Gruppo MutuiOnline: ricavi Q4 2009 e risultato netto a due velocità

trimestrale-mutuionlineRicavi e risultato netto a due velocità nel quarto trimestre 2009 per il Gruppo MutuiOnline. Il Consiglio di Amministrazione della società, infatti, ha esaminato il resoconto intermedio relativamente al trimestre chiusosi lo scorso 31 dicembre 2009, da cui è emersa una crescita dei ricavi del 3,3% a 47,9 milioni di euro a fronte di un risultato netto, attribuibile ai soci dell’Emittente, sceso da 14,8 milioni a 14,4 milioni di euro. Per quanto riguarda le prospettive di brevissimo termine, il Gruppo MutuiOnline, per il trimestre in corso, il primo del 2010, prevede per la Linea di Business MutuiOnline una crescita, seppur modesta, dei ricavi rispetto al primo trimestre fiscale del 2009, mentre per le altre Linee di Business la società stima una prosecuzione della tendenza in contrazione.

Eni: dividendo esercizio 2009 ad un euro per azione

eni-dividendoIl dividendo 2009 del colosso energetico Eni è di un euro per azione rispetto ai 1,30 euro per azione pagati per l’esercizio 2008; questo è, infatti, quanto intende proporre all’Assemblea degli azionisti, per la relativa approvazione, il Consiglio di Amministrazione della società del cane a sei zampe. L’euro per azione di dividendo comprende altresì i 0,50 per azione retrocessi agli azionisti nel mese di settembre scorso come acconto sul dividendo 2009; ne consegue che gli azionisti a valere sullo scorso anno riceveranno altri 0,50 euro per azione in data 27 maggio prossimo e con stacco cedola previsto per il 24 maggio del 2010. Il CdA ha proposto la cedola in concomitanza con l”annuncio dei dati relativi al quarto trimestre 2009 ed al preconsuntivo annuale; il 2009, in accordo con le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato, Paolo Scaroni, è stato un anno difficile per il comparto, ma in tale contesto Eni, comunque, è riuscita a conseguire sia risultati superiori alle aspettative, sia tra i migliori dell’industria.

Fiat: joint venture con Sollers per il mercato russo

fiatLa casa automobilistica italiana Fiat ha annunciato d’aver siglato con Sollers un’alleanza globale per la produzione in Russia di veicoli che, entro il 2016, toccheranno la quota di 500 mila all’anno. L’accordo, siglato in presenza di Vladimir Putin, Primo Ministro della Russia, dall’Ad di Fiat Marchionne, e dall’Ad di Sollers Vadim Shvetsov, prevede la creazione di una joint venture per la produzione di SUV ed autovetture, con una quota pari ad almeno il 10% della produzione che sarà destinata all’export. Lo stabilimento produttivo relativo alla joint venture sarà situato a Naberezhnye Chelny, in un’area che dista circa mille chilometri da Mosca, dove c’è l’attuale impianto di Sollers che a seguito dell’accordo sarà ampliato e rafforzato a livello tecnologico per produrre i componenti. Al mercato russo sarà destinata la vendita di ben nove modelli di veicoli, con sei di questi che per la produzione usciranno dalla piattaforma Fiat-Chrysler.

Ing Direct: Investimenti Formula Arancio

conto-arancioIl colosso bancario e finanziario Ing Direct, noto al grande pubblico dei risparmiatori per essere stato tra i “pionieri” per quel che riguarda, con Conto Arancio, i conti di deposito remunerati, offre oramai anche un’ampia gamma di servizi che parte dal conto corrente Arancio, senza costi, spese, e senza imposta di bollo, fino ad arrivare alla possibilità di poter sottoscrivere quote di Fondi di investimento. Sono ben nove attualmente le tipologie di Fondi che Ing Direct promuove con possibilità di sottoscrizione direttamente online e con profili di rischio che partono da quello basso fino ad arrivare a quelli più elevati. Tra i Fondi di tipo obbligazionario, Ing Direct promuove “Euro Arancio“, “Inflazione Più Arancio“, e “Convertibile Arancio“; “Euro Arancio” è un Fondo obbligazionario che distribuisce con cadenza annuale le cedole dei titoli detenuti in portafoglio, mentre “Inflazione Più Arancio” si distingue per investire in titoli obbligazionari dell’area euro che risultano essere indicizzati all’andamento del costo della vita.

Fotovoltaico e biomasse: ErgyCapital, gli obiettivi strategici 2010-2013

impianti-a-biomassaAlla fine dell’anno 2013 il Gruppo ErgyCapital stima che saranno connessi alla rete elettrica nazionale impianti propri di produzione di energia da fonte fotovoltaica per una potenza complessiva cumulata compresa tra i 100 ed i 130 MW. A darne notizia è il Gruppo ErgyCapital dopo che il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato gli obiettivi strategici per il periodo 2010-2013, da cui è altresì emerso come entro l’anno in corso il target di impianti fotovoltaici connessi in rete sarà quello dei 35-45 MW di potenza installata e cumulata. Alla data di ieri, venerdì 5 febbraio 2010, il Gruppo ErgyCapital può vantare su superfici in grado di poter portare per ampiezza alla realizzazione di impianti fotovoltaici per una potenza complessiva pari a ben 142 MW; di questi, 13,5 MW di potenza risultano essere già operativi, 100 MW sono in fase di autorizzazione, mentre i restanti 28 MW di potenza hanno già completato il relativo iter per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.

