Dividendo Luxottica esercizio 2011

Luxottica, la principale azienda del nostro paese per quel che concerne la produzione e commercializzazione di occhiali, ha reso noti i dati finanziari che sono stati conseguiti lo scorso anno: tra gli elementi di maggior rilievo bisogna senza dubbio sottolineare il fatturato, con un vero e proprio record che ha consentito di superare i 6,2 miliardi di euro (7,3 punti percentuali in più se si considerano i cosiddetti cambi correnti), un margine operativo cresciuto di quasi il 10% (per la precisione, il totale parlava di 1,1 miliardi di euro) e un utile netto anch’esso in ottima crescita, con un +13,1% davvero incoraggiante e sorprendente. L’ultimo trimestre del 2011 ha inciso in maniera netta su questi traguardi, ma ora gli azionisti e gli investitori si pongono una domanda molto utile: quali dividendi potranno essere distribuiti in tal senso?

I titoli della famiglia Ligresti sono ancora nervosi

C’è un elemento comune alle quotazioni dei titoli che fanno capo alla famiglia Ligresti, il nervosismo: non è un caso, infatti che Fondiaria Sai stia facendo registrare un andamento a dir poco altalenante a Piazza Affari, ma lo stesso discorso vale anche per la sua controllata, Milano Assicurazioni. Perfino Unipol e Premafin fanno segnare delle performance contrastanti, con la prima protagonista di rialzi e la seconda di ribassi. C’è ovviamente grande attesa per la maxi-fusione che andrà a coinvolgere la stessa Fonsai e Unipol, quindi ogni appuntamento e meeting risulta essere determinante in questo senso. Gli esempi più eclatanti sono quelli dell’ultimo consiglio di amministrazione di Milano Assicurazioni e la riunione odierna del consiglio della compagnia assicurativa piemontese.

France Télécom ridurrà il dividendo nel 2012

Ci sono notizie interessanti per gli azionisti di France Télécom, il colosso transalpino delle telecomunicazioni. Quest’ultimo ha infatti annunciato nel dettaglio i risultati finanziari che sono stati conseguiti nel corso del 2011: nel dettaglio, i dati in questione si riferiscono all’ultimo trimestre dello scorso anno, quindi il periodo compreso tra i mesi di ottobre e dicembre, con una prevalenza di segni negativi. In effetti, il margine operativo lordo è sceso di quasi quattro punti percentuali (il 3,9% in meno per la precisione), attestandosi sui 3,47 miliardi di euro. Questa stima è stata influenzata in maniera piuttosto decisiva dalla concorrenza che France Télécom ha subito proprio nel mercato nazionale.

Mercati azionari incerti e spread btp-bund stabile

Il legame che unisce i mercati azionari con lo spread sembra sempre più fragile; l’andamento del mercato azionario non riesce infatti a giustificare i cambiamenti sul differenziale Btp-Bund che invece sembra avere trovato una quota stabile intorno a 350 punti. L’idea inoltre che l’Euro/Dollaro abbia trovato stabilità temporaneamente intorno a 1.32-1.31 favorisce il pensiero che tutti i mercati sono in attesa degli sviluppi sulle misure prese e sopratutto sulla questione Greca che sembra prossima ad essere risolta.

L’importanza dello spread nelle contrattazioni giornaliere è scesa sotto lo zero. Nell’ultimo mese le variazioni intra-giornaliere del differenziale sono arrivate a valere nulla nelle sale trading ed anche i movimenti di medio periodo sono sempre meno influenti visto il grande recupero avuto verso valori di stabilità.

