Credit Default Swap: la Turchia converge verso i Bric

La Turchia sta convergendo sempre di più verso le performance realizzate dai cosiddetti paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) in relazione al mercato del credito: come è stato possibile un simile andamento economico e quali possono essere le conseguenze per gli investitori finanziari? Anzitutto, bisogna conoscere le radici del momento positivo in questione e possono essere rinvenute nella forte espansione economica, la quale ha provocato un vero e proprio default nei costi assicurativi, giungendo fino ai minimi del 2010 nei confronti dei già citati paesi emergenti. La differenza più evidente si può notare nel costo dei Credit Default Swap (gli strumenti conosciuti anche con l’acronimo Cds) a cinque anni che prendono come riferimento principale i junk bond turchi, e i prodotti cinesi, visto che vi è stata una riduzione di ben settanta punti base nel confronto; tra l’altro, Moody’s e Fitch hanno provveduto ad innalzare fino a “positivo” l’outlook di Ankara.

Pepsi-Wbd, ottimo rally obbligazionario per la società russa

L’ultima acquisizione posta in essere da PepsiCo Inc., la conglomerata statunitense attiva nella produzione e commercializzazione di bevande, sta agevolando senza dubbio uno dei maggiori rally obbligazionari; in effetti, la società scelta dalla compagnia americana è OAO Wimm-Bill-Dann, produttrice di succhi di frutta, la quale sta beneficiando delle performance più alte degli ultimi cinque mesi, la conseguenza naturale dell’atteggiamento degli investitori, i quali stanno speculando sul fatto che l’accordo possa innalzare i rating del credito. I rendimenti della società russa, in particolare i titoli che giungeranno a scadenza nel 2013, sono calati di 54 punti base (-0,54%), assestandosi al 7,6%, uno dei declini più consistenti da quando i bond sono stati venduti lo scorso mese di luglio.

Snam Rete Gas: Autorità approva tariffe trasporto 2011

Con una deliberazione, la ARG/gas n. 218/10, l’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, ha approvato le tariffe per l’attività di trasporto, di dispacciamento e di misura del gas naturale relative all’anno 2011. A darne notizia è stata Snam Rete Gas nel precisare come queste tariffe siano state determinate in base ai ricavi di riferimento riconosciuti; questi ricavi, al netto delle quote di terzi, risultano essere pari a 1.817 milioni di euro. Sul totale dei ricavi, inoltre, 36 milioni di euro circa sono legati ed associati ai costi per il bilanciamento del sistema, ed altri 113 milioni di euro circa agli incentivi per gli investimenti di sviluppo. Con un comunicato ufficiale Snam Rete Gas ha altresì reso noto che nell’ammontare di 54,9 milioni è stato determinato l’importo che è stato riconosciuto alla società in merito ai maggiori oneri che sono stati sostenuti, nel periodo dall’1 ottobre 2008 e fino al 31 dicembre del 2009, per l’acquisto del fuel gas.

Gruppo Coin: negozi Upim, continua la conversione

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Coin ha approvato venerdì scorso i dati dei primi nove mesi d’esercizio della società, caratterizzati in particolare da un progresso costante degli indicatori economici a conferma di come l’azienda continui ad essere in grado di produrre risultati positivi anche in una fase in corrispondenza della quale per i consumi si registra una fase di stagnazione. Nel dettaglio, le vendite sotto insegna nel periodo sono aumentate del 38,8% e del 5,4% senza considerare quelli Upim; luce verde anche per l’Ebitda, aumentato nei primi nove mesi del 35,7%, e del 26,1% senza Upim. E proprio riguardo ai negozi Upim il Gruppo Coin con un comunicato ufficiale ha fatto presente come prosegua il piano di conversione che, alla fine di ottobre 2010, segna la conversione di 54 negozi con l’insegna OVS industry, 4 negozi Upim Pop, e 9 negozi a marchio Coin; inoltre, per quel che riguarda il piano di conversione riguardante i negozi ex Magnolia, sono stati sinora aperti tre negozi in affiliazione con l’insegna OVS kids, ed altrettanti negozi diretti.

