Si attiva il Conto Arancio, poi si apre anche il Conto Corrente Arancio, e sulle somme depositate sul conto remunerato di Ing Direct si guadagna il 2,60% lordo annuo per dodici mesi. E’ questa l’ultimissima promozione per i nuovi clienti lanciata da Ing Direct sul Conto Arancio che, lo ricordiamo, ha zero spese di apertura, gestione e chiusura, e sul Conto Corrente Arancio, un conto corrente con Isc, l’Indicatore sintetico di costo, pari a zero per tutti i profili di utilizzo definiti dalla Banca d’Italia. Inoltre, il Conto Corrente Arancio, a zero euro di canone mensile, permette altresì di non pagare l’imposta di bollo dovuta per Legge, ma che diventa a carico di Ing Direct, nel caso in cui il cliente sul conto corrente attivi l’accredito automatico della pensione o dello stipendio; oppure, in alternativa, si può evitare di pagare l’imposta di bollo, pari attualmente a 34,20 euro annui, nel caso in cui il correntista mantenga sul Conto Corrente Arancio una giacenza media trimestrale pari ad almeno 3.000 euro.
Tesmec: soddisfatte tutte le richieste degli investitori
Tesmec, nome aziendale noto soprattutto per la fabbricazione delle macchine cingolate e delle linee elettriche aeree ad alto voltaggio, debutta oggi in Borsa col suo primo giorno di contrattazioni: la compagnia lombarda è già riuscita, comunque, a soddisfare praticamente tutte le 1.348 richieste da parte degli investitori interessati, sia piccoli risparmiatori che soggetti istituzionali, i quali hanno effettuato prenotazioni per 61 milioni di titoli azionari. L’assegnazione finanziaria ha riguardato oltre 58 milioni di strumenti, il cui prezzo è stato fissato in 0,70 euro per ogni unità. Come si può ben comprendere, c’è uno scarto poco significativo tra domanda e offerta, anche se occorre sottolineare che l’offerta globale ha già cessato di esistere, visto che la quotazione di Tesmec rimarrà l’unica in tutta questa stagione.
I Viaggi del Ventaglio: collegio liquidatori approva la semestrale
I Viaggi del Ventaglio S.p.A., società in liquidazione ed in concordato preventivo con ristrutturazione, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 29 giugno 2010, che il collegio dei liquidatori ha approvato i dati relativi al primo semestre fiscale, chiusosi lo scorso 30 aprile 2010. I dati semestrali, nel dettaglio, evidenziano una forte caduta del fatturato, pari a ben l’83% rispetto al 30 aprile 2009, passando da 164,9 milioni di euro a 28,3 milioni di euro per effetto sia del deconsolidamento della compagnia aerea Livingston, sia della forte contrazione dei livelli di attività nella vendita di servizi turistici, fattore che ha portato I Viaggi del Ventaglio S.p.A. alla presentazione e all’ammissione della società capogruppo al concordato preventivo. Come diretta conseguenza, il risultato netto di periodo è in profondo rosso con una perdita di 55,6 milioni di euro, più che raddoppiata rispetto al rosso di 26,7 milioni di euro registrato al 30 aprile del 2009.
Algebris si focalizza su Wall Street aumentand gli investimenti
La compagnia finanziaria Algebris ha spostato le proprie attenzioni principali in tema di investimenti sul New York Stock Exchange: in effetti, il fondo londinese ha provveduto a incrementare la propria quota fino a 516 milioni di dollari nel corso del primo trimestre di quest’anno, un valore doppio rispetto a un anno prima. In questo preciso momento la società britannica detiene 1,4 miliardi di dollari in assets, di cui ben il 30% è già allocato all’interno degli Stati Uniti, soprattutto in relazione al comparto assicurativo e bancario; il resto appartiene invece al continente europeo e a quello asiatico. Gli acquisti più importanti, inoltre, hanno riguardato Jp Morgan Chase e i titoli Lazard. Anche Bank of America e Hartford Financials fanno parte del lungo elenco di compagnie su cui sono stati effettuati degli investimenti: e cosa c’è da dire riguardo al nostro paese?
Telecom Italia Media: aumento capitale interamente sottoscritto
Si è ufficialmente concluso, con la sottoscrizione integrale delle azioni di nuova emissione, l’aumento di capitale di Telecom Italia Media. A darne notizia è la società con una nota nel far presente in particolare come a conclusione dell’operazione di aumento il capitale sociale di Telecom Italia Media risulta essere così posseduto: il 22,29% è detenuto dal mercato, il 2,25% da Telecom Italia Finance S.A. ed il 75,46% dall’azionista di controllo Telecom Italia S.p.A.. Entrando nel dettaglio dell’operazione, l’aumento del capitale sociale ha portato alla sottoscrizione di complessive numero 1.116.780.650 azioni ordinarie di Telecom Italia Media di nuova emissione al prezzo di euro 0,2145 per azione, comprensivo di sovrapprezzo; con la conseguenza che ora il capitale sociale sale a 212.188.324,10 euro, rappresentato nel dettaglio da numero 1.446.317.896 azioni ordinarie, e numero 5.496.951 azioni di risparmio Telecom Italia Media prive di valore nominale.
