Credito Valtellinese: approvato il Piano Strategico 2011-2014

Recupero di redditività ed efficienza, semplificazione della struttura societaria e di quella organizzativa, ma anche ottimizzazione dell’allocazione del capitale e miglioramento del profilo di liquidità. Sono questi alcuni dei punti cardine del Piano Strategico 2011-2014 del Creval, Gruppo bancario Credito Valtellinese, che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione riunitosi sotto la presidenza di Giovanni De Censi. Il Piano Strategico, che è stato presentato da Miro Fiordi, Amministratore Delegato del Creval, riafferma per il Gruppo il valore legato al modello di Banca Popolare Cooperativa vicina al territorio, ed in tal senso sono state definite le linee di direttrici di sviluppo per i prossimi anni anche al fine di creare nel medio e nel lungo periodo valore sostenibile. Nel dettaglio, a fine Piano il Gruppo bancario Credito Valtellinese stima di conseguire un utile di pertinenza della Capogruppo pari a 178 milioni di euro a fronte di un utile per azione, sempre nel 2014, pari a 0,43 euro, unitamente ad un tasso di crescita e di sviluppo tanto degli impieghi quanto della raccolta aggregata superiore ai livelli di mercato.

In accordo con una nota ufficiale emessa dal Creval, il gruppo da qui al 2014 punta tra l’altro a consolidare la struttura ma anche ad estrarre valore da quel percorso di crescita che è stato portato aventi nel periodo che va dal 2007 al 2010. L’efficienza economica sarà conseguita attraverso la semplificazione della struttura societaria; il tutto a fronte della piena conformità dei requisiti di liquidità e di patrimonio previsti dalle nuove regole e dai nuovi criteri di Basilea 3.

A livello commerciale, inoltre, il Creval apporterà un efficientamento sia delle strutture centrali, sia della rete anche andando ad istituire delle “aree regionali“; queste ultime, in particolare, incrementeranno ulteriormente la vicinanza della Banca al territorio unitamente sia alla rapidità decisionale, sia al presidio a livello commerciale. Prevista altresì l’apertura di cinquanta filiali del Gruppo in quelle aree giudicate ad elevata attrattività nel Nord e nel Centro Italia.

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