H2O Asset Management si assicura la gestione del fondo Polaris

Il mandato ricevuto da H2O Asset Management in questi ultimi giorni è davvero importante e prestigioso: la compagnia londinese, celebre proprio per la sua gestione degli assets finanziari, dovrà infatti “prendersi cura” di un comparto del fondo di diritto lussemburghese Polaris Fund. Il nome Polaris fa immediatamente pensare all’omonima piattaforma che opera a livello del Vecchio Continente e che di solito viene incontro alle specifiche esigenze degli investitori di tipo istituzionale e professionale. L’importo dello strumento in questione è pari a cento milioni di euro, visto che si tratta di una strategia obbligazionaria globale e del tipo “total return”.

Conviene investire nel BTP-Italia?

Sembra proprio che il Governo stia puntando moltissimo sul nuovo BTP Italia appena presentato, tanto che qualcuno inizia a chiedersi se non ci sia qualche interesse strano dietro la prima asta del nuovissimo Buono.

La verità dei fatti è semplicemente che il MEF non può certo permettersi un “flop” sul mercato, proprio nel momento in cui si comincia a parlare di ripresa economica.

Pur essendo sempre il Buono del Tesoro Poliennale a 10 anni ad indicare il “benessere” del Paese e la sua posizione nell’Eurozona sappiamo quanto le scadenze a breve termine sono diventate importanti negli ultimi anni e sappiamo anche quanto sia alta la “concorrenza” tra prodotti di quel range di scadenza.

Société Générale inonda nuovamente il Sedex di covered warrant

Più di 1.600 covered warrant non sono certo uno scherzo: è questa la cifra che può vantare Société Générale, l’emittente francese che pare avere una certa predilezione per il Sedex, il segmento di Borsa Italiana in cui vengono negoziati proprio questi strumenti finanziari. L’ultimo lancio, quello a cui si sta facendo riferimento, potrà fare affidamento su un arco temporale piuttosto ampio, visto che la scadenza è prevista addirittura per la fine del 2020, quindi tra dieci anni. I prodotti nuovi di zecca che Piazza Affari sta per conoscere sono ben 245, a conferma di una presenza imponente e importante, con la quota di mercato complessiva che ha ormai raggiunto il 60%.

Stress test negli USA: ok 15 banche su 19

La causa principale (se non l’unica) della crisi dei sub-prime è stata l’esposizione poco trasparente ed azzardata delle banche USA, che si sono trovate scoperte davanti alla bufera finanziaria che ha investito gli States e poi il Mondo intero. Vista la scottatura recente è logico chiedersi se al giorno d’oggi le stesse condizioni di crisi (o simili) potrebbero portare ad un nuovo tracollo finanziario ed è per questo che vengono fatti gli stress test sul settore bancario.

Pur escludendo l’eventualità che succeda due volte la stessa cosa è lecito assicurarsi che il settore sia uscito rafforzato dalla crisi; durante la riunione ieri del FOMC, la FED ha annunciato i risultati di questi stress test, ed il risultato è positivo.

Vodafone cerca nuova liquidità col suo bond quinquennale

Il gruppo Vodafone, il secondo operatore mondiale per quel che riguarda la telefonia mobile, ha emesso titoli obbligazionari per un importo complessivo di un miliardo di dollari: come si spiega questa scelta della multinazionale britannica dal punto di vista degli investimenti finanziari? Anzitutto, bisogna precisare che i bond in questione andranno a beneficiare di una scadenza a cinque anni (la data di maturazione è prevista quindi per il 2017), con un rendimento pari a 1,625 punti percentuali, vale a dire ottanta punti base al di sopra della medesima scadenza dei titoli messi a disposizione dal Tesoro. Volendo essere ancora più precisi, il colosso telefonico di Londra è alla ricerca di capitale e liquidità fresca, in particolare dopo che lo scorso mese sono stati resi noti dati aziendali non certo esaltanti.

Nuovo BTP Italia: le caratteristiche del nuovo Buono del Tesoro Poliennale

Il mercato dei Titoli di Stato sta per aggiornarsi con l’introduzione del nuovissimo BTP Italia; il Buono del Tesoro Poliennale sbarca a Piazza Affari  con la prima emissione prevista dal 19 al 22 marzo 2012. Le caratteristiche del nuovissimo BTP sono molto chiare e semplici;

  • è indicizzato all’inflazione italiana. Una delle preoccupazioni maggiori è il caro vita e per questo il buono indicizzato viene proposto per conquistare quegli investitori preoccupati per il caro vita;
  • le cedole sono semestrali. L’idea di ricevere i profitti del proprio investimento solamente a conclusione dello stesso fa’ ormai parte di un “vecchio” modo di investire che nel mondo finanziario di oggi non ha più riscontro tra i cittadini.
  • la durata è di 4 anni. Con il mondo finanziario in continua evoluzione sappiamo che gli investitori cercano flessibilità e durata limitata. Quattro anni è un arco temporale buono sotto tutti i punti di vista e si inserisce nel mercato dei titoli di Stato per rispondere alle nuove esigenze.

I titoli azionari fanno volare i futures sulla carne bovina

I contratti futures relativi alla carne bovina americana hanno terminato la giornata di ieri in deciso rialzo: le perdite delle settimane precedenti sono state in questo modo compensate, grazie in particolare ai numerosi acquisti tecnici. Nel dettaglio, il rialzo più importante è stato quello degli strumenti finanziari che fanno riferimento alle spedizioni del prossimo mese di aprile, con un incremento di 0,65 punti percentuali, a causa soprattutto dell’andamento incerto del dollaro e del sostanziale appiattimento dei titoli azionari a stelle e strisce.

