Fiat pensa a una nuova obbligazione in vista del rifinanziamento

Fiat-LogoSecondo alcune indiscrezioni, sarebbero addirittura sei le banche che sono interessate al rifinanziamento della Fiat, un’operazione che, come è noto, verrebbe a costare circa quattro miliardi di euro, in attesa dello scorporo sempre più vicino. Le trattative che stanno vedendo coinvolto il Lingotto hanno trovato dei punti fondamentali di approfondimento nelle facilitazioni creditizie e nel prestito da concedere a una determinata obbligazione che dovrebbe essere emessa dal gruppo automobilistico nei mesi a venire. Ci sono comunque ancora delle discrepanze circa le scadenze da fissare sulle facilitazioni, visto che i vertici Fiat stanno premendo per una durata quinquennale, mentre gli istituti di credito sono più propensi ai tre anni; qualcosa di più chiaro, invece, lo si conosce in relazione allo strumento finanziario poc’anzi citato, il bond societario che avrà con tutta probabilità scadenza dopo un anno, ma con la previsione di altri 365 giorni per consentire all’azienda torinese di effettuare un ingresso più tranquillo nel mercato obbligazionario, attualmente contraddistinto da una fortissima volatilità a causa dei problemi economici vissuti da alcuni paesi dell’area dell’euro.

 

London Stock Exchange: al via nuove quotazioni su Shanghai

London-stock-exchangeIl Gruppo London Stock Exchange e Seaspan Corportation, una società di trasporti di Hong Kong, potrebbero considerare una strategica quotazione azionaria della stessa compagnia cinese, in modo da raggiungere un numero sempre più alto di aziende estere che traggono il massimo vantaggio dalla domanda interna e da uno yuan sempre più forte. La piazza londinese, in pratica, ha intenzione di quotare in Cina un punto di riferimento commerciale entro la fine del 2011. Seaspan sembra la candidata più accreditata in questo senso, ma il suo interesse all’operazione finanziaria dipende soprattutto dall’apertura alle compagnie che operano oltreoceano da parte dello Shanghai Stock Exchange. Anche Hsbc, Standard Chartered e Nyse Euronext sono fortemente interessante a uno sbarco nel territorio dell’ex Impero Celeste, un appetito che è cresciuto in maniera esponenziale alla luce dell’ultimo annuncio della Banca Centrale della Cina di voler applicare un tasso di scambio più flessibile, un chiaro invito alla speculazione sulla valuta nazionale.

 

Titoli di Stato: nuovo CCTeu, parte quotazione

nuovo-ccteu-quotazione-titoli-statoParte domani, lunedì 28 giugno 2010, la quotazione del nuovo CCTeu 6m euribor +0.80% 2010/2015, avente codice ISIN IT0004620305. A darne notizia con un avviso è Borsa Italiana S.p.A. nel far presente come l’ammontare in circolazione sia pari a 5.000.000.000 euro a fronte di un prezzo di emissione di 99,883. Il CCTeu 6m euribor + 0.80%, con godimento 15 giugno 2010, e scadenza 15 dicembre 2015, paga gli interessi con le stesse modalità del “vecchio” Certificato di Credito del Tesoro, ovverosia in due rate semestrali posticipate che per il titolo in oggetto sono fissate al 15 giugno e al 15 dicembre di ogni anno di durata del prestito. In particolare, la prima cedola sarà posta in pagamento il 15 dicembre 2010, ed ha un tasso di interesse lordo annuo pari all’1,803%, mentre l’ultima è pagabile in data 15 dicembre 2015. Il nuovo CCTeu 6m euribor + 0.80% 2010/2015, quotato sul MOT, il Mercato telematico delle obbligazioni, è negoziabile per lotti pari a 1.000 euro nominali o multipli di mille euro, ed andrà progressivamente a sostituire, come comunicato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, i Certificati di Credito del Tesoro.

