Prysmian, società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader a livello mondiale nel settore dei cavi e dei sistemi per le telecomunicazioni e per l’energia, distribuirà nel mese di aprile del 2011 un monte dividendi pari a complessivi 35 milioni di euro a valere sull’esercizio di bilancio 2010. A darne notizia è stata proprio Prysmian dopo che il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato il progetto di bilancio 2010, caratterizzato in particolare dal raggiungimento dell’obiettivo di redditività annuale per effetto di un Ebitda adjusted 2010 a 387 milioni di euro a fronte di ricavi a 4,57 miliardi di euro che hanno fatto registrare una crescita organica del 3,2%. Prysmian nel secondo semestre, rispetto alla media annuale di crescita conseguita, ha fatto registrare un andamento del business in accelerazione con un crescita organica balzata del 9,7%, ed un Ebitda adjusted pari a 206 milioni di euro rispetto ai 181 milioni di euro dei primi sei mesi del 2010. Il portafoglio ordini, per quel che riguarda la trasmissione di energia, ha superato al 31 dicembre del 2010 la quota di 1,5 miliardi di euro, andando così a registrare un forte incremento rispetto ai 900 milioni di euro al 31 dicembre del 2009.
Titoli di Stato: Btp, asta 11 marzo 2011
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di venerdì prossimo, 11 marzo 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per il 15 marzo del 2011. Trattasi, nello specifico, in settima tranche, dell’offerta di Btp con decorrenza 1º novembre 2010, scadenza 1º novembre 2015, codice ISIN IT0004656275, e tasso di interesse lordo annuo facciale al 3%. In sesta tranche viene invece offerto dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Btp con decorrenza 1º settembre 2010, scadenza 1º marzo 2026, codice ISIN IT0004644735 e tasso di interesse lordo annuo facciale al 4,5%. Per le due emissioni, i risparmiatori potranno prenotare in asta presso le banche ed alla Posta i titoli per importi pari a mille euro nominali o multipli di mille euro entro e non oltre la data di giovedì 10 marzo 2011, mentre le domande in asta dovranno essere presentate dagli intermediari autorizzati entro e non oltre le ore 11 del giorno dopo.
Cotone, le scorte limitate fanno volare i futures
I contratti futures che osservano da vicino l’andamento del cotone come commodity hanno subito un rialzo record nel corso di quest’ultima settimana: il rialzo è stato favorito senz’altro dal fatto che la domanda globale proveniente dagli stabilimenti tessili dovrebbe continuare ad essere superiore all’offerta disponibile. In particolare, l’output della Cina, il maggior consumatore di cotone al mondo, è calato di 6,3 punti percentuali nel 2010. Al contrario, le vendite statunitensi sono aumentate del 56% nella settimana che si è conclusa lo scorso 24 febbraio rispetto ai sette giorni precedenti, così come ha anche confermato lo Us Department of Agricolture, il dipartimento americano relativo al settore primario. In pratica, i prezzi sono più che raddoppiati. John Flanagan, presidente della Flanagan Trading Corporation, ha parlato espressamente di una sfida a livello internazionale, anche perché le ultime resistenze commerciali che sono state realizzate erano più che altro acquisizioni.
Filippine: garanzia nipponica per i bond denominati in yen
La cessione di titoli obbligazionari con scadenza a quindici anni già pianificata dal governo delle Filippine si arricchisce di nuovi elementi che potrebbero interessare agli investitori; in effetti, questi bond, i quali sono denominati in yen, non potevano che beneficiare delle garanzie offerte da un istituto di credito nipponico, la Japan Bank for International Cooperation, così da rendere ancora più sicura questa emissione, la quale dovrebbe avvenire nel primo semestre di quest’anno. Il segretario delle Finanze, Cesar Purisima, è stato molto chiaro in questo senso. In pratica, è stato fornito un pieno sostegno al lancio di questi Samurai bond, ma comunque i quindici anni decisi inizialmente per la scadenza degli strumenti in questione non cambieranno, visto che si tratta dell’arco temporale minimo che il paese asiatico può richiedere.
ERG: risultato netto 2010 negativo ma in miglioramento
Si è chiuso con un risultato netto di Gruppo, a valori correnti, negativo per 20 milioni di euro il 2010 di Erg. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari in concomitanza con l’esame e l’approvazione del progetto di bilancio e del bilancio consolidato 2010 da parte del Consiglio di Amministrazione; dai dati è emerso un margine operativo lordo consolidato pari, a valori correnti adjusted, a 305 milioni di euro rispetto ai 92 milioni di euro dell’esercizio 2009. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di ERG, Alessandro Garrone, i dati 2010, per quel che riguarda la divisione Refining & Marketing, si sono attestati in miglioramento rispetto all’esercizio 2009 ma hanno comunque risentito della debolezza degli scenari di raffinazione per effetto della crisi economica mondiale. Di contro, anche grazie al contributo degli asset che ERG ha acquisito nello scorso mese di luglio, il settore di ERG legato alle fonti rinnovabili ha fatto registrare un incremento molto importante della produzione di energia, in particolar modo dal settore eolico.
