Raiffeisen si sofferma sugli emergenti: focus su India, Turchia e Cechia

È diventata quasi un’abitudine soffermarsi, a livello di investimenti finanziari, sulle principali economie emergenti del panorama internazionale, un attestato di fiducia importante, visto che esse vengono ritenute da numerosi analisti come la principale ancora di salvataggio per affrontare la crisi: l’ultima analisi di questo tipo giunge direttamente da Raiffeisen, gruppo bancario tedesco spesso alle prese con indagini simili, il quale ha messo in luce gli interessanti trend di crescita delle economie dell’Europa centro-orientale, in particolare in nazioni come la Polonia e la Repubblica Ceca. Ma il riferimento va anche al di là di questa specifica zona, contemplando persino la Turchia, paese che gode di ottima salute attualmente, e l’India. Cerchiamo di approfondire le situazioni che vivono Repubblica Ceca, India e Turchia per comprendere il modo con cui si possono sfruttare momenti così positivi.

Dexia Asset Management propone un nuovo fondo obbligazionario

Si chiama Dexia Bonds Euro Government Top Rated il nuovo prodotto finanziario messo a disposizione degli investitori da Dexia Asset Management: la società franco-belga ha infatti deciso di lanciare sul mercato, come si può già ben intendere, un nuovo fondo obbligazionario che andrà a rendere più completa l’offerta in questo settore, consentendo di beneficiare di vantaggi di primo livello. Anzitutto, questo strumento può risultare appetibile per il suo accesso privilegiato alle obbligazioni statali più sicure di tutta l’eurozona; in effetti, sono state accuratamente scelti soltanto quei titoli che hanno ricevuto un giudizio pari ad AAA o equivalente dalle principali agenzie di rating (come è noto, il grado in questione rappresenta la maggior affidabilità possibile).

Rendimenti immobiliari in aumento grazie alla cedolare secca

Il mattone è il bene rifugio per eccellenza”: quante volte, in fase di investimento finanziario, abbiamo sentito ripetere questa frase, molto abusata a dire il vero, ma che nasconde comunque degli interessanti fondi di verità. In effetti, soprattutto in relazione al nostro paese, gli investitori potranno affidarsi con maggiore fiducia e speranza al comparto immobiliare, visto che le introduzioni normative previste dal Governo stanno rendendo sempre più conveniente l’acquisto di una casa dal punto di vista finanziario. Una convenienza che appare addirittura moltiplicata all’ennesima potenza se viene confrontata con altri prodotti molto utilizzati, come ad esempio i titoli azionari e il segmento delle obbligazioni. Un primo elemento che bisogna sottolineare è, senza dubbio, la cosiddetta “cedolare secca” (con questo termine si intende la ritenuta di imposta che viene prelevata dagli interessi e dai redditi da capitale).

Fastweb: speculazione su acquisto quota Swisscom

Nella giornata di ieri a Piazza Affari la sessione è stata a dir poco scintillante per le azioni della società Fastweb, che in particolare hanno fatto registrare un forte rally a seguito dei rumors circolati nelle sale operative in merito ad un possibile incremento della quota complessivamente posseduta dalla società controllante Swisscom. Ebbene, al riguardo, sebbene di norma Fastweb sia solita non commentare le voci ed i rumors di mercato, Swisscom è intervenuta con una nota ufficiale citando proprio le speculazioni di ieri sul titolo Fasweb a Piazza Affari. Ebbene, in merito alla valutazione ed ai vantaggi derivanti dal possibile acquisto di quote di minoranza in Fastweb, rispetto ad altre possibili alternative, Swisscom afferma di non aver ancora preso al riguardo nessuna decisione.

Biancamano: azioni passano al segmento Star

Avverrà mercoledì prossimo, 8 settembre 2010, il passaggio della quotazione delle azioni Biancamano dall’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., al segmento “Star” organizzato e gestito sempre da Borsa Italiana S.p.A.. A darne notizia è stata proprio la società operante nel nostro Paese nel comparto del waste management, precisando altresì che il passaggio al segmento “Star” è avvenuto dopo aver presentato proprio alla società Borsa Italiana S.p.A. la domanda di ammissione al segmento il 12 luglio scorso. L’iter, così come previsto dal Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana, è stato così concluso con successo da Biancamano in virtù del fatto d’aver soddisfatto sia i requisiti, sia le procedure ai sensi del Regolamento sopra citato; sul segmento Star per le azioni Biancamano, in accordo con una nota emessa dalla società, sarà dall’8 settembre prossimo Intermonte SIM la Società di Intermediazione Mobiliare a ricoprire il ruolo di Specialista.

