Datalogic: CdA approva il Piano Industriale

Un fatturato compreso tra i 420 ed i 430 milioni di euro a fronte di un ebitda tra i 60 ed i 65 milioni di euro. Sono questi i target 2010 di Datalogic, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel mercato dei lettori di codici a barre. Il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi in data odierna, ha infatti approvato il Piano Industriale 2010-2012 caratterizzato, inoltre, da un forte miglioramento al 2012 della posizione finanziaria netta, attesa tra i -25 ed i -35 milioni di euro a fronte di un ebitda margin tra il 14% ed il 15%, ed un Roe che è stimato, sempre al 2012, all’interno dell’intervallo del 18-20%. In accordo con quanto recita una nota ufficiale emessa da Datalogic, la società punta a conseguire i risultati sopra citati a fine Piano Industriale grazie ad una crescita nei mercati emergenti, un consolidamento in quelli maturi, ed una costante innovazione di prodotto attraverso dei programmi di investimento dell’ordine del 7-8% annuo rispetto al volume di fatturato.

Cat Bond: dopo Katrina nuovi livelli record negli Usa

I Cat Bond (abbreviazione anglosassone di Catastrophe Bond) sono delle obbligazioni molto particolari, utilizzate dagli investitori per proteggersi dai disastri naturali: si sfruttano dunque al massimo questi eventi, visto che con la loro emissione si gode di un interesse piuttosto generoso e in caso di catastrofe non pagano in tutto o in parte il capitale, ma i soldi che sono stati incassati ripagano i danni. Gli Stati Uniti sono spesso soggetti a disastri naturali e le ultime rilevazioni parlano proprio di una crescita record di questi strumenti, a livelli che non venivano registrati addirittura da cinque anni, vale a dire da quando l’uragano Katrina ha devastato vaste zone del paese. In particolare, c’è da sottolineare come lo Swiss Re Cat Bond Price Return Index sia aumentato di 0,3 punti percentuali in questi ultimi giorni, giungendo fino a quota 97,65 punti.

Bond: attese per oggi le negoziazioni di Banco Popolare e Atlantia

La data odierna assume una certa rilevanza soprattutto per quel che riguarda le negoziazioni all’interno dell’EuroMot e quindi di alcuni interessanti titoli obbligazionari: cerchiamo dunque di selezionare i migliori prodotti e di analizzarne le caratteristiche principali. Anzitutto, c’è da rimarcare l’esordio del titolo Banco Popolare 09/2013 FX 3,125 Eur, il quale beneficia dell’emissione del noto gruppo bancario e che ha in previsione delle cedole fisse ogni anno pari appunto al 3,125%: la scadenza, la quale può essere anch’essa evinta dalla denominazione del prodotto, avverrà nel mese di settembre del 2013. Ma la piazza finanziaria non si limiterà esclusivamente a questo titolo.

Conto remunerato Contoconto Banca Carige: tasso base e promozionale

Tra i conti di deposito remunerati, sul mercato italiano c’è anche Contoconto, un prodotto di Banca Carige che, in linea con la quasi totalità dei prodotti offerti dalla concorrenza, propone sia un tasso base, sia un tasso promozionale, decisamente più elevato, per un determinato periodo. In particolare, attualmente Contoconto di Banca Carige, per i nuovi clienti che lo sottoscrivono, offre il 2% annuo lordo per i primi sei mesi, ovverosia per un periodo di 180 giorni, a fronte dei vantaggi previsti in termini di costi. Contoconto di Banca Carige è infatti a zero spese di apertura, zero spese di gestione e zero costi nel momento in cui si decide di estinguere il rapporto; nulla è dovuto neanche per l’imposta di bollo, obbligatoria così come prevede la Legge, in quanto è a carico di Banca Carige. Contoconto si apre direttamente online, dal Portale Contoconto.it, con una procedura rapida e con la possibilità di poter avere sempre online l’andamento e lo stato della pratica sempre sotto controllo.

Polizza a premio ricorrente con bonus

Sono sempre più diffuse sul mercato italiano bancario ed assicurativo le polizze con la componente finanziaria, agganciata all’andamento dei mercati, che a fronte di un piano periodico di versamenti offrono dopo un certo numero di anni un bonus. Tra queste, e tra i prodotti a premio ricorrente, c’è la polizza “Uniplan Bonus“, un prodotto proposto alla propria clientela dal colosso bancario Unicredit Group che, grazie a 10 fondi interni, ed una durata del piano di versamenti pari a dieci anni, permette di andare a cogliere le migliori opportunità offerte dai mercati, ma anche ben due bonus; il primo bonus scatta all’ingresso, ed è pari al 2%, mentre un altro bonus del 5% scatta alla fine del sesto anno. Il tutto, trattandosi di una polizza, a fronte di coperture assicurative che proteggono e salvaguardano il piano dei versamenti previsti da eventi negativi e sfavorevoli.

