Bond Astaldi 6 anni

Astaldi ha lanciato un nuovo bond a 6 anni, da 100 milioni di euro. Un’operazione che – si legge nella nota che informava sulla transazione in questione – permetterà ad Astaldi di riservarsi la facoltà di regolare ogni conversione mediante pagamento per cassa o una combinazione di azioni ordinarie e cassa. L’importo da pagare dovrà essere versato dalla società in forza della Cash Settlement Option, sulla base del prezzo di quotazione delle azioni della compagnia alla data di riferimento.

Saipem rating tagliato da Barclays a “equalweight”

Il 2012 non è stato uno degli anni migliori per Saipem, sebbene lo scorso anno le azioni della società petrolifera milanese siano riuscite a toccare un record storico alla borsa di Milano a 40,12 euro (17 settembre). Nell’ultimo trimestre dello scorso anno è avvenuta un’esclation di eventi negativi, che hanno spinto il titolo sempre più in basso a Piazza Affari e fatto peggiorare i giudizi dei broker in precedenza quasi tutti estremamente positivi. Ora anche Barclays tende ad allinearsi al consensus, con il taglio del rating a “equalweight” (pesare correttamente in portafoglio).

Spread-Btp a 160 punti nel 2013 secondo Pictet

Dopo l’accelerazione ribassista fin sotto 260 punti base avvenuta a inizio anno, lo spread Btp-Bund sta consolidando all’interno del range compreso tra 250 e 260 basis point. L’euforia generalizzata sui mercati azionari e obbligazionari potrebbe ancora proseguire a lungo, ma molto dipenderà dall’interventismo delle principali banche centrali e da una politica favorevole. In sintesi è questa l’idea di Andrea Delitala, head of investment advisor di Pictet Asset Management. Secondo l’esperto il rally dei mercati è avvenuto in scia all’accordo parziale sul fiscal cliff negli Stati Uniti e alla fase pre-elettorale in Europa.

Grande successo per l’emissione obbligazionaria di eDreams

Dai viaggi alla finanza il passo è breve: si potrebbe tradurre in questa maniera l’operazione che ha visto coinvolta eDreams, celebre agenzia di viaggi che opera sul web (si tratta della maggiore struttura in questo senso per quel che riguarda il continente europeo), visto che è stata emessa una obbligazione per un importo complessivo di 325 milioni di euro. Volendo essere ancora più precisi, il lancio in questione è stato perfezionato attraverso una affiliata, la Geo Debt Finance, molto più specializzata, come appare evidente dal nome, negli strumenti finanziari. L’offerta è stata superata di parecchio, tanto è vero che sono giunte richieste per circa 1,3 miliardi di euro, quattro volte oltre l’ammontare previsto.

Trading online: cominciano i nuovi corsi di Banca Sella

Anche il 2013, come gli ultimi anni, sarà caratterizzato dai corsi di formazione che Banca Sella dedica al trading online: tutta Italia è coinvolta in questo senso, con una organizzazione molto capillare. Di cosa si sta parlando nello specifico? I corsi in questione andranno ad affrontare e approfondire una serie di argomenti interessanti, in particolare le principali regole operative che regolano proprio il trading, senza dimenticare le piattaforme e il loro funzionamento e la gestione dei software di analisi tecnica. In aggiunta, vi sarà spazio anche per le strategie di trading direzionale, in modo da comprendere come operare sui mercati finanziari.

Google quarta trimestrale 2012

Google ha chiuso il quarto trimestre del 2012 con ottimi risultati sul fronte delle vendite e degli utili. La società ha infatti concluso il periodo in esame con ricavi in crescita da 10,58 a 14,42 miliardi di dollari, e pertanto ben oltre il consensus degli analisti, pari a 12,36 miliardi di dollari. L’utile lordo cala invece a quota 3,39 miliardi di dollari, rispetto ai precedenti 3,48 miliardi di dollari. L’utile netto del gruppo segna infine una crescita significativa, con un balzo dai 2,70 miliardi di dollari del quarto trimestre del 2011 ai 2,88 miliardi di dollari dell’ultimo trimestre.

Come investire nel 2013 secondo Dexia Am

Secondo quanto emerge dagli studi degli esperti di Dexia Asset Management, nel primo semestre del 2013 le maggiori opportunità di investimento arriveranno da Piazza Affari e dalla borsa di Madrid. Secondo gli specialisti di Dexia Am i due listini azionari della periferia europea hanno ancora basse valutazioni, per cui i margini di crescita sono potenzialmente elevati. Da un punto di vista economico, Dexia si aspetta una stabilizzazione nella zona euro, una crescita intorno al 2% negli Stati Uniti e un’accelerazione della crescita nei paesi emergenti.

