Terna: Italia-Montenegro, via libera al ponte elettrico

Terna, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel dispacciamento dell’energia elettrica, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 23 novembre 2010, d’aver siglato l’accordo definitivo grazie al quale potrà partire la fase di sviluppo del primo “ponte elettrico” con l’area dei Balcani; trattasi infatti di un accordo finalizzato a realizzare tra l’Italia ed il Montenegro l’interconnessione elettrica nell’ambito di un percorso di cooperazione industriale iniziato negli anni scorsi. L’accordo definitivo è stato sottoscritto ieri, in presenza di Paolo Romani, Ministro dello Sviluppo Economico, con la “CGES”, CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD, che è un operatore di trasmissione locale, e con lo Stato del Montenegro che a sua volta è il socio di maggioranza di “CGES“. Le intese a livello intergovernativo, in accordo con quanto mette in risalto Terna con un comunicato ufficiale, sono iniziate nel dicembre del 2007 quando al Ministero dello Sviluppo Economico c’era l’attuale leader del PD Bersani.

Terna: ricavi a +15,1% nei primi nove mesi

Luce verde nei primi nove mesi del 2010 per i principali indicatori economici e finanziari del Gruppo Terna, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel nostro Paese nel dispacciamento dell’energia elettrica. Nel dettaglio Terna, in accordo con i dati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione della società, ha chiuso il periodo gennaio-settembre 2010 con un aumento dei ricavi del 15,1% a 1.166,2 milioni di euro a fronte di un Ebitda balzato del 16,4% a 888,8 milioni di euro; stesso incremento, pari proprio al 16,4%, anche per l’Ebit che al 30 settembre 2010 si è attestato a 628,8 milioni di euro rispetto ai 540,4 milioni di euro dei primi nove mesi dello scorso anno. Come diretta conseguenza l’utile netto delle attività continuative di Terna è balzato al termine dei nove mesi a 372,2 milioni di euro rispetto ai 281,1 milioni dello scorso anno. Forte, con un +54%, è stata anche la crescita degli investimenti complessivi, che sono passati dai 570,8 milioni al 30 settembre 2009 ai 879,3 milioni di euro al 30 settembre 2010; in accordo con una nota ufficiale emessa da Terna, 766,9 milioni di euro di questi investimenti sono stati destinati allo sviluppo della rete.

Ascopiave si aggiudica gara Unigas Distribuzione

Grazie all’aggiudicazione di una gara con la società Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave potrà rafforzare la propria presenza nella Regione Lombardia attraverso la gestione, in provincia di Bergamo, di oltre 80 mila nuovi clienti. A darne notizia è stata proprio Ascopiave dopo aver ricevuto la notizia inerente la decisione del CdA di Unigas Distribuzione di assegnare la gara alla società quotata in Borsa a Piazza Affari. La gara, in accordo con una nota ufficiale emessa da Ascopiave, ha previsto che Unigas Distribuzione S.r.l. andasse a selezionare un partner strategico nell’ambito di un progetto di rafforzamento sul territorio e di aggregazione industriale. Unigas Distribuzione S.r.l. è un’azienda che opera in trenta comuni della provincia di Bergamo con circa 83 mila clienti, una rete che si estende per quasi 900 chilometri, ed oltre 150 milioni di metri cubi di gas distribuiti solo lo scorso anno. Adesso Ascopiave, a seguito dell’aggiudicazione della gara, entrerà nel capitale di Unigas Distribuzione S.r.l. attraverso un’operazione di aumento di capitale riservato.

Eni sigla in Regno Unito accordo per giacimento Deborah

Nell’Europa nord occidentale in futuro sia la flessibilità del mercato del gas, sia la sicurezza degli approvvigionamenti, potranno aumentare grazie ad un accordo che il colosso energetico italiano Eni ha siglato ed ha annunciato nei giorni scorsi con l’ente demaniale britannico, il Crown Estate. L’accordo, nello specifico, consiste nell’uso, quale sito di stoccaggio, del cosiddetto giacimento Deborah per quello che, in accordo con quanto sottolineato venerdì scorso proprio dalla società del cane a sei zampe con una nota, rappresenta in oltre 25 anni il primo accordo concluso nel Regno unito con l’ente demaniale britannico per i giacimenti esausti offshore su vasta scala.