I migliori bond per il 2012

La scelta di un bond, specialmente se si tratta di un corporate, non è mai semplice, tenendo conto del fatto che la situazione economica che stiamo vivendo è alquanto complicata: l’ultima emissione da parte di Luxottica ha comunque riportato in auge il settore in questione, con uno strumento che è riuscito a raccogliere ben nove miliardi di euro per quel che concerne la domanda. I corporate bond vengono visti come una forma molto valida di investimento, l’alternativa migliore ai titoli di Stato, ma cosa scegliere esattamente? Bisogna anzitutto controllare e analizzare nel dettaglio le performance dei migliori titoli negli ultimi mesi e in questo modo si può ottenere un quadro più chiaro.

Dividendo Fiera Milano torna dopo 2 anni

Giornata molto positiva per Fiera Milano che chiude le contrattazioni mettendo a segno una performance positiva di quasi il 9%; dopo un’apertura anonima a 3.8080 il titolo è subito balzato in cima alla classifica dei più interessanti con al diffusione del bilancio 2011 e le indiscrezioni sul dividendo. Secondo i dati societari l’utile netto del 2011 è stato pari a 5.1 milioni di euro netti (il doppio rispetto al periodo precedente). Il margine lordo è pari a 30.9 milioni di euro mentre l’indebitamento finanziario è diminuito a 52.2 milioni. Bene i ricavi a 278 milioni di euro, anche se la vera notizia riguarda proprio il dividendo; sembra che dopo due anni il CDA proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo pari a 0.20 euro netti per ogni azione ordinaria in circolazione.

Immsi spa comunica i dati di bilancio del 2011

Immsi, società per azioni milanese che è nata dalla scissione di un’altra compagnia del gruppo Telecom Italia, la Sirti, e che si occupa in prevalenza di cantieristica navale e altre attività industriali, ha reso note le stime relative al bilancio dello scorso anno: il consiglio di amministrazione del gruppo lombardo ha infatti approvato tale bilancio, il quale dovrà essere ora necessariamente sottoposto all’assemblea degli azionisti. Che cosa c’è da dire in merito a questi dati? I risultati in questione possono essere definiti sostanzialmente positivi e buoni, anche se il contesto macroeconomico di riferimento è stato nervoso e incerto, motivo per il quale non poteva che registrarsi una minore propensione al consumo.

Linee di credito e imprese italiane: Db Pmi Competitive

Il motto scelto per il prodotto Db Pmi Competitive di Deutsche Bank è più chiaro che mai: si tratta, infatti, secondo quanto affermato dall’istituto di Francoforte, del finanziamento destinato a chi un futuro ce l’ha già in mente. L’intento è quello di venire incontro proprio alle piccole e medie imprese, le quali sono sempre più propense a richiedere un sostegno importante per l’investimento in prodotti finanziari, nelle strategie e nei processi, in modo da riuscire a competere in un contesto che si sta dimostrando dinamico e ampiamente internazionale; in aggiunta, si punta anche a un deciso consolidamento nei mercati già esistenti e per poterne conquistare di nuovi.

Xerox è già alla seconda emissione di debito del 2012

Xerox Corporation, la più grande azienda per quel che concerne la produzione e commercializzazione di stampanti e fotocopiatrici, ha appena terminato la vendita di ben 1,1 miliardi di dollari del proprio debito: l’offerta di tali titoli obbligazionari rappresentano la seconda operazione di questo tipo per quel che concerne il 2012, dopo che il grado di investimento ha raggiunto il suo livello più basso nel corso di questo mese. Nello specifico, il colosso di Norwalk è stato protagonista del lancio di strumenti a tasso variabile e della durata complessiva di diciotto mesi, per un importo totale di seicento milioni di dollari, mentre i restanti cinquecento milioni hanno riguardato i bond a cinque anni e con un ritorno economico molto vicino ai tre punti percentuali (2,95% per la precisione).

Investire in Svizzera nel 2012?

La Svizzera non fa’ mai discutere troppo di se stessa nonostante si trovi al centro dell’Eurozona i suoi interventi politici sono limitati ma fortemente incidenti. Negli anni l’importanza di questo Paese strategico dal punto di vista finanziario è cresciuta esponenzialmente e più o meno sappiamo tutti il motivo che ha portato la Svizzera ad essere il fulcro dei capitali Europei. Ma dal punto di vista dei mercati, visto che non fa’ parte dell’Unione Europea ma ne è al centro, quale è la sua situazione?

Uno sguardo allo SMI della Borsa Svizzera basta a dare una risposta a questa domanda che gli investitori cominciano a farsi da quando si parla di “ripresa”. Dovendo necessariamente investire i propri capitali nel migliore dei modi possibili, tra le scelte degli istituzionali (e non solo) si fa’ largo l’ipotesi di riversare parte della propria liquidità sullo SMI, vista la solidità dimostrata durante il crollo degli USA del 2007-2008 e durante il crollo dell’Eurozona forse ancora in corso.

Ancora un rialzo per i futures legati ai semi di soia

I contratti futures che osservano da vicino le performance dei semi di soia hanno fatto registrare il secondo giorno consecutivo di rialzi: in questo modo, presso il Chicago Board of Trade è stato raggiunto il livello più alto degli ultimi cinque mesi, dopo che il Brasile, maggior rifornitore dell’olio di semi che si ricava da questa commodity, ha tagliato le proprie stime relative alla produzione del 2012. Gli agricoltori del paese sudamericano, infatti, dovrebbero raccogliere circa 68,7 milioni di tonnellate di semi fino al prossimo mese di agosto, mentre si era parlato di 69,2 milioni appena un mese fa.