Euforia da vino: il certificato sul Brunello rende il 15% annuo

barrique-21-300x236In vino veritas”, “nel vino c’è la verità” dicevano i latini: è una frase che si addice benissimo alla situazione finanziaria dell’apprezzata bevanda alcolica, una verità finanziaria che può ora essere rivelata ai risparmiatori interessati a questo investimento, visto che si tratta di un’opportunità di cui molti ancora non sono a conoscenza. Il prodotto finanziario a cui si fa riferimento è un certificato sul Brunello di Montalcino (noto vino rosso della Toscana), la cui emissione risale ormai al 1996. In cosa consiste, di preciso, l’opportunità di tale strumento? La quotazione di partenza ammontava a circa 210.000 lire di quel periodo, mentre già quattro anni dopo, al momento della sua scadenza, esso era ormai giunto fino a un valore di 330.000 lire, il che vuol dire che ci troviamo di fronte a un interessante rendimento pari al 15% di rivalutazione per ogni anno che viene considerato.

 

Autostrade Meridionali: Assemblea approva distribuzione dividendo

dividendo-autostrade-meridionaliL’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Autostrade Meridionali ha deliberato per la distribuzione di un dividendo pari a 0,80 euro per azione, che sarà messo in pagamento in data 15 aprile con stacco cedola fissato per il 12 aprile 2010. A darne notizia è la società autostradale nel precisare che l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, tenutasi nella giornata di ieri, mercoledì 7 aprile 2010, ha altresì approvato sia la relazione del Consiglio di Amministrazione, sia la relazione finanziaria annuale, da cui è emerso il conseguimento nel 2009 di un utile pari a 12,58 milioni di euro. Il dividendo di 0,80 euro per ciascuna delle 4.375.000 azioni ordinarie di Autostrade Meridionali coincide con quello proposto dal Consiglio di Amministrazione in concomitanza con l’approvazione del progetto di Bilancio 2009, e corrisponde a complessivi 3,5 milioni di euro dell’utile di esercizio.

Conto corrente remunerato Banca Etruria

conto-remunerato-banca-etruriaSi chiama “ContoFico“, ed è un conto corrente bancario ideato e pensato dall’Istituto di credito popolare Banca Etruria per permettere alla propria clientela di poter fruire dei servizi e delle operazioni bancarie di base rigorosamente a canone zero ed a costo zero. Una delle caratteristiche attualmente interessanti di “ContoFico” è in particolare quella che prevede sulle giacenze un tasso del 2,5% fino al mese di giugno del 2010 a patto che però a sottoscriverlo sia un nuovo cliente. Oltre a questo vantaggio sulla remunerazione, “ContoFico” è come accennato a canone mensile zero, operazioni illimitate gratuite, accredito della pensione e dello stipendio gratis così come senza costi e/o oneri aggiuntivi sono gli invii dell’estratto conto bancario e la domiciliazione delle utenze. Subito attivi per chi sottoscrive “ContoFico” sono altresì la carta Bancomat/Pagobancomat, l’operatività attraverso il canale dell’Home Banking e “Green Click“, il servizio che permette di ricevere la documentazione relativa alle comunicazioni della Banca in formato digitale evitando quindi sprechi di carta e potendo sempre avere a portata di PC i documenti.

Calano gli investimenti in oro: nuovo appeal per alluminio e pepe

passivazione-metallo-300x253Parlare del momento attuale dell’oro e degli investimenti ad esso relativi non è certo agevole: la domanda del “biondo metallo” è infatti in costante calo e molto vicina a una situazione di crisi vera e propria. Le informazioni in questo senso giungono da Fortis Bank, istituto di credito belga, il quale ha recentemente provveduto a pubblicare un apposito documento, denominato appunto “Fortis Bank Metal”: ebbene, in base a questa pubblicazione, il 2010 dovrebbe concludersi con un sopravanzo per quel che riguarda le riserve auree, un surplus eccessivo rispetto all’equilibrio di domanda e di offerta. Si tratta comunque di una situazione piuttosto singolare, visto che gli Etf quotati sull’oro stanno andando molto forte e hanno aumentato gli acquisti del metallo.

 

Mondo Home Entertainment: migliora il risultato netto 2009

film-mondo-hePer l’anno in corso Mondo Home Entertainment punta ad un miglioramento del proprio risultato operativo grazie sia allo sviluppo del canale Pay TV ed ai contratti relativi alla cessione dei diritti TV, sia allo sfruttamento dei canali home video e cinema. A farlo presente è la società in concomitanza con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Mondo Home Entertainment del progetto di Bilancio 2009 che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti del Gruppo il 29 aprile prossimo in prima convocazione, ed eventualmente il giorno dopo in seconda convocazione. Mondo Home Entertainment, inoltre, stima di riportare un risultato operativo 2010 in miglioramento grazie anche alle riduzioni di costi legate alla riorganizzazione del Gruppo che risulta essere già avviata.

