Buoni fruttiferi: nuove serie maggio 2010

risparmio-poste-italianeCon l’inizio di un nuovo mese arrivano puntuali le nuove serie di Buoni Fruttiferi. La Cdp, Cassa Depositi e Prestiti, ha infatti reso noto che per il corrente mese di maggio 2010 si potranno sottoscrivere sei nuove serie di Buoni Fruttiferi come sempre distribuiti in esclusiva dal Gruppo Poste Italiane; trattasi, nello specifico, delle nuove serie “D05”, “B67”, “I52”, “P32”, “M47” e “16N”, mentre dall’1 maggio 2010 non sono più sottoscrivibili le serie di Buoni Fruttiferi di aprile 2010, ovverosia “P31”, “D04”, “M46”, “B66”, “I51” e “16M”. La Cassa Depositi e Prestiti ha inoltre comunicato i nuovi tassi di interesse che, a partire da sabato scorso, 1 maggio del 2010, sono in vigore per i Libretti di Risparmio Postale che, allo stesso modo, sono emessi dalla Cdp e distribuiti in esclusiva dal Gruppo Poste Italiane.

Irlanda: la situazione finanziaria potrebbe cancellare le aste dei titoli

irish-flagTra i cosiddetti paesi PIGS, l’Irlanda è forse quello di cui si parla di meno, ma il mondo degli investimenti deve fare attenzione a ciò che accade nella piccola repubblica; in effetti, come è stato annunciato pubblicato dalla National Treasury Management Agency (si tratta dell’agenzia che gestisce gli assets e le disponibilità finanziarie del governo di Dublino e che è conosciuto anche con l’acronimo Ntma), la “verde” nazione è pronta a eliminare del tutto l’emissione dei propri titoli di Stato che è in programma per il prossimo 15 maggio. Cosa ha spinto l’esecutivo irlandese a porre in essere un’iniziativa di questo tipo? Anzitutto, occorrerà ancora attendere queste due settimane che ci separano dall’effettiva data prevista per l’asta in questione, poi si procederà a valutare con la massima attenzione e cura quali saranno le condizioni di mercato di quel momento.

 

Ing: il nuovo bond punta sui paesi emergenti

ing2_1011842cMercati emergenti da una parte e l’attuale situazione economica e finanziaria internazionale dall’altra: spesso gli investitori guardano con sospetto a questo legame, ma esistono anche alcune offerte in questo momento che consentono di affidarsi con una certa sicurezza anche a quei paesi non del tutto completi nella loro struttura economica. È ING, nota compagnia finanziaria olandese, la principale promotrice in questo senso, con l’interessante proposta delle obbligazioni delle nazioni emergenti in valuta locale; ci stiamo riferendo, per essere più precisi, a ING Investment Management, la sgr del gruppo nord europeo che ha messo a disposizione un nuovo comparto obbligazionario di ING Renta Fund. Il bond in questione, tra le altre caratteristiche, consente di esporsi al debito di questi mercati senza incorrere in eccessivi rischi, come può accadere in questi casi: il nome esatto del prodotto è ING Renta Fund Emerging Market Debt (Local Bond).

 

Fastweb: clienti broadband continuano a crescere

fastweb-decoderAnche nel primo trimestre di quest’anno sono aumentati i clienti broadband che hanno scelto i servizi di Fastweb; a darne notizia è la società in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati del primo quarto di quest’anno, caratterizzati da una crescita dei ricavi, anno su anno, del 4% a 462,3 milioni di euro a fronte di un utile netto balzato del 70% a 3,9 milioni di euro ed un Ebitda in ascesa del 4%, sempre anno su anno, a 126,7 milioni di euro. Nel primo trimestre di quest’anno i nuovi abbonati Fastweb sono stati 33.800 con la conseguenza che la base clienti è salita a quota 1.677.800 a fronte di una quota di mercato di clienti broadband che nel Q1 2010 viene stimata dalla società al 13%. La crescita dei ricavi conseguiti dalla società risulta essere in linea con gli obiettivi ed i target già comunicati al mercato per l’esercizio di Bilancio annuale in corso.

Finmeccanica: risultati 2009 superiori alle previsioni

azioni-finmeccanicaIl colosso italiano del settore aerospaziale Finmeccanica ha archiviato lo scorso anno con dei risultati superiori alle previsioni e con gli indicatori economici principali tutti in crescita. Questo è quanto, in estrema sintesi, è emerso dal Bilancio 2009 di Finmeccanica che è stato approvato venerdì scorso, 30 aprile 2010, dall’Assemblea degli Azionisti  di Finmeccanica che, inoltre, ha approvato altresì la distribuzione del dividendo che, proprio in virtù dei risultati conseguiti nell’anno 2009, ammonta a 0,41 euro per azione; la cedola sarà staccata il 24 maggio prossimo a fronte della messa in pagamento che è invece prevista per il 27 maggio del 2010. Nel dettaglio, Finmeccanica ha archiviato il 2009 con un fatturato che è balzato del 21% a 18.176 milioni di euro rispetto ai 15.037 milioni raggiunti nell’esercizio 2008, mentre gli utili netti consolidati nei dodici mesi sono cresciuti del 16% a 718 milioni di euro rispetto ai 621 milioni di euro con cui è stato chiuso l’anno 2008.

