Fincantieri: il titolo del giorno

FincantieriOggi è il giorno di Fincantieri, che vede il suo titolo salire grazie alle voci che la vogliono protagonista della ricostruzione di Ponte Morandi e grazie soprattutto all’upgrade del rating da parte di Mediobanca.

Il titolo di Fincantieri

Oggi c’è stato questo upgrade, che ha visto gli analisti della banca italiana portare il target price a 1,8 euro. Per Banca Imi invece il target price è a 1,54 euro, e il suggerimento resta sul Buy.

Tutto questo ha portato il titolo Fincantieri a guadagnare il 6% circa a Piazza Affari in apertura. A metà mattinata il rialzo era del 6,2%.

Gli investitori hanno seguito il consiglio Buy degli analisti e stanno acquistando azioni Fincantieri in massa. Ora (12:00) c’è un momento di pausa e il titolo guadagna il 5%.

Ma il futuro di Fincantieri, secondo Mediobanca, è roseo. Per gli analisti infatti, la quotata farà molto meglio delle aziende del suo settore. Il Piano Industriale per 2018-22 è confermato, dallo stesso Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono.

Le previsioni dell’azienza sono per un +50% del fatturato nel quadriennio. E poi c’è ancora in ballo l’affaire Naval Group, su cui stanno decidendo i governi interessati. E ancora la ricostruzione di ponte Morandi a Genova, si cui l’azienda è molto disponibile.

Ubi Banca, BCE pronta a multare su conflitto interessi

Potrebbero esserci cattive notizie in arrivo: per quanto nessun pagamento al momento sia ancora dovuto, Ubi Banca potrebbe ricevere una multa da parte della Banca Centrale Europea: è stato infatti confermato l’avvio di un processo sanzionatorio nei suoi confronti in materia di conflitto d’interessi.

Tria, rassicurazioni a partner cinesi su euro

Il ministro dell’Economia Giovanni Tria non tentenna: non bisogna mettere in discussione l’affidabilità dell’Italia. I partner cinesi del Governo Italiano non devono temere né colpi di testa né l’uscita dall’euro del nostro paese.

La giornata di Milano. Borsa in ribasso, ma Atlantis recupera

Borse europee positive dopo intervento FedLa borsa di Milano oggi apre male scendendo dello 0,13%. La notizia positiva è che Atlantia segna un piccolo recupero. Il titolo, crollato con il Ponte Morandi, oggi sale di un piccolo 0,93% e si posiziona su un prezzo di 18,30 euro. Intanto Tenaris ve in flessione e crolla del 3,35%. Va male anche Cnh Industrial che scende dell’1,9%. Anche Bper Banca va giù dell’1%.

La situazione

L’Italia continua ad essere al centro dell’attenzione dei mercati. In particolare è la legge di Bilancio che dovrà essere approvata ad essere sotto la lente di ingrandimento. Questo provoca movimenti sui mercati, assieme a tentativi di acquisizioni.

Ma a tenere banco a Piazza Affari, è Pierrel e il suo rally del 14%. La company sta trascinando il listino di Milano. Tutta merito di un semestre molto positivo, con ricavi di 8,69 milioni di euro, dai 5,97 milioni del semestre precedente. Un aumento del 46% che sta entusiasmando gli investitori.

Tutte le previsioni sono molto ottimistiche e i ricavi lordi consolidati arriveranno a 19,3 milioni di euro, e il margine operativo lordo potrebbe arrivare a 1,8 milioni di euro.

Unicredit e SocGen: tempo di nozze?

E’ tempo di nozze tra Unicredit e SocGen? Se ne parla da tempo e oggi molti analisti hanno concentrato la loro attenzione nella possibile formulazione di un giudizio in attesa di una potenziale fusione. Sebbene le trattative legate alla loro fusione siano tutt’altro che realmente partite, i due istituti stanno già facendo parlare di loro.

unicredit accordo uscite personale

Wall Street. Previsioni record per oggi

wall-streetPer gli investitori oggi Wall Street potrebbe essere una manna che cade dal cielo. I futures infatti danno segnali più che positivi, e a poco dall’apertura sono in molti a scommettere su un altro record della borsa newyorchese. In Europa, mentre Londra è chiusa per festività, vanno male Milano e Zurigo. Forte rally invece di Hong Kong, e chiusura positiva per Tokyo.

I futures di New York

Tutti gli indicatori futures della borsa di Wall Street portano a credere che le contrattazioni oggi porteranno gli indici parecchio su. Il future sul Dow Jones si posiziona infatti a +0,3%, e lo S&P 500 segna un +0,24%. Anche il future sul Nasdaq sta segnando un rialzo. Ora è a +0,37%.

