Il pool di istituti di credito scelto dalla banca centrale dello Sri Lanka è di sicuro prestigio: Hsbc, Bank of America, Royal Bank of Scotland e Barclays ne fanno infatti parte e avranno il compito di gestire nel dettaglio la futura emissione del bond sovrano cingalese. Le aspettative della nazione asiatica sono moderatamente ottimiste, in effetti si parla di un miliardo di dollari in titoli, con una probabile scadenza decennale e il ritiro di alcuni prestiti lanciati negli ultimi anni. L’annuncio è giunto direttamente dal governatore della banca, Ajith Nivard Cabraal: a suo parere, vi saranno a breve degli incontri per discutere i dettagli della quotazione, ma saranno soprattutto le banche citate in precedenza a guidare il paese.
Messico: alti rendimenti per i bond del Grupo Posadas
I costi relativi all’indebitamento del Grupo Posadas stanno crescendo fino ai livelli di quattro mesi fa: l’operatore alberghiero messicano ha infatti deciso di avvalersi di un advisor finanziario per valutare quali sono le opzioni più opportune per ridurre il proprio deficit. In questo modo, il rendimento dei bond denominati in dollari e in scadenza nel 2015 è riuscito a salire di cinquantaquattro punti base (+0,54%), attestandosi lo scorso mese al 10,10%. Intanto, il ritorno economico medio del debito ceduto dalle compagnie del Messico è aumentato dello 0,25%, almeno secondo quanto registrato da JPMorgan Chase. I titoli di Posadas sono giunti fino a un ammontare complessivo di 9,5 miliardi di pesos (circa 813 milioni di dollari), segno che il paese centroamericano sta vivendo una fase di rallentamento per quel che concerne la propria economia.
Banca Tercas: conosciamo meglio i bond 105 Emissione
La Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo è il gruppo abruzzese meglio conosciuto col nome di Banca Tercas: le sue attività sono iniziate nel 1939, quando le casse di risparmio di Atri e Nereto si sono fuse per dar vita a questa realtà. Si tratta, in pratica, di un istituto molto attento alle vocazioni locali, dunque non deve stupire più di tanto il suo profondo radicamento al territorio. Il nome di questa banca è tornato alla ribalta pochi giorni fa, quando sono state lanciate delle interessanti obbligazioni che andranno a rimpolpare il segmento di Borsa Italiana. Di cosa si tratta esattamente? La denominazione ufficiale di questi bond è quella di Banca Tercas 2011/2013 TV 105 Emissione, mentre il codice Isin di riferimento è IT0004680796; i titoli in circolazione sono quattrocento e la modalità di negoziazione scelta è quella del corso secco.
Obbligazione Mediobanca MB2: il gran ritorno
Dopo il grande successo di “MB1”, Mediobanca torna a grande richiesta con una nuova obbligazione, la “MB2”, sottoscrivibile anche in questo caso solo ed esclusivamente attraverso i canali di CheBanca!, la Banca per tutti del Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari. “MB2” è un’obbligazione con il tasso fisso, con durata pari a cinque anni, ed una cedola lorda annua al 3,70%, corrispondente ad un tasso annuo netto del 3,23%. L’obbligazione, il cui emittente è proprio Mediobanca S.p.A., si può sottoscrivere, previa chiaramente la lettura del Prospetto Informativo, solo per chi è titolare del prodotto Conto Titoli CheBanca!. Il periodo di sottoscrizione delle obbligazioni, aventi codice ISIN IT0004743875 va dall’1 luglio del 2011 al 29 luglio del 2011 salvo la chiusura anticipata dell’offerta. La sottoscrizione può avvenire, da parte dei clienti di CheBanca!, online, dalla propria area riservata, oppure recandosi presso le filiali dell’Istituto. La durata dell’obbligazione denominata “Mediobanca MB2” è pari, come sopra accennato, a cinque anni, dal 16 agosto del 2011 al 16 agosto del 2016 a fronte di un rating dell’emittente che è pari a “A+” assegnato dall’Agenzia Standard&Poor’s.
Ossiam lancia in Italia quattro nuovi Etf azionari
Ossiam è l’emittente francese specializzata negli Exchange Traded Fund, ma soprattutto una delle principali filiali di Natixis: questo stesso marchio è quello che si riferisce a quattro nuovi prodotti finanziari che sono stati lanciati da pochissimi giorni presso Borsa Italiana. Cerchiamo di capire di cosa si tratta. La differenziazione è piuttosto netta, due Etf sono in grado di replicare i cosiddetti titoli “minimum variance”, quindi ci si andrà a focalizzare sui titoli che presentano la migliore liquidità in assoluto e che appartengono a due indici specifici: si tratta, nel dettaglio, dello Stoxx 600 e dell’S&P 500. L’obiettivo che la stessa Ossiam intende offrire a tutti i soggetti interessati è quello di minimizzare la volatilità, ma anche di conseguire un livello minimo per quel che riguarda la diversificazione dei settori.
