Consob: i futures sul vino non sono uno strumento finanziario

vino-300x231Il mondo degli investimenti si arricchisce di una nuova regola: il vino, infatti, uno dei prodotti più liquidi al mondo, dice addio all’universo finanziario, almeno per quel che riguarda il nostro paese. La decisione è stata adottata dalla Consob, la quale ha stabilito che il vino e i futures sulle vendemmie non possono essere considerati in alcun modo né un prodotto né uno strumento finanziario destinato ai risparmiatori. Il quesito che ha portato a questa decisione si riferiva, nello specifico, a un produttore che forniva a una banca dei certificati destinati alla vendita agli sportelli e che davano diritto a ricevere una bottiglia di vino proprio al termine del periodo di maturazione. Secondo quanto è stato disposto, non siamo di fronte a degli strumenti che possono essere assoggettati alle norme del pubblico risparmio e che possono beneficiare di un prospetto informativo.

 

Landi Renzo e Toyota insieme per la mobilità eco-compatibile

landi-renzoI modelli Toyota Aygo e Yaris sbarcano in Italia il 6 ed il 7 marzo prossimo, nel corso di un Open Weekend, con l’impianto ad alimentazione alternativa, ovverosia a Gpl. Questo dopo che il colosso automobilistico Toyota ha scelto Landi Renzo, leader mondiale nel campo dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Gpl e metano per l’autotrazione, per la produzione dei veicoli Toyota bifuel Gpl. Aygo e Yaris, due dei modelli di punta della Toyota, saranno venduti con alimentazione eco-compatibile a conferma di come anche il colosso automobilistico nipponico consideri gli impianti di alimentazione alternativa molto importanti per l’utente finale. Secondo quanto dichiarato da Claudio Carnevale, Amministratore Delegato di Landi Renzo, società quotata dal giugno 2007 sul segmento Star gestito da Borsa Italiana S.p.A., la scelta di Toyota dimostra come Landi Renzo abbia capacità e livelli tecnologici in grado di sostenere lo sviluppo di programmi complessi portati avanti da grandi partner come le case automobilistiche mondiali.

Buoni fruttiferi: nuove serie marzo 2010

buoni-fruttiferiA partire dalla giornata di ieri, lunedì 1 marzo 2010, presso tutti gli Uffici di Poste Italiane sono sottoscrivibili le nuove serie dei Buoni Fruttiferi, in sostituzione delle serie “M44”, “I49”, “16K”, “B64”, ““D02” e “P29” che da ieri non sono più sottoscrivibili. Le nuove serie marzo 2010 riportano le seguenti sigle identificative: “I50”, “D03”, “B65”, P30”, “16L” ed “M45”. Per quanto riguarda la sottoscrizione dei Buoni, occorre chiaramente acquisire e leggere i relativi Fogli Informativi che sono presenti sia presso gli uffici di Poste Italiane sparsi su tutto il territorio italiano, sia direttamente dal sito dell’Emittente, ovverosia dal sito Internet della Cassa Depositi e Prestiti. Per quanto riguarda alcune delle nuove emissioni, che tra l’altro sono quelle “classiche” e generalmente tra le più gettonate da parte degli amanti del risparmio postale, sicuro e garantito dallo Stato, segnaliamo la serie “D03”.

Etf: la piattaforma Source punta su efficienza e innovazione

etf-300x299Source è la piattaforma del mercato degli Exchange Traded Funds che si è imposta all’attenzione degli investitori lo scorso anno: l’iniziativa è stata presa da alcune banche d’affari degli Stati Uniti con il preciso obiettivo di portare anche nel continente europeo dei prodotti finanziari innovativo ed efficienti. In effetti, negli ultimi dieci mesi, questa emittente è riuscita a lanciare ben 71 prodotti, divisi in questa maniera: 43 Etf, 27 T-ETC (Treasury Bill Secured Exchange Traded Commodities) e un P-ETC (Physical Gold Etc). Le intenzioni per questo 2010 sono altrettanto ambiziose, tanto che potrebbe essere possibile vedere anche qualche Etf quotato sul mercato EtfPlus di Piazza Affari. I punti di forza di Source sono soprattutto l’estrema semplificazione, l’efficienza e la liquidità aggregata, fattori che hanno attirato le attenzioni di moltissimi investitori europei; in questo modo, si tenta di non rendere così evidente il gap attuale tra il mercato degli Etf americano e quello del vecchio continente.

 

Autostrade Meridionali: CdA propone dividendo a 0,80 euro

dividendo-autostrade-meridionaliIl Consiglio di Amministrazione di Autostrade Meridionali S.p.A., riunitosi in data odierna per l’approvazione del progetto di Bilancio annuale, e per la conseguente convocazione dell’Assemblea degli azionisti, ha deliberato per proporre la destinazione dell’utile di esercizio, pari a 12,58 milioni di euro, alla distribuzione di un dividendo invariato rispetto a quello pagato a valere sull’esercizio 2008, e pari a 0,80 euro per azione. A seguito dell’approvazione della proposta da parte dell’Assemblea, la data di stacco della cedola è fissata per il 12 aprile con pagamento in data 15 aprile 2010. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Autostrade Meridionali, nonostante il quadro macroeconomico incerto, stima di conseguire dati in linea con quelli dell’esercizio precedente; inoltre, in linea con quanto previsto dalla Convenzione Unica, ed in accordo con gli impegni che sono stati assunti con l’Ente concedente, Autostrade Meridionali poterà avanti anche per il 2010 l’importante piano di investimenti.