Enel: controllata Endesa cede asset gas in Spagna

Venerdì scorso, 24 settembre 2010, la controllata di Enel Endesa S.A. ha raggiunto un accordo finalizzato alla cessione, a fondi infrastrutturali, delle reti di trasporto e di distribuzione del gas in Spagna. A darne notizia in data odierna è stato il Gruppo Enel nel precisare come Endesa abbia raggiunto l’accordo per cedere l’80% di Endesa Gas S.A. a due fondi infrastrutturali che sono gestiti dalla Goldman Sachs. L’operazione, ed in particolare il suo perfezionamento, risulta essere subordinata alle necessarie autorizzazioni da parte degli organi regolatori; Enel sottolinea come per Endesa l’operazione avrà sull’indebitamento finanziario netto un impatto positivo per 800 milioni di euro circa, ed effetti positivi sul proprio risultato consolidato ante imposte per 450 milioni di euro circa. L’operazione prevede inoltre la possibilità di esercizio di un’opzione call di riacquisto della partecipazione ceduta da Endesa tra il quinto ed il settimo anno a partire dalla data di perfezionamento dell’operazione.

Edison: obbligazioni, esteso il Programma EMTN

Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi in data odierna, venerdì 24 settembre 2010, ha deliberato l’incremento, da due miliardi di euro a tre miliardi di euro, dell’importo massimo di obbligazioni che la società potrà emettere nell’ambito del Programma EMTN – Euro Medium Term Note. A darne notizia è stata la stessa Edison con un comunicato ufficiale precisando al riguardo come, in accordo con quanto già reso noto alla comunità finanziaria, il Programma fosse stato già approvato nel mese di giugno dello scorso anno e registrato presso la Borsa del Lussemburgo nel luglio del 2009. Ad oggi, ed a valere proprio sul programma di emissione di Eurobond da parte di Edison, la società ha complessivamente emesso obbligazioni per un controvalore pari a 1,2 miliardi di euro; il collocamento è avvenuto presso investitori qualificati, mentre per le negoziazioni delle stesse queste avvengono presso la Borsa del Lussemburgo a fronte di un taglio minimo in sede di collocamento dei titoli pari a 50 mila euro.

Kerself: si riduce l’indebitamento finanziario

Valore della produzione consolidato in aumento, e contestuale riduzione dell’indebitamento finanziario. Sono questi due dei tratti caratteristici della prima semestrale 2010 del Gruppo Kerself, la società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, in particolare nel fotovoltaico. Nel dettaglio, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Kerself ha approvato la semestrale alla data del 30 giugno 2010, caratterizzata, come sopra accennato, da una crescita del valore della produzione del 3,2% a 112,1 milioni di euro, a fronte di un indebitamento finanziario netto che nello stesso periodo ha fatto registrare un calo pari a 1,2 milioni di euro. L’Ebitda consolidato nel periodo gennaio – giugno 2010 si è attestato a 14,5 milioni di euro, mentre il risultato netto consolidato di Gruppo, includendo 13,6 milioni di euro per accantonamenti e per svalutazioni, segna a fine giugno 2010 un valore di -10,6 milioni di euro. Per quel che riguarda le commesse, in accordo con una nota ufficiale che è stata emessa dalla società, il Gruppo Kerself vanta attualmente un portafoglio ordini firmati pari a ben 400 milioni di euro unitamente ad framework agreement firmati, a valere sul biennio 2011-2012, pari ad oltre 850 milioni di euro.

