Le azioni a Milano oggi. Occhio a Fincantieri. Buzzi Unicem giù

FincantieriGiornata interessante per le azioni alla borsa di Milano e non solo, con uno sguardo su Fincantieri. Sarà ancora una giornata interlocutoria, anche se inizialmente si pensava al ribasso, a causa dello spread italiano. Poi l’influenza di Wall Street, che ha chiuso i negativo, anche se di pochissimo. Male Tokyo, con il Nikkei a -0,8%.

Ma Milano non risente dei due negativi, anche perché la giornata appare piuttosto piatta.

I titoli da guardare

Sono pochi i titoli che potrebbero destare l’interesse degli investitori. Un possibile rimbalzo potrebbe arrivare da FCA, dopo il tonfo di ieri con una chiusura a -4,9%. Poi c’è Generali, che sta rimodellando i suoi equilibri interni e potrebbe muoversi. Notizie anche su Monte dei Paschi e delle voci che la vorrebbero nazionalizzata. Infine Astaldi, che ha ottenuto il concordato dal tribunale e ora deve muoversi per salvarsi.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi torna a 310 punti base. Intanto brutta caduta di Buzzi Unicem. L’azienda cementifera cade subito del 4% dopo il profit warning di Heideberg Cement. A influenzare negativamente il settore del cemento, le pessime previsioni sugli ordinativi Usa e l’aumento delle materie prime. Poi c’è un -2,2% di Stm e un -1% di Leonardo, mentre avanza Moncler (+0,9%).
Occhio a Fincantieri, in rialzo dopo l’accordo con MCS per la costruzione di quattro nuove navi da crocera.

Enrico Cerreto: la consulenza patrimoniale è opportunità

Enrico Cerreto: la consulenza patrimoniale è opportunità

“La consulenza patrimoniale è un’opportunità” parola di Enrico Cerreto, consulente patrimoniale, iscritto da aprile 2001 all’albo dei consulenti finanziari con mandato di Fideuram SpA.

“Il patrimonialista ha metodi, strumenti e conoscenze – spiega Cerreto – per aiutare i risparmiatori a fare le migliori scelte per se stessi e la loro vita. Per condividere con il cliente le varie fasi della pianificazione del patrimonio, così da essere punto di riferimento per ogni esigenza, è importante però ascoltare e capire le sue vere esigenze, anche quelle non dirette. È importante tradurre l’ascolto dei sentimenti delle famiglie e dei singoli individui che ne fanno parte, in una nuova chiave di lettura e di gestione del patrimonio”.

La storia e le dinamiche interne di un nucleo familiare sono quindi collegate con l’attività di consulenza patrimoniale.

“Non si può decidere di patrimonio, denaro e beni – afferma Enrico Cerreto – se non si parla prima di famiglia e dinamiche interne. Se non si considerano questi fattori, gli aspetti di gestione patrimoniale e finanziaria possono diventare molto rischiosi e distruggere un nucleo per generazioni”.

“Al patrimonialista – evidenzia Enrico Cerreto – i clienti richiedono assistenza su tutto il loro patrimonio: immobiliare, mobiliare, aziendale e reale e per tutto il ciclo di vita: dalla creazione, allo sviluppo, al mantenimento sino alla trasmissione ed alla successiva creazione di nuovo patrimonio. Tutto ciò avviene senza dimenticare l’importante attività di tutela personale, familiare e patrimoniale presente in ogni fase del ciclo”.

“Per poter fornire al cliente una consulenza integrata – prosegue – , le competenze richieste al consulente patrimoniale interessano tutti i professionisti che interagiscono con il cliente durante il ciclo di vita del suo patrimonio, quali: l’avvocato, il consulente finanziario, assicurativo ed immobiliare”.

Oggi Enrico Cerreto lavora alla sede di Napoli della Banca Fideuram, ha iniziato l’attività bancaria nel 1989 presso la Citibank Italia di Napoli, poi divenuta Banco Ambrosiano Veneto fino al 2001. Ha ricoperto vari ruoli, tra cui back office, addetto clientela retail, addetto clientela executive, estero merci, settorista aziende, direttore di filiale.

Enrico Cerreto è laureato in giurisprudenza e ha studiato presso l’Imperial College Business School di Londra. È un’esperto del settore bancario e finanziario, come consulente patrimoniale si occupa di tutela, gestione e trasmissione di patrimoni. La ricchezza finanziaria dei suoi clienti è di 500mila euro di soglia minima.