Bank of England: nel 2011 un piano più ampio per i bond

Bank of England, istituto di credito centrale del Regno Unito, sta predisponendo una lettera piena di buoni propositi e iniziative per il nuovo anno finanziario che verrà: l’obiettivo principale da raggiungere entro il primo semestre del 2011 è quello di approntare un innovativo piano di acquisto degli assets, una necessità che è divenuta ancora più urgente alla luce dei forti rischi collegati alla crescita economica, così come è stato confermato dalla Camera di Commercio britannica (la British Chamber of Commerce). Che cosa succederà dunque in tal caso? Il Monetary Policy Committee, vale a dire l’organo della banca che si occupa appunto di politica monetaria, provvederà ad aumentare il proprio programma obbligazionario dagli attuali cinquanta miliardi di sterline fino a 250 miliardi circa, un incremento davvero esponenziale.

Sopaf amplia l’offerta: sette comparti sono pronti all’esordio

Fondo obbligazionario governativo, fondo per la protezione alternativa, fondo Asian Leaders, ma anche fondo per la crescita di altri fondi, fondo di Funds Value, fondo opportunità e fondo europeo flessibile: sono queste le sette nuove “meraviglie” del mondo finanziario che Sopaf Capital Management sta costruendo in questo difficile contesto economico. Si tratta, volendo essere più precisi, della società di gestione del risparmio partecipata al 100% dall’omonima spa milanese celebre proprio per le sue numerose interessenze. L’offerta della compagnia diventa in questa maniera molto più ampia, con delle conseguenze che si prospettano positive per tutti gli investitori interessati; c’è da precisare, in tal senso, che la gestione verrà curata per intero da Adenium, una sicav multi comparto di diritto lussemburghese. Esaminiamo nel dettaglio ognuno di questi nuovi settori.

Pronti contro termine: pctonline di MPS

L’investimento è garantito dalla Banca, non ci sono costi di sottoscrizione, e le scadenze sono brevi. Sono queste le principali caratteristiche di “pctonline“, la formula di investimento online in pronti contro termine offerta dal Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena per la clientela retail, ovverosia per investitori e risparmiatori privati. “pctonline” offre a breve termine, sulla scadenza di tre mesi, un rendimento che è sia certo sia interessante con sottoscrizione online che è sia flessibile, sia conveniente. “pctonline“, infatti, è conveniente in quanto non ci sono costi di sottoscrizione, mentre è flessibile in virtù del fatto che con MPS si può investire in pronti contro termine per importi a partire da soli 1.000 euro o multipli. Per investire con “pctonline” occorre essere titolari di un conto corrente MPS, anche online, essere titolare di un deposito titoli, ed occorre altresì aver adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa MiFID.

Risparmio assicurativo con Genertellife

Si chiama “pianopiano“, ed è una interessante formula di risparmio assicurativo proposta da Genertellife, società appartenente al colosso europeo delle assicurazioni Generali, caratterizzata da convenienza, ma anche massima libertà e zero spese. Il prodotto è stato infatti ideato da Genertellife per permettere al sottoscrittore di andarsi a costruire un capitale in maniera sia nuova, sia conveniente e veloce, attraverso dei piccoli versamenti. “pianopiano“, non a caso, si attiva con appena 100 euro al mese a fronte di zero spese in quanto sugli investimenti non ci sono trattenute o caricamenti, ma solo l’1% annuo di commissioni prelevate sul rendimento finanziario ottenuto. Con il prodotto c’è convenienza anche sulle imposte visto che la tassazione è al 12,5% rispetto invece all’aliquota elevata, pari a ben 27%, che si paga con strumenti finanziari quali i conti di deposito. I soldi investiti con “pianopiano” confluiscono in Rialto, un’apposita gestione separata a fronte della scelta di un piano di versamenti a cadenza mensile o annuale.

Banca Imi: disponibili covered warrant su azioni e indici

Il nome dell’Istituto Mobiliare Italiano (Imi), l’ente pubblico che negli anni successivi alla crisi economica del 1929 sostenne i vari settori, viene tenuto alto ancora oggi da Banca Imi: è noto come tale gruppo sia attivo soprattutto nell’offerta di prodotti destinati agli investitori istituzionali e una conferma in tal senso è giunta proprio ieri, quando la banca d’affari di Intesa Sanpaolo ha provveduto a rendere disponibili alcuni covered warrant sul segmento Sedex di Borsa Italiana, strumenti che andranno a osservare da vicino le performance di titoli azionari del nostro paese e di indici internazionali. Occorre dunque fare subito un distinguo tra le azioni e gli indici stessi per comprendere meglio questa offerta.