Banca Centrale Europea: i covered bond superano i 60 miliardi
È stato reso l’ammontare esatto di covered bond che sono stati acquistati, da un anno a questa parte, dalla Banca Centrale Europea: tali obbligazioni vengono utilizzate, come è noto, per agevolare gli istituti di credito a uscire da periodi di crisi come quello attuale, e in questo caso hanno superato quota 60 miliardi di euro (per la precisione sono 60,2 miliardi). Si tratta di una informazione molto interessante e significativa, visto che lo stesso istituto di Francoforte può in tal modo dichiararsi sicuro che le difficoltà relative alla liquidità del sistema bancario siano state superate. La data più attesa è proprio quella di domani, quando si provvederà alla restituzione dei 442 miliardi che erano stati ricevuti nel 2009 per porre in essere un rifinanziamento a lungo termine dell’area dell’euro.
Stefanel: aumento di capitale, via libera Consob
Stefanel in data odierna, martedì 29 giugno 2010, ha reso noto d’aver ricevuto oggi il via libera, da parte della Consob, alla pubblicazione del Prospetto Informativo inerente l’operazione di aumento di capitale, per massimi 50 milioni di euro, che è stato deliberato lo scorso 28 aprile dal Consiglio di Amministrazione della società in forza alla delega attribuitagli il 27 gennaio del 2010 dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti. Al riguardo Stefanel ha reso noto alla comunità finanziaria che nella giornata di domani, mercoledì 30 giugno 2010, il Consiglio di Amministrazione della società tornerà a riunirsi nel pomeriggio per definire tutti i dettagli relativi all’Offerta in opzione agli azionisti ed in particolare, tra l’altro, il numero massimo di azioni Stefanel di nuova emissione, il prezzo di sottoscrizione ed il rapporto di opzione.
Ansaldo STS: prima tranche aumento di capitale gratuito
In forza alla delibera approvata dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti della società Ansaldo STS dello scorso 23 aprile 2010, è in rampa di lancio l’aumento di capitale gratuito, prima tranche, ai sensi dell’articolo numero 2442 del Codice Civile. A darne notizia con un comunicato ufficiale è proprio Ansaldo STS nel precisare in particolare come l’operazione comporti l’aumento del capitale sociale per un controvalore pari a 10.000.000,00 euro per effetto dell’emissione di numero 20.000.000 di azioni ordinarie Ansaldo STS aventi un valore nominale pari a 0,50 euro ciascuna, con godimento regolare. Complessivamente, l’aumento del capitale sociale avverrà in cinque tranche annuali di importo pari a 10.000.000,00 euro ciascuna e per complessivi 50.000.000,00 euro a fronte dell’emissione complessiva di numero 100.000.000 di azioni ordinarie Ansaldo STS aventi un valore nominale pari a 0,50 euro.
Consob: incremento deciso dei Cds all’interno dei Pigs
Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna vengono ormai accomunati nelle analisi finanziarie economiche in un unico contesto ed è quindi frequente parlarne in maniera allargata come del gruppo dei paesi Pigs, dalla sigla composta dalle loro iniziali: le ultime notizie in questo senso si riferiscono, nello specifico agli investimenti finanziari, visto che, come è stato annunciato dalla Commissione Nazionale di Società e Borsa (Consob), sono previsti degli aumenti piuttosto accentuati per quel che concerne proprio queste nazioni. A cosa si deve una situazione di questo tipo? Anzitutto, c’è da precisare, così come ha fatto la stessa commissione, che tali Stati hanno subito nel corso del 2009 un deterioramento importante dei loro conti pubblici e, appartenendo all’area dell’euro, e per questa ragione si è verificato appunto un significativo incremento dei premi in relazione al rischio sui titoli pubblici, ma anche sulle quotazioni dei cosiddetti Cds (i Credit Default Swap, vale a dire gli swap che provvedono a trasferire l’esposizione creditizia di prodotti a reddito fisso tra le parti), una tendenza che non ha ovviamente risparmiato nemmeno il nostro paese.
