Sono tutti positivi i principali indicatori economici e finanziari della società Piquadro S.p.A. nei primi nove mesi del corrente anno; questo è quanto emerso dai dati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione della società visto che, innanzitutto, il fatturato consolidato nel periodo è aumentato del 17,8% a 27,12 milioni di euro a fronte di un Ebitda in incremento del 22,9% a 7,19 milioni di euro. Luce verde anche per l’Ebit, in progresso del 29,22% a 6,29 milioni di euro, e per l’utile netto consolidato che registra un balzo del 36,3% a 3,89 milioni di euro; buone notizie anche per la posizione finanziaria netta, che aumenta rispetto al 30 settembre dello scorso anno di tre milioni di euro attestandosi a 7,34 milioni di euro anche rispetto ai 5,34 milioni di euro al 31 marzo 2010, ovverosia in concomitanza con la chiusura dell’anno fiscale. Per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, la società rileva, tra l’altro, positive dinamiche estere di sviluppo nell’ambito di un ampio progetto che vede Piquadro impegnata nel rafforzamento dell’internazionalizzazione del brand.
Mediaset: aumento di capitale per Telecinco
Al fine, tra l’altro, di concludere il processo di acquisizione di una quota del 22% di Digital +, Telecinco, società controllata dal Gruppo televisivo italiano Mediaset, ha annunciato, a seguito del via libera da parte del Consiglio di Amministrazione dell’azienda spagnola, un aumento del capitale sociale attraverso l’emissione di 86.817.700 nuove azioni ordinarie Telecinco con diritto di opzione a favore degli attuali azionisti. Il controvalore dell’emissione dei nuovi titoli ammonta complessivamente a quasi 500 milioni di euro tenendo conto che il prezzo di emissione dei nuovi titoli è stato fissato a 5,75 euro per azione. L’obiettivo dell’operazione è quello di andare a creare una nuova offerta di canali televisivi gratuiti acquisendo nel comparto una posizione di forte leadership negli ascolti a fronte di un grande potenziale per gli sviluppi futuri. Questo perché, tra l’altro, la somma dei canali a disposizione permetterà ai telespettatori di poter fruire di un ampio ventaglio di emittenti televisive gratuite.
Rothschild Rit Capital aumenta gli investimenti in assets aurei
Rit Capital Partners Plc, la società londinese specializzata in investimenti relativi a titoli azionari e situazioni speciali quotate, ha provveduto a ampliare i propri investimenti in oro, il bene rifugio per eccellenza: il fondo fiduciario britannico, il quale è guidato dal big della finanza Jacob Rotschild, ha infatti deciso di incrementare il valore netto dei propri assets aurei, quindi si può prospettare uno scenario futuro in cui i principali prodotti di investimento avranno come riferimento il biondo metallo. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che l’ammontare totale in questo senso è aumentato di circa 2,6 punti percentuali, attestandosi a quota 1,19 sterline per ogni azione: il rilevamento in questione ha utilizzato come confronto lo scorso mese di settembre, così come è stato anche precisato da una nota diffusa dal fondo stesso.
Sedex: fragranza d’arancia per le opportunità offerte da Rbs
Profumano in tutta la loro essenza i fiori d’arancio che stanno coronando l’ennesimo “matrimonio” tra Royal Bank of Scotland e il segmento Sedex di Borsa Italiana: non è una scelta casuale quella del celebre agrume, visto che nell’emissione messa a disposizione dall’istituto britannico nel corso della giornata di ieri figura, tra gli altri, anche un Mini Future Certificate che prende a riferimento il succo d’arancia come commodity. In effetti, la banca di Edimburgo ha voluto mettere a disposizione dei propri clienti sette prodotti di questo tipo che sono espressamente quotati su beni e materie prime tra le più diverse. Di cosa si tratta esattamente? Le opportunità sono svariate, si va dal già citato succo d’arancia fino al frumento, passando anche per l’argento, il caffè, lo zucchero e il rame.
Banca MPS colloca con successo emissione RMBS
Il Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena ha annunciato in data odierna, mercoledì 17 novembre 2010, d’aver collocato con successo un’emissione di “RMBS”, ovverosia di Residential Mortgage Backed Securities, interamente destinati all’euromercato. Per il collocamento dei Residential Mortgage Backed Securities, che è stato strutturato da MPS Capital Services, il Gruppo bancario si è avvalso, in qualità di Book Runners e di Joint Lead Managers, della stessa MPS Capital Services, di RBS e di JP Morgan. L’operazione di emissione e collocamento dei Residential Mortgage Backed Securities, in accordo con quanto mette in risalto con un comunicato ufficiale la stessa Banca MPS, è particolarmente significativa se i considera che, dall’inizio della crisi, scoppiata tre anni fa, quella perfezionata rappresenta la prima operazione di emissione di Residential Mortgage Backed Securities originata da una banca italiana, ragion per cui il Gruppo bancario sottolinea come in tal senso si riapra in tutto il Sud Europa il mercato dei titoli ABS.
