Recupero di redditività ed efficienza, semplificazione della struttura societaria e di quella organizzativa, ma anche ottimizzazione dell’allocazione del capitale e miglioramento del profilo di liquidità. Sono questi alcuni dei punti cardine del Piano Strategico 2011-2014 del Creval, Gruppo bancario Credito Valtellinese, che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione riunitosi sotto la presidenza di Giovanni De Censi. Il Piano Strategico, che è stato presentato da Miro Fiordi, Amministratore Delegato del Creval, riafferma per il Gruppo il valore legato al modello di Banca Popolare Cooperativa vicina al territorio, ed in tal senso sono state definite le linee di direttrici di sviluppo per i prossimi anni anche al fine di creare nel medio e nel lungo periodo valore sostenibile. Nel dettaglio, a fine Piano il Gruppo bancario Credito Valtellinese stima di conseguire un utile di pertinenza della Capogruppo pari a 178 milioni di euro a fronte di un utile per azione, sempre nel 2014, pari a 0,43 euro, unitamente ad un tasso di crescita e di sviluppo tanto degli impieghi quanto della raccolta aggregata superiore ai livelli di mercato.
Pimco: le obbligazioni spagnole acquistano nuovo fascino
Pacific Investment Management Co., compagnia statunitense meglio conosciuta con l’acronimo Pimco, ha analizzato con attenzione le performance dei titoli obbligazionari della Spagna: le conclusioni in questione, le quali hanno dato nuova fiducia a questi strumenti come potenziale investimento, si devono a un manager monetario del gruppo, Andrew Bosomworth. In effetti, quest’ultimo ha rilevato un reale progresso economico della nazione iberica e si può dare un ampio credito a queste considerazioni, visto che la stessa Pimco rappresenta una vera e propria autorità delle obbligazioni a livello globale. Come è noto, il governo di Madrid sta tentando in tutti i modi di convincere gli investitori circa i interventi sulle banche effettuati senza dissestare le finanze pubbliche ed evitando il soccorso internazionale come è successo per Grecia e Irlanda.
Asia: le previsioni sui principali bond e valute
Il continente che gli investitori finanziari devono monitorare con maggiore attenzione in questo momento è quello asiatico: ci sono infatti molti eventi, economici e non, che potrebbero influenzare il trading in questione, in particolare le performance dei titoli obbligazionari e delle valute. Analizziamo dunque nel dettaglio ogni specifica situazione. Per quel che concerne il Giappone, ad esempio, sono previsti due incontri importanti con la stampa, quello del segretario di Gabinetto, Yukio Edano, e quello di Hiromasa Yonekura, numero uno di Keidran, la maggiore lobby commerciale del paese; inoltre, il ministero dell’Economia riferirà circa gli indici industriali e il loro andamento a dicembre, eventi che potrebbero smuovere il rendimento dei bond governativi decennali (la scadenza è fissata nel 2020), attualmente all’1,2% e che secondo la Japan Bond Trading Co. dovrebbe salire in maniera ulteriore.
Atlantia presenta gli obiettivi di crescita fino al 2015
Una crescita dell’Ebitda, anno su anno, del 4% circa nel periodo dal 2011 al 2015. E’ questo uno dei target di crescita del Gruppo Atlantia in accordo con gli obiettivi che in data odierna, lunedì 21 febbraio 2011, l’Amministratore Delegato della società, a Londra, ha illustrato alla comunità finanziaria. Il Gruppo Atlantia con un comunicato ufficiale ha altresì comunicato i dati preliminari 2010 per cui sono attesi ricavi consolidati in aumento del 7,5% circa a 3.750 milioni di euro a fronte di una crescita omogenea pari al 3,5% circa. Stesso livello di crescita nell’anno, pari al 7% circa, per l’Ebitda che è atteso poco sotto i 2,3 miliardi di euro, per l’esattezza a 2.285 milioni di euro circa, mentre gli investimenti sono stimati in aumento rispetto al 2009 del 20% a 1,5 miliardi di euro circa. Il tutto a fronte di una crescita sostenuta, per il Gruppo Atlantia, delle società estere con un incremento del 7% del traffico e del 12% dei ricavi da pedaggio; la liquidità del Gruppo Atlantia, al servizio del piano di investimenti, è pari a ben sei miliardi di euro circa.
