Partirà lunedì prossimo, 28 giugno 2010, l’aumento di capitale di Banca Ifis, Istituto operante nel comparto del finanziamento alle imprese e noto al pubblico dei risparmiatori per il prodotto “Rendimax“, uno dei migliori conti di deposito remunerato presenti sul mercato. L’aumento di capitale, per complessivi 50 milioni di euro, parte dopo che Banca Ifis ha ricevuto da parte della Consob il necessario via libera alla pubblicazione del prospetto informativo dell’Offerta, e dopo che il Consiglio di Amministrazione della società ha definito ed approvato i dettagli dell’operazione. In particolare, l’aumento di capitale di Banca Ifis prevede che il periodo di offerta in opzione agli azionisti sia quello che parte da lunedì prossimo, 28 giugno 2010, per terminare il 16 luglio 2010 incluso; il prezzo di offerta delle azioni Banca Ifis di nuova emissione è pari a 3,1 euro, di cui 2,1 euro a titolo di sovrapprezzo, in base ad un rapporto di una nuova azione ordinaria Banca Ifis ogni due azioni Banca Ifis possedute pre aumento di capitale gratuito che è stato deliberato lo scorso 29 aprile 2010 dall’assemblea dei soci.
Fondi immobiliari: la manovra finaziaria protegge quelli non elusivi
Tra gli emendamenti più importanti che sono stati discussi in relazione all’approvazione della tanto discussa manovra finanziaria del governo, c’è sicuramente quello che si occupa degli investimenti finanziari in fondi, in particolare quelli immobiliari; di cosa si tratta esattamente? La questione è quella della tassazione dei fondi, vale a dire la cedolare secca (fissata al 7%) sugli investimenti riservati e di tipo non elusivo. Tale emendamento è stato avanzato da un senatore del Popolo della Libertà, Paolo Tancredi, e sta attendendo la pronuncia della Commissione Bilancio circa la propria ammissibilità: in effetti, l’intento principale di questa misura è quello di stroncare in maniera definitiva il fenomeno dell’elusione e della familiarità nei fondi immobiliari, vale a dire l’eliminazione di quegli strumenti che vengono a essere sfruttati soltanto ai fini di attività d’impresa.
Azimut Holding: il rimborso delle obbligazioni sarà anticipato
Azimut Holding, la società finanziaria milanese che focalizza le proprie attività principali soprattutto nel campo delle polizze vita e del risparmio gestito, ha preso un’importante decisione tramite il suo consiglio di amministrazione: in effetti, la spa in questione ha deliberato proprio nel corso di questa settimana il rimborso da effettuare in maniera anticipata e parziale per quel che concerne delle sue specifiche obbligazioni. Nello specifico, si tratta dei bond denominati Azimut 4% 2009-2016 e la stessa società ha anche precisato che potrebbe essere esercitato un altro diritto, vale a dire quello di deliberare il rimborso medesimo a decorrere dal prossimo mese di luglio e, successivamente a questo periodo, per ogni anno in cui sarà rimasto in vigore il prestito delle obbligazioni.
Maire Tecnimont sale al 100% in Technip KTI
Maire Tecnimont ha reso noto in data odierna, venerdì 25 giugno 2010, d’essere salita al 100% del capitale di Technip KTI attraverso l’acquisizione del residuo 25% non ancora in possesso da parte della società internazionale di ingegneria di processo. L’operazione, per un controvalore pari a 20 milioni di euro, è avvenuta attraverso la società KTI Management che ha acquisito da Technip Italy il 25% del capitale sociale di Technip KTI, azienda con sede a Roma ed attiva nell’ingegneria di processo. A seguito dell’acquisizione del 100% di Technip KTI da Technip Italy, società italiana controllata dal Gruppo francese Technip, Maire Tecnimont ha reso noto che Technip KTI modificherà il proprio nome in Tecnimont KT S.p.A., e che a livello finanziario l’operazione è avvenuta attraverso dei finanziamenti a medio ed a lungo termine. La società KTI Management è controllata all’80% da Sofipart, una società a responsabilità limitata che a sua volta è al 100% controllata da Maire Tecnimont S.p.A..
ErgyCapital annuncia entrata nel mercato del biogas
L’investment company italiana ErgyCapital, quotata in Borsa e specializzata negli investimenti nel settore delle rinnovabili e del risparmio energetico, ha annunciato in data odierna, venerdì 25 giugno 2010, la sua entrata ufficiale in un nuovo segmento di business, quello del biogas. Questo, in particolare, è avvenuto attraverso Società Agrigola Agrienergia S.r.l., la controllata indiretta del gruppo ErgyCapital che ha sottoscritto, con il Mediocredito Trentino Alto Adige, un finanziamento di importo pari a 4,3 milioni di euro con la finalità di costruzione di un impianto a biogas. L’impianto, nello specifico, ha una potenza pari a 998 kW e sarà realizzato nel Comune di Pegognaga, in Provincia di Mantova. Per quel che riguarda l’alimentazione dell’impianto a biogas, questa avverrà, in accordo con quanto comunicato dal gruppo ErgyCapital con una nota ufficiale, in parte con colture cerealicole che saranno acquisite da produttori terzi, ed in parte attraverso la fermentazione di colture cerealicole auto-prodotte.