Uni Land: i progetti di sviluppo nelle energie rinnovabili

Uni Land parco fotovoltaicoPer il primo semestre di quest’anno Uni Land, riguardo al business nel comparto delle energie rinnovabili, punta a proseguire con i propri progetti di sviluppo, a partire dalla connessione in rete, in provincia di Lecce, di quattro impianti fotovoltaici già realizzati. Inoltre, la società nel periodo punta a pianificare altri impianti per complessivi 4-6 MW di potenza, nella Regione Puglia, a fronte di un investimento complessivo pari a 25 milioni di euro circa, nonché 12 milioni di euro circa di investimenti nel comparto dell’eolico con altri 6 MW. Questo è quanto, in merito all’evoluzione prevedibile della gestione, la società Uni Land ha reso noto in concomitanza con l’approvazione, da parte dell’Assemblea dei Soci, del bilancio consolidato e separato relativo all’esercizio 2009, chiuso con una perdita che, dal bilancio civilistico, risulta essere pari a 151.666 euro.

House Building: approvata la destinazione utili 2009

costruzione-caseL’assemblea dei Soci della società House Building, riunitasi nella giornata di ieri, venerdì 30 aprile 2010, ha provveduto sia ad approvare il Bilancio consolidato e separato relativo all’esercizio 2009, sia a dare il via libera alla distribuzione della cedola. A darne notizia è la società con una nota ufficiale precisando che il dividendo è pari  ad Euro 0.03 per azione, con stacco della cedola fissato per il 24 maggio 2010, e la messa in pagamento prevista per il 27 maggio del 2010. In particolare, l’utile del bilancio civilistico, pari ad euro 4.910.456, è stato in parte distribuito con il dividendo ai Soci, per un importo complessivo pari a 1.260.000 euro, ed in parte è stato destinato sia alla Riserva Legale, per un importo pari ad euro 245.523, sia alla Riserva Straordinaria per un importo complessivo di 3.404.933 euro.

Nice: cedola esercizio 2009 in aumento

home-automationE’ in aumento quest’anno il dividendo 2010, a valere sull’esercizio relativo al 2009, pagato dalla società Nice, azienda quotata a Piazza Affari e leader nell’home automation, agli azionisti; rispetto ai 0,052 euro per azione nel 2008, infatti, l’Assemblea degli Azionisti di Nice, contestualmente all’approvazione del Bilancio 2009, ha approvato altresì la distribuzione di una cedola pari a 0,0677 per azione, e per ciascuno dei 110.664.000 titoli in circolazione, a fronte di un monte dividendi complessivo pari a 7.491.952,80 euro. Lo stacco della cedola, la numero 4, è fissato per il 24 maggio prossimo, mentre la messa in pagamento a favore degli azionisti è prevista per il 27 maggio del 2010 tramite gli intermediari autorizzati. Entrando nel dettaglio dei conti 2009, Nice ha chiuso i dodici mesi dello scorso anno con ricavi a cambi costanti in calo dell’8,3% a 171,7 milioni di euro, un Ebitda consolidato a 43,5 milioni di euro rispetto ai 51,5 milioni di euro nel 2008, ed un utile netto di gruppo che si è attestato a 26,8 milioni di euro rispetto ai 30,2 milioni di euro dell’anno precedente.

Intesa Sanpaolo: Assemblea ordinaria approva distribuzione dividendo

intesa-sanpaoloL’Assemblea ordinaria del colosso bancario italiano Intesa Sanpaolo, riunitasi in data odierna, venerdì 30 aprile 2010, sotto la presidenza di Giovanni Bazoli, tra i sette punti all’ordine del giorno ha tra l’altro approvato la distribuzione agli azionisti del dividendo; la cedola, in accordo con quanto ha reso noto il Gruppo bancario con un comunicato ufficiale, ammonta ad 8 centesimi di euro per azione per i titoli Banca Intesa ordinari, per complessive numero 11.849.332.367 azioni, ed a 9,1 centesimi di euro per ciascuna delle numero 932.490.561 azioni di risparmio Intesa Sanpaolo. Il monte dividendi distribuito, in accordo con quanto già reso noto da Intesa Sanpaolo nelle scorse settimane, ammonta così a complessivi 1.032.803.230,41 euro. A fronte dello stacco della cedola, previsto e fissato in data 24 maggio, il dividendo sarà messo in pagamento a favore degli azionisti in data 27 maggio del 2010.