CIR: Sorgenia, ricavi 2010 in crescita
Si è chiuso con ricavi e con margini operativi in crescita il 2010 per Sorgenia, società del Gruppo CIR. Nonostante lo scorso anno sia stato un anno tutt’altro che facile, per effetto della congiuntura economica, infatti, la società controllata dal Gruppo CIR, e partecipata da Verbund, operatore austriaco, ha beneficiato sia dell’incremento dei volumi di elettricità venduti, sia degli effetti del bilanciamento tra la generazione di energia e la vendita. Ebbene, riunitosi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia ha approvato il Bilancio d’esercizio 2010, caratterizzato, come sopra accennato, da una crescita del fatturato del 14,7% a 2,67 miliardi di euro, ed un Ebitda balzato del 28,2% a 151,1 milioni di euro rispetto ai 117,8 milioni di euro dell’esercizio 2009. Nell’anno c’è stata una crescita del 16,3% dei volumi di energia elettrica che sono stati venduti ai clienti finali, mentre per quel che riguarda il piano di investimenti l’evento saliente del 2010 è stato quello legato all’entrata in funzione, a fine anno, della nuova centrale a ciclo combinato che, con una potenza pari a ben 800 MW circa, si trova a Bertonico-Turano Lodigiano.
Banca Imi: i nuovi certificati puntano sul cambio euro-sterlina
Il tasso di cambio tra euro e sterlina, una protezione finanziaria garantita al 100% e una durata quadriennale: sono queste le caratteristiche principali dei certificati di investimento lanciati da Banca Imi presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, una buona opportunità per coloro che sono interessati ai mercati valutari. La banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo (l’istituzione risale al 2007, quando Banca Imi e Banca Caboto hanno dato vita a questa nuova realtà) ha deciso infatti di puntare su degli Equity Protection Short Certificates Quanto, la cui scadenza è stata fissata al 9 febbraio del 2015. Anzitutto, bisogna precisare che gli investitori possono fare affidamento su dei rating piuttosto lusinghieri per quel che concerne la società emittente: Moody’s e Fitch si sono sbilanciati con dei giudizi che contraddistinguono un’ottima affidabilità, rispettivamente Aa3 e AA-, mentre Standard & Poor’s ha valutato la banca con un A+ (discreta affidabilità).
Il 2011 potrebbe essere l’anno del boom per lo zucchero
La produzione globale di zucchero potrebbe eccedere in maniera importante la domanda dello stesso “oro bianco” per la prima volta negli ultimi quattro anni: la previsione è stata stilata dal broker e ricercatore Jonathan Kingsmann, il quale ha fatto riferimento, in particolare, alle condizioni meteorologiche che dovrebbero rimanere sostanzialmente normali. Il surplus di mercato è stato stimato in circa 5,61 milioni di tonnellate per quel che concerne l’anno commerciale che inizierà il prossimo 1° aprile, una bella inversione di tendenza rispetto al deficit di 102.000 tonnellate registrato nel corso dell’ultima stagione. Sono i coltivatori della Cina, del Brasile, della Russia e della Thailandia a guidare queste performance e quindi ci si aspetta altri buoni risultati proprio da loro.
Caffè: i futures tornano agli alti livelli del 1997
Le meraviglie del caffè non sono ancora finite: la commodity alimentare prosegue infatti imperterrita il proprio rally, tanto che i livelli raggiunti sono praticamente identici ai picchi del 1997. Questo rialzo così sorprendente è stato favorito soprattutto dalla domanda globale, di gran lunga superiore alla produzione, visto che gli investitori hanno sottoscritto azioni su azioni relative alle principali aziende del settore, vale a dire Starbucks Corporation e Green Mountain Coffee Roasters. È proprio quest’ultima società che si è caratterizzata ampiamente in positivo, con un trading piuttosto sostanzioso, addirittura al di sopra di qualsiasi altra azienda che fa parte dell’indice Standard & Poor’s 500.
OPA Erg Renew: Offerta ritenuta efficace
Si è concluso il periodo di Offerta, con adesioni al 94,641% del capitale sociale, stando ai risultati provvisori, l’OPA volontaria che Erg S.p.A. ha promosso sulla totalità delle azioni ordinarie della società ERG Renew S.p.A. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio ERG nel sottolineare, di conseguenza, come l’Offerta sia ritenuta efficace, e come la società procederà ad acquistare tutti i titoli portati in OPA. I risultati definitivi dell’OPA volontaria che Erg S.p.A. ha promosso sulla totalità delle azioni ordinarie della società ERG Renew S.p.A. saranno pubblicati il 24 febbraio 2011 con un apposito avviso sul Quotidiano “Il Sole 24 Ore“. Nel dettaglio, in accordo con i dati acquisiti da ERG dall’intermediario incaricato alla raccolta delle adesioni, sono state portate in OPA azioni pari a numero 13.962.309 corrispondenti al 62,748% di quelle oggetto dell’Offerta; a queste poi vanno aggiunte altre 952.629 azioni ordinarie ERG Renew S.p.A. che ERG ha acquistato al di fuori dell’Offerta.