Buoni Fruttiferi luglio 2011: le sei nuove serie
Sono sei anche per il corrente mese di luglio 2011 le nuove serie di Buoni Fruttiferi. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato l’emittente, la Cassa Depositi e Prestiti che, in particolare, ha fatto presente come le serie di giugno 2011, “P45”, “X13”, “M60”, “J13”, “D18” e la serie “B80”, non siano più sottoscrivibili; le nuove serie, sottoscrivibili come al solito presso gli Uffici di Poste Italiane, sono per il mese corrente la “P46”, “X14”, “M61”, “J14”, “D19” e la serie “B81”. Tutti i Buoni Fruttiferi, lo ricordiamo, offrono la garanzia massima, ovverosia quella dello Stato italiano, a fronte della garanzia di restituzione del capitale investito; inoltre i Buoni Fruttiferi possono essere sottoscritti anche via Internet con Poste Italiane per chi ha accesso ad Internet attraverso il conto BancoPosta.
Pronti contro termine al 2,40% netto
Presentano una tassazione al 12,5%, al pari dei titoli di Stato, ma rappresentano un’alternativa, spesso un po’ più redditizia, rispetto proprio ai titoli pubblici. Stiamo parlando in particolare dei “Pronti Contro Termine”, che sono strumenti di investimento a basso rischio ed a breve termine che rappresentano una opportunità da valutare per chi vuole vincolare somme per brevi periodi al fine di ottenere rendimenti superiori a quelli pagati sul conto corrente che spesso sono pari a zero. Tra le banche che attualmente propongono i pronti contro termine a tassi particolarmente interessanti c’è CheBanca!, la Banca per tutti del Gruppo Mediobanca, società quotata in Borsa a Piazza Affari. Per le sottoscrizioni di pronti contro termine CheBanca!, entro e non oltre il 31 luglio 2011, c’è la possibilità di ottenere il 2,75% lordo, pari al 2,40% netto, per i PCT con scadenza ad otto mesi. Ma c’è anche la possibilità di stipula dei pronti contro termine CheBanca! a 4 mesi, con un tasso lordo del 2,25%, corrispondente all’1,96% netto, e quelli a brevissimo termine, pari ad appena due mesi, con un lordo dell’1,75% che corrisponde all’1,53% netto.
Borsa Protetta Arancio al 4,50% entro luglio
Il rendimento è legato all’andamento dell’indice DJ Euro Stoxx50, ma protegge in ogni caso il 75% del capitale che viene investito. Sono queste le principali caratteristiche di Borsa Protetta Arancio, il Fondo del colosso bancario e finanziario olandese Ing Direct che, per le sottoscrizioni effettuate fino al prossimo 31 luglio del 2011, e disinvestendo tra il 23 luglio del 2012 ed il 30 luglio del 2012, offre un rendimento fisso lordo del 4,50%, con protezione al 100% del capitale investito nel caso in cui la performance dell’indice DJ Euro Stoxx50 sia stata nel frattempo compresa tra il -25% ed il +25%; nel caso in cui invece la performance sia stata inferiore a -25%, allora scatta puntuale, come sopra accennato, la protezione del capitale al 75%.
Lettonia: ancora incertezza sulla scelta dei bond internazionali
Il ritorno della Lettonia al mercato delle obbligazioni è previsto per gli ultimi mesi di quest’anno o al massimo per l’inizio del 2012: la scelta si basa in larga misura sulla vendita positiva di ben cinquecento milioni di dollari relativi al debito governativo, operazione che è stata perfezionata nel corso di questo mese. L’annuncio giunge direttamente dal primo ministro, Valdis Dombrovskis. La nazione baltica, la quale beneficia ancora di un prestito sostanzioso da parte dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale (si tratta dei 7,5 miliardi di euro stanziati nel 2008), dovrà far fronte ai propri problemi di deficit entro il prossimo anno, oltre a ridurre l’inflazione a dei livelli che le consentano di accedere all’area dell’euro entro il 2014.
