Obbligazioni? Tornano a conquistare

Le obbligazioni sembrano tornare a essere attraenti più o meno in tutto il mondo. Tanto negli Stati Uniti quanto nella vecchia Europa, dove i tassi obbligazionari stanno raggiungendo dei livelli che non si vedevano da molto tempo.

Cosa accade con le obbligazioni

Ciò che incuriosisce è che questo sta accadendo nel momento in cui, sia oltreoceano che nell’euro zona, i tassi di interesse potrebbero avvicinarsi a uno stop dei rialzi. E per quel che concerne le obbligazioni è innegabile che la domanda e l’offerta siano legati all’impennata che si è palesata all’interno del mercato obbligazionario proprio per ciò che riguarda i tassi.

Dobbiamo sottolineare che per ciò che riguarda l’offerta, nonostante la necessità di una maggiore disciplina fiscale, le emissioni di debito sono decisamente abbondanti. La ragione sta nel fatto che sono diverse l’economie del G7 che presentano ancora dei deficit di bilancio molto ampi. Per loro la possibilità di emettere obbligazioni rappresenta uno strumento per tenere sotto controllo i conti.

Le agenzie di rating non sono molto propense ad accettare questo approccio. Basti pensare a Fitch e al fatto che per tale ragione ha tolto la tripla A agli Stati Uniti. In questo campo una cosa è certa: il debito deve essere comunque finanziato. Le banche centrali stanno continuando nel loro percorso  di stretta finanziaria e proprio per via di questo inasprimento quantitativo stanno pian piano eliminando i grandi stock di debito che detengono.

Ricerca di investitori per le emissioni

Il fatto che le obbligazioni stiano attirando l’attenzione in questo periodo consente di sostituire agli investitori di tipo istituzionale come gli istituti centrali nuovi acquirenti. Qualcosa di non semplice anche a causa dell’alta inflazione e alla minore liquidità disponibile. Inutile dire che in tal senso anche la geopolitica alla sua influenza.

Questa lunga premessa serve per spiegare perché il ministero del Tesoro americano non abbia altra scelta che aumentare i rendimenti per trovare degli acquirenti per le sue emissioni. È lo stesso saranno costrette a fare anche le economie europee. Al momento attira tanto l’attenzione anche il tasso obbligazionario tedesco pari al 2,7%. Molto simile per intenzionalità al 4,3% decennale americano.

Perché gli investitori trovano nuovo interesse nelle obbligazioni? Perché queste non sono regolate solo dalla domanda e dall’offerta ma anche dagli altri dati. E per via nell’attuale inflazione i tassi ufficiali potrebbero rimanere alti ancora un bel po’.

Più in generale poi le obbligazioni sembrano essere la giusta alternativa alle azioni, il cui dividendo non assicura più un guadagno certo.

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