EasyJet ancora interessata ad Alitalia

EasyJet è ancora interessata a partecipare in Alitalia. Anche, a quanto pare, nonostante il fatto che le condizioni per questo “acquisto possano cambiare. Non stupisce però, in fin dei conti,  che questo interesse continui ad essere presente.

alitalia

Mercati emergenti: gli sviluppi di questo mese

mercati emergentiSi sta molto parlando in questi ultimi tempi dei mercati emergenti. Già il mese scorso era stato fatto un punto della situazione, in particolare per la crisi di alcuni mercati, Turchia e Argentina in testa, che avrebbero potuto influenzare negativamente gli investimenti.

La situazione attuale

I mercati emergenti potranno trarre vantaggio dalla lenta e piccola crescita, che allo stato attuale sembra costante. Le esportazioni migliorano, in Occidente. Poi ci sono le piccole crescite degli aggregati monetari ed un accesso al credito migliore, potranno lasciare spazio a più ampie manovre delle banche centrali nei paesi emergenti. L’estate ha visto le crisi valutarie di Argentina e Turchia, che hanno coinvolto anche altre valute emergenti.

Il peso argentino ha perso il 25,6%, la lira turca il 6,75%, il rand sudafricano il -10,8%, il rublo il 7,4%.

Se Turchia e Argentina hanno pagato le loro politiche economiche, gli altri paesi sono stati influenzati dalla bassa crescita occidentale e dalla politica monetaria della Federal Reserve. A pagare sono stati i fondi obbligazionari dei mercati emergenti, che hanno perso 1,5 miliardi di dollari a settembre.

Bene ha fatto il nuovo accordo tra Stati Uniti e Messico, con il paese di lingua spagnola che ha potuto aumentare la sua produzione di componenti per auto.

Carige, Fitch abbassa il rating della banca

Anche Fitch a quanto pare non riesce ad essere positiva per ciò che riguarda il destino di Banca Carige ed ha per questo tagliato il rating di lungo termine, passato a CCC+ da B ed ha modificato al ribasso anche il viability rating, sceso a a ccc+ da b- con outlook negativo.

Massima allerta sui Bond Astaldi. Rischio fallimento e banche allegre

Sui Bond Astaldi è scattata l’allerta, perché la quotata è a forte rischio fallimento. Infatti l’Astaldi è in concordato in bianco, con i conti sotto controllo da parte delle autorità. Se non riuscirà a mettere a posto il bilancio entro un certo tempo, dovrà dichiarare fallimento. Se non troverà investitori e ridurrà il debito, tutto crollerà.

La questione bond

Il problema riguarda chiaramente anche gli azionisti e chi ha acquistato i bonds. Per gli azionisti la batosta è forte. Il prezzo delle azioni è crollato del 90%. Anche per gli obbligazionisti le cose non vanno bene, visto che il valore dei bonds è sceso del 65%.

I più colpiti sono gli obbligazionisti dei bond convertibili 4,875% al 2024 e dei bond high yield 7,125% al 2020. Si tratta di obbligazioni minime da 100mila euro acquistate dagli investitori istituzionali.

Ora sono obbligazioni molto rischiose, che girano sul mercato secondario. A quanto sembra le banche vogliono chiaramente disfarsene, e quindi bisogna fare molta attenzione a quello che vi propongono. Non perché non è lecito rischiare, ma perché Astaldi è a forte rischio fallimento.

Gli investitori istituzionali hanno girato questi titoli sul mercato, e si possono trovare su Borsa Italiana e EuroTLX.

Essendo piattaforme senza intermediario, è probabile che vi siano investitori non al corrente di quanto sta succedendo alla quotata. E sono già molti gli investitori che le hanno acquistate online.

Fmi taglia stime Pil Italia e richiama all’ordine

L’FMI, il Fondo Monetario Internazionale, sembra aver mal digerito quelli che sono i cambiamenti in corso per ciò che concerne l’economia italiana e per questa motivazione ha tagliato le stime relative al nostro Pil richiamando all’ordine sulle strategie.

Banca Popolare di Bari: abbiamo operato sempre correttamente

Banca Popolare di Bari: abbiamo operato sempre correttamente

La Banca Popolare di Bari risponde con un dettagliato elenco a un provvedimento della Consob in merito a presunte violazioni da parte dell’istituto creditizio e riscontrate nei periodi tra il 2014-16.

Queste violazioni sono contenute in due delibere approvate dalla Consob a metà settembre e rese note alcuni giorni fa dai media.

La Popolare di Bari ritiene di non aver commesso delle irregolarità e tramite un comunicato elenca in modo dettagliato delle “precise puntualizzazioni”.

“La Banca esprime anzitutto sorpresa e rammarico per la diffusione – si legge -, con dovizia di particolari tuttavia estrapolati rispetto a un contesto generale ben più ampio, di informazioni riservate riferite a rapporti diretti tra l’Autorità e l’intermediario vigilato”.

