Il punto sul mercato azionario. Cosa succederà ora?

mercato azionarioQuesto trimestre il mercato azionario globale ha visto una flessione dei profitti, dopo che gli ultimi due anni avevano registrato una serie di record. Sono andati male i paesi più avanzati, con il mercato britannico giù del 7% e quello giapponese del 5%. Lievi flessioni anche per Wall Street, mentre sono andati bene i mercati emergenti.

Cosa succederà ora

I mercati emergenti hanno invece realizzato profitti, attorno al 40%. Ora gli analisti si attendono dei nuovi rialzi, crisi internazionali permettendo.
Ecco quindi che si iniziano ad indicare delle strategie a lungo termine, che possano portare a profitti sostanziosi, sfruttando la nuova primavera dei mercati.
Quindi ecco rinnovarsi i portafogli degli investitori. Gli orizzonti iniziano a delinearsi. Ad esempio sembra tornato il tempo di investire in criptovalute, mentre il mercato azionario statunitense sembra avere degli aspetti speculativi destinati a sgonfiarsi.

Per questo è fondamentale disfarsi delle azioni sopravvalutate, in modo da incassare oggi, per prendere azioni che possano invece crescere in futuro.
Negli USA, nonostante i costi per gli investimenti, si potrebbe assistere ad una nuova serie di investimenti sostanziosi, con la riforma fiscale di Trump, che consentirebbe di abbassare i costi.

Sui mercati europei invece, oltre ai costi più bassi, si potrebbero verificare situazioni vantaggiose grazie alla ripresa generale dell’Eurozona.
Per la Gran Bretagna invece, i profitti sono attorno al 4%, e le tasse basse. Però qui pesa ancora l’incertezza della Brexit.

MPS vola in borsa. È il caso di investire?

banca-monte-dei-paschi-di-sienaOggi è la giornata di Monte dei Paschi che alla borsa di Milano guadagna ora l’1,16%, dopo essere arrivata quasi al 2%.
Questo rally è spinto da indiscrezioni stampa, che parlano di una possibile operazione finanziaria da parte dell’istituto di credito.

La cartolarizzazione dei crediti

Oggi infatti si è iniziato a parlare di una quotazione dei titoli della cartolarizzazione dei propri crediti non performanti, da mettere sul mercato da parte della banca toscana.

La stampa parla di un pacchetto da 24,6 miliardi di euro da mettere sul mercato. Si tratta di un’operazione inusuale per la piazza di Milano, a cui servirebbe la garanzia pubblica almeno per la parte senior, considerata a bassissimo rischio.

L’operazione partirebbe a breve per concludersi entro giugno. A pubblicare le indiscrezione è stato il quotidiano finanziario Milano Finanza, che ha descritto l’operazione come un’iniezione di liquidità per le senior notes garantite, oltre che ha portare nuovo denaro nelle casse con il rally dei titoli.

Una boccata d’ossigeno, dopo il brutto inizio d’anno, per la banca, che aveva visto le quotazioni delle sue azioni subire un grosso ridimensionamento.
La banca, secondo l’amministratore delegato di Mps, Morelli, sembrerebbe sulla via del risanamento, come detto nell’ultima assemblea degli azionisti: “rispetto alla fine del 2017, abbiamo una inversione di tendenza. Una ripresa degli impieghi vivi lordi e stiamo aumentando la raccolta commerciale nonostante il taglio del costo della raccolta. Un segno che la banca si rimette in cammino. L’attività dei prestiti sta recuperando nel corso del 2018”.

Vivendi cede 19,19% di azioni Mediaset a fiduciaria

Vivendi cede 19,19% di azioni Mediaset ad una fiduciaria, mettendo in questo modo fine a parte dei “problemi” che ha con la società stessa. Sembra che la messa alle strette su Telecom abbia spinto i francesi a tentare di essere in linea con le richieste di legge in almeno uno dei suoi comparti di interesse.

Telecom: Elliott Management pronto alla scalata?

Elliott Management sembra davvero intenzionato a spodestare Vivendi da Telecom. Forse parlare di scalata è ancora prematuro, ma è fuori da ogni discussione che abbia già raggiunto l’8,8% delle azioni della società di telecomunicazioni e sia pronto a puntare al 13,7%.

Le criptovalute si riprendono, male i tecnologici

criptovaluteLa giornata di oggi, per gli investitori, è segnata dalle brutte performance dei tecnologici e da quelle buone delle criptovalute. Anche i bancari vanno bene, almeno quelli italiani, mentre c’è la brutta caduta di Sberbank of Russia.