Hera e Acam: accordo per futura aggregazione
Venerdì prossimo, 19 novembre 2010, a La Spezia, con inizio alle ore 15,30, sarà presentato l’accordo per l’avvio di un futuro percorso di aggregazione tra la società Hera ed Acam, entrambe operanti sul mercato in qualità di multiutility. In accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna, mercoledì 17 novembre 2010, la firma del memorandum è stata infatti fissata per venerdì prossimo al fine di giungere, entro l’anno 2012, all’integrazione di Acam in Hera in accordo con obiettivi che risultano essere stati condivisi dai Consigli di Amministrazione delle due società. In particolare, oltre al contributo di Hera, è atteso anche quello degli istituti finanziari e dei soci di Acam per il raggiungimento di una situazione finanziaria ed economica sostenibile ed equilibrata unitamente ad un rafforzamento dal punto di vista industriale; questo, in particolare, potrà avvenire nei prossimi mesi attraverso operazioni di cessione degli immobili, ma anche con lo scorporo degli impianti idrici, delle rete e dell’impianto C.D.R. di Saliceti.
Elite Advisers, ottimi guadagni per il fondo comune sul vino
Il vino più sincero allieta sempre la nostra mente: lo urlava a squarciagola Turiddu nella Cavalleria Rusticana di Mascagni e la pensano allo stesso modo gli investitori finanziari, i quali hanno fatto registrare un balzo davvero formidabile in relazione ai fondi collegati alla bevanda alcolica. In effetti, il guadagno in questione si riferisce al fondo Noble Crus (il rendimento medio si aggira attorno al 15%), il quale investe proprio sui più pregiati vini d’annata, e che, grazie al rialzo del mese di ottobre (+1,44%) ha portato il suo rally totale di inizio anno a 10,3 punti percentuali. Il prodotto appena citato è parte integrante della gamma promossa da Elite’s Exclusive Collection, società di investimento a capitale variabile lussemburghese, a sua volta promossa da Elite Advisers. Un ricavo costante e crescente: dove risiede il segreto di tale successo?
L’Olanda emette certificati del tesoro per 4,85 miliardi di euro
Si parla troppo poco dell’Olanda e del suo relativo universo finanziario, eppure bisogna ricordare che il Trattato sull’Unione Europea è stato siglato proprio a Maastricht, a conferma della forte vocazione politico-economica del paese: c’è una notizia che riguarda i Paesi Bassi che potrebbe interessare una buona platea di investitori, vale a dire la recente asta che ha portato alla collocazione di ben 4,85 miliardi di euro di Certificati del Tesoro. Tali titoli sono stati suddivisi in base alle loro caratteristiche tecniche e alle garanzie offerte. In effetti, due miliardi del totale appena citato si riferiscono ai certificati che scadranno a febbraio del 2011 e che mettono a disposizione dei soggetti interessati un rendimento pari allo 0,67%; inoltre, la somma restante è composta da 1,66 miliardi di strumenti che giungeranno a maturazione a marzo del 2011 (il rendimento è pari allo 0,725%) e, infine, 1,19 miliardi di prodotti con scadenza a settembre del 2011 e un rendimento che è in media vicino allo 0,9%.
Lottomatica: CdA approva piano di rifinanziamento
Il Consiglio di Amministrazione di Lottomatica ha approvato un piano di rifinanziamento che dovrà essere eseguito entro i primi tre mesi del prossimo anno, unitamente alla cessione del Gratta & Vinci per una quota pari al 12,5%. E’ questa una delle notizie salienti emerse dal Consiglio di Amministrazione di Lottomatica che ha esaminato ed approvato i dati al 30 settembre scorso, caratterizzati da un utile operativo che, relativamente al periodo luglio-settembre 2010, ovverosia nel terzo trimestre, è cresciuto del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; nei tre mesi, inoltre, ad aumentare sono stati anche il fatturato e l’Ebitda, rispettivamente, del 12% e del 20%. Al termine dei tre mesi al 30 settembre 2010, il Gruppo Lottomatica chiude il periodo con un risultato netto negativo per 13,2 milioni di euro rispetto ai 13,2 milioni di euro di profitti netti conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno.