Stati Uniti: la Camera propone nuove regole per i futures
I legislatori statunitensi della Camera hanno proposto proprio nel corso della giornata di ieri un emendamento volto a introdurre nuove regole finanziarie per consolidare il monopolio detenuto dagli scambi di contratti futures su molti prodotti; in particolare, il provvedimento si riferisce al mercato delle commodities e dovrebbe essere in grado di scongiurare la camera di compensazione in caso di rischio del credito. Le piazze in cui si scambiano i futures sono spesso viste come dei veri e propri monopoli, visto che tale tipo di trading tende sempre al limite più alto dei business, con gli investitori e i gestori pronti ad assicurare il miglior prezzo, anche se i costi di una piattaforma rivale rimangono più bassi. L’emendamento in questione, tra l’altro, è stato appoggiato con convinzione dal Chicago Mercantile Exchange (Cme) e dall’Intercontinental Exchange (Ice) e fa parte del lungo elenco di regole approntate dall’amministrazione Obama per risollevare le sorti dell’economia dopo la crisi del 2008; bisogna comunque spiegare qualche dettaglio.
Snai: fusione per incorporazione Agenzia Ippica Monteverde e Punto Snai
Via libera per la società quotata in Borsa Snai al progetto di fusione per incorporazione delle società Punto Snai e dell’Agenzia Ippica Monteverde. Il progetto, infatti, è stato approvato nella giornata di ieri, mercoledì 23 giugno 2010, sia dal Consiglio di Amministrazione di Snai, sia dagli Amministratori Unici delle società incorporande, ovverosa Punto Snai e l’Agenzia Ippica Monteverde. Punto SNAI, che è stata costituita nel mese di febbraio del 2009, è una Società a responsabilità limitata interamente controllata da Snai che opera, in qualità di titolare di concessione sportiva, nella raccolta dei giochi e delle scommesse. Anche l’Agenzia Ippica Monteverde è una società a responsabilità limitata che è interamente controllata a sua volta da Punto SNAI, ed è attiva nella raccolta di giochi e di scommesse in forza alla titolarità di due concessioni sportive di una concessione ippica cui vanno ad aggiungersi ben 303 diritti per l’esercizio di giochi pubblici su base ippica.
MolMed: CdA approva aumento di capitale
Il Consiglio di Amministrazione di MolMed, società quotata a Piazza Affari ed operante nel settore delle biotecnologie mediche, ha approvato i dettagli relativi all’aumento di capitale, da offrire in opzione agli azionisti, i cui diritti dovranno essere esercitati, pena la decadenza, nel periodo dal 28 giugno al 16 luglio 2010 inclusi. A darne notizia è la società con una nota nel far altresì presente come i diritti di opzione saranno negoziabili sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. a partire da lunedì prossimo, 28 giugno 2010, e fino al 9 luglio 2010 incluso; gli eventuali diritti non esercitati nel periodo indicato saranno poi riofferti in Borsa. L’aumento di capitale di MolMed, che per l’operazione ha già ottenuto il via libera della Consob sia alla pubblicazione del Prospetto relativo all’aumento di capitale, sia alla quotazione in Borsa delle azioni di nuova emissione, prevede l’emissione di un numero massimo di 105.207.808 azioni ordinarie MolMed ad un prezzo di 0,55 euro ciascuna, di cui 0,3429 a titolo di sovrapprezzo, nel rapporto di una nuova azione per ogni titolo MolMed posseduto.
Al varo una nuova tassa sui bond a rischio dell’Ue
I governi europei dovrebbero considerare con tutta probabilità una nuova forma di imposizione che vedrà coinvolte le vendite di obbligazioni effettuate da quei paesi che hanno violato, in tutto o in parte, le regole che attualmente vigono per far fronte alla crisi fiscale. La tassa in questione assumerà la forma di una percentuale predefinita, misurata in un determinato numero di punti base, in relazione alle emissioni di debito governativo: la proposta è stata approvata in maniera totale dalla Commissione Europea. L’interesse extra, pertanto, verrebbe a essere pagato soltanto nell’ipotesi in cui il debito non tornasse in regola con quanto disposto dalla stessa Unione Europea. Tra l’altro, non si tratta dell’unica misura punitiva in questo senso, visto che si parla anche di informazioni addizionali per quel che concerne i prospetti degli stessi bond, o, al massimo, una drastica riduzione del loro accesso al prestito da parte della Banca Europea di Investimento, il braccio infrastrutturale e finanziario dell’Unione Europea.
