Come investire 100mila euro durante la crisi economica

Se un risparmiatore possiede un portafoglio di 100mila euro, una simile disponibilità finanziaria permette di avere maggiori possibilità in tema di diversificazione degli investimenti. Nonostante la crisi economica e finanziaria che imperversa in Europa, e in particolar modo in Italia, è possibile pensare a diversificare puntando in minima parte anche sull’asset class azionaria, allo scopo di beneficiare di eventuali riprese dei mercati azionari. La percentuale per l’azionario varia a seconda del profilo di rischio.

Consigli per investire in borsa in tempi di crisi

Chi investe sui mercati azionari deve essere bravo a mantenere invariato il proprio stile operativo. Se si ha un orizzonte temporale pluriennale, non è concettualmente valida la scelta di disinvestire dopo una fase di elevata volatilità e/o forti discese dei listini durate qualche mese. Allo stesso modo se si investe con un orizzonte temporale di pochi giorni o poche settimane, non ha senso tenere le posizioni in portfolio (soprattutto se in perdita) per qualche mese o anno (a meno che non si è in forte guadagno e una parte dei profitti è stata messa già al sicuro).

Come investire in borsa con l’economia in recessione

La crisi dei debiti sovrani, abbinata ad un contesto economico di forte rallentamento sia nei paesi “maturi” che in quelli “emergenti”, sta creando non pochi grattacapi ai money manager di tutto il mondo. Sebbene l’imperativo categorico in un momento di così forte incertezza resta la difesa del capitale a qualsiasi costo (anche se “comprare la sicurezza” può generare rendimenti negativi, come nel caso dei bond tedeschi o nordici con rating AAA, ndr), la borsa potrebbe non essere un campo minato se si persegue la strada della selezione dei migliori titoli “difensivi”.

Dividendi record tra le blue chip di Piazza Affari nel 2012

L’Europa può essere considerato il continente malato, a causa della grave crisi dei debiti sovrani e della moneta unica che stanno mettendo a serio rischio l’esistenza dell’unione monetaria e gli equilibri consolidati da tempo nel vecchio continente. I paesi dell’Europa periferica, in particolare Italia e Spagna, sono quelli più in difficoltà e anche quelli che presentano quotazioni azionarie depresse e spesso sui minimi storici. Molte aziende sono molto generose in termini di dividendi, che attualmente è forse l’unico modo per attrarre capitali esteri in un periodo di così grande incertezza.

Investire nei paesi emergenti nel secondo semestre 2012

Il rallentamento dell’economia mondiale risente molto della crisi nelle economie mature, che ormai crescono a ritmi davvero molto bassi se confrontati con quello dei paesi emergenti. Tuttavia, anche questa categoria sembra stia riscontrando problemi, dovuti per lo più al calo dell’export e al clima di minore fiducia presente oggi sui mercati internazionali. La crisi del debito in Europa e il rallentamento in corso negli Stati Uniti stanno avendo ripercussioni anche sui paesi ad alta crescita, in particolare i cosiddetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica).

Indice di Piazza Affari può scendere durante l’estate 2012

L’indice azionario principale di Piazza Affari, ovvero il Ftse Mib, è da circa un anno all’interno di un ampio trading range che va dai 17mila ai 13mila punti. L’ampia banda di oscillazione delle quotazioni riflette l’incertezza presente oggi sui mercati finanziari, in particolare la mancanza di chiarezza sul futuro della zona euro e dei paesi più in difficoltà a causa dell’eccessivo debito sovrano (Italia e Spagna su tutti). Inoltre, a pesare sulla performance dell’indice italiano è la forte presenza di titoli finanziari nel paniere, che aumenta sensibilmente la variabilità dei rendimenti.

Azioni Fiat, meglio tenere le posizioni

News commerciali a parte (con la Fiat 500L che è oramai pronta al debutto), il titolo della compagnia torinese non smette di far discutere su di sé anche sul fronte delle performance finanziarie. Le autorità di settore prevedono nuovi importanti cali nelle compravendite di veicoli leggeri e pesanti, ma nonostante ciò noi siamo fiduciosi sulle performance del titolo Fiat. Cerchiamo di comprendere cosa è accaduto questa settimana, e perché, in fin dei conti, mantenere la posizione Fiat potrebbe risultare conveniente.

