Investire con il social lending

Photo Credits - AFP Stringer - AFP - Getty Images  - 157448199Negli ultimi tempi sta prendendo piede quella che è la social lending. Un termine non molto noto nell’attuale mercato ma che, invece, per chi desidera investire, non dev’essere messo in secondo piano. Infatti, il social lending è una chiara forma d’investimento che si sta sviluppando negli ultimi tempi.

Nuova figura professionale per investire sul lavoro

Photo Credits - Mychele Daniau - AFP - Getty Images - 51391701 Photo Credits - Stringer - AFP - Getty Images - 175153105La Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Aut Aut, l’Asl di Reggio, il Comune di Reggio Emilia e il Sistema scolastico provinciale hanno collaborato insieme per creare una nuova figura professionale, il così detto “semplificatore”, che ha la funzione di fare da tramite in quello che è il delicato momento in cui una persona affetta da autismo, passa dalla scuola al mondo del lavoro.

Nuove serie di Buoni Fruttiferi Postali

bancaPer gli amanti dei Buoni Fruttiferi Postali a partire dalla metà di ottobre sono disponibili ben dodici nuove serie, contrassegnate dalle seguenti sigle: “F07”, “R07”, “V03”, “M87”, “P60”, “S21”, “C08”, “L04”, “D45”, “T24”, “G05” e “J40”.

Investimenti immobiliari cosa c’è da sapere

Photo Credits - Fernando Leon - Getty Images Entertainment - Getty Images - 169196530Investire nel mercato immobiliare è chiaramente differente rispetto a quello che è l’investimento che viene fatto per l’acquisto di una casa dove, invece, si deciderà di andare a vivere. Infatti, molte case si presentano molto bene e sono anche ideali per andare a vivere. Tuttavia, l’abitabilità non dev’essere confusa con quello che è l’investimento immobiliare.

Nuovi Btp Italia del Tesoro

Photo Credits - Mychele Daniau - AFP - Getty Images - 51391701Ci si avvicina alla nuova emissione dei Btp del Tesoro. Nuovi Btp Italia che verranno emessi dal Tesoro tra il 5 novembre e l’8 novembre 2013. Una nuova emissione che va a ricordare la precedente, una precedete emissione che ebbe un notevole successo.

Conti corrente all’estero e società di gestione patrimoniale indipendente. Il punto su Geneve Invest

Un’osservazione scrupolosa del sistema economico italiano. Il fenomeno dei conti corrente esteri: è sicuro aprirli? Quali sono gli intermediari più affidabili? Realtà vincenti: Geneve Invest

Mettiamo subito in chiaro una cosa: aprire un conto bancario all’estero non è illegale, anzi, è una pratica sancita e tutelata dal diritto internazionale e dal trattato di Maastricht. Allo stesso modo, anche i versamenti su un conto estero, di qualsiasi importo, non sono considerati una pratica illegale quando il trasferimento avviene attraverso un canale finanziario autorizzato, sarebbe a dire una banca od un intermediario residente.

Altro che paradiso fiscale. I tempi in cui gli italiani portavano i soldi in Svizzera nelle valigie di cartone, pregando di non essere fermati da un controllo di frontiera, sono ormai preistoria.

I numeri in questo senso parlano chiaro: secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale fra giugno 2011 e giugno 2012 ben 235 miliardi di Euro sono stati trasferiti, legalmente, dall’Italia verso conti bancari esteri, soprattutto in Svizzera, Lussemburgo e Germania.

Si tratta di una statistica che non lascia scampo: gli italiani hanno deciso di guardare in maniera sempre più convinta agli istituti bancari ed agli intermediari finanziari stranieri. Fra le ragioni di questa tendenza, ormai divenuta strutturale, vi è certamente la necessità, da parte dei risparmiatori, di tutelare i propri capitali da una situazione politica ed economica estremamente instabile.

È infatti lunga la serie di manovre e provvedimenti che nel corso dell’ultimo triennio, e di quello a venire, hanno falcidiato i risparmiatori italiani. Guardando avanti e dunque a quello che sarà, e lasciando perdere quanto già è stato, vale ad esempio la pena soffermarsi sul cosiddetto Fiscal Compact, a molti noto anche come Patto di bilancio europeo o Patto di stabilità. In pratica si tratta infatti di un pacchetto di misure attraverso le quali l’Italia,al pari di tutti gli altri paesi europei ed a partire dal 2015, dovrà veicolare la riduzione del debito in eccesso del 60% del PIL, di un ventesimo all’anno per i successivi venti anni. Un impegno di proporzioni enormi, in termini numerici e che, per dare qualche cifra, obbligherà i governi di qualsiasi colore a manovre finanziarie da 50-60 miliardi di euro ed a sacrifici pesantissimi in quanto a riduzione della spesa pubblica e avanzo primario (che dovrà necessariamente attestarsi intorno al 4%). Evidentemente tutto ciò significherà un ulteriore rallentamento del sistema Italia, per quello che riguarda crescita e rilancio industriale, con conseguenze potenzialmente durissime per il comparto finanziario. A fronte di tutto questo, non diventa dunque difficile comprendere i motivi per i quali sempre più italiani decidono di tenere i propri soldi in conti bancari esteri, lontani dalle minacce di instabilità del mercato nazionale, da un eventuale blocco della circolazione dei capitali e da un eventuale prelievo forzoso sui conti corrente che, vista la situazione attuale, appare tuttaltro che immaginifico.