Socotherm: CdA approva aumento di capitale riservato

SocothermUn aumento di capitale riservato, pari a poco più di 50 milioni di euro, per garantire il risanamento finanziario di Socotherm, la sua continuità aziendale ed il mantenimento della relativa quotazione in Borsa dei titoli della società attiva nell’estrazione e nel trasporto di gas, petrolio ed acqua. Al riguardo il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato per l’aumento, per un massimo di 732.450.000 azioni ordinarie, al prezzo di 0,0683 euro per azione, riservato ad un gruppo di investitori ed a patto che, nell’ambito della nuova proposta di concordato, depositata il 28 maggio scorso, giunga da parte del Tribunale di Vicenza il decreto di omologazione. Nel dettaglio, gli investitori cui è destinato l’aumento di capitale riservato, in accordo con quanto recita una nota emessa da Socotherm, sono Shawcor Ltd, 4D Global Energy Advisors e Sophia Capital Partners, i quali, tra l’altro, dopo l’esecuzione dell’aumento di capitale, hanno condiviso e convenuto reciprocamente di mantenere per un periodo pari ad almeno due anni le azioni Socotherm quotate sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Bond Argentina: la sottoscrizione dello swap è al 66%

Argentina_flag_1Si aspettava con una certa curiosità e un enorme interesse il responso all’offerta dei cosiddetti “tango bond, le obbligazioni finite in default del governo argentino: Buenos Aires aveva già affermato di voler puntare a un buon 60%, ma lo swap ha risposto ancora meglio, arrivando fino al 66%. A questo punto, se si vogliono conteggiare anche le sottoscrizioni che erano state poste in essere nel corso del 2005, allora la percentuale sale fino al 92,4% a conferma del successo del prodotto finanziario in questione. Nonostante tali cifre inducano a pensare in maniera più che positiva, c’è però da aggiungere che la Task Force Argentina ha voluto precisare che il denaro ancora circolante in questo momento ammonta a circa sei miliardi di dollari, un totale, dunque, non certo indifferente. La seconda offerta era terminata qualche giorno fa, più precisamente lo scorso 22 giugno e ora bisogna attendere dei riscontri anche per quel che concerne il futuro.

 

Certificates: stavolta Rbs punta sui mini-futures

rbsRoyal Bank of Scotland, una delle banche internazionali più importanti, ma soprattutto una realtà creditizia da sempre attenta alle possibilità di investimento finanziario più diversificate, ha associato il proprio marchio a una nuova iniziativa: in effetti, per quel concerne il comparto dei titoli azionari, c’è da dire che sono a disposizione ben venticinque nuovi futures in versione “mini”, i quali fanno affidamento alle performance delle più importanti azioni che fanno parte dell’indice Ftse Mib. Qualche nome? Si possono sicuramente elencare gli esempi di aziende e istituti di credito come Fiat, Monte dei Paschi di Siena, Unicredit, Enel, Assicurazioni Generali, Telecom Italia. Non si fa nessuna distinzione, ovviamente, tra il fatto che il titolo sia un bear o un bull, l’unico elemento che è rilevante è la scadenza, visto che la data deve essere uguale per tutti, il 15 maggio del 2020.

 

Telecom Italia su istruttoria Antitrust, nessun abuso

telecomTelecom Italia ha tenuto sempre comportamenti improntati ad una corretta competizione di mercato. A farlo presente con una nota ufficiale è stato l’ex operatore monopolista a seguito di un procedimento avviato dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato che, per effetto delle denunce che sono state presentate dagli operatori concorrenti Wind e Fastweb, ha avviato un’istruttoria con la quale si dovrà verificare l’esistenza o meno di abuso di posizione dominante. In merito, tra l’altro, il colosso italiano delle telecomunicazioni ha fatto sapere che, avendo agito nel pieno rispetto delle regole, è certa di poterlo dimostrare; intanto, Telecom Italia, ai fini dello svolgimento dell’istruttoria, ha reso noto d’essersi già messa a completa disposizione dell’Authority in merito ad ogni richiesta di informazioni e di documentazione necessaria al fine di dimostrare che le denunce di comportamenti illegittimi presentate dai due operatori sopra citati siano prive di fondamento.