Fondi Comuni di Investimento: patrimonio gestito sopra i 1.000 miliardi di euro
Si è attestato oltre i mille miliardi di euro, al 31 dicembre del 2010, il patrimonio gestito in Italia dall’industria dei Fondi Comuni di Investimento. A darne notizia è stata Assogestioni che nella giornata di ieri, giovedì 3 marzo 2011, ha pubblicato il Report relativo al quarto trimestre 2010 sulla “Mappa trimestrale del risparmio gestito“. Nel dettaglio, il patrimonio gestito si attesta a 1.007 miliardi di euro a fronte di una raccolta complessiva pari a 26 miliardi di euro; in particolare, Assogestioni ha rilevato come le gestioni di portafoglio abbiano apportato oltre 18 miliardi euro, mentre sugli OICR aperti il 58% del patrimonio investito va ai fondi di diritto estero. Relativamente al solo quarto trimestre 2010, la raccolta netta per l’industria dei Fondi Comuni di Investimento è stata archiviata con flussi in uscita pari a 1,3 miliardi di euro. A fine anno l’asset class più ampia di investimenti in Fondi risulta ancora una volta essere rappresentata dagli Obbligazionari, che “coprono” all’incirca un terzo del patrimonio gestito complessivo; un quinto degli asset viene detenuto dai prodotti Bilanciati.
Arca Sgr punta su tre nuovi fondi obbligazionari
Arca Sgr, la società di gestione del risparmio attiva sin dal 1983 e composta in prevalenza da istituti di credito popolare, da società di intermediazione mobiliare e da altre banche, si conferma un leader di primo livello per quel che concerne l’emissione di fondi comuni di investimento: l’ultima offerta risale a pochi giorni fa, quando sono stati collocati tre nuovi prodotti, vale a dire Arca Cedola Bond Globale Euro III, Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Locale e Arca Cedola Bond Paesi Emergenti. Come si comprende piuttosto facilmente, si tratta di strumenti a carattere obbligazionario, i quali fanno capo in due casi alla famiglia Arca Cedola, ben conosciuta dai risparmiatori del nostro paese, e in un caso a una nuova proposta. Quali sono le caratteristiche principali di questi nuovi strumenti finanziari?
Bancomer: venduti bond per due miliardi di dollari
Il gruppo finanziario Bancomer Sa, l’unità messicana che fa parte integrante di Bbva, la seconda banca di Spagna, ha deciso di vendere titoli obbligazionari per ben due miliardi di dollari: si tratta, in pratica, di una operazione piuttosto consistente e che si è posta come obiettivo principale quello di rappresentare l’offerta più importante di sempre per quel che concerne i bond del Messico. L’annuncio dell’istituto è stato chiaro, 750 milioni di dollari dell’intero totale andranno a riguardare gli strumenti con una scadenza a cinque anni e con un rendimento pari al 2,37% (237 punti base al di sopra di quanto proposto dal Tesoro americano), mentre i restanti 1,25 miliardi di dollari si riferiranno alle obbligazioni decennali che presentano uno spread pari a 312 punti base.
Autogrill continua a crescere negli Usa
Il Gruppo della ristorazione Autogrill continua ad espandersi negli Stati Uniti, ed in particolare in California annunciando la stipula di un nuovo contratto decennale, dal 2011 al 2021, attraverso la divisione HMSHost, presso lo scalo John Wayne di Santa Ana; con questo nuovo contratto i punti vendita gestiti dal Gruppo Autogrill salgono così a diciassette a fronte di una presenza della società italiana nello scalo che dura oramai da oltre venti anni. Nel dettaglio, la nuova commessa che entrerà a regime a partire dall’anno 2012, sarà in grado di apportare ad Autogrill, in base alle stime comunicate dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, una generazione di ricavi annua pari all’incirca a 25 milioni dollari americani. Nel nuovo Terminal C dello scalo John Wayne di Santa Ana saranno così aperti ben otto locali che, aggiunti ai nove già gestiti da HMSHost presso i Terminal A e B, fanno salire il totale, come sopra accennato, a quota 17.