Eni rafforza presenza nell’Africa subsahariana

Il colosso petrolifero ed energetico italiano Eni ha reso noto nella giornata di ieri, lunedì 16 agosto 2010, d’aver effettuato il proprio ingresso nella Repubblica Democratica del Congo attraverso l’acquisizione del blocco esplorativo che si chiama Ndunda per una quota pari al 55%. L’accordo, che rafforza la presenza della società del cane a sei zampe nell’area dell’Africa subsahariana, è stato in particolare siglato con Surestream Petroleum, azienda petrolifera britannica. Trattasi di un blocco per il quale sono state già ottenute le necessarie autorizzazioni, e per il quale Eni potrà fin da subito condurre tutti gli studi finalizzati alla completa valorizzazione dell’area. L’intesa raggiunta con Surestream Petroleum, in accordo con quanto fa presente Eni con una nota, è susseguente all’accordo strategico che nell’agosto dello scorso anno è stato siglato con la Repubblica Democratica del Congo nell’ambito della cooperazione e della valorizzazione delle risorse petrolifere nel Paese.

Erg: buon andamento settore termoelettrico e rinnovabili

Rispetto allo scorso anno, la redditività del settore della raffinazione costiera è atteso per il 2010 in leggero miglioramento, mentre per il downstream integrato i risultati dovrebbero essere in linea con quelli del 2009. Sono queste, per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, alcune delle previsioni formulate dalla società Erg in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione della società, della relazione finanziaria al 30 giugno 2010, caratterizzata, in accordo con quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Erg, da risultati di periodo che hanno fatto registrare un miglioramento significativo per effetto delle performance positive nel settore termoelettrico, ma anche dal buon andamento per quel che riguarda la distribuzione dei carburanti e l’attività nelle energie rinnovabili.

Edison: prestito obbligazionario 500 milioni, boom richieste

energia-elettricaAl fine di migliorare i costi relativi all’esposizione finanziaria della società, Edison ha reso noto in data odierna d’aver collocato un prestito obbligazionario per un importo pari a complessivi 500 milioni di euro; il prestito, riservato esclusivamente agli investitori istituzionali, è stato curato per quel che riguarda le procedure di collocamento, in qualità di Joint Bookrunner, dal Gruppo UniCredit, Banca IMI, BofA Merrill Lynch, J.P. Morgan, Mediobanca e BNP Paribas a fronte di un merito di credito che per Edison è pari a BAA2/on per l’Agenzia di rating Moody’s, e di BBB+/on per l’Agenzia di rating Standard&Poor’s. Ebbene, a fronte di un offerta pari a 500 milioni di euro, la domanda da parte degli investitori istituzionali è stata pari a ben sette volte, ovverosia quasi quattro miliardi di euro; il prestito obbligazionario collocato, che paga, a fronte di un prezzo di emissione pari a 99,70, una cedola fissa lorda pari al 3,25% annuo, ha una durata pari a cinque anni.

Edison: dividendo e prospettive 2010

energia-elettricaIl Consiglio di Amministrazione di Edison, in concomitanza con l’esame del bilancio 2009, ha reso noto che proporrà all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un monte dividendi pari a complessivi 228,21 milioni di euro rispetto ai 268 milioni di euro del 2008; in particolare, la proposta, soggetta all’approvazione da parte dell’Assemblea, è di 0,0425 euro per le azioni ordinarie Edison rispetto ad un dividendo di 0,05 euro distribuito nel 2008, mentre per le azioni Edison di risparmio il dividendo proposto è di 0,0725 euro rispetto ai 0,08 euro per azione di risparmio distribuiti nel 2008. Per entrambe le tipologie di azioni, lo stacco della cedola è fissato per il prossimo 12 aprile con data di pagamento agli azionisti fissata per il 15 aprile del 2010. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione per l’anno in corso, Edison ha reso noto che la domanda sia di gas, sia di energia elettrica, quest’anno sarà migliore, anche se marginalmente, rispetto al 2009, ma in ogni caso i livelli sono inferiori a quelli registrati nel periodo antecedente alla crisi.