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Conto corrente in Svizzera

D’altronde, per aprire un conto bancario in Svizzera od in un paese dell’Unione Europea, è sufficiente recarsi in banca con un documento di identità: nessun trucco e nessuna procedura illegale, grazie all’internet banking oggi è possibile gestire il proprio conto corrente comodamente da casa e senza patemi. Alcuni intermediari offrono inoltre sia la possibilità di aprire il conto corrente a distanza, senza doversi per forza recare nel paese prescelto, che, in casi più rari, un incontro diretto in Italia nel programmare l’apertura del conto. Secondo la normativa italiana vigente, la gestione di un conto corrente all’estero con consistenza o movimentazione superiori a 10.000 euro comporta l’obbligo di compilazione di alcuni riquadri specifici presenti all’interno del modello Unico per la dichiarazione dei redditi, con una tassazione sulle plusvalenze maturate perfettamente paritaria rispetto ai conti correnti nazionali, ma con un vantaggio notevole in termini di tranquillità.

La tutela dei clienti resta dunque un elemento centrale della cultura bancaria fuori dai confini del nostro paese, dove di certo, al contrario che in Italia, nessun correntista rischia il blocco del proprio conto a causa di un’incomprensione con Equitalia (per dire…): un conto estero non può infatti essere sequestrato dall’Italia a meno di una rogatoria internazionale per reati penalmente perseguibili anche nel paese di riferimento, un atto evidentemente molto complesso cui si ricorre soltanto in casi estremamente “pesanti“.

Se sino a 10 anni fa l’apertura di un conto corrente bancario all’estero era dunque appannaggio esclusivo di quanti volessero nascondere parte dei loro immensi capitali all’interno di un sistema bancario protettivo ed esclusivo, oggi, con le nuove regole di legalità ed uno scenario economico profondamente mutato, sono i normali risparmiatori a fare la parte del leone.

Oggi trasferire del denaro su un conto estero, sia esso ubicato in Svizzera o in un altro paese qualsiasi, è una procedura che gran parte dei risparmiatori svolgono secondo processi perfettamente legali e con l’unico intento di accedere ad un sistema bancario più sviluppato, conveniente e professionalizzato di quello italiano e di cogliere opportunità di investimento molto più interessanti di quelle offerte dal panorama finanziario interno.

 

Società indipendenti: la realtà Geneve Invest

Senza dubbio il ventaglio di società lussemburghesi e svizzere (davanti a tutti in Europa nell’offerta di consulenza in ambito finanziario) autorizzate a lavorare sul territorio europeo, che offrono servizi di gestione patrimoniale indipendente è infatti nettamente più alto e professionalizzato rispetto a quello italiano.

Fra queste società, abbiamo ad esempio analizzato l’offerta di Geneve Invest, che vale la pena menzionare visti i recenti risultati che l’hanno portata a diventare una realtà importante fra le società di gestione patrimoniale in Europa e tramite la quale è possibile appoggiarsi, per l’apertura di un conto, sia ad istituti svizzeri che lussemburghesi. Gli obiettivi di eccellenza raggiunti da Geneve Invest sono rappresentati da un approccio orientato alla massima trasparenza, grazie a pratiche di intermediazione libere da qualsiasi conflitto di interessi, ad una tipologia di offerta varia e strutturata che comprende, ad esempio, anche obbligazioni corporate, e ad una politica di costi trasparente e contenuta, con un occhio di riguardo per i normali risparmiatori.

Il vento sta cambiando insomma, oggi sono i risparmiatori a portare via dall’Italia, legalmente, i loro capitali, alla ricerca di una maggiore tutela e di uno spazio di gestione più sicuro e condiviso in relazione alle loro necessità di investimento.

 

Previsioni Argento e Oro per il 2014 e il 2015

A picture taken on August 16, 2011 in PaGli investimenti dei metalli nobili continuano ad interessare una vasta porzione del mercato nazionale ed internazionale. Negli ultimi anni c’è stato un forte incremento del costo dell’oro, un costo che ha spino in molti ad investire sul medesimo metallo nobile. Ma non è tutto. Anche per quanto riguarda l’argento ci sono stati dei grandi investimenti, investimenti molto importanti per l’economia mondiale. Platino e Palladio hanno avuto un forte aumento e continueranno a salire come evidenziato in Previsioni 2014 – 2015 Platino, Palladio e Oro.