Dopo il record di venerdì scorso dunque, gli investitori sono pronti a fare profitti sui tre listini principali di New York. Sotto osservazione i tecnologici, segnalati tutti in forte rialzo. Google Alphabet segna un progresso del 1,27%, e Facebook dell’1,01%. Molto bene Alibaba con 1,06% e Invdia, con il 2,02%. Anche Tesla sale, mentre soffrono i bancari.

Sotto osservazione le materie prime, con oro e argento in regressione. Altro titolo in forte rialzo è la Ferrari, che sale del 2%, ma soprattutto Netflix, che supera il 5% di rialzo, e Paypal, che supera il 3%.

L’Africa e le possibilità di investimento per il futuro

africaL’Africa potrebbe essere un luogo molto interessante per investire. Infatti, pur ancora non facendo parte del novero dei mercati emergenti, quest’ultimo anno ha dato dei segni di consolidamento di grande rilevanza.

In particolare Ghana ed Egitto si sono segnalate per per la domanda e il continente è salito molto nelle valutazioni degli analisti della J.P. Morgan.

La situazione

È vero che ci sono state molte turbolenze sui mercati emergenti, ma molti mercati sono ancora appetibili, e si segnalano come in netto miglioramento.

Se alcuni paesi, come Argentina e Medio Oriente sono ancora a rischio, altri, dell’Africa si segnalano come in netto vantaggio.

I rendimenti sono in aumento, e in media valgono tra il 7,1% al 5,9%, secondo i dati dell’anno scorso. Il Ghana e l’Egitto hanno aderito ai programmi del Fondo Monetario Internazionale. Certo, stanno procedendo a delle riforme strutturali per ottenere i finanziamenti, e sappiamo che in passato, molti di questi programmi, sono stati fallimentari.

Ma nel contempo, questi programmi stanno favorendo i rendimenti dei debiti sovrani, per gli investitori.

Il paese, da un punto di vista politico, è stabile e il PIL crescerà al 5,5% per il prossimo quinquennio.

L’Egitto sta seguendo la stessa linea, e per il momento sta consolidando i bilanci.

Ancora un crollo di Atlantia, -9%. L’AD attiva finanziamenti straordinari

atlantiaAtlantia continua a soffrire dopo il crollo di ponte Morandi. Dopo il leggero recupero di venerdì, questa mattina il titolo crolla subito del 9%, e va a 19,3 euro. Le rassicurazioni del fine settimana non sono quindi servite, anche perché, se da una parte Salvini ha cercato di smorzare i toni, dall’altra Di Maio non vuole cedere.

La mattinata

La mattinata si è aperta con i titoli dei giornali che hanno riportato la notizia di una legge speciale per Autostrade per l’Italia. Una legge per togliere all’azienda la concessione sulle autostrade italiane. Da vedere poi chi si occuperà della rete di comunicazioni nazionale.

Il crollo di oggi però sembra più legato all’incontro del CdA di Autostrade, avvenuto nel fine settimana. L’Ad Castellucci ha annunciato un finanziamento immediato di mezzo miliardo per far fronte alla crisi. La liquidità verrà attivata già oggi, a disposizione delle famiglie delle vittime del ponte, e agli sfollati. Da questa somma, il consiglio ha escluso i risarcimenti, che verranno erogati a parte.

Altri soldi dunque, per Autostrade per l’Italia, che fanno traballare gli investitori, con vendite di massa. Il crollo di Ponte Morandi si trascinerà a lungo, per l’azienda, per Genova e per l’Italia, colpita al cuore, sia umanamente che finanziariamente.

Dopo Ponte Morandi crolla anche il titolo Atlantia, controllore di Autostrade

ponte morandiIl controllore di Autostrade, Atlantia, paga caro il crollo di Ponte Morandi. In apertura, questa mattina, il titolo cade subito del 21%, e ora (10:30 CEST) perde oltre il 25%, con un prezzo di 17,59 euro per azione, dal prezzo di partenza di 23,54 euro.

Un crollo annunciato, dopo le dichiarazioni politiche a seguito del disastro del ponte della A10 di Genova.

Il futuro del titolo

Il titolo di Atlantia ha un futuro decisamente nero. Chiaramente, dalle dichiarazioni politiche, ai fatti, ci sarà tempo e non sappiamo ancora se il Governo toglierà la concessione ad Autostrade per l’Italia.

Intanto è eccesso di ribasso. Verso le 9 il titolo ha smesso di fare il prezzo. Contrattazioni ferme e ora si ricomincia a scendere.

Il Governo ha chiesto le dimissioni dei vertici aziendali, ha annunciato il ritoro della concessione e una maxi multa di 150 milioni di euro. Ma allo stesso tempo, lo spread è schizzato in alto, a 290 punti.