Evidenzia inoltre che la Consob non ha “bloccato la vendita di azioni”, così come le sanzioni non sono state comminate “alla famiglia Jacobini e all’ex dg De Bustis”, bensì “a circa 20 esponenti ed ex esponenti e alla Banca stessa, oltre che a riferirsi a due distinti procedimenti”.

La Banca Popolare di Bari ha già inviato ha inviato alla Consob proprie memorie difensive, corredate da tutta la documentazione atta a rappresentare la propria posizione.

Tra le tante ‘puntualizzazioni’, la Banca evidenzia: “gli aumenti di capitale 2014 e 2015, finalizzati all’operazione di acquisizione del Gruppo Banca Tercas, sono stati messi a punto a seguito di un costante confronto e interlocuzione con le Autorità di Vigilanza e condotti assumendo tutti i presidi previsti dalla normativa di riferimento, nella necessaria salvaguardia dei diritti di opzione riconosciuti dal codice civile”.

In merito invece al funzionamento del mercato interno di negoziazione delle proprie azioni (attivo tra maggio 2013 e giugno 2017), la Banca ribadisce che “le violazioni evidenziate da Consob riguardano errori operativi commessi nell’esecuzione delle procedure ed evidenzia che la numerosità di tali eventi (circa 200) costituisce l’1% delle complessive operazioni di vendita concluse nel periodo in esame”.

“Oltre a non apparire fondata nel merito – sostiene Banca Popolare di Bari -, la decisione della Consob riguarda in massima parte aspetti procedurali già oggetto di precedenti, approfondite ispezioni, in particolare quella avvenuta nel 2013. Inoltre, la decisione non tiene conto del fatto che, in occasione di tutte le operazioni straordinarie degli ultimi anni (a partire dall’aumento di capitale del 2012), le concrete modalità operative sono state in piena trasparenza continuamente condivise con l’Autorità, che ha avuto modo di conoscerne ogni aspetto di dettaglio, nel contesto di una continua e intensa interlocuzione, in particolare in occasione degli aumenti di capitale 2014 e 2015, funzionali al salvataggio del Gruppo Tercas”.

La Banca ritiene di non aver commesso alcuna violazione della normativa di vigilanza, “di aver subito un provvedimento sanzionatorio a fronte di aspetti tecnico/operativi già esaminati in passate ispezioni e noti alla Consob da molti anni e mai oggetto di rilievo”. Pertanto la Banca farà valere le proprie ragioni nelle sedi competenti.

Comparto bancario in sofferenza. Male Unicredit e Carige

unicredit accordo uscite personaleCon lo spread che sale sempre di più, il comparto bancario soffre alla borsa di Milano, con Unicredit e Carige che si segnalano tra le peggiori.

Unicredit è interessata da forti vendite, e attualmente perde quasi il 5%. Il prezzo delle azioni si trova ora ai minimi storici da due anni a questa parte. Era infatti dal dicembre 2016 che non si vedeva il prezzo di 11,84 euro. Molto male anche Mediobanca, che perde ora il 4,86%, con un prezzo per azione do 7,83 euro. Banco BPM è stato sospeso per eccesso di ribasso, e ora è sotto del 6%. Ubi Banca invece è sotto del 5,16% e Mediobanca il 4,7%. Crisi profonda anche per Banca Carige, con un crollo del 6,7%, e le sue azioni valgono la metà del valore della capitalizzazione di quasi un anno fa.

Il nuovo amministratore delegato Fabio Innocenzi è pronto per l’11 ottobre per il piano di azione, che prevede la dismissione del pacchetto di Utp e la vendita di Creditis.

Gli upgrade di oggi

Oggi è giorno di upgrade per due azioni in particolare, Enel e Prysmian. Ma per Enel il target price scende e il titolo va in sofferenza. Ora perde lo 0,47%, ad un prezzo di 4,40 euro. Per Credit Suisse il target price è a 6 euro. Anche Prysmian c’è un ribasso del target price, da parte di Hsbc he lo porta a 26 euro mantenendo però il giudizio su buy.

Sell off bond iniziato grazie alla Fed?

E’ iniziato il sell-off sui bond grazie alla Fed? Sembrerebbe proprio di si, dando un’occhiata a quel che è successo nella giornata di ieri sui Treasury Bond americani, poi espansosi anche sui titoli di Stato europei.