Investire nell’oro di carta: un modo comodo e veloce

oroL’oro torna periodicamente ad essere un bene molto richiesto. In molti ricorderanno Oro sopra i 1.400 dollari in vista attacco USA alla Siria ed altri esempi analoghi. Questo si è evidenziato nella quotazione dei giorni scorsi dove il metallo nobile ha registrato una quotazione sopra i 1.790 dollari l’oncia. Un dato, quest’ultimo, che riporta la mente al novembre del 2011, mese in cui ci fu la forte esplosione dei debiti pubblici in Spagna e in Italia. Un dato, 1.790 dollari l’oncia, che si avvicina, e di molto, al massimo storico di 1.895 dollari l’oncia raggiunto circa due mesi prima ovvero settembre del 2011.

Piazza Affari ha fiducia del Governo Letta

piazza-affariPiazza Affari chiude, durante la giornata di ieri, con un rialzo del 3,1%. Ftse Mib durante la parte finale della seduta ha ampliato i rialzi segnando un +3%. Bene anche lo spread nonostante il suo rialzo, un rialzo che comunque è stato contenuto rispetto ai giorni scorsi. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund, a seguito di un cambio del titolo di riferimento, segna 262 punti con un rendimento italiano decennale che si appresta a stare al di sotto del 4,42%. La scadenza dei Bonus è inferiore a quella dei titoli di Stato ma il loro rendimento è del 4,1%.

Piazza Affari chiude a -1,2% per instabilità politica

piazza-affariÈ nuovamente la crisi politica e di governo a frenare gli investimenti dell’Italia, investimenti che sono andati in bilico a seguito delle possibili dimissioni dal governo delle larghe intesa da parte degli uomini del Pdl. Una settimana difficile per la borsa italiana, legata alla vicenda di Telecom e ora a quella della possibile caduta di governo, una caduta che potrebbe arrivare da parte dei parlamentari del Popolo delle Libertà qual’ora si decidesse di far decadere Silvio Berlusconi.

Piazza Affari chiude, sopra i minimi, a -1,2%. Parigi ha ceduto lo 0,21%, Francoforte -0,02% mentre ci sono stati rialzi per Londra +0,21% e Madrid +0,32%.

Telefonica prende il controllo di Telecom

telefonica-press-officeTelefonica prende in gestione Telecom Italian con 350 milioni di euro. Cifra, quest’ultima, che ha permesso a Telefonica di conquistare il colosso italiano della telefonia, appunto Telecom Italia, un’azienda che ha fatto parte della storia del nostro paese, con ben 82 mila dipendenti al proprio servizio, un fatturato annuo di 30 miliardi e il possesso della rete nazionale delle telecomunicazioni. Generali e la Banca Intesa, con Mediobanca, sono tutte azioniste di controllo Telecom Italia e hanno optato di fare a meno di Telecom Italia e così sarà per tutto il paese. Con l’acquisizione di Telefonica da parte di Telecom Italia si arriva ad un gestione dell’intera telefonia operante nel territorio nazionale nelle mani degli stranieri.

Decreto del Fare i mutui agevolati per l’immobiliare

mutui-online-azioni-ricavi-semestraliIl mercato immobiliare è da tempo in crisi e con esso anche il settore legato ai mutui, sempre più difficili da prendere per via delle difficoltà occupazionali e per via di contratti di lavoro e garanzie che non riescono a soddisfare l’esigenze delle banche. Per far ripartire entrambi i settori c’è chiaramente bisogno di quella che è un’adeguata politica economia, politica che può far fronte alle difficoltà del settore economico.

All’interno del Governo Letta questo tema è ben conosciuto. Infatti, sulla bozza del Decreto Del Fare bis è prevista un’intera parte dedicata a quelli che sono i mutui e le relative agevolazioni per i giovani. Un tema che il governo delle larghe intese dovrà trattare quanto prima per fare in modo che vi sia una ripresa del settore e degli investimenti

Negli ultimi mesi il governo guidato da Enrico Letta si è dovuto scontrare con temi economici molto importanti ed anche prossimi alla scadenza come nel caso dell’Imu, degli ammortizzatori sociali e dell’incremento dell’Iva, incremento previsto per il prossimo mese e che sta togliendo molte forze al governo delle larghe intese per via dello scontro tra il Partito Democratico e il Popolo delle libertà.

In ogni caso il Governo Letta è deciso a fare un importante investimento sull’immobiliare con l’agevolazione dei mutui ed anche un investimento sull’impresa. Per quest’ultimi due fattori sono stati messi a disposizione 100 milioni di euro per la Cassa Depositi e Prestiti, fondi che verranno distribuiti nel seguente modo:

  • Fondo di Solidarietà sospensione mutuo casa per le famiglie in difficoltà con un ammontare di 40 milioni di euro;
  • Fondo di Garanzia per mutui casa per le giovani coppie e per i lavoratori che sono precari con un ammontare di 60 milioni di euro.

Export in calo dall’inizio dell’anno

titoliI dati dell’export italiano, ed anche Europeo, parlano chiaro, il mercato delle esportazioni è in calo. Un calo che si è cominciato a registrare dall’inizio dell’anno nonostante le stime fatte sul settore, stime che non prevedevano i reali dati negativi.