Libretti di risparmio postale: nuovi tassi settembre 2010

A partire da oggi, mercoledì 1 settembre 2010, entrano in vigore nuovi tassi per quel che riguarda i libretti di risparmio postale. A darne notizia è la Cassa Depositi e Prestiti nel precisare che da oggi il rendimento lordo annuo, sui libretti di risparmio postale nominativi ordinari appartenenti alla classe di rendimento “giallo”, è pari allo 0,50%, mentre il tasso annuo lordo sulla classe di rendimento “oro” è il doppio e pari all’1%. Leggermente più elevato è invece il rendimento lordo annuo per i libretti di risparmio postale nominativi speciali che sono intestati ai minori; l’interesse annuo lordo pagato è infatti in questo caso pari all’1,15%. Rendimenti magri, invece, per i libretti di risparmio postale al portatore il cui rendimento annuo lordo da oggi è pari ad appena lo 0,35%, mentre per i depositi giudiziari il tasso annuo lordo in vigore dall’1 settembre 2010 è pari allo 0,85%.

Fintel Energia Group compra progetto eolico in Serbia

A fronte di una potenza complessiva pari a ben 138 Mw, il Gruppo Fintel Energia ha annunciato l’acquisizione di un progetto eolico in Serbia, nei pressi di Djerdap dove si trova una centrale idroelettrica; l’operazione, nello specifico, è avvenuta con Cleps, un gruppo svedese, per mezzo di MK-Fintel Wind, controllata serba di Fintel Energia Group. Il contratto sottoscritto riguarda un progetto che si trova nella fase iniziale di sviluppo in attesa delle necessarie autorizzazioni; il progetto, che è stato denominato “RAM”, prevede l’installazione nei comuni di Veliko Gradiste e di Pozarevac di ben 46 macchine eoliche aventi ciascuna una potenza pari a 3 Mw; dalle stime e dalle rilevazioni effettuate negli ultimi anni per mezzo di anemometri, il sito ha una produttività pari a ben 2.900 ore annue a fronte di un fattore di capacità al 37,6%.

Telemar pianifica una vendita di bond dopo le previsioni di Pimco

La maggior vendita annuale di obbligazioni corporate da parte del governo del Brasile ha condotto a un livello record i costi relativi ai prestiti di questo comparto: si è giunti a cifre così alte, che Pimco (Pacific Investment Management Corporation) ha previsto un totale di dodici miliardi di dollari per quel che riguarda le offerte di fine anno. In questo contesto rientrano anche i business di Telemar Norte Leste, la maggiore compagnia di telefonia fissa di tutta la nazione sudamericana e Suzano Papel e Celulose Sa, numero due carioca in relazione alla produzione di polpa di cellulosa, visto che le due aziende hanno intenzione di vendere i propri bond all’interno dei mercati internazionali, e almeno entro la fine del 2010. Come si può spiegare questa situazione? In pratica, i costi brasiliani dei presti hanno raggiunto il loro calo maggiore negli ultimi due mesi, secondo quanto stimato dal Cembi Index di Jp Morgan Chase.

Russell Investments: investitori rinnovano fiducia agli hedge fund

L’ultima edizione dell’indagine condotta da Russell Investments sugli investimenti alternativi ha messo in luce una realtà davvero sorprendente: la società statunitense, leader mondiale nel campo della gestione patrimoniale, ha analizzato le scelte degli investitori di tutto il mondo, mettendo in primo piano le assicurazioni e i fondi pensione e in tal senso è emerso come si preferisca puntare agli investimenti alternativi, una scelta che contrasta con i timori suscitati dalle oscillazioni recenti del mercato. Si pensava, in effetti, che alla luce della congiuntura economica negativa cominciata due anni fa, per gli hedge fund non ci fosse più spazio in portafoglio, un vero e proprio de profundis per questo strumento specifico, ma non è stato così.

Cdc: previsioni 2010 in linea col Piano Industriale

Per la parte rimanente del corrente anno, tenuto conto dello scenario di mercato e dell’andamento dei conti nel primo semestre 2010, Cdc S.p.A., società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore dei prodotti informatici e dei servizi di telecomunicazione, stima di andare a chiudere l’anno con risultati positivi e conformi alle stime che sono contenute nel piano industriale relativo agli anni dal 2010 al 2012. Questo è quanto si legge in una nota ufficiale emessa dalla società in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione di Cdc SpA, della relazione finanziaria al 30 giugno 2010, caratterizzata in particolare da una crescita del 13,2% a 175,1 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2009, dei ricavi e dei proventi consolidati; il primo semestre del 2009, infatti, era stato chiuso dalla società con un fatturato di 154,7 milioni di euro.