Fondi Obbligazionari: raccolta marzo 2010 oltre i 3 miliardi di euro

fondi-comuni-assogestioni-raccoltaNello scorso mese di marzo in Italia i Fondi Comuni di Investimento Obbligazionari hanno messo a segno una raccolta che ha superato la barriera dei tre miliardi di euro; a comunicarlo è Assogestioni in accordo con il consueto Rapporto mensile, da cui è altresì emerso come gli asset complessivi detenuti nei Fondi Obbligazionari alla fine dello scorso mese di marzo si siano attestati oltre i 173 miliardi di euro, corrispondenti ad una quota pari a circa il 40% del totale di asset detenuti dall’industria dei Fondi Comuni di Investimento. Nel complesso, la raccolta netta marzo 2010 del sistema Fondi si è attestata a 1,86 miliardi di euro, con un patrimonio in crescita a quota 444 miliardi di euro e con una prevalenza di sottoscrizioni nette verso i prodotti Obbligazionari, i Flessibili, i Bilanciati ma anche i Fondi Hedge che lo scorso anno erano stati oggetto di pesanti deflussi.

Cell Therapeutics colloca con successo warrant e azioni privilegiate

cti_logo1-300x149Cell Therapeutics, compagnia biotech statunitense attiva prevalentemente nell’approccio alle terapie per la cura del cancro, ha concluso con successo la vendita di ben 20 milioni di dollari di azioni privilegiate (per la precisione si tratta delle cosiddette “serie 4”): oltre a questa operazione, sono poi stati collocati anche diversi warrant volti ad acquistare le azioni ordinarie, in un complesso più ampio che è stato appositamente ideato per gli investitori istituzionali. Tra l’altro, poco prima che l’offerta in questione fosse chiusa in maniera definitiva, gli stessi investitori hanno optato per la conversione delle azioni privilegiate in altre di tipo ordinario, le quali potevano essere emesse proprio a seguito di questa conversione. Il profitto che Cell Therapeutics ha potuto trarre in questo senso non è stato indifferente; si tratta di oltre 18 milioni di dollari, che devono essere considerati al netto delle commissioni e delle spese che vengono stimate in relazione all’offerta.

 

Fondi pensione: ecco come funzionano le coperture “long term care”

Salute-300x300Non sono ormai più rari i fondi pensione che offrono, congiuntamente alla normale rendita, anche delle coperture cosiddette “long term care, vale a dire quelle che garantiscono il soggetto sottoscrittore nell’ipotesi di autosufficienza; in effetti, gli ultimi anni si sono contraddistinti proprio per una forte correlazione tra i fondi pensione e le polizze sanitarie. Attualmente, vi sono ben 23 strumenti che offrono una copertura di questo tipo, oltre a nove fondi pensione aperti e ad altri dodici pip (piani individuali pensionistici). Secondo quanto è stato prospettato dal Mefop (Sviluppo Mercato dei Fondi Pensione), i prossimi anni potranno beneficiare di un’ampia offerta di long term care, in vista, in particolare, di un welfare piuttosto integrato. Come si può spiegare il successo di questa sorta di “fusione”? Anzitutto, i due prodotti finanziari hanno dei punti in comune: il fondo pensione è solitamente un piano di accumulo pluriennale che coinvolge anche le fasce di età più giovani e, inoltre, entrambi presentano un sostanziale squilibrio per quel che riguarda le prestazioni tra uomo e donna.

 

Titoli di Stato: le emissioni del secondo trimestre 2010

aste-titoliIl Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha comunicato per il corrente trimestre, ovverosia per il periodo da aprile a giugno 2010, il programma di emissione di nuovi titoli pubblici che, in particolare, riguardano i collocamenti di Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon (Ctz), di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) e di Certificati di Credito del Tesoro (Cct). I particolare, per quanto riguarda i titoli pubblici di nuova emissione, e quindi offerti nel trimestre in prima tranche, il Mef ha annunciato, per un ammontare minimo dell’emissione per 9 miliardi di euro, il Ctz con decorrenza 30/04/2010 e scadenza 30/04/2012; per un ammontare minimo pari anche in questo caso a 9 miliardi di euro, il Mef ha programmato il collocamento del nuovo Btp con decorrenza 01/06/2010 e scadenza 01/06/2013; l’ultima nuova emissione del trimestre, per un ammontare minimo pari in questo caso a 12 miliardi di euro, riguarda invece il Btp con decorrenza 01/03/2010 e scadenza 01/09/2020.

