Scadenza decennale e denominazione in dollari: sono queste le due caratteristiche che risaltano maggiormente per quel che concerne la nuova offerta di obbligazioni islamiche messa a disposizione dalla Malesia, in quella che rappresenta la seconda vendita di debito sovrano del 2011 per lo stato asiatico. L’intera gestione finanziaria spetterà a tre banche di investimento locali, le quali hanno anche proposto un ammontare complessivo compreso tra i 500 milioni e gli 1,7 miliardi di dollari, anche se per il momento queste indiscrezioni sono giunte da fonti anonime. Una vendita simile vuole sottintendere che lo stato federale vuole cedere il proprio debito islamico a un benchmark ben preciso, facendo riferimento a un’industria, quella dei titoli che rispettano i dettami della Shariah, che ha un valore complessivo di un trilione di dollari.
Polonia: la Borsa di Varsavia leader delle vendite azionarie
La Borsa polacca di Varsavia è letteralmente in fermento: la piazza finanziaria sta attirando un numero sempre maggiore di offerte pubbliche iniziali, addirittura superiori a quelle dell’Europa occidentale. In particolare, sono soprattutto le compagnie slovene, lituane e ucraine che si stanno interessando alla Polonia per la loro prima quotazione azionaria, una sorta di fratellanza finanziaria tra paesi dell’est europeo. Eppure, il Warsaw Stock Exchange esiste solamente da vent’anni, un breve lasso di tempo che non gli ha però impedito di diventare il mercato leader per le Ipo. Nel dettaglio, il 2011 si sta caratterizzando per dei record importanti in questo senso, con 73 offerte in questi primi cinque mesi, ben superiori alle venticinque dell’intero 2010. Le ultime adesioni sono giunte da Nova Kreditna Banka Maribor, secondo maggior istituto di credito della Slovenia, e da Avia Solutions Group, attivo a Vilnius nei servizi aeroportuali.
Fondiaria-Sai: Standard & Poor’s rimuove creditwatch negativo
Buone notizie in casa Fondiaria-Sai. L’Agenzia di rating Standard & Poor’s, infatti, ha annunciato d’aver rimosso sul Gruppo assicurativo quotato in Borsa a Piazza Affari il proprio creditwatch negativo, e lo stesso dicasi anche per la sua principale società controllata, Milano Assicurazioni S.p.A.. L’outlook torna così a “stabile”, a fronte di un rating che è stato confermato a “BBB-“, e per effetto delle recenti azioni intraprese dal Gruppo; al riguardo, infatti, Standard & Poor’s sottolinea come la decisione di rimuovere il creditwatch negativo sia strettamente legate alla risoluzione delle incertezze legate all’operazione di aumento di capitale, aumento che permetterà un miglioramento societario in termini di patrimonializzazione. Inoltre, secondo quanto recita un comunicato ufficiale emesso in data odierna, venerdì 20 maggio 2011, da Fondiaria-Sai, Standard & Poor’s ha contestualmente sottolineato come l’outlook a “stabile” rifletta quello che è il miglioramento del margine di solvibilità della società quotata in Borsa a Piazza Affari.
Certificates: Barclays lancia prodotti su oro e Ftse Mib
Barclays, uno degli istituti di credito più noti della Gran Bretagna e con un’ottima presenza anche nel nostro paese, ha scelto il segmento Sedex per lanciare la sua nuova proposta: si tratta di certificati di investimento focalizzati su indici azionari del Vecchio Continente e sui metalli preziosi. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio come è strutturata questa emissione. Anzitutto, sei Mini Futures Certificates sono incentrati sulle performance del Ftse Mib. Detto che la negoziazione sarà continua e che l’operatore incaricato ad assolvere l’impegno della quotazione sarà la stessa Barclays, bisogna anche tenere presente che la liquidazione è di tipo monetario. Tutto è stato equamente suddiviso, visto che tre di tali prodotti beneficiano di una tipologia “bull”, quindi improntata al rialzo, mentre i restanti tre sono “bear”. La scadenza prescelta, inoltre, è quinquennale, pertanto in tutti i casi la maturazione giungerà esattamente il 16 maggio del 2016.
Intesa Sanpaolo: aumento di capitale, i dettagli
Nell’ambito dell’aumento di capitale di Intesa Sanpaolo, per un controvalore pari a ben 5 miliardi di euro, il prezzo di emissione delle nuove azioni, per l’offerta in opzione ai possessori dei titoli ordinari ed a risparmio, è stato fissato a 1,369 euro. A darne notizia è stato proprio il Gruppo bancario in vista dell’operazione che, lo ricordiamo, partirà lunedì prossimo, 23 maggio 2011 a seguito del via libera, da parte della Consob, alla pubblicazione del Prospetto Informativo. Secondo quanto recita una nota ufficiale emessa nella giornata di ieri dal Gruppo bancario, il prezzo di emissione delle nuove azioni ordinarie Intesa Sanpaolo è stato oggetto dell’applicazione di uno sconto pari all’incirca al 24% rispetto al prezzo teorico ex diritto delle azioni ordinarie. Il prezzo è stato determinato a conclusione di un Consiglio di Gestione tenutosi ieri, mentre il rapporto di opzione è stato fissato in numero 2 azioni ordinarie di nuova emissione per ogni 7 azioni Intesa Sanpaolo e/o di risparmio possedute.