Kerself: tre impianti fotovoltaici per la controllata Saem

solare-fotovoltaicoSaem, società controllata da Kerself S.p.A., quotata a Piazza Affari sul segmento “STAR”, ed attiva nella produzione, progettazione, distribuzione ed installazione di impianti solari fotovoltaici nel nostro Paese ed in Europa, ha siglato con la società d’investimenti TSJ un contratto finalizzato alla realizzazione di tre impianti fotovoltaici. Il contratto, avente un controvalore pari ad undici milioni di euro, prevede in Puglia, e precisamente nella Provincia di Bari, la realizzazione di tre impianti fotovoltaici “chiavi in mano” aventi ciascuno una potenza pari ad 1 MW. Kerself S.p.A. ha reso noto alla comunità finanziaria in data odierna che i cantieri per la realizzazione dei lavori saranno aperti già a partire dalla prossima settimana al fine di realizzare la commessa nell’arco dei prossimi quarantacinque giorni.

Etf tematico sulle energie alternative

geotermicaSul circuito di Borsa Italiana S.p.A. dove vengono negoziati gli Etf, ce ne sono alcuni che replicano indici e panieri di azioni del comparto delle fonti rinnovabili. Tra questi, c’è l’Etfx Daxglobal Alternative Energy Fund, con codice ISIN IE00B3CNHC86, appartenente alla classe degli Etf tematici. Lo strumento finanziario replica passivamente l’andamento, e quindi le performance, delle quindici più importanti società quotate al mondo che operano nel settore delle energie alternative, ovverosia il gas naturale, il solare, l’eolico, ma anche l’idroenergetico ed il geotermico. La scelta dei titoli, in termini numerici, è equamente distribuita per ognuno dei settori citati; l’Etfx Daxglobal Alternative Energy Fund è emesso da Etfs Fund Company Plc, ha una commissione di gestione annua totale dello 0,65% e nessuna commissione di ingresso, uscita o di performance.

Telecom Italia: emesse con successo obbligazioni a 12 anni

telecom-asset-argentinaIl colosso italiano delle telecomunicazioni Telecom Italia ha reso noto d’aver concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria per complessivi 1,25 miliardi di euro avente un tasso fisso e riservata agli investitori istituzionali. I titoli offrono un rendimento effettivo che, a scadenza, è pari al 5,331%, che corrisponde ad un rendimento superiore a 173 punti base rispetto al “mid swap“, ovverosia al tasso di riferimento. Nell’ambito del programma di Euro Medium Term Note (EMTN) del Gruppo Telecom Italia, per un ammontare pari a 15 miliardi di euro, le obbligazioni a 12 anni emesse e collocate con successo dalla società italiana saranno quotate presso la Borsa del Lussemburgo. L’operazione effettuata da Telecom Italia, in accordo con quanto recita una nota emessa dalla società di telecomunicazioni, rientra nell’ambito del processo di rifinanziamento del debito in scadenza.

Lyxor Etf World Water: puntare sul settore idrico mondiale

settore-idricoPiù gli anni passano, e più l’acqua diventa un bene sempre più prezioso ma anche più caro, al punto che le attività legate alla gestione dei business legati ai servizi idrici sono diventate sia fiorenti, sia redditizie per chi vi opera. Ebbene, grazie a strumenti finanziari innovativi come gli Etf è possibile puntare anche sul business dell’acqua ed in particolare su un paniere di titoli guida che operano nel comparto. Un Etf di questo tipo è stato emesso da Lyxor International Asset Management S.A., e si chiama Lyxor Etf World Water; il titolo ha come codice ISIN FR0010527275, è armonizzato, ha una commissione annua di gestione totale dello 0,60%, ed è quotato sul circuito di Borsa Italiana S.p.A. dove questi strumenti finanziari vengono negoziati. Per l’acquisto e per la vendita sul mercato dell’Etf Lyxor Etf World Water non sono previste commissioni aggiuntive, di performance, di ingresso o di uscita, eccetto la commissione richiesta per la negoziazione dalla propria banca.