Btp e CCTeu: asta 25 febbraio 2011
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di venerdì prossimo, 25 febbraio 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per l’1 marzo del 2011. Trattasi, nello specifico, in nona tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza il 15 ottobre 2010, scadenza il 15 ottobre 2017, e con codice ISIN IT0004652175; i titoli offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari allo 0,80%. La prossima cedola dei titoli che saranno collocati dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), è stata già fissata ed è pari, in data 15 aprile 2011, all’1,016%.
Fsoc: gli hedge fund potrebbero provocare rischi sistemici
Gli hedge fund rischiano seriamente di minacciare ancora una volta la stabilità economica degli Stati Uniti in un periodo che può ancora definirsi di crisi: la constatazione emerge con chiarezza dal rapporto stilato di recente dallo staff del Financial Stability Oversight Council, il quale ha come obiettivo principale quello di agevolare il compito dei regolatori nel decidere quali compagnie finanziare devono essere assicurate alla supervisione della Fed. Il documento in questione ha messo in luce come un probabile “esodo” da parte degli investitori in questo tipo di strumento potrebbe causare il congelamento delle attività in alcuni mercati. Gli stessi problemi verrebbero causati dalle operazioni del comparto assicurativo.
Ctz e Bot semestrali: asta 23 febbraio 2011
Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per mercoledì prossimo, 23 febbraio 2011, un’asta di BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a sei mesi, per un controvalore pari a 9 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei BOT 31.08.2011, con scadenza a 184 giorni a fronte della data di regolamento fissata per lunedì 28 febbraio 2011; l’emissione è stata disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in concomitanza con la scadenza, in data 28 febbraio 2011, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,59 miliardi di euro. I risparmiatori potranno come al solito prenotare in asta i Buoni Ordinari del Tesoro, per lotti pari a mille euro nominali o multipli, entro e non oltre la giornata di martedì 22 febbraio 2011, mentre le domande in asta dovranno essere presentate dagli intermediari entro le ore 11 del giorno dopo.
Fotovoltaico: operazione verità di Asso Energie Future
Quanto costa alle famiglie italiane, in bolletta, il fotovoltaico? E’ un salasso oppure a fronte del costo ci sono tanti vantaggi? Ebbene, al riguardo Asso Energie Future e Grid Parity Project, nel corso di una conferenza stampa presso la sala stampa del Senato della Repubblica, hanno lanciato quella che appare essere in tutto e per tutto un’operazione verità. Nel dettaglio, è stato fatto presente come il costo medio mensile per l’energia solare, sulle bollette degli italiani, sia pari a quello di un solo caffè con cornetto, ovverosia 1,70 euro a partire dal corrente anno; una spesa contenuta, quindi, in corrispondenza della quale, sottolineano Asso Energie Future e Grid Parity Project, c’è però un pacchetto nutrito di vantaggi. In particolare, nel nostro Paese, innanzitutto, con lo sviluppo del fotovoltaico l’Italia si spingerà verso gli obiettivi fissati in sede di stipula del protocollo di Kyoto con un taglio delle emissioni di gas serra pari al 5%. Il fotovoltaico, inoltre, è un “affare” per lo Stato visto che nell’arco dei prossimi 30 anni l’Erario potrà incassare all’incirca ben 50 miliardi di euro; il tutto, entro il 2020, a fronte di una produzione di ricchezza dall’energia dal sole pari a ben 110 miliardi di euro.
Royal Bank of Scotland: due obbligazioni senior per l’Italia
Sono ormai due giorni che Royal Bank of Scotland, una delle principali banche del Regno Unito e del continente europeo, ha quotato sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e sull’EuroTlx due prodotti che potrebbero interessare agli investitori che prediligono il tasso fisso: si tratta, nello specifico, di obbligazioni senior, la più diffusa fonte di finanziamento per gli istituti di credito, particolarmente indicate per coloro che vogliono tutelarsi contro il mancato rimborso dell’emittente. Entrando maggiormente nel dettaglio, il riferimento in questione va a Rbs 5,30 (il codice Isin per la relativa sottoscrizione è NL0009694272) e a Rbs 5,80 (il codice in questo caso è XS0574620513).