Prosolidar chiede di poter continuare la propria raccolta in lire

Prosolidar, il fondo nazionale che si occupa del settore creditizio per dar vita a interessanti progetti di solidarietà, è fortemente intenzionato a concludere la sua ultima iniziativa: si tratta della racconta di fondi in lire, la quale dura ormai da quasi due mesi e che fa parte integrante della campagna “L’ultima lira”, la quale si avvale, tra le altre, anche del patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Le lire in questione sono ancora in circolazione, visto che i cittadini italiani sono stati invitati a donare le vecchie monete e banconote di cui erano in possesso per il finanziamento di alcuni eventi culturali e solidali. Ecco perché sono stati molti coloro che si sono recati in banca e hanno versato il loro contributo, anche se ora l’iniziativa rischia di terminare anzitempo.

La richiesta del Prosolidar stesso, quindi, è quella di completare la raccolta e di ottenere l’autorizzazione della Banca d’Italia per quel che concerne la conversione valutaria in euro, in modo da rendere concreto ogni progetto. Lo scopo della campagna sulle lire prevede diversi risultati da raggiungere: anzitutto, una delle città maggiormente coinvolte è senza dubbio Napoli, la quale dovrebbe beneficiare della restituzione dei beni che sono stati sequestrati alla camorra, grazie soprattutto ad alcune importanti attività sociali organizzate dal fondo in questione. In aggiunta, c’è anche un progetto che riguarda da vicino la Biblioteca Vaticana, con una nuova possibile sala di lettura e maggiori accessi per quel che concerne gli studiosi internazionali.

Infine, bisogna considerare anche il cibo, le medicine e gli altri sostegni che dovranno essere forniti ai paesi più in difficoltà nel mondo: ad esempio, l’Unhcr ha intenzione di aiutare le persone che sono fuggite dalla Somalia a causa della carestia, un obiettivo davvero nobile, che però ha bisogno anche di finanziamenti importanti (acqua, cibo e cure) e possibili attraverso questa conversione delle lire.

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