Banca MPS colloca con successo covered bond
Il Gruppo Monte dei Paschi di Siena, nella giornata di ieri, martedì 22 giugno 2010, ha reso noto alla comunità finanziaria d’aver collocato con successo la sua prima emissione di “OBG”, Obbligazioni Bancarie Garantite, nell’ambito di un programma di emissione di covered bond per complessivi dieci miliardi di euro che, in linea con quanto reso noto in precedenza, risulta essere assistito da mutui residenziali dell’Istituto. L’operazione, in accordo con quanto messo in risalto dal Gruppo MPS con una nota, rappresenta la riapertura per gli emittenti italiani del mercato covered bond dopo la volatilità dei mercati registratasi nelle ultime settimane. Nel dettaglio, il Gruppo Bancario Monte dei Paschi di Siena ha collocato con successo un miliardo di euro di titoli a tasso fisso, con scadenza a cinque anni, destinati agli intermediari finanziari internazionali ed agli investitori professionali.
Ctz e Bot semestrali: asta 25 giugno 2010
Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per venerdì prossimo, 25 giugno 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) con scadenza a sei mesi e per un controvalore pari a 9 miliardi di euro. L’asta è stata disposta dal Ministero in concomitanza con la scadenza, per il prossimo 30 giugno 2010, di Buoni Ordinari del Tesoro per un ammontare pari a 10 miliardi di euro. I nuovi titoli pubblici in asta per venerdì prossimo sono i Bot semestrali con scadenza 31.12.2010, ovverosia a 184 giorni, con data di regolamento fissata per mercoledì 30 giugno 2010. I titoli, come al solito, possono essere prenotati dai risparmiatori attraverso gli intermediari per importi pari a 1.000 euro nominali o multipli di mille euro. Così come avviene in concomitanza con nuove aste Bot, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha altresì fornito un aggiornamento sui Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione; ebbene, alla data dello scorso 15 giugno 2010 i Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione erano pari a 149.982,595 milioni di euro, dei quali 85.394,595 milioni di euro con scadenza annuale, 6.500 milioni di euro a tre mesi e 58.088 milioni di euro semestrali.
Etf Securities: due nuovi prodotti debuttano col marchio
Borsa Italiana, ma soprattutto il segmento EtfPlus, sono nuovamente protagonisti di interessanti esordi per quel che concerne gli investimenti finanziari: in effetti, da qualche giorno sono disponibili alcuni prodotti con marchio Etf Securities, una delle principali società emittenti in relazione agli Etc, gli Exchange Traded Commodity, ma occorre rimarcare anche gli Etf cosiddetti di terza generazione. Si tratta, nello specifico, di Etfx Ftse Mib Leveraged (2x) Fund, il quale tende a replicare le prestazioni dell’indice Ftse Mib Leveraged 2x (così come suggerisce anche lo stesso nome), e di Etfx Ftse Mib Super Short Strategy: appare chiaro come gli indici azionari di riferimento in questo specifico caso siano italiani e prendono spunto da un calcolo di leva inversa (nell’ipotesi della “short strategy“) e di una leva che si muove invece nella stessa direzione. Ciò vuol dire semplicemente che gli indici raddoppiano in senso positivo e negativo le performance che vengono posto in essere dal Ftse Mib, il noto indice che raggruppa quaranta tra le maggiori blue chip del nostro paese.
Impregilo vince gara in Cile per progetto idroelettrico
Nel campo della realizzazione di impianti idroelettrici e di grandi dighe, la società italiana Impregilo ha confermato e rafforzato la propria leadership settoriale annunciando proprio in data odierna, martedì 22 giugno 2010, d’essersi aggiudicata la gara per realizzare in Cile un importante progetto idroelettrico; trattasi, nello specifico, di una nuova commessa avente un controvalore pari a ben 200 milioni di euro circa che la società italiana s’è aggiudicata partecipando ad una gara che è stata promossa dal Colbun S.A., una società cilena che opera nel comparto della produzione di energia elettrica. Impregilo arricchisce così il proprio portafoglio di commesse che, nello stesso campo, ovverosia nella realizzazione di grandi dighe e di impianti idroelettrici, vede impegnata la società attualmente anche in Paesi come l’Ecuador, il Sud Africa, il Venezuela e la Colombia. Il progetto idroelettrico del Cile consiste nella realizzazione di un impianto che si trova distante circa 600 chilometri dalla capitale Santiago, nella regione del Bio-Bio, e per la precisione in località Angostura.
Ansaldo STS: nuovo contratto per la Metropolitana di Napoli
Dopo i contratti sottoscritti nel dicembre del 2003 e nel dicembre del 2007, Ansaldo STS ha reso noto in data odierna, martedì 22 giugno 2010, d’essersi aggiudicata un nuovo ordine per la linea 6 della Metropolitana di Napoli avente un controvalore pari a ben 160 milioni di euro. Nel dettaglio, Ansaldo STS si occuperà di fornire il materiale rotabile, di costruire la galleria che collega la stazione Mostra con l’area dell’ex Arsenale militare di via Campegna, ma anche della tratta Mergellina-Municipio, del completamento delle stazioni Chiaia ed Arco Mirelli, e di realizzare ed attrezzare, a servizio dell’intera tratta da Mostra a Municipio, il deposito per la manutenzione ed il ricovero della flotta dei veicoli a servizio dell’intera tratta citata. Ansaldo STS, per quel che riguarda la Linea 6, è Concessionaria per il Comune di Napoli per la progettazione e per la realizzazione di tutte le opere tecnologiche e civili.