Israele vanta i rendimenti migliori dei paesi sviluppati

Israele, paese che si trova sotto la minaccia costante di una guerra da parte dei suoi “vicini” sin dal momento in cui è nata nel 1948, è la nazione che meglio di altre è riuscita a produrre rendimenti aggiustati per il relativo rischio: il riferimento in questione deve andare ai mercati azionari dei principali paesi sviluppati e all’ultimo decennio che abbiamo vissuto, un fatto che ha permesso di attrarre un buon numero di investitori globali. In effetti, se si osserva con attenzione l’indice Tel AvivTA-25, quest’ultimo ha garantito un ritorno economico pari a ben 7,6 punti percentuali nel corso del periodo compreso tra il 2002 e il 2012.

Crédit Agricole aggancia il proprio Equity Protection a Telecom Italia

La celebre banca francese Crédit Agricole ha iniziato da qualche giorno la negoziazione dei suoi nuovi certificati di investimento sull’apposito segmento di Borsa Italiana, il Sedex: si tratta, nello specifico, di Equity Protection che andranno a monitorare con la massima attenzione il titolo azionario di Telecom Italia. Quali sono le caratteristiche più importanti in questo senso? Anzitutto, bisogna precisare che la liquidazione sarà di tipo monetario: in aggiunta, la data di negoziazione ex-diritto al versamento dell’importo periodico comincerà a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione. Lo strumento in questione (il codice Isin di riferimento è GG00B716M659) prevede una maturazione tra cinque anni, con la data di scadenza che è stata fissata al 22 dicembre del 2017.

Il dividendo di Bnp Paribas per il 2012 sarà di 1,20 euro

Il gruppo bancario Bnp Paribas è pronto a mettere a disposizione un dividendo azionario davvero interessante, 1,20 euro per ogni singolo titolo: la proposta giungerà nel corso del prossimo consiglio di amministrazione, con l’istituto di credito francese che farà tesoro ovviamente degli ultimi risultati conseguiti, vale a dire quelli dello scorso anno. Entrando maggiormente nel dettaglio, agli azionisti interesserà sicuramente sapere che lo stacco della cedola in questione è previsto per il prossimo 30 maggio; da questa data e fino al 15 giugno successivo (quest’ultimi giorno è incluso nel conteggio), si potrà optare per il versamento del dividendo in due modi, o il denaro cash, quindi in contanti, oppure in nuovi titoli azionari.

Dividendo Eni in aumento nel 2012

È proprio tempo di distribuzione dei dividendi: anche Eni non è da meno e il suo consiglio di amministrazione ha deciso di proporre un utile pari a ben 1,04 euro per ogni singolo titolo azionario, una somma che è superiore rispetto a quella proposta nel corso del 2011 (un euro per la precisione). Cinquantadue centesimi sono stati distribuiti già da tempo a titolo di acconto, quindi la seconda metà sarà di uguale importo. Per quale motivo l’Ente Nazionale Idrocarburi ha incrementato i dividendi in questione? Si tratta della conseguenza più diretta degli ultimi dati finanziari che sono stati pubblicati, vale a dire quelli del 2011, con un utile netto che è sì calato di oltre dieci punti percentuali, ma non come previsto dagli analisti (1,54 miliardi di euro nel complesso).

Dividendo Beni Stabili 2012 invariato

La società immobiliare di Aldo Mazzocco ha appena diffuso i dati relativi al bilancio 2011; Beni Stabili avrebbe chiuso l’anno 2011 con un calo netto degli utili del 76% rispetto al periodo precedente e più precisamente con un utile a 18.8 milioni di euro rispetto ai 78.8 del 2010. I dati che emergono nello specifico vedono una posizione netta pari a -2.232.8 milioni in aumento di 148.1 milioni rispetto all’anno precedente mentre il margine sulle vendite è passato da 4.3 milioni a 2.3 milioni di euro. Il controvalore mosso nel 2011 di immobili è stato di 96.2 milioni di euro e i ricavi lordi sono pari a 2.18.7 milioni di euro.

