Mercati finanziari: l’inflazione non rallenta, quali strategie per investire oggi?

Secondo gli ultimi dati comunicati dall’Istat, l’inflazione in Italia ha toccato l’8% su base annua, con un aumento dell’1,2% rispetto al mese precedente. I rincari, anche se in modo diverso, hanno riguardato più o meno tutti i settori: i beni energetici sono quelli più coinvolti (i loro prezzi sono praticamente raddoppiati rispetto all’anno scorso), ma probabilmente sono gli aumenti relativi ai beni alimentari quelli che si fanno sentire di più nella spesa di tutti i giorni.

Mercati finanziari
Mercati finanziari

Le previsioni purtroppo non sono ottimistiche e c’è chi pensa che l’indice dei prezzi al consumo sia destinato a raggiungere presto il 10%. Ma se allarghiamo lo sguardo oltre confine le cose non stanno andando meglio, anzi. La Fed e la Bce hanno già messo in atto delle politiche di rialzo dei tassi per contrastare l’inflazione, ma gli effetti non saranno immediati. Ovviamente il tutto si fa sentire anche sui mercati finanziari. È il caso di rivedere le proprie strategie di investimento?

Perché investire sui mercati finanziari

Nel corso degli ultimi anni sempre più persone si sono avvicinate al mondo degli investimenti: alla base di questo fenomeno ci sono i nuovi servizi finanziari che si possono sfruttare tramite il web, ma anche una migliore preparazione da parte degli utenti. Fino a non molto tempo fa per i piccoli risparmiatori operazioni di questo tipo erano semplicemente impensabili. Ma prima di avvicinarsi a questo settore è opportuno capire come approcciarsi al mondo degli investimenti digitali, soprattutto nello scenario attuare. A questo proposito, si consiglia di consultare la guida che spiega che cosa significa investire oggi messa a punto dagli esperti di Diventaretrader.com, sito specializzato nel trading online che offre tutte le informazioni necessarie per imparare ad operare sui mercati finanziari.

Investire significa impiegare i propri soldi in modo tale da ottenere un profitto, ma non solo: in periodi complicati come questi l’investimento potrebbe essere una buona soluzione per mettere i propri risparmi al riparo dagli effetti dell’inflazione. Si può investire il proprio denaro davvero in diversi modi: ultimamente sta tornando di moda il mattone, ovvero gli investimenti immobiliari, ma la maggior parte delle persone opta per gli investimenti finanziari, soluzione sicuramente più immediata e che richiede un minor capitale per iniziare.

Rischi e opportunità

Ogni investimento presenta un determinato livello di rischio. Spesso si sente parlare di investimenti sicuri, ma con questo termine in realtà si definiscono gli investimento meno rischiosi: i titoli di stato ed i conti deposito sono gli esempi più comuni; il loro livello di rischio è contenuto, ma è contenuto anche il potenziale rendimento. Chi è disposto a correre qualche percolo in più per ottenere dei rendimenti più alti dovrebbe guardare altrove.

Le attuali piattaforme di trading online hanno un’interfaccia intuitiva, che permette anche a chi non ha molta esperienza di investire in un’ampia varietà di asset: azioni, criptovalute, materie prime, indici, forex e così via. Ovviamente per riuscire ad ottenere dei risultati positivi da questa attività è necessario essere adeguatamente preparati, scegliere la giusta piattaforma (XTB, eToro e Trade.com sono tra le migliori) ed applicare una buona strategia di investimento.

Come creare una strategia nei periodi di inflazione alta

L’inflazione e gli interventi delle banche centrali stano spingendo molti investitori a correggere i loro piani. Nei periodi di difficoltà il pensiero corre subito ai beni rifugio: l’oro è il massimo rappresentante di questa categoria. Questi beni sono in grado di proteggere il valore del capitale, ma i loro effetti sono visibili solo nel lungo periodo: l’orizzonte temporale deve essere una variabile fondamentale della strategia.

Le azioni non dovrebbero mancare nel portafoglio, perché in linea di massima l’inflazione potrebbe portare un aumento dei ricavi; purtroppo questa realtà è valida solo quando l’indice dei prezzi al consumo è basso. Le azioni quindi devono essere accuratamente selezionate, puntando sui titoli di società che hanno un indebitamento basso, dei vantaggi competitivi evidenti ed un controllo sulla catena di fornitura. Andrebbero invece evitati i titoli obbligazionari nominali: quelli indicizzati, se tenuti fino alla scadenza, possono invece essere una buona scelta.

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