UniCredito Immobiliare Uno: provento 2009 a 40,34 euro per quota

unicredito-immobiliare-unoE’ stato approvato in data odierna, 1 marzo 2010, il rendiconto annuale del Fondo di Investimento UniCredito Immobiliare Uno. A comunicarlo con una nota ufficiale è stata Torre SGR S.p.A. A seguito dei risultati raggiunti nel corso dello scorso anno, il provento massimo distribuibile a favore dei possessori delle quote è pari a 6.455.325 euro; questo sarà distribuito nella misura del 99,99%, che corrisponde a 6.454.400 euro. Ne consegue che sarà distribuito nel corrente mese di marzo, con stacco cedola il 22 marzo 2010, un provento per quota pari a 40,34 euro; le operazioni di pagamento dello stesso avranno inizio in data 25 marzo 2010. Il provento in distribuzione corrisponde all’1,11% del valore della quota rilevato al 31 dicembre 2009, ed al 2,06% del suo valore di mercato.

Certificati: il fascino per la cedola non tramonta mai

cdeposito-300x232I mercati finanziari sono tornati finalmente ad avvertire una certa fiducia da parte dei risparmiatori, sempre più propensi a diversificare il loro portafoglio in strumenti meno tradizionali: le prime settimane del 2010 hanno messo in luce un pieno ritorno alla normalità dopo i momenti negativi della crisi. Per quel che riguarda soprattutto i certificati, il primo mese di quest’anno è stato caratterizzato da importanti trattazioni sul Sedex, visto che sono stati raggiunti i 50-60 milioni di scambi giornalieri, più del triplo rispetto allo stesso periodo del 2009. L’offerta è dunque molto varia, ma quali sono le tipologie di questo particolare strumento finanziario più adatte a questa fase di mercato? In questi primi due mesi del 2010, l’interesse maggiore è andato ai certificati che puntano a generare un rendimento cedolare piuttosto che un capital gain; nello specifico, si tratta, in particolare, degli Express Certificates e dei Bonus Certificates.

 

Parmalat: le previsioni per il 2010

dividendo-parmalatIl Gruppo Parmalat, in base all’attuale scenario, stima per il 2010 di conseguire dati in progresso rispetto a quelli pro-forma con cui è stato chiuso il 2009. Ad annunciarlo è stata la società in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consglio di Amministrazione, del progetto di Bilancio 2009, caratterizzato per Parmalat S.p.A. da un utile netto che si è attestato a 372,8 milioni di euro; in particolare, per il 2010 il Gruppo Parmalat stima il conseguimento di un EBITDA a 365 milioni di euro circa a fronte di un giro d’affari in progresso e sul livello dei quattro miliardi di euro circa. Nel dettaglio, queste previsioni sono state formulate dalla società tenendo conto della situazione di incertezza a livello economico su scala mondiale, sebbene ci siano a livello geografico delle forti differenziazioni. Parmalat stima infatti una ripresa dell’economia più rapida nei Paesi emergenti, con una conseguente accelerazione dei consumi privati in queste aree, mentre nelle economie più mature i consumatori appaiono decisamente più attenti al rapporto qualità/prezzo nei propri consumi con la conseguenza che sui beni di largo consumo potrà verificarsi una pressione su quei prodotti che hanno caratteristiche “premium“.

Saras: acquisto azioni proprie, prezzo medio unitario a 3 euro

impianto-raffinazioneSaras nel 2009 ha riportato un utile netto adjusted di Gruppo pari a -54,5 milioni di euro, mentre nell’ultimo trimestre dello scorso anno l’utile netto adjusted di Gruppo è stato negativo per 24 milioni di euro. Sono questi alcuni dei dati salienti del preconsuntivo consolidato 2009 di Gruppo esaminati dal Consiglio di Amministrazione di Saras che, in accordo con la propria politica di distribuzione dei dividendi, ha proposto all’Assemblea degli azionisti di non retrocedere alcuna cedola a valere sull’esercizio di bilancio 2009. La società, leader in Italia ed in Europa nel settore della raffinazione del petrolio, ha inoltre fornito un aggiornamento in merito al piano di riacquisto di azioni proprie (buyback) che è scaduto il 29 ottobre scorso in accordo con la delibera da parte dell’Assemblea degli azionisti del Gruppo Saras del 29 aprile del 2008.