Enrico Cerreto: tutelare e valorizzare il patrimonio

Enrico Cerreto: tutelare e valorizzare il patrimonio

“Il patrimonio di ognuno va salvaguardato e valorizzato, pertanto bisogna affidarsi a consulenti patrimoniali professionisti che possano offrire una consulenza ad ampio raggio”, ad affermarlo è il dottor Enrico Cerreto, che incontriamo per capire come lavora un consulente patrimoniale e qual è il rapporto con il cliente.

Cerreto è un consulente patrimoniale, iscritto da aprile 2001 all’albo di consulenti finanziari con mandato di Fideuram SpA, l’istituto bancario italiano appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Ha alle spalle esperienza bancaria iniziata nel settembre 1989 presso la Citibank Italia di Napoli, poi divenuta Banco Ambrosiano Veneto fino al 2001, ed anche una tradizione familiare legata al mondo bancario e finanziario.

“Il patrimonialista – evidenzia Enrico Cerreto, che lavora presso la sede di Napoli della Fideuram – pianifica e organizza il patrimonio del cliente con la finalità di accrescerlo e metterlo in sicurezza preservandolo integralmente per i suoi scopi futuri. Le strategie di gestione e tutela del tuo patrimonio devono essere efficaci e oculate. Con il cliente vanno valutati i profili di rischio e individuate le soluzioni sempre più previdenti ed efficaci”.

Come racconta il nostro esperto, molta attenzione viene riservata al patrimonio, ai beni, alla realtà aziendale e alle proprietà che il cliente è riuscito a costruire nel tempo grazie alle sue capacità. Pertanto tutto questo deve essere gestito nella sua totalità.

“Il consulente patrimoniale – afferma Enrico Cerreto – si prende cura del patrimonio attraverso una visione ampia e precisa, individuando gli obiettivi specifici del cliente da soddisfare. La consulenza per la gestione, tutela e trasmissione dei patrimoni è un’attività complessa e richiede il possesso di competenze tecnico-normative avanzate e di capacità relazionali che hanno bisogno di una formazione continua e strutturata”.

Prima quindi è bene definire quali sono le priorità della propria vita, poi con un consulente patrimoniale si definiscono le strategie migliori per riuscire a raggiungere le mete prefissate.

“In un ambito di planning complessivo – conclude Enrico Cerreto – , è necessario valutare se esistono dei rischi per il patrimonio e quanto sono probabili, quindi utilizzare gli strumenti più adatti alla protezione della famiglia. È fondamentale capire di cosa il cliente ha bisogno e in quale misura, per poter indicare le soluzioni più efficaci, sempre considerando il patrimonio nel suo insieme”.

Goldman Sachs: possibili downgrade per l’Italia

Gli economisti di Goldman Sachs non ci vanno leggeri: con molta probabilità potrebbero essere in arrivo dei downgrade per l’Italia e tutto per colpa della manovra e del suo rapporto deficit/pil che toccherà, come voluto dal Governo, il 2,4%.

Technogym e Tenaris sono i titoli di oggi

tenarisLa mattinata a Milano si apre con le azioni di Technogym e Tenaris in evidenza. Per il titolo di Technogym si tratta del suo massimo storico, dopo l’upgrade di quattro broker che hanno portato il loro giudizio su buy. Così, il titolo stamattina ha guadagnato il 4%, con le azioni che oggi valgono 11,15 euro. Il mese di ottobre si apre dunque all’insegna della continuità, dopo che la quotata ha realizzato il 30% di rialzo sul mercato, per tutto il mese di settembre.

Questo grazie alle stime sul bilancio, che prevedono un aumento dei ricavi del 6%, per la fine di quest’anno. Saranno 635 milioni i ricavi, mentre l’Ebitda è stimata in aumento del 15% a 134 milioni.

Tenaris

Anche Tenaris si segnala questa mattina come stella della borsa milanese. Oggi il titolo sale del 5% spingendo in alto l’indice milanese, che ora segna il +1,5%. Tenaris si avvantaggia del nuovo accordo di scambio gli Stati Uniti e il Canada, in cui è incluso anche il Messico. L’accordo Usmca va a sostituire il Nafta, che non piaceva a Trump. Poi l’analisi di Baker Hughes, e l’aumento del petrolio, sono gli altri fattori che spingono il titolo in alto. Ora il giudizio dei broker su Tenaris vede dieci “buy”, nove “hold” e un “sell”.

Giovanni Tria, si cresce con stabilità: colpo basso dalla Lega?

Mentre il ministro del Tesoro Giovanni Tria sottolinea che si necessita di crescere ma mantenendo l’economia stabile, dalla Lega iniziano a spazientirsi: qualcuno sembra stanco di sentire il capo di via XX Settembre continuare a dire che bisogna regolarsi con le coperture.