Parmalat, le indiscrezioni sul delisting e il dividendo

Il titolo azionario di Parmalat sta vivendo una situazione davvero particolare: l’ultimo rialzo di ieri è stato davvero prodigioso, addirittura pari a 5,46 punti percentuali, con la quotazione complessiva che si è attestata sugli 1,68 euro e i volumi in costante aumento. In pratica, oltre all’asta di volatilità, bisogna considerare il fatto che si sta parlando in maniera sempre più diffusa della possibilità del delisting, anche se l’azienda di Collecchio ha smentito in diverse occasioni, così come anche l’azionista di maggioranza, la francese Lactalis. Che cosa c’è di vero allora? Tutto sembra essere nato subito che la famiglia Benetton ha lanciato l’offerta pubblica di acquisto (opa) sul gruppo omonimo, il tutto finalizzato appunto all’uscita dal listino titoli.

Dividendo Snam Rete Gas esercizio 2011 da 0,24€

Snam Rete Gas si appresta a vivere un 2012 da protagonista, con la nuova presidenza affidata a Lorenzo Bini Smaghi e un ruolo preponderante dettato dalle liberalizzazioni del governo: il 2011, invece, è già stato messo alle spalle, ma i risultati non sono stati meno lusinghieri. In particolare, i dati preliminari hanno messo di buonumore Piazza Affari, tanto che il titolo ha sfiorato i due punti percentuali di guadagno. Nel dettaglio, il dato più importante che è emerso in tal senso è l’utile netto rettificato, in calo da 1,1 miliardi a 978 milioni di euro, ma comunque maggiore rispetto a quanto preventivato da alcune società di intermediazione mobiliare e da Mediobanca.

Settore Bancario frena Piazza Affari

Avvio di ottava rosso per Piazza Affari, che va a chiudere questo Lunedì in leggera perdita e sotto i primi livelli di emergenza. L’open sopra a 16500 punti di FTSE-Mib sembrava proiettasse le aspettative positive di Venerdì scorso fino a Venerdì prossimo ma il ritorno al test dei minimi della scorsa seduta rimette in discussione la strada seguita fin’ora.

In realtà questo è solo un primo allarme ed il test dei minimi è più che positivo visto che il mercato ha chiuso sopra a 16350 punti; la vicinanza però con il livello chiave ma sopratutto la debolezza del settore bancario costringe a prendere in considerazione l’ipotesi che le l’analisi ciclica potrà avere la meglio nei prossimi giorni.

Ipo e social network: la quotazione di Glam Media

Come se non fossero bastati Facebook e Zynga, ora è il turno di un nuovo social network per quel che concerne le offerte pubbliche iniziali del New York Stock Exchange: si tratta di Glam Media, il quale si è specializzato nel tempo in contenuti di tipo editoriale e pubblicitario, con una data imminente in relazione a questo evento, vale a dire il prossimo mese di aprile. Altri dettagli non sono però noti, tranne alcune caratteristiche dell’ipo in questione, come ad esempio il ruolo di advisor assegnato a due banche, Morgan Stanley e Goldman Sachs, oltre alla valutazione complessiva della compagnia stessa, vale a dire un miliardo di euro. Per quale motivo si sta andando in questa direzione?

Enel precisa la sua nuova politica dei dividendi

I risultati preliminari di Enel sono ormai noti, ma è stata proprio questa comunicazione a rappresentare il momento più propizio per dettagliare la politica dei dividendi: che cosa devono attendersi nello specifico gli azionisti dell’ente energetico? Il saldo che si riferisce all’esercizio del 2011 verrà messo in pagamento tra quattro mesi, più precisamente il prossimo 21 giugno, mentre la data dello stacco della cedola è prevista tre giorni prima. Si tratta di informazioni preziose, tanto più che l’opportunità va colta al volo, se non altro perché Enel non distribuirà nessun acconto sui dividendi maturati nel corso di questo esercizio per tutta la durata del 2012. Fulvio Conti, numero uno dell’Enel, ha però lasciato aperto un altro spiraglio, vale a dire la distribuzione di un saldo nella forma di un dividendo pari al 60% dell’utile relativo alle attività ordinarie.