Azioni privilegiate: gli investitori continuano a snobbarle

dv53fnjcxoo2rubsldko2t45703200810091048coins-falling-07Le azioni privilegiate, come è noto, sono dei titoli che assicurano al possessore una sorta di precedenza nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale: ma, al giorno d’oggi, quanto conviene investire in questo modo e quanto rimangono appetibili tali azioni? Bisogna dire, anzitutto, che a fronte del vantaggio sopracitato e il rendimento aggiuntivo che viene offerto rispetto al normale dividendo dei titoli ordinari, le privilegiate si contraddistinguono anche per il voto esclusivo nelle assemblee straordinarie. Il mercato italiano non è molto ben fornito in questo senso; a parte Exor, la società di investimento di proprietà della famiglia Agnelli, solo Fiat e Unipol rappresentano i gruppi quotati a Piazza Affari. Il motivo è presto spiegato, come hanno più volte precisato gli analisti internazionali. In effetti, le azioni privilegiate rappresentano agli occhi della maggior parte degli investitori uno strumento finanziario che non piace per le sue caratteristiche non adatte al momento attuale.

 

Cairo Communication: Assemblea approva dividendo esercizio 2009

telecomunicazioniL’Assemblea degli azionisti della società editoriale e multimediale Cairo Communication, riunitasi nella giornata di ieri, mercoledì 28 aprile 2010, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2009 unitamente alla distribuzione di un dividendo che, al lordo delle ritenute di Legge, è pari a 0,20 euro per azione; la cedola sarà pagata agli azionisti in data 13 maggio a fronte dello stacco fissato per il 10 maggio del 2010. Previa revoca di una precedente delibera, datata 29 aprile 2009, l’Assemblea degli Azionisti di Cairo Communication ha altresì approvato un piano di buy back con la finalità, tra l’altro, di costituire un magazzino titoli, di stabilizzare le quotazioni e sostenere la liquidità di mercato delle azioni sul circuito telematico di Borsa Italiana S.p.A. L’Assemblea degli Azionisti di Cairo Communication ha così attribuito al Consiglio di Amministrazione della società la delega all’avvio del piano di buy back per un periodo pari a diciotto mesi dalla data della delibera, e con acquisti effettuati sul mercato in una o più volte.

Indesit Company: ricavi primo trimestre 2010 in aumento

indesitNei primi tre mesi di quest’anno Indesit Company ha riportato una crescita del giro d’affari a  601,4 milioni di euro rispetto ai 590,7 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre il risultato netto si è attestato a 16 milioni di euro, in netta inversione rispetto al rosso di 14,6 milioni di euro registrato nel primo trimestre del 2009. A darne notizia è la società in concomitanza con l’esame, in data odierna, a Fabriano, da parte del Consiglio di Amministrazione della società, del Resoconto Intermedio di Gestione relativo al primo quarto del 2010. Secondo quanto dichiarato dal Vicepresidente di Indesit Company, Andrea Merloni, nonostante sul mercato perdurino le difficoltà la società sta continuando a creare valore per i propri azionisti a conferma di come l’azienda stia operando le scelte giuste.

Etf: Lyxor supera gli 80 milioni di euro di raccolta

76800-lyxorL’Europa, ma non solo il Vecchio Continente, sta affrontando una crisi durissima, legata soprattutto al fatto che la Grecia stenta ad uscire dal suo momento difficile, il quale si acuisce giorno dopo giorno; eppure, in questo contesto così avverso, c’è chi riesce a mettere a segno profitti importanti e significativi. Stiamo parlando di Lyxor Asset Management, la nota società francese attiva nel risparmio gestito, il cui Etf EuroMTS AAA Government Bond è riuscito a raccogliere ben 80 milioni di euro negli ultimi tre giorni, grazie a strategie mirate di investimento che puntano alle nazioni con i rating attualmente più affidabili. Dunque, il contagio greco viene aggirato mediante portafogli e prodotti più sicuri: l’Exchange Traded Fund di Lyxor, in particolare, è l’unico strumento sul mercato a investire esclusivamente sui titoli di Stato dell’area dell’euro, ma non semplici titoli, bensì quelli che hanno ottenuto il massimo giudizio (ecco la spiegazione della dicitura AAA) dalle tre principali agenzie di rating, vale a dire Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch.

 

Eni: ottime contrattazioni col certificato di Banca Aletti

eni1È stata una settimana davvero intensa quella precedente a quella attuale per quel che riguarda gli scambi sul Sedex: il mercato in questione, il quale si caratterizza per la regolamentazione e lo scambio di prodotti finanziari come i certificati e i covered warrant, ha fatto registrare, in effetti, oltre sessanta milioni di euro di scambi medi ogni giorno, una tendenza molto positiva quindi. Bisogna comunque ricordare che nel periodo di Pasqua lo stesso Sedex si era invece caratterizzato per un sostanziale rallentamento, un trend molto breve ma che comunque aveva destato qualche preoccupazione; l’aumento di 7 milioni di euro giornalieri ha riequilibrato la situazione. Quali sono state le performance più significative in questo senso? Anzitutto, le call hanno fatto molto parlare per le forti impennate subite, tanto che è stata ampiamente superata la soglia di equilibrio nel confronto con le opzioni put (le due quote di riferimento sono, per la precisione, 81% per le opzioni a comprare e 19% per quelle a vendere).