Grazie ad uno dei quesiti del referendum dello scorso giugno, riguardante il nucleare, e grazie al “No” della stragrande maggioranza dei cittadini italiani, il nostro Paese ha evitato investimenti sbagliati nell’atomo per ben 24 miliardi di euro. A fornire questa stima è la Federconsumatori prendendo in particolare a riferimento le nuove stime formulate da Edf per la Francia riguardo ai costi di costruzione di una singola centrale nucleare. D’altronde costruire una centrale nucleare non equivale alla costruzione di un impianto alimentato a fonti rinnovabili. Ad esempio, per i grandi parchi fotovoltaici spesso bastano sei mesi dall’autorizzazione alla progettazione e fino alla connessione in rete dell’impianto.
Borsa di Milano: allevatori contro l’economia di carta
Da quando quattro anni fa è scoppiata in America la bolla dei mutui subprime, i Paesi più industrializzati hanno dovuto affrontare sfide difficili. La crisi finanziaria prima, poi quella economica con la recessione, poi quella occupazionale; in ultimo da circa un anno, a più riprese, abbiamo assistito alla crisi dei debiti sovrani con la Grecia a fare sia da apripista, sia da capofila in tale ambito. Con il piano da 160 miliardi di euro per la Grecia, varato nei giorni scorsi dall’Ue e dall’FMI, il Fondo Monetario Internazionale, sembra si sia finalmente arrestata la speculazione; ma quanto durerà? La domanda è d’obbligo visto che l’economia di carta sta nella sostanza uccidendo l’economia reale.
Commodities: rally del riso grazie alla domanda globale
Le commodities agricole sono davvero svariate, ma ve n’è una che si è comportata meglio delle altre: si tratta del riso, i cui prezzi sono cresciuti soprattutto a causa del contemporaneo aumento della domanda globale. Inoltre, non bisogna dimenticare nemmeno il contributo offerto dall’operazione posta in essere dal governo della Thailandia, che ha spinto verso l’alto i costi delle esportazioni, almeno in base a quanto rilevato dalla Thai Rice Exporters Association. In pratica, comunque, il volume del grano acquisito dallo stesso paese asiatico sarà determinante per il totale complessivo. Che cosa significano delle tariffe così alte, soprattutto per quel che concerne gli investimenti finanziari?
Sogefi: ricavi H1 sopra i 500 milioni
Si è chiuso tutto in accelerazione il primo semestre 2011 di Sogefi, società quotata in Borsa a Piazza Affari, controllata dal Gruppo CIR, ed attiva nella produzione di componenti elastici per sospensioni e nei settori della filtrazione e, in generale, nella componentistica per autoveicoli. Giovedì scorso, 21 luglio del 2011, sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, si è infatti riunito il Consiglio di Amministrazione della società che ha esaminato ed approvato i conti dei primi sei mesi del 2011, caratterizzati da un balzo dei ricavi del 15,1% a 526,6 milioni di euro, e da un utile netto che, a 15,3 milioni di euro, è cresciuto del 54,6% rispetto ai 9,9 milioni di euro di utile netto conseguito nel periodo gennaio-giugno del 2010.
Rendimax Vincolato 24 mesi al 4,30%
Continuano a crescere i rendimenti attivi offerti da Banca Ifis su Rendimax, il conto di deposito remunerato che, al netto delle promozioni, paga ai sottoscrittori interessi tra i più alti attualmente presenti nel panorama bancario italiano. Nei giorni scorsi, infatti, Banca Ifis ha annunciato che sia per i vecchi, sia per i nuovi clienti, innanzitutto, la remunerazione sulle giacenze libere, ovverosia con Rendimax Base, aumenta al 2,50% annuo lordo, ovverosia, tolte le tasse al 27%, all’1,82% netto. Il tasso più elevato attualmente offerto è su Rendimax Vincolato con scadenza a 24 mesi, che rende il 4,30% annuo lordo, ovverosia il 3,14% annuo netto con gli interessi liquidati al cliente in anticipo. Questo significa, ad esempio, che con 10.000 euro investiti in Rendimax Vincolato a 24 mesi si ottiene il rimborso del capitale investito a scadenza, ed il pagamento in anticipo di 627,80 euro di interessi netti.
