La finanza egiziana del dopo Mubarak: venduti titoli per 1,1 miliardi

La cessione di ben 6,5 miliardi di sterline egiziane (circa 1,1 miliardi di dollari) in titoli di Stato rappresenta la prima operazione finanziaria dell’Egitto del post Mubarak: si tratta di una vendita piuttosto consistente e con dei rendimenti molto alti, visto che i livelli di questi ultimi non venivano registrati da almeno due anni. Tre miliardi della somma in questione avranno una durata di 91 giorni e un ritorno economico pari al 10,95%, in leggero calo rispetto all’ultima maggiore vendita in questo comparto (febbraio 2009: allora la percentuale fu pari al 10,97%), mentre i restanti strumenti finanziaria beneficeranno di una scadenza a 266 giorni e di un rendimento dell’11,68%. I rischi attuali di questi prodotti sono ovviamente forti, l’instabilità socio-politica è alle stelle, dunque gli investitori non possono che richiedere alte percentuali.


Comunque, in base a quanto stimato dagli analisti, il livello dei rendimenti non dovrebbe superare il limite dei quindici punti percentuali, anche e soprattutto a fronte dei vari problemi di liquidità. Le azioni globali hanno subito un importante guadagno subito dopo le dimissioni dell’ex presidente Hosni Mubarak, con l’indice Standard & Poor’s 500 in grado di risalire dello 0,6% e l’Msci World Index di poco inferiore; i titoli del Golfo Persico, invece, sono avanzati in maniera compatta, con la Borsa egiziana pronta a riaprire tra due giorni. La volontà di normalizzazione è alta, ma le difficoltà sono enormi.

Intanto, il rendimento relativo ai bond del paese nordafricano denominati in dollari (cedola al 5,75%) e con la scadenza fissata nel 2020 è calato di quindici punti base, assestandosi al 6,35%; il costo per assicurare il debito governativo contro il rischio di default è sceso anch’esso di sedici punti base, secondo le ultime rilevazioni per quel che concerne i Cds (Credit Default Swap). Ora, la borsa offrirà la possibilità alle compagnie di una divulgazione accurata di tutte le informazioni sulla situazione finanziaria e operativa, in modo da rendere gli investitori più consapevoli delle scelte da effettuare.

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