Titoli di Stato: Tesoro colloca nuovo BTP a quindici anni

In linea con quanto preannunciato nei giorni scorsi, il Dipartimento del Tesoro del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha collocato presso investitori qualificati il nuovo BTP€i con scadenza a quindici anni; trattasi, nello specifico, del nuovo BTP€i con scadenza al 15 settembre dell’anno 2026, ed una cedola reale offerta pari al 3,1%. La domanda per il nuovo titolo pubblico, in accordo con un comunicato ufficiale emanato dal Ministero, è stata pari ad oltre 3,8 miliardi di euro; quasi 80, 77 per l’esattezza, sono stati invece gli investitori qualificati che hanno partecipato al placement. Per il collocamento il Dipartimento del Tesoro del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, si è avvalso di un sindacato appositamente costituito e rappresentato, in qualità di lead managers, da UBS Ltd, Credit Agricole Corp. Inv. Bank, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese Spa, JP Morgan Securities Ltd. e ING Bank N.V.; per gli altri specialisti in titoli di Stato il ruolo ricoperto è stato invece quello di co-lead managers dell’operazione di collocamento.

A livello geografico il collocamento è stato caratterizzato da un’ampia diversificazione. In merito il MEF comunica che il 27% dell’emissione è andata agli investitori italiani a fronte di una quota pari a ben il 42% circa di investitori di Irlanda e Gran Bretagna. A seguire la Francia con il 15% ed il Benelux con il 9%. Da Svizzera, Germania, Scandinavia e Austria sono arrivate complessivamente quasi il 5% delle richieste; l’emissione ha catalizzato l’attenzione anche degli investitori del Nord America che si sono aggiudicati oltre il 2,5% del controvalore del nuovo BTP€i con scadenza a quindici anni collocato dal Tesoro.

Per tipologia di soggetti, infine, il 60% dell’emissione è andata alle banche a fronte di una quota di poco superiore all’11% andata a fondi d’investimento e asset manager, ed il 23% ai fondi pensione. Agli hedge funds è stato invece assegnato circa il 2%.

Lascia un commento