Prosegue il rally dell’oro grazie alle performance degli Etf
Gli ottimi risultati a livello finanziario da parte dell’oro possono essere spiegati illustrando nel dettaglio qual è il contesto di riferimento. In effetti, se si va a guardare l’andamento delle principali valute internazionali, ci si accorge che l’euro sta tornando a buoni livelli nei confronti del dollaro rispetto a quanto successo nei mesi scorsi: gli 1,23 dollari toccati proprio questa settimana hanno portato un po’ di entusiasmo tra gli investitori, ma di opportunità concrete per buoni rendimenti in questo senso non se ne vedono, anzi il mercato è caratterizzato da una fase di ipervenduto. I dubbi continuano a essere molti, soprattutto alla luce delle ultime notizie che sono giunte dalla Spagna, alle prese con una più che probabile crisi dei propri istituti di credito, il cui rilancio può partire solamente dai fondi della Banca Centrale Europea.
Borsa Protetta Arancio: rendimento certo per il primo anno
Si chiama “Borsa Protetta Arancio“, ed è un fondo ideato dal colosso bancario e finanziario Ing Direct il cui rendimento è strettamente legato all’andamento dell’indice DJ Euro Stoxx50, ed è noto per il primo anno nella maniera seguente: per le sottoscrizioni entro l’1 agosto 2010, ed il disinvestimento dal 25 luglio 2011 all’1 agosto 2011, il fondo offre il 100% della protezione del capitale se la performance registrata dall’indice DJ Euro Stoxx50 è positiva oppure negativa ma non oltre il 20%; in questo caso a fronte del disinvestimento si ottiene il 100% del capitale investito più un rendimento fisso del 4,25%. Nel caso in cui, per le sottoscrizioni entro l’1 agosto 2010, ed il disinvestimento dal 25 luglio 2011 all’1 agosto 2011, l’indice DJ Euro Stoxx50 avrà invece perso più del 20%, allora scatta la protezione del capitale all’80%.
I Grandi Viaggi: CdA approva i dati semestrali
Il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi, in data odierna, lunedì 28 giugno 2010, ha approvato i dati del primo semestre fiscale del 2010, dall’1 novembre 2009 al 30 aprile 2010, caratterizzati in particolare da una sostanziale stabilità per quel che riguarda il giro d’affari, passato da 27,4 milioni di euro a 26,3 milioni di euro, mentre il risultato netto è negativo per 5,2 milioni di euro rispetto ai -4,4 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. A commento dei dati, I Grandi Viaggi ha fatto presente come gli indicatori debbano essere letti tenendo conto che l’attività del Gruppo è fortemente legata a fattori stagionali visto che il periodo di maggior generazione di ricavi è quello che coincide con il terzo trimestre quando sono aperti i villaggi italiani di proprietà, mentre per la prima semestrale per tali strutture il bilancio va a recepire i solo costi fissi legati al periodo di chiusura.
Rapporto Acepi-Carefin 2009: come gestire la volatilità
L’Acepi (Associazione Italiana Certificati e Prodotti d’Investimento) e Carefin Bocconi (si tratta del Centre for Applied Research in Finance dell’ateneo milanese) hanno stilato un rapporto davvero interessante, relativo al 2009, ma da prendere come esempio anche per quest’anno: si tratta di una serie di indicazioni fondamentali ai fini degli interventi da adottare, nell’ambito degli investimenti finanziari, per ottenere una crescita che sia il più possibile stabile e duratura nel corso del tempo per questo specifico comparto. Cosa è stato affrontato esattamente? Gli aspetti su cui occorre essere più informati, soprattutto alla luce del momento economico attuale, sono emersi da alcune interviste: chi è stato interpellato ha ritenuto davvero essenziali quelle informazioni che sono volte a incrementare in maniera significativa la quota di certificati che sono presenti nei portafogli di investimento dei soggetti.
Credit Suisse: gli investitori arabi si spostano all’estero
Secondo le ultime rilevazioni di Credit Suisse, gli investitori arabi dell’area del Golfo starebbero accrescendo le loro opportunità di rendimento anche al di fuori della regione di appartenenza, alla luce dei contatti sempre maggiori con i mercati emergenti e il settore del real estate: l’intento finanziario, in questo senso, è quello di diversificare le holding in portafoglio, come ha precisato la stessa società elvetica. Ciò che è emerso è che dopo il 2001 gli investitori del Medio Oriente hanno cominciato a guardare ai mercati domestici, tra cui l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, tanto che la percentuale è cresciuta di oltre 25 punti base. A partire dal 2010 e con le note vicende economiche e finanziarie degli ultimi due anni, adesso si punta a diversificare le strategie, magari aumentando l’interesse nei confronti dell’America Latina, in cui la crescita è piuttosto robusta e si vuole partecipare a questa tendenza più che positiva.