Comprare azioni Unipol e Fonsai: ecco cosa accadrà nei prossimi giorni

La Consob ha dato il via libera ai prospetti di aumento di capitale per Unipol e Fonsai. Ma cosa accadrà ora ai titoli delle due compagnie, impegnate da tempo in una lunga strada di integrazione (che vede protagonista anche Premafin e Milano Assicurazioni), che dovrebbe condurre alla creazione di un maxi polo assicurativo in grado di sfidare ad armi pari il player di maggiore riferimento, Generali Assicurazioni? Ecco il nostro parere.

Piano di accumulo su azioni, Etf e fondi

Una strategia di lungo periodo che può offrire interessanti ricompense è quella di accumulare piccole somme, ad esempio su base mensile, e sfruttare l’effetto della capitalizzazione di lungo termine con un versamento ad esempio di appena 100 euro distribuito per 18 anni. La strategia può essere molto profittevole se si accompagna alla tendenza dell’indice o dell’asset class cui è diretto l’investimento. Questo è il punto di forza dei cosiddetti “Pac”, ovvero i piani di accumulo del capitale, che prevedono il versamento di una quota costante a data prestabilita.

Segnali chiave per monitorare i mercati finanziari

Oggi muoversi sui mercati finanziari significa destreggiarsi in un contesto altamente complesso e influenzato da numerose variabili di natuta tecnico-fondamentale: volatilità, spread, correlazioni e tanto altro ancora. In palio c’è l’andamento delle principali asset class di investimento, dall’azionario all’obbligazionario, dalle valute alle materie prime. Per entrare in simbiosi con i mercati finanziari sia il professionista che il piccolo investitore retail devono necessariamente studiare una serie di variabili, in un mercato che oggi solo a Wall Street è dominato per oltre il 50% degli scambi da programmi automatizzati (i cosiddetti “high frequency trading”).

Come investire in azioni nella seconda parte del 2012

Rispetto alla scorsa estate gli investitori hanno una minore propensione verso l’acquisto di azioni, a causa dell’elevata volatilità sui mercati, per le incertezze legate alla crisi della zona euro e per le aspettative di forte rallentamento dell’economia globale. Circa un anno fa si investiva maggiormente in azioni, grazie anche un buon primo semestre nel 2011. Oggi la situazione è cambiata radicalmente, in quanto le tensioni sui debiti sovrani europei sono aumentate e restano le incognite legate al ciclo economico.

Migliori investimenti primo semestre 2012

L’elevata volatilità sui mercati finanziari ha limitato notevolmente le performance delle economie “mature”, tra l’altro alle prese con problemi legati alla crescita e, nel caso dell’Europa, con gravi incertezze relative al debito sovrano e al futuro dell’unione monetaria. Il primo semestre del 2012 ha sorriso soprattutto ad alcuni paesi emergenti. Tuttavia, se si pensa ai soliti paesi appartenti al novero dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) ci si sbaglia di grosso. A dominare le classifiche dei rendimenti sui mercati azionari, obbligazionari e valutari sono alcuni paesi “speculativi”.

Investimento in azioni americane consigliato da BlackRock

Il primo semestre dell’anno ha evidenziato una forte volatilità sui mercati finanziari, che hanno vissuto alti e bassi a causa del forte rallentamento economico mondiale e della crisi dei debiti sovrani in Europa. I mercati oggi sono sempre più indecifrabili ma BlackRock ha provato a stimare l’andamento dell’economia per i prossimi sei mesi, aggiornando le previsioni già effettuate all’inizio dell’anno. BlackRock è un colosso mondiale nel settore degli investimenti. Gestisce un patrimonio di 3.684 miliardi di dollari. Secondo Bob Doll, senior advisor di BlackRock, Wall Street farà meglio degli altri mercati azionari.

Settore luxory in borsa ripaga gli investitori

Il settore del lusso non sembra conoscere crisi, nemmeno in una fase dove le incertezze si accavallano di continuo tra crisi dell’euro, crisi dei debiti sovrani, recessione economica e scandali finanziari. I motivi risiedono nella crescita, redditività e solidità delle principali aziende del luxory, che possono beneficiare anche del crescente numero di milionari nel mondo, soprattutto nei paesi del Far East asiatico e del Medio Oriente. La scelta di investire nel comparto del lusso sta ripagando gli investitori. L’indice Swiss & Global Luxory ha battuto nettamente sia l’Msci World Consumer Discretionary sia il più generico Msci World.