Banca Reale apre una nuova filiale anche a Milano

Finora i milanesi erano abituati a considerare via Gaetano Giardino come una bella strada centrale della città, non molto distante dal Duomo e dagli altri punti di interesse turistico: questa stessa via diverrà invece ora molto familiare ai risparmiatori del capoluogo lombardo, visto che Banca Reale (l’istituto di credito che fa parte del gruppo assicurativo Reale Mutua) ha deciso di far sorgere proprio qui, più precisamente nello storico palazzo che fa iniziare idealmente la strada, la sua nuova filiale. Non si tratta di un semplice spazio creditizio, ma una sede che promette di essere ancora più vicina alle esigenze degli investitori.

Seat Pagine Gialle chiude le pendenze col Fisco

In merito ad un processo verbale di constatazione che è stato notificato lo scorso 15 marzo 2010, Seat Pagine Gialle in data odierna ha sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate un verbale di accertamento con adesione. A darne notizia è stata proprio Seat Pagine Gialle che, comunque, con un comunicato ufficiale è tornata a ribadire la convinzione di come al tempo, nel 2004, la società avesse rispettato sia le norme del codice civile, sia le Leggi tributarie. La controversia, in particolare, ha riguardato la deducibilità degli interessi passivi sul debito assunto da Seat Pagine Gialle nel 2004, e sugli ammortamenti del Customer Database. Come diretta conseguenza, la società delle Directory ha scelto la via dell’adesione con il Fisco al fine di evitare che su Seat Pagine Gialle, per un tempo indeterminato, continuasse a pendere un contenzioso che anche in caso di esito favorevole avrebbe comunque gravato sulla società in maniera significativa.

Enel Green Power annuncia esercizio greenshoe

La greenshoe, ovverosia l’esercizio dell’opzione di acquisto, sulle azioni di Enel Green Power, nell’ambito della recente Offerta che ha portato la società a sbarcare in Borsa, è stata esercitata. A darne notizia è stata proprio Enel Green Power nel precisare che l’esercizio d’opzione è stata comunicata dai Joint Global Coordinator, e che la greenshoe riguarda il 9% circa dell’Offerta globale di vendita, corrispondente nello specifico a 126.456.258 azioni ordinarie Enel Green Power. Il pagamento del corrispettivo, pari a 202 milioni di euro circa, avverrà in data 9 dicembre prossimo a fronte di un prezzo di trasferimento delle azioni Enel Green Power che è pari a 1,60 euro, ovverosia quello corrispondente al prezzo pagato anche dai piccoli risparmiatori che hanno prenotato i titoli che, lo ricordiamo, offrono un’azione gratis ogni dieci per chi le manterrà in portafoglio per una durata pari ad un anno. Con l’esercizio della greenshoe è stato così complessivamente collocato, nell’ambito dell’Offerta globale di vendita, il 30,8% del capitale sociale di Enel Green Power corrispondente a numero 1.541.456.258 azioni della controllata verde di Enel.

Buona crescita di Japan Tobacco grazie alla vendita di bond

Le principali marche di sigarette nipponiche, tra cui non si possono non citare Mild Seven e Winston, fanno capo a un unico nome, quello di Japan Tobacco: la multinazionale di Tokyo è stata la protagonista finanziaria di questi ultimi giorni, soprattutto alla luce dell’ultimo annuncio agli investitori, i quali sono stati informati dell’imminente quotazione di titoli a cinque anni e in grado di rendere cinque punti base in più rispetto al debito governativo. La compagnia pubblica giapponese è riuscita a conseguire ben 80 miliardi di yen dai propri bond, ma il dato sorprende di più se si pensa che il relativo rendimento è stato nettamente inferiore a quello utilizzato per il pagamento ante imposte.

Sedex: Société Générale propone nuova serie di covered warrant

La giornata odierna rappresenta una vera manna dal cielo per gli investitori amanti dei covered warrant: in effetti, Société Générale, tra le principali compagnie di servizi finanziari in Francia e in Europa, ha messo a disposizione ben cinquantaquattro nuovi prodotti che hanno cominciato le loro quotazioni presso il Sedex proprio oggi. Il comunicato della società parigina è stato molto chiaro in questo senso: gli strumenti in questione sono dedicati soprattutto a coloro che intendono focalizzare le loro strategie di portafoglio sull’effetto leva e sulle performance, siano esse positive che negative, dell’indice Ftse Mib. Anzitutto, c’è da dire che lo strike dei covered warrant verrà costantemente aggiornato ai livelli del mercato, un tipico accorgimento di Société Générale, la quale propone spesso dei titoli a scadenza molto lunga e che interessano a quei risparmiatori che prediligono la posizione long, vale a dire quella improntata al rialzo.