Obbligazioni Dexia Crediop Serie: investire sullo sviluppo italiano

Lo sviluppo del nostro paese è un tema che dovrebbe stare a cuore a ogni buon cittadino italiano: questo “attaccamento nazionale” può diventare più forte anche grazie agli investimenti finanziari, non ultimi quelli che vengono proposti da Dexia Crediop, la banca franco-belga che ha accorpato l’antico Consorzio di Credito per le Opere Pubbliche. In particolare, il comparto che interessa maggiormente in questo caso è quello obbligazionario. I bond “Serie” del gruppo creditizio sono infatti tra i più interessanti per quel che concerne gli investimenti semplici e sicuri, uniti, fattore che non guasta mai, alla crescita del paese. I riflettori con luce più potente sono puntati nell’attuale periodo storico su tre prodotti, i quali devono essere analizzati nel dettaglio per comprenderne pregi e difetti.


Anzitutto, c’è Serie Ordinaria numero 2 Zero Coupon 4,25% (il codice Isin è IT0004650781), una obbligazione decennale (la scadenza è stata fissata al 22 ottobre del 2020) che garantisce un rendimento lordo all’emissione del 4,25%, come già si evince dalla denominazione; il secondo strumento è invece Serie Speciale numero 2 Tasso Fissi 4,25% Trasformabile (l’Isin è XS0550715600), con la medesima cedola annuale e fissa, la scadenza fissata nel 2018 e l’indicizzazione all’Euribor a tre mesi; infine, c’è anche Serie Ordinaria numero 3 Tasso Fisso 2,60% (l’Isin è IT0004650773), una obbligazione completamente diversa dalle precedenti, visto che beneficia di una scadenza triennale e di una cedola fissa pari al 2,60%.

La garanzia più importante che Dexia Crediop mette a disposizione dei risparmiatori è il rimborso del capitale al 100% del valore nominale al momento della scadenza, ma occorre anche ricordare che il prezzo di mercato di riferimento può subire delle modificazioni a seconda dell’andamento di vari parametri, come i tassi di interesse. L’investimento minimo è di mille euro, mentre l’acquisto di ogni singolo prodotto può essere effettuato presso la banca o, in alternativa, tramite internet o ancora lo sportello delle Poste.

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