampe.

Eni: CdA propone acconto sul dividendo 2010

Il Consiglio di Amministrazione del colosso energetico Eni ha proposto sul dividendo 2010 il pagamento agli azionisti di un acconto pari a 0,50 euro per azione, in linea con l’acconto pagato lo scorso anno. La proposta è stata formulata dal CdA della società del cane a sei zampe tenendo conto sia dei risultati dei primi sei mesi del 2010 conseguiti da Eni, sia delle previsioni attese per l’intero anno. La proposta di acconto sul dividendo prevede la data di stacco cedola fissata per il 20 settembre, e messa in pagamento in data 23 settembre 2010. Eni ha archiviato il secondo trimestre di quest’anno con un utile operativo adjusted in rialzo del 61,9% a 4,13 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre nei sei mesi del 2010 l’utile operativo adjusted registra un balzo del 34,2% a 8,46 miliardi di euro. Con un +119,2%, l’utile netto segna nel secondo quarto di quest’anno un’impennata a 1,82 miliardi di euro, mentre il cash flow si è attestato a 4,59 miliardi di euro.

Saipem: Assemblea approva Bilancio 2009

piattaforma-saipemL’Assemblea degli Azionisti di Saipem, in data odierna, 26 aprile 2010, ha approvato il Bilancio relativo all’esercizio 2009; a darne notizia con un comunicato è la società attiva nel settore oil & gas, sottolineando altresì come l’Assemblea degli Azionisti abbia approvato anche la distribuzione del dividendo proposta nelle scorse settimane dal Consiglio di Amministrazione in concomitanza con l’approvazione del progetto di Bilancio 2009. Nel dettaglio, la cedola in distribuzione quest’anno ammonta a 0,55 euro a titolo per le azioni Saipem ordinarie, mentre è pari a 0,58 euro a titolo per le azioni Saipem a risparmio; per entrambe le categorie di azioni lo stacco della cedola è previsto per il 24 maggio con messa in pagamento fissata per il 27 maggio del 2010. Inoltre, citando la giusta causa “oggettiva”, l’Assemblea degli Azionisti di Saipem, in scia al disallineamento dell’incarico con quello di Eni S.p.A., ovverosia la società Capogruppo, ha approvato la revoca dell’incarico, in qualità di revisore, della società PricewaterhouseCoopers; contestualmente, per il periodo dal 2010 e fino al 2018, l’incarico di revisione per i Bilanci di Saipem è stato affidato dall’Assemblea degli azionisti della società a Reconta Ernst & Young.

Eni: utile netto primo trimestre 2010 in aumento

eni-contiLuce verde nel primo trimestre 2010 per i conti del colosso energetico italiano Eni. Il Consiglio di Amministrazione della società del cane a sei zampe, infatti, ha esaminato i dati relativi al primo trimestre del 2010, caratterizzati, tra l’altro, dalla generazione di un cash flow a 4,55 miliardi di euro, un utile netto in crescita del 16,7% a 2,22 miliardi di euro, ed una produzione di idrocarburi che nel periodo è cresciuta del 2,1% a  1,816 milioni di barili al giorno; scendono invece le vendite di gas che, nel periodo gennaio – marzo 2010, hanno fatto registrare un contrazione del 5,7% a 30,51 miliardi di metri cubi. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, nel primo quarto di quest’anno la società ha conseguito risultati finanziari ed operativi solidi nonostante ancora il contesto di mercato sia difficile; l’Ad ha inoltre confermato, con l’obiettivo di continuare a creare valore per gli azionisti, la volontà di Eni di continuare ad investire per crescere e per migliorare dal punto di vista dell’efficienza.

Eni: Piano Strategico 2010 – 2013

eni-dividendoPer l’anno in corso Eni, in base ad una previsione di un prezzo medio del petrolio al barile pari a 65 dollari, prevede una produzione di greggio sugli stessi livelli dello scorso anno, mentre nel 2013 andrà a superare i due milioni di barili. E’ questo uno dei target comunicati in data odierna dalla società del cane a sei zampe in concomitanza con il rilascio del Piano Strategico 2010 – 2013, caratterizzato, tra l’altro, da una crescita della produzione di idrocarburi che sarà nel periodo significativa e pari in media ad un incremento superiore al 2,5% annuo nel quadriennio. Eni ha altresì rivisto il proprio programma di efficienza che racchiude il periodo dal 2006 al 2013, stimando ora come target di riduzione dei costi nel periodo 2,4 miliardi di euro; il nuovo obiettivo, quindi, migliora del 20% i risparmi che Eni ha previsto rispetto al piano precedente.

Eni: dividendo esercizio 2009 ad un euro per azione

eni-dividendoIl dividendo 2009 del colosso energetico Eni è di un euro per azione rispetto ai 1,30 euro per azione pagati per l’esercizio 2008; questo è, infatti, quanto intende proporre all’Assemblea degli azionisti, per la relativa approvazione, il Consiglio di Amministrazione della società del cane a sei zampe. L’euro per azione di dividendo comprende altresì i 0,50 per azione retrocessi agli azionisti nel mese di settembre scorso come acconto sul dividendo 2009; ne consegue che gli azionisti a valere sullo scorso anno riceveranno altri 0,50 euro per azione in data 27 maggio prossimo e con stacco cedola previsto per il 24 maggio del 2010. Il CdA ha proposto la cedola in concomitanza con l”annuncio dei dati relativi al quarto trimestre 2009 ed al preconsuntivo annuale; il 2009, in accordo con le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato, Paolo Scaroni, è stato un anno difficile per il comparto, ma in tale contesto Eni, comunque, è riuscita a conseguire sia risultati superiori alle aspettative, sia tra i migliori dell’industria.