Webank: i prodotti di investimento

78399874Webank, la Banca online del Gruppo Bipiemme, offre in materia di investimenti numerose soluzioni sia per far fruttare la propria liquidità, sia per destinare quote di risparmio ai titoli di Stato, obbligazioni, Fondi e Sicav. In particolare, la liquidità può essere remunerata con il deposito di risparmio associato al conto Webank che offre attualmente fino a giacenze pari ad un milione di euro il tasso BCE più uno spread dello 0,10%; attualmente questo tasso lordo complessivo offerto è pari all’1,10% mentre con le linee di risparmio vincolate si può ottenere l’1,70%, il 2% o il 2,50% lordo per vincoli, rispettivamente, pari a tre, sei oppure dodici mesi; il tutto senza spese o imposte di bollo e con la possibilità di disinvestire in caso di bisogno prima della scadenza del vincolo potendo comunque incassare gli interessi maturati corrispondenti al livello del tasso del deposito libero.

Banco Popolare: prestito convertibile, approvate le condizioni

banco-popolareAmmonta a quasi un miliardo di euro, per la precisione 996.386.475,15 euro, l’importo relativo all’emissione del  prestito obbligazionario “Banco Popolare 2010/2014 – 4,75% – convertibile con facoltà di rimborso in azioni”. A darne notizia è il Gruppo bancario dopo che il Consiglio di Gestione del Banco Popolare, con il parere favorevole da parte del Consiglio di Sorveglianza, ed in forza della relativa delibera da parte dell’Assemblea, ha provveduto ad approvare le condizioni del prestito da offrire in opzione sia agli azionisti, sia ai portatori delle obbligazioni “Banco Popolare Prestito Obbligazionario Convertibile subordinato 4,75% 2000/2010″ avente codice ISIN IT 0001444360 nel rapporto, rispettivamente, di 1 obbligazione convertibile per ogni 4 azioni possedute, e  43 obbligazioni convertibili per ogni 400 obbligazioni sopra citate. Il CdA ha fissato in 6,15 euro, prezzo alla pari, il prezzo di emissione di ogni obbligazione convertibile con relativa quotazione a conclusione dell’offerta in opzione sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Fondi: rischi e opportunità degli investimenti in prestiti aziendali

80-300x299Non c’è alcun dubbio che il collocamento Enel abbia avuto un ottimo successo: ed è proprio grazie a questo forte interesse, insieme ai timori rivolti al debito pubblico dei paesi europei più colpiti dalla speculazione, che i corporate bond rimangono ancora un investimento affascinante e interessante. I fondi obbligazionari che sono specializzati sulle emissioni delle aziende europee hanno già fatto registrare un guadagno medio da inizio anno pari all’1,3%. I livelli più alti sono stati quelli raggiunti da Fidelity e Groupama, che hanno guadagnato ben 2,56 punti percentuali. Quali opportunità di guadagni potenziali rimangono quindi all’interno dei mercati di credito? La domanda di corporate bond è destinata a rimanere alta, visto che gli investitori sono sempre più alla ricerca di alternative, a causa dei bassi rendimenti dei prodotti monetari e dei titoli di Stato. Come suggeriscono alcuni analisti, tra cui quelli di Raiffeisen Capital Management, è comunque necessario far attenzione alle scadenze, inquadrando i titoli lunghi nel tasso fisso in quelli da 3 a 5 anni tra i variabili.

 

Banca Italease: le novità sulle cedole di Preferred Securities

italeaseBanca Italease ha informato proprio in questi giorni che la cedola in previsione per il prossimo 8 marzo, in relazione all’emissione di Preferred Securities e per un ammontare pari a 150 milioni di euro (operazione che è stata garantita dalla stessa società), non sarà più corrisposta; in effetti, la decisione è stata presa visto che ricorrono le condizioni per cui la sospensione può aver luogo, in base alla disciplina dei contratti e a quella di vigilanza. C’è da dire, in particolare, che l’ultimo bilancio annuale individuale che è stato approvato dalla stessa Banca Italease e che è relativo all’esercizio 2008, mette in luce che non vi sono in alcun modo utili da distribuire, ma anche che i primi nove mesi del 2009 hanno fatto registrare delle consistenti perdite d’esercizio.

 

Conto Trader Banca Sella per operare in Borsa online

conto-trader-banca-sellaSi chiama “Conto Trader“, ed è il conto corrente che Banca Sella ha ideato per chi opera online in Borsa; il conto, che si apre direttamente via Internet dal sito di Banca Sella, offre per la prima settimana dall’apertura il trading online a commissioni zero, ragion per cui chi effettua delle movimentazioni di importo elevato può conseguire dei risparmi rilevanti. “Conto Trader” offre sia il conto corrente, sia il conto titoli a canone rigorosamente zero ed un tasso di interesse che cresce in funzione del numero di operazioni effettuate nell’arco di un trimestre. Attualmente rispetto ad un tasso di interesse di apertura sul conto pari a 0, questo passa, in base alle condizioni vigenti all’1 gennaio 2010, allo 0,25% lordo con almeno dieci operazioni a trimestre, passa allo 0,75% con almeno 75 operazioni a trimestre, ed arriva all’1% appena si arriva nel trimestre ad almeno 150 operazioni sui mercati.