Monti Ascensori: fatturato a +23% nei primi nove mesi
La società Monti Ascensori, nei primi nove mesi del corrente anno, ha conseguito un giro d’affari pari a 33,05 milioni di euro con un incremento del 23,09% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ questo uno dei dati salienti esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione di Monti Ascensori che, inoltre, ha riportato nel periodo un Ebitda in crescita a 4,3 milioni di euro, ed un Ebitda margin che, attestatosi al 13,03% dei ricavi, è sceso in termini percentuali di 2,71 punti rispetto al periodo gennaio-settembre 2009. In accordo con una nota ufficiale emessa dal Gruppo Monti Ascensori, il calo dell’Ebitda margin è da spiegarsi con i maggiori oneri che la società si è dovuta assumere nell’ambito della riorganizzazione industriale che è in atto. L’Ebit, seppur negativo a 3,3 milioni di euro, è in miglioramento rispetto ai -5,05 milioni di euro al 30 settembre dello scorso anno; in questo caso la società ha spiegato che l’Ebit è rimasto negativo nei primi nove mesi del corrente anno per effetto di accantonamenti per il fondo svalutazione crediti, e per gli ammortamenti correnti sulle immobilizzazioni sia immateriali, sia materiali.
Banca Imi inonda Borsa Italiana di Reflex Certificates
Piazza Affari ha assistito al debutto ufficiale dei nuovi certificati di Banca Imi: la banca di investimento del gruppo Intesa Sanpaolo, nata dalla fusione tra Caboto e la stessa Imi, ha infatti deciso di lanciare la negoziazione di ben venticinque prodotti, di cui ventitre altro non sono che Reflex Certificates, mentre gli ultimi due sono degli Equity Protection. Ma il dettaglio in questo caso ancora non è completo e allora occorre essere ancora più precisi. Anzitutto, l’istituto ha emesso undici prodotti Reflex Long, i quali andranno ad osservare da vicino un numero simile di indici azionari con tre diverse scadenze, vale a dire ottobre 2013, dicembre 2014 e dicembre 2015; gli altri certificati di tipo Reflex saranno dodici Short, collegati fedelmente a quattro indici internazionali e otto di tipo settoriale (si tratta dello Stoxx Europe 600, il quale viene rappresentato da seicento componenti fisse), ma tutti con la medesima scadenza, vale a dire dicembre 2011.
Aifam, i cat bond saranno finanziati dalle pensioni giapponesi
Aifam Inc. (Alternative Investment and Financial Asset Management) ha le idee chiarissime in merito alle strategie di investimento da attuare nel breve termine: il fondo speculativo newyorkese, attualmente in grado di gestire ben seicento milioni di dollari in assets, ha infatti intenzione di potenziare le disponibilità relative ai cat bond, aumentandone il volume di cinque volte (circa 150 milioni di dollari totali) grazie al fondamentale contributo delle pensioni giapponesi. Il fondo collegato alle obbligazioni delle catastrofi ha garantito quest’anno un rendimento pari al 10%, favorendo così il rally dei suoi guadagni che dura ormai da quattro anni.
Marcolin: risultati eccellenti nei primi nove mesi 2010
Posizione finanziaria netta in forte miglioramento, profitti triplicati e giro d’affari, allo stesso modo, in forte crescita. Sono queste le risultanze dei dati dei primi nove mesi del 2010 del Gruppo Marcolin esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione della società. Nel dettaglio, il fatturato del Gruppo Marcolin è cresciuto del 19% a 155,3 milioni di euro al 30 settembre 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando il fatturato si era attestato a 130,9 milioni di euro. L’Ebitda si è attestato a 22,6 milioni di euro rispetto ai 8,2 milioni di euro al 30 settembre del 2009, mentre l’Ebit è passato dai 4,8 milioni di euro al 30 settembre del 2009 ai 13,9 milioni di euro dei primi nove mesi del corrente anno. La posizione finanziaria netta, come sopra accennato, si è attestata negativa per 13,8 milioni di euro ma in forte miglioramento rispetto ai -26,6 milioni di euro al 30 settembre dello scorso anno.
Fotovoltaico: Kerself, forte crescita valore della produzione
Crescita del 34,1% del valore della produzione a fronte di un Ebitda consolidato che si è attestato a 20,8 milioni di euro. Sono questi alcuni dei dati salienti, relativi ai primi nove mesi del 2010, che sono stati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione di Kerself, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, ed in particolare nell’ingegneria, progettazione, produzione, ma anche installazione e distribuzione di impianti solari fotovoltaici. Nel dettaglio, rispetto ai dati al 30 settembre 2009, alla fine dello scorso mese di settembre Kerself ha conseguito un valore della produzione in crescita del 34,1% in termini omogenei, mentre solo nel terzo quarto di quest’anno, nonostante la stretta bancaria, il Gruppo Kerself rispetto al periodo luglio-settembre 2009 ha riportato un balzo del valore della produzione del 96,3%; l’Ebitda, come sopra accennato, si è attestato a 20,8 milioni di euro che corrispondono al 9,5% del valore della produzione.