Petronas: 1,2 miliardi di ringgit da prestiti o sukuk
Petronas Gas Bhd, una delle principali compagnie di tutta la Malesia, è fortemente intenzionata a raccogliere ben 1,2 miliardi di ringgit: la somma in questione servirà per finanziare un nuovo stabilimento da trecento megawatt nella provincia di Sabah, una operazione che potrebbe essere realizzata in maniera compiuta grazie a un prestito obbligazionario o a un’emissione di sukuk. Il costo totale dell’impianto, infatti, ammonta a circa 1,5 miliardi, quindi si tenta di coprire almeno l’80% dell’intero progetto, così come ha anche specificato Datuk Anuar, portavoce della compagnia petrolifera di Kuala Lumpur. I dettagli finanziari e i contatti con le banche straniere e locali devono comunque essere ancora affinati. In particolare, si parla con maggiore insistenza di sukuk e dei prestiti, visto che si tratta delle due opzioni maggiormente percorribili con le risorse attualmente a disposizione: il restante 20% della somma menzionata in precedenza, poi, verrà coperto con titoli azionari.
Calcio e Borsa: Roma e Juventus, nuovi colpi di mercato
Arturo Vidal alla Juventus, e Ivan Heinze alla A.S. Roma. Sono questi gli ultimissimi colpi di mercato annunciati ufficialmente in queste ultime ore dalle due società quotate in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, la società Juventus Football Club S.p.A. ha reso noto d’aver chiuso la trattativa con il club tedesco Bayer 04 Leverkusen per Arturo Vidal. I bianconeri hanno acquisito il giocatore a titolo definitivo a fronte di un corrispettivo che, pari a complessivi 10,5 milioni di euro, sarà pagato in tre rate come segue: a seguito del rilascio del transfer internazionale, Juventus Football Club S.p.A. pagherà al Bayer 04 Leverkusen 5 milioni di euro; altri 3 milioni di euro saranno versati al 30 giugno dell’anno 2012, mentre i restanti 2,5 milioni di euro saranno saldati al 31 dicembre del 2012.
Commerzbank: quotato un nuovo certificato sull’Eurostoxx 50
Commerzbank, uno dei più celebri istituti di credito tedeschi, ha deciso di affidarsi ai certificati di investimento per la sua nuova emissione finanziaria: il prodotto in questione ha cominciato le proprie negoziazioni nella giornata odierna e ha trovato una giusta collocazione all’interno del segmento Sedex di Borsa Italiana. La struttura è quella tipica di questi strumenti, con la liquidazione monetaria e la modalità europea di esercizio. Inoltre, bisogna dimenticare che la data di negoziazione ex diritto al versamento dell’importo periodico (quello che viene definito con gergo anglosassone “bonus amount”) viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede i giorni di registrazone.
Come investire i soldi in BTP€I
Un Btp, ovverosia un Buono del Tesoro Poliennale, emesso dallo Stato italiano, ma indicizzato all’inflazione a fronte del riconoscimento di un tasso di interesse reale, con pagamento due volte l’anno, ovverosia con cedole semestrali. Si presenta così il BTP€I, il Buono del Tesoro Poliennale indicizzato all’Inflazione dell’Area Euro. Al riguardo proprio nei prossimi giorni il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto un’asta di Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro per un controvalore nominale pari a minimo 500 milioni di euro, e massimo 1 miliardo di euro. L’appuntamento, nello specifico, è fissato per il giorno 27 luglio del 2011 a fronte delle richieste, da parte dei risparmiatori e degli investitori, che dovranno pervenire entro e non oltre il 26 luglio 2011 attraverso la prenotazione in asta, allo stesso modo di come avviene per tutti gli altri titoli di Stato, dai Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) ai CCT e passando per i Btp, i Ctz ed i CCTeu.