Rendimax vincolato: 2,75% sulla scadenza a dodici mesi

A partire da domani, 1 settembre 2010, gli interessi offerti sul conto di deposito remunerato Rendimax vincolato con scadenza a dodici mesi saliranno di un quarto di punto, dal 2,50% annuo lordo al 2,75% annuo lordo, ovverosia il 2% annuo netto che rappresenta di questi tempi un tasso particolarmente interessante. A ricordarlo in data odierna con una nota ufficiale è stata Banca Ifis alla vigilia dell’aumento, a partire da domani, dei rendimenti sia su Rendimax a giacenza libera, sia sul prodotto soggetto a vincolo. L’aumento degli interessi dello 0,25%, a differenza di tanti altri conti di deposito proposti in formula promozionale, scatterà sia per i vecchi, sia per i nuovi clienti di Rendimax. E se Rendimax vincolato a 365 giorni rende il 2,75% annuo lordo, ricordiamo che i risparmiatori possono anche vincolare le somme per periodi più brevi e con i seguenti tassi in vigore a partire da domani: 2,25% annuo lordo su Rendimax vincolato a 30 giorni, 2,30% a 60 giorni, 2,40% a 90 giorni, 2,50% annuo lordo su Rendimax vincolato a 180 giorni, 2,60% a 270 giorni e, come sopra accennato, 2,75% su Rendimax vincolato con scadenza a 365 giorni.

Il monopolio di Ross nei bond municipali non porterà nuovi profitti

Il monopolio che viene attualmente detenuto da Wilbur Ross sul bond municipale garantito dalla propria società di riferimento non dovrebbe portare a profitti maggiori di quanto è stato ottenuto finora: l’anziano miliardario statunitense si trova infatti a fronteggiare una situazione particolare, in cui Berkshire Hathaway Assurance e Warren Buffett hanno praticamente posto un freno all’emissione di nuovi titoli e strumenti. Ross ha investito ben un miliardo di dollari nel 2008 nel capitale sociale di Assured Guaranty Limited, divenendone di fatto il secondo maggior azionista: la leadership della compagnia potrebbe divenire realtà nel settore di riferimento a breve, ma la crescita dei business dello stesso Ross sembra essere per il momento scongiurata. I fallimenti municipali sono divenuti un problema concreto a partire dal 2007: quest’anno, poi, quarantasei investitori hanno dovuto far fronte al loro default di circa 1,7 miliardi di dollari, sempre relativi alle obbligazioni municipali.

Edmond de Rothschild: i benefici di fusioni e acquisizioni di commodities

Edmond de Rothschild Asset Management rappresenta il braccio finanziario dell’omonima compagnia parigina ed è noto soprattutto per la sua attività nell’allocazione degli assets: l’ultima analisi di questa società ha messo in luce una particolare correlazione che esiste tra il mondo degli investimenti e le operazioni di fusione e acquisizione (meglio conosciute con la sigla M&A, merger and acquisition). Entrando nel dettaglio, c’è subito da dire che i due manager francesi Raphael Dubois e Emmanuel Painchault hanno voluto analizzare con accurata minuzia le operazioni dei principali attori coinvolti nel settore delle commodities e delle risorse naturali, mettendo in luce quelle che sono le conseguenze delle continue fusioni e acquisizioni (l’ultima in ordine cronologico è quella che ha coinvolto Potash e BHP Billiton).

Argentina: il crollo dei warrant nuovo segnale “buy” per Rbs

Il peggior ribasso degli ultimi tre mesi per quel che riguarda i covered warrant argentini ha avuto delle conseguenze di rilievo sulla crescita economica della nazione sudamericana e non solo: in particolare, il declino in questione è divenuto immediatamente un segnale molto chiaro per Royal Bank of Scotland, vale a dire quello di acquistare nuovi titoli azionari, visto che la banca centrale del paese sta tentando in tutti i modi di fornire nuova linfa all’espansione finanziaria. I warrant, come è noto, tendono a rimborsare gli investitori quando la crescita eccede le proiezioni di un determinato governo; nel caso dell’Argentina si è assistito a un decremento pari allo 0,78% nel corso della settimana che si è appena conclusa, il ribasso più consistente da tre mesi a questa parte.