Banca Ifis: al via l’aumento di capitale

piazza-affariPartirà lunedì prossimo, 28 giugno 2010, l’aumento di capitale di Banca Ifis, Istituto operante nel comparto del finanziamento alle imprese e noto al pubblico dei risparmiatori per il prodotto “Rendimax“, uno dei migliori conti di deposito remunerato presenti sul mercato. L’aumento di capitale, per complessivi 50 milioni di euro, parte dopo che Banca Ifis ha ricevuto da parte della Consob il necessario via libera alla pubblicazione del prospetto informativo dell’Offerta, e dopo che il Consiglio di Amministrazione della società ha definito ed approvato i dettagli dell’operazione. In particolare, l’aumento di capitale di Banca Ifis prevede che il periodo di offerta in opzione agli azionisti sia quello che parte da lunedì prossimo, 28 giugno 2010, per terminare il 16 luglio 2010 incluso; il prezzo di offerta delle azioni Banca Ifis di nuova emissione è pari a 3,1 euro, di cui 2,1 euro a titolo di sovrapprezzo, in base ad un rapporto di una nuova azione ordinaria Banca Ifis ogni due azioni Banca Ifis possedute pre aumento di capitale gratuito che è stato deliberato lo scorso 29 aprile 2010 dall’assemblea dei soci.

Fondi immobiliari: la manovra finaziaria protegge quelli non elusivi

fondi600Tra gli emendamenti più importanti che sono stati discussi in relazione all’approvazione della tanto discussa manovra finanziaria del governo, c’è sicuramente quello che si occupa degli investimenti finanziari in fondi, in particolare quelli immobiliari; di cosa si tratta esattamente? La questione è quella della tassazione dei fondi, vale a dire la cedolare secca (fissata al 7%) sugli investimenti riservati e di tipo non elusivo. Tale emendamento è stato avanzato da un senatore del Popolo della Libertà, Paolo Tancredi, e sta attendendo la pronuncia della Commissione Bilancio circa la propria ammissibilità: in effetti, l’intento principale di questa misura è quello di stroncare in maniera definitiva il fenomeno dell’elusione e della familiarità nei fondi immobiliari, vale a dire l’eliminazione di quegli strumenti che vengono a essere sfruttati soltanto ai fini di attività d’impresa.

 

Azimut Holding: il rimborso delle obbligazioni sarà anticipato

4a37ccae4feb3_normalAzimut Holding, la società finanziaria milanese che focalizza le proprie attività principali soprattutto nel campo delle polizze vita e del risparmio gestito, ha preso un’importante decisione tramite il suo consiglio di amministrazione: in effetti, la spa in questione ha deliberato proprio nel corso di questa settimana il rimborso da effettuare in maniera anticipata e parziale per quel che concerne delle sue specifiche obbligazioni. Nello specifico, si tratta dei bond denominati Azimut 4% 2009-2016 e la stessa società ha anche precisato che potrebbe essere esercitato un altro diritto, vale a dire quello di deliberare il rimborso medesimo a decorrere dal prossimo mese di luglio e, successivamente a questo periodo, per ogni anno in cui sarà rimasto in vigore il prestito delle obbligazioni.

 

Maire Tecnimont sale al 100% in Technip KTI

Maire TecnimontMaire Tecnimont ha reso noto in data odierna, venerdì 25 giugno 2010, d’essere salita al 100% del capitale di Technip KTI attraverso l’acquisizione del residuo 25% non ancora in possesso da parte della società internazionale di ingegneria di processo. L’operazione, per un controvalore pari a 20 milioni di euro, è avvenuta attraverso la società KTI Management che ha acquisito da Technip Italy il 25% del capitale sociale di Technip KTI, azienda con sede a Roma ed attiva nell’ingegneria di processo. A seguito dell’acquisizione del 100% di Technip KTI da Technip Italy, società italiana controllata dal Gruppo francese Technip, Maire Tecnimont  ha reso noto che Technip KTI modificherà il proprio nome in Tecnimont KT S.p.A., e che a livello finanziario l’operazione è avvenuta attraverso dei finanziamenti a medio ed a lungo termine. La società KTI Management è controllata all’80% da Sofipart, una società a responsabilità limitata che a sua volta è al 100% controllata da Maire Tecnimont S.p.A..

