Qual è il momento migliore per investire in oro

Il momento migliore per investire in oro è quando tutto è confuso e incerto. L’oro fisico non dà cedole e ha prezzi abbastanza volatili, ma offre la certezza di un rendimento praticamente sempre positivo se si guardano gli ultimi dieci anni. Anche nel 2012, nonostante numerosi alti e bassi, il rendimento risulta positivo: da area 1.570$ di inizio anno, oggi siamo in area 1.620$ l’oncia. Alcune società di consulenza del settore e banche d’affari sono convinte che entro fine anno l’oro volerà verso i 2.000 dollari l’oncia.

EMBA e MBA della London Business School: investire sul futuro, senza rinunciare alla carriera

Cambiare, incrementare i propri guadagni e investire sul proprio futuro fanno rima con EMBA e MBA della London Business School. Non c’è età per sognare avendo la certezza di poter modificare le cose con un pizzico di costanza e determinazione. Decidere di stravolgere in meglio la propria posizione, però, è possibile non solo per i giovanissimi, ma anche per chi ha una carriera già avviata e sa di avere bisogno di una svolta. In tempi di crisi una vera necessità! Se questo è il momento più opportuno, la strada giusta passa da un master MBA, perfetto per chi ha già da tempo una attività, ma non vuole e non può rinunciare ai benefici che derivano dal rimettersi sui libri.
La marcia in più fornita da Mba può non essere immediata da seguire, visto che i programmi sono sempre di più, per cui è necessario chiarirsi le idee, avere la certezza di ciò che si desidera ottenere e conoscere insieme le finalità del master.
Quali sono i tuoi obiettivi di carriera e cosa può offrirti davvero l’EMBA?

  • può accelerare la tua ascesa nel settore di riferimento,
  • ti aiuta a migliorare l’attività o a rinnovare la tua organizzazione o, ancora, a cambiare settore e area geografica.
  • Costruire un network professionale più ampio.
  • lavorare su di un programma personalizzato.
  • scegliere tra diverse sedi: Londra, Dubai, New York e Hong Kong.
  • trasformare le tue idee in business, conoscere colleghi brillanti che ce l’hanno fatta.

Non dimentichiamo che l’Emba vanta di una grande credibilità in tutto il mondo, grazie ad un programma che gode di un vasto ranking nella top 10 di programmi EMBA in tutto il mondo.
Profondamente legata al’universo del business, la London Business School è stata inserita tra i 100 brand britannici più noti (Business Superbrands 2012).
In più, a seconda delle esigenze personali, è possibile segure l’EMBA scegliendo tra due location di studio, Londra o Dubai, con la possibilità di una estrema felssibilità degli orari  a coloro che vengono dall’Europa o dal Medio Oriente.
Parliamo di prezzi: ovviamente tutto dipende da quale corso si vuole seguire e sono disponibili molte borse di studio e possibilità di finanziamento per gli iscritti più validi dei corsi.
Una fonte accreditata come il Financial Time, conferma che chi studia all’EMBA di solito riesce ad aumentare il proprio salario del 79% in soli 3 anni dalla laurea.
Da tenere presente che la London Business School include facoltà da più di 30 paesi, studenti provenienti da più di 120 countries ed ex alunni da più di 130 countries.
Una rete di contatti utili della quale si potrà fare parte a vita attraverso un network globale.
Non perdere altro tempo: contatta la scuola per richiedere un’analisi del tuo CV, spiegando perché desideri intraprendere l’EMBA .
Gli orari di frequenza sono flessibili, personalizzabili ed hai la possibilità, prima di iscriverti, di contattare il team di ammissione e prenotare la tua visita di una classe dell’Executive MBA. Il tutto in un ambiente che non è esclusivo, ma è aperto a tutti coloro che sanno che cos’è l’impegno e la capacità di non arrendersi mai per fare carriera. Il materiale informativo puoi scaricarlo su http://www.london.edu/programmes/executivemba.html. Non perdere altro tempo: stringi la mano al tuo futuro, ora.

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Come investire 100mila euro durante la crisi economica

Se un risparmiatore possiede un portafoglio di 100mila euro, una simile disponibilità finanziaria permette di avere maggiori possibilità in tema di diversificazione degli investimenti. Nonostante la crisi economica e finanziaria che imperversa in Europa, e in particolar modo in Italia, è possibile pensare a diversificare puntando in minima parte anche sull’asset class azionaria, allo scopo di beneficiare di eventuali riprese dei mercati azionari. La percentuale per l’azionario varia a seconda del profilo di rischio.

Investire in titoli di stato del Giappone

I politici italiani e spagnoli non sarebbero biasimati se guardassero con invidia alla situazione del Giappone, che è probabilmente il caso più emblematico di distorsioni cognitive nelle scelte degli investitori sui mercati finanziari. Il caso del paese del Sol Levante ha quasi dell’assurdo: il paese cresce a ritmi davvero molto lenti ormai da anni, nella morsa della deflazione e superato nella classifica delle principali economie del mondo dalla vicina Cina, che dallo scorso anno ha conquistato la seconda posizione dietro agli Stati Uniti.

Investire nei bond EFSF in alternativa ai titoli di stato tedeschi

Nella giornata di ieri l’agenzia di rating Moody’s ha tagliato l’outlook a “negativo” da “stabile” sul fondo salva-stati europeo EFSF, a seguito della decisione di rivedere a negativo l’outlook di Germania, Olanda e Lussemburgo, ovvero tre dei quattro paesi virtuosi della zona euro (l’altro è la Finlandia) a vantare ancora il rating di massima affidabilità AAA. Tuttavia, i bond emessi dall’EFSF restano tra i più sicuri sul mercato e possono essere considerati una sorta di alternativa ai solidi Bund tedeschi.