Aviva Investors, due fondi per gli investitori italiani

Aviva Investors rappresenta un’importante società a capitale variabile di base a Londra e che si occupa in prevalenza di gestione degli assets finanziari per conto dell’omonimo gruppo: le ultime emissioni della compagnia britannica interessano molto da vicino il nostro paese, visto che sono state ideate appositamente per gli investitori italiani e per venire incontro alle loro principali esigenze. Entrando nel dettaglio, c’è subito da dire che i due fondi in questione si chiamano Aviva Convertibles e Aviva Investors Valeurs Europe e faranno riferimento al diritto francese. Uno degli aspetti più interessanti e appetibili in questo senso è sicuramente il rating di cui godono tali strumenti: in effetti, Morningstar ha assegnato ben quattro stelle (si tratta di un giudizio considerato “superiore”, mentre la valutazione massima a cinque stelle configura un fondo come “eccellente”).

Commodities e Etc: Lyxor si affida a petrolio e oro

Si è parlato spesso di Lyxor, la società francese che si occupa prevalentemente di gestione degli assets finanziari, ed il riferimento è andato quasi sempre agli Etf: gli Exchange Traded Fund dominano di gran lunga i discorsi relativi ai fondi comuni di investimento, ma non bisogna dimenticare gli Etc (Exchange Traded Commodity), strumenti ibridi che consentono di puntare su materie prime e commodities. Sono stati accolti con grande favore, quindi, i quattro Etc targati Lyxor (la tipologia in questione è quella Etn, per le esposizioni un singolo bene), i quali beneficiano di Codeis Securities Sa (compagnia che fa parte della stessa Lyxor) come emittente.

California: la candidata Fiorina chiede hedge fund più trasparenti

Le elezioni per il Senato americano stanno per entrare nel vivo e nello stato della California si è deciso di puntare anche e soprattutto sulle materie finanziarie: l’intervento di maggior rilievo in tal senso è stato quello di Carly Fiorina, la quale si appresta a divenire la prima senatrice repubblicana ad essere eletta per due mandati consecutivi in territorio californiano. Fiorina ha fatto sapere la sua opinione in merito agli hedge fund, che a suoi giudizio dovrebbero essere soggetti a maggiori controlli relativi alla trasparenza, anche perché le leggi e i regolamenti attualmente vigenti non avrebbero fatto molto in questa direzione. La deputata viene considerata una delle donne di più influente potere in ambito economico, visto che molti ricordano il suo incarico all’interno di Hewlett-Packard.

Conto Deposito Business di CheBanca!

Si chiama “Conto Deposito Business“, ed è l’ultimissima novità in materia di conti di deposito remunerati lanciata da CheBanca!, la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca. Il Conto Deposito Business è un conto di deposito remunerato appositamente ideato da CheBanca! per le imprese, per i commercianti e per i professionisti; quindi è ideale per i possessori di partita IVA con tutti i classici vantaggi previsti per il Conto Deposito di CheBanca! propone alla clientela consumer. Conto Deposito Business è infatti rigorosamente a zero spese di apertura, zero costi di gestione e zero spese di chiusura; nulla è dovuto neanche per l’imposta di bollo che rimane sul Conto Deposito Business a carico di CheBanca!. I movimenti di denaro da e verso il Conto Deposito Business di CheBanca! avvengono come al solito in tutta sicurezza grazie al fatto che le somme possono essere trasferire solo da e verso i conti correnti che saranno stati definiti come conti di appoggio.

Banco Popolare cede il 95% di Banca Caripe

Nell’ambito delle iniziative aventi come finalità il rafforzamento patrimoniale, il Gruppo bancario Banco Popolare ha reso noto nella giornata di ieri d’aver definito con la Banca Tercas – Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, un accordo per la cessione della partecipazione, pari al 95%, detenuta nella Banca Caripe – Cassa di Risparmio di Pescara. L’accordo è stato raggiunto sulla base di un corrispettivo pari a 228 milioni di euro con pagamento previsto in quattro tranche. In merito a tale operazione il Banco Popolare con una nota ufficiale ha fatto sapere che l’operazione sulla capacità distributiva del Gruppo non avrà ripercussioni significative, e che gli effetti positivi sulla cessione, in particolare sui ratios patrimoniali, sono pari a 19 punti base sul Tier1 Ratio, 17 punti base sul Core Tier1 Ratio, e 22 punti base sul Total Capital Ratio.