Per quel che riguarda i tecnologici, si va dal -2,56% di Apple al -2,10% di Tesla, ma la caduta più pesante è quella di Nvdia con il -3,22%.

I motivi

I motivi per la caduta dei tecnologici sono svariati. Da una parte, l’effetto dello scandalo Facebook e dei dati rubati non si è ancora assopito. Ma la ragione dello scandalo appare più pretestuosa che reale visto che la Cambridge Analytica aveva già operato, allo stesso modo, per altri clienti.

Anche le nuove leggi americane sono molto permissive, e chi pensava che i propri dati fossero al riparo, si era certamente illuso.

Per Tesla continuano a pesare le difficoltà produttive per la sua nuova berlina, la prima di massa per la famosa casa automobilistica dell’elettrico.

Le critpo

In ripresa invece le criptovalute, con un week-end più che positivo, dopo mesi di ribassi continui. Anche oggi i segnali sono confortanti per chi aveva investito nel nuovo mercato, soprattutto nel momento più alto di fine dicembre e inizio gennaio. Dopo un crollo fino al 70%, si attende il nuovo rally di primavera.

Cassa Depositi e Prestiti compra azioni Telecom

Cassa Depositi e Prestiti comprerà azioni della Telecom: cosa significherà questo per Vivendi e la sua maggioranza? Ed ancora, cosa accadrà nel corso della riunione in cui il cda dovrà essere nuovamente formato? Di certo vi sarà da vederne delle belle.

Criptovalute: inversione di tendenza?

bitcoinLe criptovalute hanno passato “una buona Pasqua”, per la gioia degli investitori che sono rimasti scottati dagli ultimi mesi, con alcune, come Ripple, che hanno addirittura perso più del 70% di capitalizzazione.

Una situazione in parte prevista da alcuni analisti, che avevano parlato di un ridimensionamento del 50%, prima di un altro grande rally.

La ripresa

E proprio il rally successivo interessa ora agli investitori. Quando le criptovalute riprenderanno il trend che le ha portate a rendimenti elevati l’anno scorso?

È probabile che il momento sia vicino. Dopo la chiusura temporanea di due piattaforme di scambio importanti in Giappone, e le voci di nuove regolamentazioni, il mercato sembra si sia assestato.

Le voci di nuove regole, e le normative che saranno applicate, spazzeranno via le monete cattive, per tenere in piedi solo quelle buone. Chi ha investito su queste, è probabile che tra un mese inizierà a sorridere di nuovo, salvo nuovi clamorosi casi, come ad esempio gli hackeraggi dei mesi scorsi.

Probabilmente siamo vicini a un nuovo rally, non quantificabile adesso, visto la tendenza delle cripto a oscillazioni che non si osservano in nessun altro mercato.

Anche le nuove richieste delle autorità europee sono oggi archiviate, e le critpo dunque dovrebbero essersi liberate di un po’ di quei dubbi che le stavano accompagnando.

Mediaset vola in Borsa dopo Sky

Mediaset vola in Borsa dopo l’accordo trovato con Sky: la pace fatta tra le due società ha portato la milanese a lasciare il segno in questa prima seduta di Piazza Affari dopo le feste pasquali: il titolo Mediaset balza infatti in avanti del 6,81% a quota 3,32 euro. E tutti aspettano la reazione di Vivendi.

Alitalia, la vendita slitta ancora: si ricomincia

Alitalia rimane la vera pecora nera italiana dal punto di vista degli investimenti: salta ancora una volta la sua vendita per mancanza di offerte convincenti e viene da chiedersi: quanto si è sbagliato a votare no al referendum interno?

Mercato obbligazionario: meglio i privati o gli stati?

bondAlla Raiffeisen Capital Management pensano che il mercato delle obbligazioni premierà quelle delle corporate, piuttosto che i bond statale.

I bond governativi infatti non hanno rendimenti alti, con tutti gli acquisti fatti dalle banche centrali nei QE, anche se questi programmi ora sono giunti al termine.

Il futuro dopo i QE

Dopo aver sostenuto i band statali, le banche centrali dovrebbero cambiare la loro politica economica. Molto dipende dall’inflazione, che non sta decollando, né in America, né in Europa.