Risparmio gestito subisce deflusso di 4,6 miliardi a giugno 2012

Secondo quanto comunicato da Assogestioni, a giugno l’industria del risparmio gestito ha dovuto fare i conti con un nuovo deflusso di capitali per complessivi 4,6 miliardi di euro. Il saldo tra sottoscrizioni e riscatti chiude un semestre caratterizzato dalle vendite. Da gennaio scorso i deflussi netti totali dai fondi comuni di investimento e dalle gestioni patrimoniali ammontano a 10,1 miliardi di euro: 5,9 miliardi dalle gestioni e 4,2 dai fondi.

Consigli per investire in borsa in tempi di crisi

Chi investe sui mercati azionari deve essere bravo a mantenere invariato il proprio stile operativo. Se si ha un orizzonte temporale pluriennale, non è concettualmente valida la scelta di disinvestire dopo una fase di elevata volatilità e/o forti discese dei listini durate qualche mese. Allo stesso modo se si investe con un orizzonte temporale di pochi giorni o poche settimane, non ha senso tenere le posizioni in portfolio (soprattutto se in perdita) per qualche mese o anno (a meno che non si è in forte guadagno e una parte dei profitti è stata messa già al sicuro).

Investire in bond italiani in tempo di crisi

La crisi dei debiti sovrani continua a imperversare pericolosamente nella periferia europea (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia) e ben presto potrebbe interessare nuovamente anche alcuni paesi finora risparmiati dalla speculazione, ma potenzialmente a rischio per l’elevato debito (Belgio e Irlanda). Il focus ora è spostato tutto su Spagna e Italia. Madrid rischia il default e alla fine il paese iberico dovrebbe essere salvato dall’Europa. Tuttavia, il contagio sta colpendo pesantemente l’Italia, che negli ultimi giorni ha visto crollare la borsa e le quotazioni dei titoli di stato.

Su quali corporate bond puntare durante la crisi dell’euro

Il “lunedì nero” dei mercati finanziari non ha lasciato immuni nemmeno i corporate bond, in particolare quelli di Italia e Spagna che da venerdì sono sotto il tiro della speculazione internazionale. Praticamente tutti i settori hanno sperimentato un deciso ampliamento degli spread, in particolare il settore telefonico. Il bond Telecom Italia scadenza 2055 è sceso del 2,5%, mentre il bond Telefonica scadenza 2033 ha perso il 2%. Secondo Geraud Charpin di Bluebay A.M., “siamo in una fase di contagio della crisi”.

Perché alcuni bond hanno rendimento negativo

La crisi della zona euro ha messo in luce un vero e proprio paradosso nel mondo dei bond, ovvero l’emissione di titoli di stato con rendimenti negativi. In questa fase di grande incertezza sui mercati finanziari può essere comprensibile, anche se anomalo, che dodici fra i più importanti paesi del mondo offrano rendimenti inferiori all’1%, visto che la richiesta di protezione con strumenti sicuri e ad alto rating è in continuo aumento. Tuttavia, è assolutamente paradossale che quattro paesi (Germania, Olanda, Svizzera e Danimarca) di questi dodici ricevano un interesse anziché pagarlo!

Come investire in borsa con l’economia in recessione

La crisi dei debiti sovrani, abbinata ad un contesto economico di forte rallentamento sia nei paesi “maturi” che in quelli “emergenti”, sta creando non pochi grattacapi ai money manager di tutto il mondo. Sebbene l’imperativo categorico in un momento di così forte incertezza resta la difesa del capitale a qualsiasi costo (anche se “comprare la sicurezza” può generare rendimenti negativi, come nel caso dei bond tedeschi o nordici con rating AAA, ndr), la borsa potrebbe non essere un campo minato se si persegue la strada della selezione dei migliori titoli “difensivi”.

Su quali bond investire con lo spread a 500

Il boom dello spread italiano, che venerdì 20 luglio ha raggiunto quota 500, potrebbe far cambiare ancora strategia ad investitori istituzionali e piccoli risparmiatori, in quanto nel breve periodo il rischio-paese è aumentato notevolmente, in quanto si teme un pericoloso contagio dalla traballante Spagna. Per quanto riguarda le strategie sulle obbligazioni, l’obiettivo principale resta quello di diversificare per emittenti e per aree georgrafiche. Inoltre, conviene restare sulle scadenze brevi, per evitare di salire sull’ottovolante delle oscillazioni di titoli con duration a medio-lunga scadenza.

Su quali valute estere investire nel 2012

Diversificare il proprio portfolio con valute diverse dall’euro può essere una scelta corretta, al di là della crisi attuale che imperversa nel vecchio continente. In una fase storica dove l’incertezza regna sovrana, alcuni money manager suggeriscono una diversificazione valutaria fino a oltre il 50% del totale investito, puntando su valute di economie mature (dollaro americano, yen, sterlina), valute rifugio (franco svizzero) e valute forti del Nord Europa (corone scandinave). Se, invece, si vuole optare per una linea più prudente non bisognerebbe andare oltre il 30% del totale investito.

Spread elevato costa all’Italia quasi 150mila posti di lavoro

Il Centro studi Confindustria stima che l’Italia sta sperimentando uno spread eccessivamente elevato rispetto ai fondamentali economici. In particolare, con lo spread Btp-Bund che oggi viaggia tra 470 e 480 punti base, il differenziale aggiuntivo ammonta a oltre 300 punti. Se si considera la crescita economica e i livelli del debito pubblico, lo spread “reale” tra il Btp a dieci anni e il pari scadenza Bund tedesco dovrebbe attestarsi intorno a 164 punti base.