ErgyCapital annuncia entrata nel mercato del biogas

ergycapital-biogas-investimenti-mercatoL’investment company italiana ErgyCapital, quotata in Borsa e specializzata negli investimenti nel settore delle rinnovabili e del risparmio energetico, ha annunciato in data odierna, venerdì 25 giugno 2010, la sua entrata ufficiale in un nuovo segmento di business, quello del biogas. Questo, in particolare, è avvenuto attraverso Società Agrigola Agrienergia S.r.l., la controllata indiretta del gruppo ErgyCapital che ha sottoscritto, con il Mediocredito Trentino Alto Adige, un finanziamento di importo pari a 4,3 milioni di euro con la finalità di costruzione di un impianto a biogas. L’impianto, nello specifico, ha una potenza pari a 998 kW e sarà realizzato nel Comune di Pegognaga, in Provincia di Mantova. Per quel che riguarda l’alimentazione dell’impianto a biogas, questa avverrà, in accordo con quanto comunicato dal gruppo ErgyCapital con una nota ufficiale, in parte con colture cerealicole che saranno acquisite da produttori terzi, ed in parte attraverso la fermentazione di colture cerealicole auto-prodotte.

Stati Uniti: la Camera propone nuove regole per i futures

0_0_0_014494402I legislatori statunitensi della Camera hanno proposto proprio nel corso della giornata di ieri un emendamento volto a introdurre nuove regole finanziarie per consolidare il monopolio detenuto dagli scambi di contratti futures su molti prodotti; in particolare, il provvedimento si riferisce al mercato delle commodities e dovrebbe essere in grado di scongiurare la camera di compensazione in caso di rischio del credito. Le piazze in cui si scambiano i futures sono spesso viste come dei veri e propri monopoli, visto che tale tipo di trading tende sempre al limite più alto dei business, con gli investitori e i gestori pronti ad assicurare il miglior prezzo, anche se i costi di una piattaforma rivale rimangono più bassi. L’emendamento in questione, tra l’altro, è stato appoggiato con convinzione dal Chicago Mercantile Exchange (Cme) e dall’Intercontinental Exchange (Ice) e fa parte del lungo elenco di regole approntate dall’amministrazione Obama per risollevare le sorti dell’economia dopo la crisi del 2008; bisogna comunque spiegare qualche dettaglio.

 

Snai: fusione per incorporazione Agenzia Ippica Monteverde e Punto Snai

snaiVia libera per la società quotata in Borsa Snai al progetto di fusione per incorporazione delle società Punto Snai e dell’Agenzia Ippica Monteverde. Il progetto, infatti, è stato approvato nella giornata di ieri, mercoledì 23 giugno 2010, sia dal Consiglio di Amministrazione di Snai, sia dagli Amministratori Unici delle società incorporande, ovverosa Punto Snai e l’Agenzia Ippica Monteverde. Punto SNAI, che è stata costituita nel  mese di febbraio del 2009, è una Società a responsabilità limitata interamente controllata da Snai che opera, in qualità di titolare di concessione sportiva, nella raccolta dei giochi e delle scommesse. Anche l’Agenzia Ippica Monteverde è una società a responsabilità limitata che è interamente controllata a sua volta da Punto SNAI, ed è attiva nella raccolta di giochi e di scommesse in forza alla titolarità di due concessioni sportive di una concessione ippica cui vanno ad aggiungersi ben 303 diritti per l’esercizio di giochi pubblici su base ippica.