Mario Draghi aveva dichiarato di voler sostenere l’inflazione prolungando i QE, ma nell’ultima riunione sembra che questa decisione sia stata ripensata e messa da parte.

Per il momento la BCE ha deciso di scendere a 30 miliardi negli acquisti, ma gli spread non stanno salendo.

Per l’analista della Raiffeisen Capital Management, saranno invece i corporate bonds a far incassare i rendimenti maggiori, mentre per i titoli di stato, bisognerà aspettare almeno la metà del prossimo anno.

I corporate bonds invece segnano rendimenti superiori ai rating, e sono sovra performati rispetto alla realtà. Per gli investitori che amano i rendimenti, rispetto ai tassi, è quindi un buon momento per investire nel mercato obbligazionario, sia in covered bond che corporate.

Che succede alle criptovalute?

bitcoinLe criptovalute stanno preoccupando molti investitori, e disattendendo tutte le promesse di guadagno. Ormai il trend bearish è costante, e sembra non esserci fine alle perdite. Molti iniziano a chiedersi se l’investimento fatto frutterà, mentre altri, colti dal panico, hanno iniziato a vendere.ù

I motivi del crollo e il futuro del mercato

I motivi del crollo sono già stati spiegati in altri articoli. In breve, gli attacchi hacker e il tentativo si regolamentazione in alcuni paesi, ha spaventato gli investitori asiatici. La prima tegola è arrivata dalla Cina con il blocco delle ICO, e poi dal Giappone, con la chiusura di due importanti piattaforme di scambio in attesa di un’indagine. Ora anche l’Europa vuole porre regolamentazioni stringenti.

In attesa che le nuove norme vengano varate, il mercato soffrirà. Ma questa sofferenza sarà benefica per eliminare tutte quelle criptovalute nate sulla scia del successo del Bitcoin ma che non hanno nessun futuro o progetto. Rimarranno solo le più valide, che riprenderanno le loro quotazioni. Se non ci saranno intoppi nelle nuove regolamentazioni, dovremmo vedere la ripresa per maggio/giugno, altrimenti bisognerà aspettare con fiducia.

È previsto infatti, che entro il 2021, il mondo delle criptovalute decuplicherà la sua capitalizzazione. Un’occasione molto ghiotta, per gli investitori, e per sviluppare un mercato molto interessante.

Bankitalia, utile 2017 da 3,9 miliardi

Buone notizie per Bankitalia: la banca centrale italiana chiude il 2017 in maniera egregia producendo un utile netto di 3,9 miliardi di euro. Una cifra davvero considerevole e più alta rispetto a quella archiviata lo scorso anno per il 2016.

Deutsche Bank, John Cyran verso l’addio?

Deutsche Bank, John Cyran verso l’addio? Sembrerebbe di sì. I conflitti interni all’istituto sembrano essere arrivati al loro limite estremo e mentre nulla è ancora stato ufficializzato da questo punto di vista, sembra che la caccia al successore sia già partita.

Guerra commerciale e mercati azionari. Investimenti a rischio?

azioni bancheLa guerra commerciale annunciata da Trump potrebbe mettere a rischio i mercati azionari? È quello che molti investitori si chiedono, con le borse che sembrano molto incerte in questo periodo. Il giorno seguente l’annuncio di dazi statunitensi contro la Cina, le borse asiatiche hanno subito pesanti perdite, mentre quelle europee hanno girato in negativo, con perdite più contenute.

Solo in Brasile e in Russia si sono registrati dei guadagni.

Investire o attendere?

La domanda è fondamentale in questo momento in cui si attende anche una ripresa dei mercati obbligazionari. In realtà una vera guerra commerciale non ci sarà, perché sarebbe una guerra con soli perdenti.

Ci saranno schermaglie, che agiteranno le Borse in giornate negative, ma il trend dovrebbe comunque restare positivo, e si potrebbe approfittare oggi di questo momento negativo per acquistare a prezzi migliori.

L’inflazione non sta salendo e questo indurrà le Banche centrali a mantenere politiche espansive. Continuerà dunque la fase di immissione della liquidità che viene molto più spesso riversata sui mercati finanziari, anziché sull’economia reale.
Le banche sono comunque pronte, nel caso di spinte inflazionistiche, e rialzare i tassi per bilanciare e frenare l’immissione di liquidità.

I dati comunque continuano a mostrare un aumento dei profitti sul mercato azionario, che dovrebbe perdurare almeno per tutto il 2018.