Lanciato in Italia il fondo Gis Income di Pimco

Pimco (Pacific Investment Company Management) ha lanciato nel nostro mercato il suo Gis Income Fund: la società finanziaria californiana ha dunque deciso di consentire agli investitori italiani di fare affidamento su questo fondo obbligazionario globale e multisettoriale, utile per beneficiare di un flusso cedolare costante (fondi comuni obbligazionari che pagano la cedola) e di alto valore. Tra l’altro, l’approccio di questo specifico strumento è piuttosto flessibile. Quali sono le peculiarità che vanno ricordate?

Ispezione banche italiane FMI

Il Fondo Monetario Internazionale ha ufficialmente avviato lo studio sul sistema bancario italiano, con valutazione attenta sulla sua solidità, sulle modalità di supervisione e sull’efficacia dei regolatori. Una sorta di pieno controllo sull’effettivo stato di salute del sistema finanziario italiano, che vedrà gli agenti del Fondo impegnati in una serie di visite formali in Consob, Abi, Banca d’Italia, associazioni di categoria, istituzioni, banche e altro ancora.

Come investire in Btp nel 2013 secondo Russell Investments

Negli ultimi mesi lo spread Btp-Bund è stato interessato da un graduale restringimento verso i 250 punti base, favorito dalla sempre minore avversione per il rischio che ha creato una sorta di mini-bolla sul mercato dei bond periferici europei. Ad esempio i Btp italiani hanno messo a segno una performance del 21% nel 2012 e con l’inizio del nuovo anno sono già in territorio ampiamente positivo. Albert Jalso, manager del Ric Global Bond Fund di Russell Investments, consiglia prudenza sui Btp italiani.

Importi record per i nuovi bond della Polonia

La Polonia ha emesso un volume da record di bond domestici nel corso dell’asta odierna: gli oneri finanziari, inoltre, sono scesi ai minimi di tutti i tempi, visto che gli investitori sono ormai convinti che la banca centrale polacca continuerà a tagliare i tassi di interesse per potenziare l’economia interna. Giusto ieri, si è proprio discusso di questo argomento, ritenendo più che probabile il fatto che la Polonia dovrà tagliare i tassi per evitare la stagnazione. Il Ministero delle Finanze ha deciso di aumentare l’offerta fino a un importo pari a 13,7 miliardi di zloty (si tratta di circa sei miliardi di euro per la precisione).

Italia rapporto debito/pil al 127,3% nel terzo trimestre 2012

Il crollo del pil e l’incremento costante dell’indebitamento pubblico sono le cause principali dell’exploit del fatidico rapporto debito/pil, che in Italia continua a crescere pericolosamente attestandosi sui valori più alti al mondo. Secondo quanto emerge dalle ultime rilevazioni dell’Eurostat, il rapporto debito/pil dell’Italia è salito al 127,3%. E’ il secondo più alto in Europa dopo la Grecia, che evidenzia un ratio al clamoroso livello del 152,6%. I dati si riferiscono al terzo trimestre del 2012. A novembre scorso il debito pubblico dell’Italia aveva toccato un nuovo record a 2.020,668 miliardi di euro.

Vendite saldi sopra le attese

Secondo quanto affermato dalla Confesercenti, le vendite dei saldi invernali 2013 stanno andando sopra le attese. Rispetto allo scorso anno si registra così un’attesa inversione di tendenza, concentrata prevalentemente al Nord e al Centro. Più in fatica il Sud, dove si compra evidentemente di meno, ma dove comunque i risultati sono meno drammatici del crollo che era stato previsto. A due settimane dall’avvio della stagione dello shopping a saldo, i dati rimangono pertanto in territorio chiaro scuro.

Paradisi fiscali addio?

Forse è troppo presto per gridare alla fine dei paradisi fiscali, ma quanto sta accadendo alle isole Cayman, l’arcipelago caraibico noto – oltre che per la bellezza dei paesaggi – anche per essere uno degli approdi preferenziali da parte di coloro che vogliono aggirare il fisco nazionale, è certamente un segno dei tempi. Le autorità del luogo stanno infatti rendendo pubblici i nomi di migliaia di società “nascoste”, insieme a quelli dei loro referenti e direttori.