TBS Group: fatturato cresce a due cifre nel primo semestre

Nel primo semestre di quest’anno il fatturato consolidato di TBS Group, società quotata all’AIM Italia, e attiva nel settore socio sanitario ed ospedaliero, ed in particolare nei servizi integrati in outsourcing di e-Government, e-Health ed ingegneria clinica, è cresciuto del 17,2% a 90,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo è uno dei dati positivi emersi dalla relazione finanziaria al 30 giugno 2010 che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di TBS Group; inoltre, nel periodo l’utile netto di Gruppo è balzato a 3,5 milioni di euro andando a segnare un incremento di 2,4 milioni di euro rispetto al periodo gennaio – giugno 2009. Invariato, a 8,7 milioni di euro, si è invece attestato il margine operativo lordo, ovverosia l’Ebitda, mentre il risultato operativo, ovverosia l’Ebit, è sceso rispetto al primo semestre dello scorso anno del 10,9% a 4,3 milioni di euro. In linea con quanto approvato nel giugno scorso dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di TBS Group, al fine di avviare il programma di buyback la società ha affidato l’incarico per l’esecuzione ad Intermonte Sim S.p.A..

Buoni Fruttiferi: le nuove serie ottobre 2010

Un nuovo mese è appena iniziato e puntuali arrivano le sei nuove serie di Buoni Fruttiferi. In accordo con quanto reso noto dalla Cassa Depositi e Prestiti, infatti, a partire da oggi, venerdì 1 ottobre 2010, e per tutto il mese, saranno sottoscrivibili, presso gli Uffici di Poste Italiane, i Buoni fruttiferi aventi le seguenti sigle: “B72”, “P37”, “D10”, “X05”, “J05” e e “M52”, mentre non sono più sottoscrivibili da oggi i Buoni fruttiferi della serie “B71”,  “P36”, “D09”, “X04”, “J04” ed “M51”. Tra le nuove serie segnaliamo la serie “D10”, il Buono fruttifero ideale per chi, avvalendosi della garanzia dello Stato, vuole mettere al sicuro i risparmi a fronte di una durata dell’investimento di breve termine. Alla serie “D10”, infatti,  corrisponde il “Buono BFPDiciottomesi“, il Buono fruttifero che paga un tasso crescente semestre dopo semestre; in particolare questa nuova serie, sottoscrivibile per tutto il mese di ottobre, paga un interesse lordo dello 0,70% il primo semestre, l’1,05% il secondo semestre, e l’1,40% nel terzo ed ultimo semestre.

Bond greci, primo guadagno dall’inizio della crisi del debito

L’ultimo trimestre del 2010 è stato caratterizzato, a livello europeo, dall’andamento più che positivo da parte delle obbligazioni del governo greco: i bond ellenici, infatti, sono stati i migliori performer in questo senso, visto che sono riusciti a guadagnare per la prima volta da quando il debito sovrano ha dovuto affrontare la propria crisi. C’è da sottolineare, tra l’altro, che gli investitori hanno puntato su rendimenti molto alti, di gran lunga superiori a quelli che sono necessari per compensare la possibilità di un default. Ricavi così importanti non venivano registrati addirittura dal terzo trimestre del 2009: in questo caso, il ritorno economico è stato pari al 3,9%, prendendo come riferimento temporale i tre mesi che si sono conclusi giusto due giorni fa.

Jp Morgan ha lanciato un nuovo certificato dedicato all’Asia

Non c’è al mondo paese uguale, che vi offra tali delizie così che uno si crede in paradiso: così Marco Polo descriveva la Cina del XIII secolo e a queste stesse “lusinghe” dell’ex Impero Celeste deve aver ceduto anche Jp Morgan, la celebre società finanziaria di New York, la quale ha deciso di puntare con grande convinzione sulla nazione asiatica. In effetti, il Sedex ha accolto da pochissimi giorni un nuovo sprint certificate emesso dalla compagnia americana; entrando nel dettaglio, il prodotto in questione, lanciato lo scorso 24 settembre, farà riferimento alle performance dell’indice Hang Seng China, mentre la gestione verrà affidata a Jp Morgan Structured Products. Di quali caratteristiche e peculiarità beneficia questo certificato di investimento?