Fotovoltaico: ErgyCapital aumentano impianti connessi in rete

fotovoltaicoSale a quota 14,2 MW la potenza installata cumulata per gli impianti che ErgyCapital ha sinora connesso in rete. A darne notizia è stata in data odierna la società quotata in Borsa dopo aver comunicato il completamento e la connessione in rete nella Regione Puglia, ed in particolare nel Comune di Cutrofiano, in Provincia di Lecce, di un impianto fotovoltaico a terra avente una potenza pari a 0,75 MW. Nei 14,2 MW di potenza installata cumulata sono compresi anche i 2,6 MW di potenza riguardanti l’impianto sito a Piani di S.Elia, frazione del Comune di Rieti; tale impianto, in accordo con quanto precisato da ErgyCapital con una nota, risulta essere connesso in rete ma non è in esercizio in quanto per le aree in cui si trova l’impianto c’è attualmente un provvedimento di sequestro.

Gruppo CIR: KOS verso lo sbarco in Borsa

piazza-affariPer KOS S.p.A., società appartenente al Gruppo CIR, si avvicina lo sbarco in Borsa. Mercoledì scorso, 31 marzo 2010, la società operante nel settore dell’assistenza sociosanitaria ha infatti depositato presso Borsa Italiana S.p.A. e presso la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) la richiesta per l’ammissione a quotazione delle azioni ordinarie sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario, nonché la richiesta di autorizzazione per il nulla osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo. Ai fini dell’iter che porterà alla quotazione di KOS S.p.A., l’Assemblea degli Azionisti il 17 marzo scorso ha provveduto ad approvare un aumento del capitale sociale al servizio dell’Offerta. Nel dettaglio, l’Offerta è destinata in Italia al pubblico indistinto ed agli investitori qualificati, mentre all’estero la sottoscrizione delle azioni KOS S.p.A. è riservata ai soli investitori istituzionali con l’esclusione di Giappone, Canada, Australia e Stati Uniti.

El.En.: CdA propone di non distribuire dividendo

laser_el_enPer l’anno in corso El.En. prevede di tornare alla redditività dopo che il 2009 è stato archiviato con una perdita netta pari a 5,3 milioni di euro. A darne notizia è la società quotata in Borsa dopo che il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato il progetto di Bilancio relativo all’esercizio 2009, caratterizzato, tra l’altro, da un giro d’affari che si è attestato rispetto al 2008 in contrazione del 32,7% a 149,1 milioni di euro. Alla luce di questi dati, ed in vista dell’Assemblea degli Azionisti di El.En., convocata il 29 aprile prossimo in prima convocazione, ed il giorno dopo in seconda convocazione, il Consiglio di Amministrazione ha proposto per quest’anno, ed a valere sull’esercizio 2009, di non distribuire alcun dividendo. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, El.En. con una nota ha fatto presente come si punti al ritorno della redditività sia grazie al contenimento dei costi, sia in scia alle attese di conseguire un leggero aumento del giro d’affari 2010 rispetto all’anno precedente.

Etf: i proficui investimenti dei fondi specializzati in aree ad alta crescita

asia-300x272Gli Etf possiedono una caratteristica che spesso li fa preferire a molti altri prodotti finanziari: in effetti, in molti casi è possibile investire anche pochi euro per scommettere su nuove aree economiche e nuove frontiere. In questo senso, si deve sottolineare come i mercati azionari dei paesi emergenti siano diventati ancora più accessibili rispetto agli anni passati, soprattutto quelle aree di sviluppo che si trovano nei luoghi in cui si svolgono traffici di merci ad alta crescita. Le zone su cui scommettere, dunque, sono rintracciabili nella costa settentrionale dell’Africa, la zona dell’Oceano Indiano ormai ribattezzata come “nuova Via della Seta”, il Kuwait e l’Ucraina. Un dato interessante è quello della regione del sud est asiatico, la quale sta crescendo a ritmi compresi tra il 6,5 e l’8,2%, così come è anche stato stimato dalla Banca Mondiale; di questo trend possono beneficiare tutti quei soggetti che investono appunto in Etf, ma occorre selezionare quelli che si adattano meglio a tale strategia.

 

Euro debole? Investire in dollari potrebbe essere l’alternativa di qualità

Dollars-300x282L’ipotesi di un euro sempre più indebolito sta avanzando in maniera paurosa e incombe minacciosa su gran parte dei mercati del Vecchio Continente: sono soprattutto i recenti sviluppi del caso greco a far pensare in questo modo e c’è chi addirittura è pronto a fare i conti con la situazione precedente all’introduzione della moneta unica. La svalutazione in rapporto con il dollaro è di tutta evidenza e non può essere in alcun modo trascurata; pertanto, si può prospettare uno scenario abbastanza verosimile, vale a dire quello secondo cui gli investitori che avranno in tasca qualche dollaro potranno beneficiare di importanti performance nei prossimi mesi. Su quale area geografica si può puntare allora? Gli Stati Uniti sono l’indiziato principale, in particolare i comparti relativi all’azionario e ai corporate bond, in particolare quegli strumenti finanziari che sono emessi da società con merito di credito abbastanza basso.