Bnl Family, il conto pensato per le famiglie
Bnl, l’istituto di credito nostrano che fa capo al gruppo francese Bnp Paribas, ha approntato un interessante conto corrente che è strutturato in modo da venire incontro alle principali esigenze delle famiglie: non è un caso infatti se il suo nome è quello di “Bnl Family”, una soluzione finanziaria che presenta diversi vantaggi. Cerchiamo di capire quali. Anzitutto, sono stati stipulati degli accordi con aziende attive nel campo del tempo libero, in modo da offrire ai clienti sconti e altri servizi, ma sono soprattutto le caratteristiche peculiari del conto a destare interesse. Le soluzioni includono perfino dei validi sostegni per la ristrutturazione della casa, oltre a operazioni di bonifico, carte di credito, bancomat gratuiti, polizze assicurative per la copertura della Rc Auto, ma anche convenzioni con alberghi e strutture turistiche, insomma un elenco davvero sconfinato di punti a favore dello strumento in questione.
Banca Mediolanum: Plus Pct per investire in pronti contro termine
In tema di investimenti non si può non parlare di una delle iniziative più interessanti di Banca Mediolanum: si tratta di In Mediolanum Plus Pct, un investimento in pronti contro termine (lo si capisce già dalle sigle della denominazione) in grado di rendere maggiormente proficui i risparmi. Come funziona esattamente questa sorta di salvadanaio? Il tasso di interesse è vantaggioso nel caso si sia già clienti della banca lombarda e si sia sottoscritto il Conto Freedom: in questo caso e con un investimento che prevede un arco temporale pari a dodici mesi, il rendimento annuo è pari al 2,58% netto. Il tutto può essere realizzato mediante quattro operazioni con cadenza trimestrale e rinnovabili.
Btp e CCTeu: asta 28 luglio 2011
Sono state disposte nuove aste di titoli pubblici a medio e lungo termine da parte del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’appuntamento, per risparmiatori ed investitori, è in particolare fissato per giovedì prossimo, 28 luglio 2011, quando si terranno le aste dei Btp, i Buoni del Tesoro Poliennali, e quelle dei CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi; sia per i Btp, sia per i CCTeu, la data di regolamento delle aste è fissata per la giornata di lunedì 1 agosto del 2011.
Titoli di Stato: 26 luglio 2011, le nuove aste
E’ in rampa di lancio una nuova emissione di titoli pubblici italiani, ed in particolare i Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, ed i CTZ, Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon. In accordo con quanto reso noto in data odierna, giovedì 21 luglio del 2011, dal MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la giornata di martedì prossimo, 26 luglio del 2011, con data di regolamento 29 luglio del 2011, è stata disposta una nuova asta di Bot con scadenza a sei mesi, e per la precisione con scadenza a 186 giorni, per un controvalore pari a 7,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 31.01.2012 che saranno collocati in concomitanza con la scadenza, in data 29 luglio del 2011, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a ben 8,8 miliardi di euro.
PNC, un miliardo di dollari dalle azioni privilegiate perpetue
Pnc Financial Services Group Incorporated è la compagnia statunitense che detiene uno dei maggiori volumi a livello di assets finanziari: la Pittsburgh National Company, questa la denominazione completa del gruppo, detiene infatti più di 264 miliardi di dollari nel complesso. Tale nome è ora salito agli onori della ribalta degli investimenti per la vendita di ben un miliardo di dollari in azioni privilegiate perpetue, una operazione che dovrebbe consentire di aumentare i finanziamenti per la futura acquisizione della filiale bancaria a stelle e strisce della Royal Bank of Canada. Che cosa si spera di ottenere in tal senso? La cessione a cui ci stiamo riferendo ha riguardato dei titoli azionari a tasso fisso e variabile, così come emerge chiaramente dall’annuncio della società americana. Volendo essere più precisi, l’azione privilegiata di Pnc sarà in grado di pagare una percentuale pari al 6,75%, il rendimento economico a cui bisogna fare riferimento.