Oro trend rialzista ormai finito secondo Goldman Sachs

E’ un brutto momento per l’oro, che a febbraio ha registrato il più forte calo mensile da maggio 2012 e una delle peggiori sequenze ribassiste dal 1997 a oggi. Anche marzo è cominciato con un leggere calo e con i prezzi che si sono avvicinati ai minimi del 21 febbraio scorso a 1.555 dollari l’oncia, ovvero il livello più basso registrato dalla scorsa estate. Intanto, prosegue il disinvestimento dei grandi hedge funds mentre gli Etf stanno sperimentando riscatti record.

In particolare, l’Spdr Gold Trust, ovvero l’Etf in oro fisico più importante del mondo, sta facendo i conti con una costante discesa degli asset gestiti, ormai ai minimi da agosto scorso. Secondo Goldman Sachs, ci sono diversi indizi che fanno pensare che il trend rialzista ultradecennale dell’oro sia ormai finito. La view sul metallo giallo della banca d’affari newyorkese è negativa. Il target price a 6 mesi è stato abbassato a 1.600 dollari l’oncia, mentre il target a 12 mesi a 1.550 dollari l’oncia.

ORO: QUINTO MESE CONSECUTIVO IN CALO

La sensazione è che il mercato possa ancora riscoprire l’oro come “bene rifugio”, ma non nel breve periodo e non a questi prezzi. Un’eventuale forte discesa delle quotazioni nei prossimi mesi potrebbe attirare nuovamente l’attenzione dei grandi investitori internazionali, soprattutto se il contesto economico-finanziario dovesse mantenersi incerto. L’andamento del metallo prezioso è strettamente collegato a quello dell’intero settore delle commodity, che negli ultimi mesi ha fatto peggio dell’azionario. Barclays ritiene che le materie prime stiano soffrendo l’incertezza sulle prospettive economiche della Cina, soprattutto dopo la decisione del governo centrale di raffreddare il settore immobiliare domestico.

ORO: E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI VENDERE?

Inoltre, la Fed ha dato indicazioni contrastanti sul futuro indirizzo della politica monetaria, sebbene di recente Bernanke abbia confermato il piano di acquisto degli asset a tempo indeterminato. Ad ogni modo sull’oro sono ormai diversi i report negativi delle banche d’affari e dei broker internazionali, che stanno progressivamente abbandonando il metallo prezioso dopo tanti anni di soddisfazioni e rendimenti al dir poco spettacolari.

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