Questo perché il contratto prevede delle penali. Il ritiro della concessione, secondo alcuni analisti, potrebbe costare anche 10 miliardi. Intanto, da Autostrade, fanno sapere che in caso di ritiro, all’azienda spetterebbe il valore residuo della concessione.

Per il momento Atlantia paga caro il crollo del ponte, con una perdita di capitalizzazione pari a 4,5 miliardi di euro.

Fca e Hyundai: fusione in vista?

Se ne era già parlato e Sergio Marchionne aveva mostrato apertamente interesse qualche mese fa: FCA e Hyundai potrebbero divenire protagoniste di una fusione? Ci troviamo in un momento nel quale il gruppo italoamericano potrebbe trovarsi nella necessità di una mossa forte: sarà questa?

FCA, salgono vendite Europa

Prevista forte volatilità sui mercati emergenti. Occasioni e pericoli

mercati emergentiI mercati emergenti stanno per essere interessati da un periodo di forte volatilità. Ci saranno sicuramente delle occasioni per guadagnare ma anche forti rischi di perdere capitali.

Dopo il lungo periodo di stabilità, arriverà un periodo di forte incertezza. Il clima sarà innescato dalle banche centrali, che restringeranno i criteri della politica monetaria, ma anche dalla guerra valutaria e dall’inflazione, che le stesse banche centrali vogliono far crescere. Infine bisegnerà sempre tener d’occhio le mosse di Trump sui dazi.

Come arriverà la volatilità

A parlarne a Investireoggi è Michael Conelius, gestore del fondo T. Rowe Price Emerging Markets debt, T. Rowe Price. Per il momento la volatilità di questo 2018 ha avuto due timing distinti.
Inizialmente ci sono stati dei fattori tecnici a influire. Molto denaro è andato negli strumenti indicizzati alla volatilità. La seconda fase di volatilità ha visto invece protagonisti fattori più marcatamente caratteriali dei mercati. Le banche centrali hanno innescato l’incertezza con le loro strette monetarie, mentre la guerra commerciale degli Stati Uniti ha messo a disagio molti investitori. Il continuo botta e risposta tra Usa e Cina ha gettato nell’incertezza la finanza su quelle che sono le aziende asiatiche, e il loro valore azionario. Dazi anche del 25% peseranno molto, per entrambi i paesi. La Cina è un mercato ad espansione costante, che tutti vogliono conquistare. Ma per il momento, la politica della Casa Bianca, rischia di tagliare fuori le multinazionali Made in Usa. Non a caso, molti colossi statunitensi, stanno progettando l’apertura di stabilimenti direttamente nei paesi colpiti dalle tariffe doganali, per aggirare i dazi.

I consigli, nei periodi di volatilità, sono quelli usuali. Diversificazione del portafoglio ma anche flessibilità e attività a short term. Le posizioni lunghe potrebbero essere molto rischiose. Meglio agire con velocità ed essere molto attivi, quasi quotidiani.

Corrado Passera lancia Illimity, la sua banca

L’ex ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera torna a fare il banchiere ed a farlo in grande: ha infatti lanciato una nuova banca, Illimity: un istituto che promette di essere attiva e di successo fin dal breve periodo e non è difficile da immaginare se si pensa all’esperienza del suo amministratore delegato.

Come va il mercato oggi? Azioni su e azioni giù

azioni bancheIl mercato delle azioni sta vivendo un momento altalenante, tra la guerra commerciale lanciata dal Trump e le attese degli investitori sulle varie economie nazionali e continentali.

La notizia che la Germania sembra aver rallentato potrebbe frenare i mercati europei, mentre l’America sembra navigare bene nelle acque mosse e agitate dal suo presidente. L’Asia invece paga spesso le bizzarrie della Casa Bianca, e ogni tanto lascia sul terreno pesanti perdite.

Le azioni su cui puntare e quelle da lasciare

Come al solito è molto importante seguire le indicazioni delle agenzie di rating, che spesso influiscono sul prezzo delle azioni. Un rating positivo o negativo può far scattare rally o crolli.

Per quel che riguarda alcune quotate di Piazza Affari, oggi le principali novità vengono dagli analisti di Banca Imi e Kepler Cheuvreux.

La banca italiana ha portato il target price della famosa azienda Fila a 23,20 euro, e mantiene il rating su Buy. Se questo target price è stato alzato, quello su Amplifon, altra nota azienda quotata, è stato invece abbassato. Sempre Banca Imi ha rivisto il rating di Unicredit portandolo a Buy.

Kepler Cheuvreux invece abbassa il target price di Ima a 82 euro, mantenendo comunque il buy.