Société Générale lancia 71 covered warrant su azioni estere

Sono passati appena due giorni da quando Société Générale, tra le banche francesi ed europee più importanti, ha deciso di lanciare i suoi nuovi covered warrant su titoli azionari esteri su Borsa Italiana: nello specifico, questi strumenti finanziari (si tratta della quinta serie del 2012) sono stati collocati all’interno del comparto Sedex “Covered Warrant Plain Vanilla”, beneficiando della liquidazione monetaria e della modalità di esercizio di tipo americano. I prodotti messi a disposizione sono ben settantuno, una vera e propria “pioggia finanziaria” che riguarda compagnie molto importanti a livello internazionale.

Di cosa si tratta esattamente? Entrando più nel dettaglio dell’offerta, le aziende che l’emittente transalpina ha preso in considerazione riguardano i settori più svariati: ad esempio, c’è quello bancario con Bank of America, Bnp Paribas, Citigroup, Crédit Agricole, Deutsche Bank e Goldman Sachs, ma anche colossi come la Nokia, Apple, E.On, General Electric, Yahoo! e Total. Insomma, gli investitori alla ricerca di una buona diversificazione di portafoglio troveranno pane per i loro denti. Lo scorso mese di giugno la banca francese si era messa in mostra per collocamenti simili e piuttosto corposi: in effetti, a distanza di appena quattro giorni si sono registrati 61 covered warrant su cambi, Etf e azioni (le valute sono state messe in primo piano) e altri 40 covered warrant sul Ftse Mib.

Questi warrant sono degli strumenti derivati su cui bisogna riversare moltissima attenzione, vista la loro alta volatilità e l’elevato tasso di rischiosità (in primis la perdita totale della somma che è stata sfruttata per l’acquisto iniziale). Il funzionamento in questione sarà quello consueto. Dunque, i covered warrant di tipo Call consentiranno di investire sul rialzo delle azioni che sono state menzionate in precedenza, con tanto di effetto leva; i warrant di tipo Put, al contrario, permettono di ottenere profitti grazie al ribasso delle stesse attività sottostanti (anche in questo caso non manca l’effetto leva).

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