Iveco e Nikola, matrimonio finito

Iveco e Nikola dopo quattro anni di collaborazione decidono di interrompere il proprio matrimonio aziendale, dividendo le proprie strade. L’annuncio è stato dato da una nota ufficiale firmata da entrambi i gruppi.

Il “divorzio da amici” di Iveco e Nikola

La loro unione ha vissuto la pandemia, qualche piccola criticità ma è stata anche caratterizzata da un proficuo lavoro comune. Ed hanno trovato soddisfacente l’aver lavorato insieme per offrire al mercato nordamericano ed europeo dei veicoli commerciali pesanti a zero emissioni. Ma con altrettanta soddisfazione annunciano l’inizio di una nuova fase.

Iveco, controllata di Exor, prenderà il pieno controllo della joint venture pagando il prezzo di uscita degli americani parte in contante e parte in azioni. L’obiettivo di Iveco è quello di cercare di assorbire l’impatto di cassa negativo nonostante la conferma dei target del 2023. Come? Generando flusso di cassa con un impatto negativo di 44 milioni di euro da inserire nel conto economico del primo trimestre di quest’anno.

Iveco e Nikola hanno sottolineato nella nota come vogliano concentrarsi sul proprio mercato di riferimento per quel che riguarda il trasporto pesante. Questo significa che l’italiana si concentrerà sull’Europa aumentando la commercializzazione e lo sviluppo di veicoli elettrici a celle a combustibile e a batteria. Mentre la statunitense metterà al primo posto il mercato americano offrendo un diverso approccio alla propria clientela. Mettendo sul piatto sia infrastrutture per la distribuzione di idrogeno tramite il marchio HYLA sia offrendo veicoli elettrici.

Due percorsi da separare per crescere

Oltre ad acquisire la partecipazione complessiva della joint venture Iveco otterrà una licenza di tipo illimitato per lo sviluppo e l’utilizzo dei software di controllo dei veicoli sopra citati. Ovvero i Bev, alimentati a batteria e gli FCEV ovvero motori elettrici alimentati a idrogeno. Programmi legati ai prodotti sviluppati insieme.

Nikola potrà invece usufruire della licenza della tecnologia Iveco S-way per il Nord America e la fornitura delle componenti necessarie diventando così contitolare della proprietà intellettuale della tecnologia sviluppata in modo congiunto. Ovvero gli assali elettrici di prima generazione. Iveco, è stato sottolineato nel comunicato, “manterrà anche un ammontare significativo di azioni Nikola”.

I due marchi nell’ultimo anno in borsa hanno avuto un percorso totalmente opposto: gli americani hanno perso fino all’83% mentre gli italiani sono cresciuti del 49%. Per quanto l’unione tra i due marchi abbia funzionato sia dal punto di vista tecnico che economico, va da sé che era giunto per entrambe il momento di muoversi da sole. In questo modo potranno adattare le loro strategie alle necessità del mercato senza archiviare perdite.

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