De’ Longhi: risultati 2010 sopra le attese
Si è chiuso con risultati brillanti ed oltre le attese il 2010 per De’ Longhi. Il Consiglio di Amministrazione della società ha infatti esaminato ed approvato i dati al 31 dicembre 2010, caratterizzati innanzitutto da un balzo del 131,5% dell’utile netto, che sale anno su anno a 124,4 milioni di euro; i ricavi si sono attestati in crescita del 15,8% a 1,62 miliardi di euro grazie anche alla forte crescita, con un +36,7% anno su anno, del fatturato nei Paesi Emergenti. L’Ebit 2010, prima degli oneri non ricorrenti, si è attestato a 199,1 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto, a 4,7 milioni di euro, è stato da un anno all’altro quasi azzerato. Per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, De’ Longhi con un comunicato ufficiale sottolinea come il 2011 sia ancora caratterizzato da uno scenario incerto; pur tuttavia, la società ritiene di poter proseguire nel percorso di crescita facendo leva su mercati ad elevato potenziale di crescita, sul mix vincente dei propri prodotti, nonché sulla continua attività finalizzata all’innovazione.
Mongolia: pianificata la prima vendita di bond sovrani
Le emissioni obbligazionarie non conoscono confini e non deve quindi stupire se vanno a coinvolgere anche paesi, per così dire, “inconsueti”: la Mongolia sta pianificando la sua prima cessione di obbligazioni sovrane, tentando di conseguire una somma almeno pari a 500 milioni di dollari e di agevolare l’operato di alcune compagnie nazionali. Come ha specificato Ganhuyag Chuluun Hutagt, viceministro delle Finanze dello stato asiatico, l’intento principale di questa operazione è quello di quotare dei bond che siano in grado di aprire una sorta di finestra privilegiata per le società private. La vendita da parte del governo di Ulan Bator dovrebbe avvenire con tutta probabilità proprio nel corso di quest’anno, ma dipenderà strettamente dall’approvazione del Parlamento.
Un 2011 incerto per il palladio dopo il calo dei cargo russi
La Russia rappresenta il principale paese al mondo per quel che concerne la produzione di palladio, dunque non deve stupire più di tanto se le sue sorti commerciali influenzano così nettamente le performance del metallo: la vasta nazione europea ha esportato la quantità più bassa degli ultimi quindici anni in Svizzera, segno che le scorte sono in fase calante e che potrebbero portare i prezzi a un aumento del 15% rispetto a due mesi fa. I cargo diretti verso lo stato elvetico, nel quale il trading del palladio raggiunge dimensioni considerevoli, sono diminuiti del 12%, con una quantità che a fine 2010 già ammontava a 500.000 once; il prezioso metallo viene sfruttato soprattutto nei convertitori catalitici. Tra l’altro, gran parte degli analisti hanno previsto che i prezzi in questione aumenteranno fino a quota 940 dollari l’oncia nel corso di questo 2011.
Snam Rete Gas: dividendo 2011, stacco cedola a maggio
Sarà staccato nel prossimo mese di maggio, e precisamente il giorno 23, con messa in pagamento in data 26 maggio 2011, il dividendo di Snam Rete Gas. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che, sotto la presidenza di Salvatore Sardo, il Consiglio di Amministrazione si è riunito per approvare sia il progetto di bilancio di esercizio, sia il bilancio consolidato relativo all’anno 201o. In linea con i dati di preconsuntivo già resi noti da Snam Rete Gas alla comunità finanziaria, il 2010 per la società si chiude con un utile netto consolidato pari a 1.106 milioni di euro; in virtù di tale risultato il Consiglio di Amministrazione, a valere sul 2010, ha proposto un dividendo 2011 pari a 0,23 euro per ogni azione Snam Rete Gas posseduta. Tenendo conto che già Snam Rete Gas ha pagato, a titolo di acconto lo scorso anno, un dividendo pari a 0,09 euro per azione, distribuiti nell’ottobre del 2010, allora restano da pagare agli azionisti 0,14 euro per azione, come sopra accennato, in data 26 maggio 2011 con stacco cedola il 23.
Compagnie de Financement Foncier offre un nuovo covered bond
Compagnie de Financement Foncier è l’unità francese di Crédit Foncier de France specializzata nell’emissione di covered bond: appare quindi scontato come anche l’ultima offerta di questa compagnia sia collegata a questi specifici strumenti finanziari, visto che verrà proposto un titolo con scadenza a tre anni, almeno secondo quanto trapela dalle ultime indiscrezioni. Crédit Foncier opera soprattutto in ambito immobiliare con prestiti ipotecari, ma bisogna ricordare che i covered bond sono piuttosto simili ai prodotti relativi a questo comparto, anche se richiedono pur sempre alle società emittenti che il collaterale (la garanzia del prestito) venga iscritto negli appositi libri contabili. La scelta è stata presa per proporre un’alternativa più che valida e sicura ai prodotti finanziari immobiliari, i quali sono stati ritenuti da più parti, a volte in modo anche malevolo, come la causa principale della crisi finanziaria scoppiata nel 2008.