Nigeria: Eurobond al 6,39%, meno che in Ghana e Gabon
Africa e finanza, ci sono occasioni propizie per gli investitori? Il continente “nero” non brilla certo per le proprie performance economiche, molti stati vivono in situazioni di estrema povertà, ma le emissioni finanziarie sono ovviamente presenti anche da queste parti, basta saper cogliere al volo l’opportunità migliore: l’esempio più interessante di questi ultimi tempi è offerto dalla Nigeria. La repubblica federale in questione, la quale è anche il paese africano più popoloso in assoluto, ha lanciato degli Eurobond con scadenza decennale (l’anno di riferimento è quindi il 2021) e con un rendimento complessivo del 6,75%. Inoltre, l’ammontare dell’offerta è di cinquecento milioni di dollari; l’intento del governo di Abuja è sostanzialmente quello di sondare i migliori mercati finanziari a livello internazionale, dunque l’Europa viene considerato uno di questi.
Fotovoltaico: Fintel Energia, nuovo impianto per clienti terzi
E’ stato connesso in rete, per conto di clienti terzi, un nuovo impianto fotovoltaico realizzato da Fintel Energia Group. A darne notizia in data odierna, mercoledì 29 giugno del 2011, è stata proprio la società quotata sul Mercato AIM Italia nel precisare come la società cliente sia Automix, e come l’impianto fotovoltaico abbia una potenza complessiva cumulata pari a 75,44 kWp. L’impianto è stato messo in esercizio a seguito della connessione a cura di Enel Servizio Reti , mentre la realizzazione è stata a cura di Energogreen s.r.l., che per l’occasione ha operato in qualità di Engineering Procurement Construction (EPC). Fintel Energia Group, lo ricordiamo, opera nella filiera dell’energia in qualità di operatore verticalizzato nell’energia elettrica, nel gas naturale, ma anche nello sviluppare e nello sfruttare impianti di produzione di energia alimentati con le fonti rinnovabili.
Titoli di Stato: le emissioni del terzo trimestre 2011
Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha provveduto a rilasciare il calendario dei collocamenti di titoli di Stato attesi per il terzo trimestre del 2011; in particolare, sono stati comunicati i collocamenti dei Btp, Ccteu e Ctz, sia per le nuove emissioni, sia per le nuove tranche di titoli di Stato già in precedenza collocati sul mercato. Ebbene, il Tesoro ha in programma di collocare il nuovo Ctz con decorrenza 30/09/2011, e scadenza il 30/09/2013, per un importo minimo dell’intera emissione pari a ben nove miliardi di euro. Poi c’è il BTP con decorrenza 01/07/2011, scadenza 01/07/2014, ed ammontare minimo dell’intera emissione per 9 miliardi di euro; il BTP con decorrenza 01/09/2011, scadenza 01/03/2022, ed ammontare minimo dell’intera emissione pari a 12 miliardi di euro; ed ancora il BTP con decorrenza 15/09/2011, scadenza 15/09/2016, ed ammontare minimo dell’intera emissione per 10 miliardi di euro.
Nepal: la banca centrale quota bond in scadenza nel 2016
Del Nepal come paese si parla sempre molto poco, meno che mai delle sue vicende finanziarie. Eppure, qualche spunto interessante può giungere anche da questo stato asiatico incastonato tra Cina e India: la banca centrale sta infatti emettendo l’ultimo lotto di obbligazioni, le quali vantano un rendimento pari al 10% e un trend crescente per quel che concerne il tasso di interesse, un elemento sicuramente appetibile per i potenziali sottoscrittori. Il portavoce dell’istituto, Bhaskarmani Gyawali, ha chiaramente spiegato che questa specifica quotazione è volta soprattutto a sondare il mercato di riferimento. Nel dettaglio, si tratta dei National Saving Bonds 2073, mentre l’importo complessivo è di 6,68 miliardi di rupie nepalesi (circa 65 milioni di euro): la maturazione vera e propria avverrà nel 2016, più precisamente nel mese di luglio.
Porto Rico raddoppia la propria offerta di obbligazioni
Il rating di Porto Rico è il più basso in assoluto tra tutti gli stati americani, eppure le iniziative finanziarie non mancano: il Commonwealth centroamericano ha infatti raddoppiato la propria offerta obbligazionaria, dopo il miliardo di dollari relativo alle scommesse degli investitori. Secondo quanto affermato da Josè Otero, vicepresidente del settore finanziario della Government Development Bank, quello attuale era il momento più propizio per effettuare un ingresso nel segmento dei bond; la domanda è stata nettamente superiore a quanto offerto e dunque ci si è avventurati in tal senso. In pratica, il governo di San Juan ha deciso di aggiungere due nuove porzioni finanziarie, per un totale di circa 290 milioni di dollari, alla sua vendita obbligazionaria già pianificata da tempo.