Pioneer Funds Global Ecology: energie alternative e tecnologie ecocompatibili

tecnologie-ecocompatibiliNell’ambito dell’ampia gamma di Fondi di Investimento del colosso Pioneer, c’è anche il Pioneer Funds – Global Ecology; sono due in particolare i Pioneer Funds – Global Ecology, uno della “Classe EUR F“, e l’altro della “Classe EUR E“. In entrambi i casi, i Pioneer Funds – Global Ecology puntano a conseguire, con un’ottica di investimento ed una visione di medio e di lungo termine, una rivalutazione attraverso l’investimento di almeno due terzi del capitale del Fondo in aziende specializzate nel controllo dell’inquinamento dell’aria, nella purificazione delle acque e, tra l’altro, nelle energie alternative, produttori di tecnologie eco-compatibili e comunque aziende che contribuiscono in tutto il mondo a rendere l’ambiente più sano e più pulito. Il Pioneer Funds – Global Ecology “Classe EUR F” ha come codice ISIN LU0271960394, mentre il Pioneer Funds – Global Ecology “Classe EUR E” ha come codice ISIN LU0279965668; per entrambi i Fondi il livello di rischio è alto, ed hanno come benchmark di riferimento l’indice MSCI World.

TerniEnergia: nuovi impianti fotovoltaici in Centro e Sud Italia

ternienergia_fotovoltaicoProsegue l’espansione della società TerniEnergia dal fronte delle energie rinnovabili, ed in particolare dal versante relativo al fotovoltaico; l’azienda, facente parte del Gruppo Terni Research, e quotata a Piazza Affari sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha infatti annunciato d’aver avviato lavori per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici aventi una potenza complessiva pari a ben 10 MW di potenza. Questi impianti, in particolare, saranno realizzati nel Centro e nel Sud Italia, e per la precisione nelle Marche, in Umbria, in Sicilia e nella Regione Puglia, con quest’ultima che, lo ricordiamo, è la Regione leader in Italia per quel che riguarda la potenza installata ed incentivata da fotovoltaico. TerniEnergia prevede di concludere i lavori per la costruzione degli impianti entro il prossimo mese di marzo: le opere sono destinate per 5,5 MW per conto di clienti terzi, di cui 3,5 MW di potenza senza fornitura di pannelli fotovoltaici, mentre 4,5 MW di potenza, in accordo con quanto comunica TerniEnergia con una nota, sono destinati alle Joint Venture.

Benetton conferma azioni efficienza e contenimento dei costi

azioni-benettonIl leader della moda Benetton prevede per la prima parte del 2010, sui propri mercati di riferimento, uno scenario caratterizzato dalle incertezze legate alla ripresa economica, con l’andamento delle collezioni Primavera/Estate 2010 che, pur tuttavia, sono attese comunque in linea con il trend del passato, mentre per la seconda parte dell’anno la società prevede una domanda più dinamica che dovrebbe di conseguenza contribuire a generare effetti positivi sulle collezioni Autunno/Inverno 2010. In base a questa evoluzione prevedibile della gestione, il Gruppo Benetton ha confermato la propria politica di gestione che, tra l’altro, prevede sia azioni di efficienza, sia contenimento dei costi con incluse anche le operazioni finalizzate a ridurre ulteriormente i costi di struttura ed i costi generali senza però rinunciare a proseguire negli investimenti mirati a rinnovare i negozi, a migliorare la rete di vendita ed a fornire adeguato supporto ai marchi.

Gruppo Tod’s: fatturato 2009 in crescita per il marchio Hogan

tods-hogan-fatturatoNel 2009 il marchio Hogan, posseduto da Tod’s, ha conseguito un fatturato in crescita del 7,6% passando da 238,7 milioni a 256,9 milioni di euro. A darne notizia è la società dopo l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati preliminari relativi all’esercizio 2009 durante il quale, secondo quanto sostiene la società, sono stati centrati gli obiettivi aziendali. Complessivamente, il fatturato 2009 del Gruppo Tod’s segna una moderata crescita, pari allo 0,8%, rispetto all’esercizio precedente; nel dettaglio a fronte degli ottimi risultati del marchio Hogan, tenendo conto della congiuntura, le vendite a marchio Tod’s hanno mostrato una buona tenuta segnando una contrazione circoscritta al 2,2%, mentre il brand Fay segna un trend di fatturato in calo dell’1,7%.

Fiat: dividendo azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio

fiat-dividendoIl Consiglio di Amministrazione della Fiat si è riunito in data odierna per approvare i dati del quarto trimestre 2009 e dell’intero esercizio della casa automobilistica torinese; a conclusione del CdA, il Consiglio, tra l’altro, ha proposto per le tre tipologie di azioni, ordinarie, privilegiate e di risparmio, il pagamento del dividendo; il monte dividendi, che dovrà essere approvato dall’Assemblea degli azionisti, è pari a 244 milioni di euro, che scende a 237 milioni di euro se si escludono le azioni proprie detenute da Fiat. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto l’ammontare dei dividendi considerando il 30% del saldo risultante tra i profitti netti consolidati dell’esercizio 2008, e la perdita netta consolidata conseguita nel 2009. La decisione di Fiat di riprendere con la distribuzione dei dividendi, in accordo con quanto recita una nota emessa dalla società torinese, riflette la convinzione che Fiat abbia la capacità di generare utili anche se il contesto di mercato presenta dei tratti significativamente differenti; inoltre, il pagamento della cedola segue anche i segnali di normalizzazione e di stabilizzazione del mercato dei capitali che rappresenta per il gruppo Fiat una fonte di finanziamento.