Ferro: il prezzo ha ormai raggiunto livelli speculativi
Il mercato del ferro è salito fino a livelli che possono essere considerati vicini a quelli di una bolla speculativa: il motivo per una crescita simile è presto detto, le nuove miniere del settore in questione stanno creando un eccesso di offerta per quel che concerne la produzione, una circostanza che può essere riscontrata dalle ultime rilevazioni di Baosteel Group, la seconda compagnia di tutta la Cina. Secondo quest’ultima, infatti, la bolla è stata gonfiata ripetutamente dalle acquisizioni e dai costosi investimenti, anche perché molti investitori stanno puntando il loro denaro sulla materia prima, specialmente quando le somme sono considerevoli.
Fotovoltaico: Kinexia annuncia accordo strategico
Il Gruppo Kinexia, operante nel settore delle energie rinnovabili e quotato in Borsa a Piazza Affari, ha annunciato nella giornata di ieri d’aver siglato un accordo strategico nel comparto del fotovoltaico. Trattasi, al verificarsi di alcune condizioni sospensive, della cessione di alcuni impianti fotovoltaici già in esercizio, e di un impianto che in Provincia di Latina, per una potenza complessiva cumulata pari a 16,2 MW, risulta essere in corso di realizzazione. L’accordo, in particolare, è stato siglato dalla controllata di Kinexia, nonché subholding di partecipazione nelle rinnovabili, Volteo Energie S.p.A., con il Fondo Antin Infrastrucuture Partners. Nel dettaglio, l’accordo è stato siglato da Volteo Energie S.p.A., e dalla sua controllata E.R. Energia Rinnovabile S.r.l., con Fondo Antin Infrastrucuture Partners ed in particolare per il tramite di Antin Solar Investments S.r.l., una società a sua volta interamente partecipata.
Intesa Sanpaolo: aumento di capitale, via libera Consob
Via libera, nella giornata di ieri, mercoledì 18 maggio 2011, da parte della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), all’aumento di capitale del Gruppo bancario Intesa Sanpaolo per un controvalore fino a 5 miliardi di euro. A darne notizia è stata proprio Intesa Sanpaolo che, quindi, potrà procedere alla pubblicazione del Prospetto Informativo dell’operazione che, lo ricordiamo, prevede l’offerta in opzione sia agli azionisti Intesa Sanpaolo in possesso dei titoli ordinari, sia a quelli che detengono le azioni a risparmio. L’operazione di aumento di capitale partirà in forza alla delibera del 10 maggio 2011 scorso da parte dell’Assemblea degli Azionisti di Intesa Sanpaolo che si è riunita in sede straordinaria. I diritti di opzione, pena la decadenza, potranno essere esercitati dal 23 maggio 2011 prossimo e fino al 10 giugno 2011, estremi inclusi. I diritti saranno negoziabili in Borsa sempre a partire dal 23 maggio del 2011 e fino al 3 giugno 2011 compresi.
Norfolk Southern sceglie una scadenza di cento anni
Quando si parla di ferrovie americane non si può non pensare alla Norfolk Southern Corporation: questa compagnia ha cominciato le proprie attività nel 1990, subito dopo la fusione tra Norfolk and Western e la Southern Railway, ed oggi opera soprattutto tra la costa orientale e la regione del Mississippi. La grande corsa ai bond societari ha contagiato la grande società della Virginia, la quale ha deciso di puntare su una scadenza di lunghissimo periodo, ovvero cento anni. Tra l’altro, anche il Massachusetts Institute of Technology ha lanciato strumenti simili questo mese, dunque si è trattato di un esempio molto interessante da seguire. Nel dettaglio, Norfolk ha ceduto 400 milioni di dollari in relazione a obbligazioni che giungeranno a maturazione nel 2111, con un rendimento complessivo pari al 6%; il ritorno economico del Mit, invece, è leggermente inferiore, 5,6 punti percentuali.
Walt Disney Co., bond decennali dopo oltre due anni
Come in ogni favola che si rispetti, anche la Walt Disney Company intende vivere felice e contenta e questo finale potrebbe dipendere dalla nuova emissione obbligazionaria che è stata pianificata in questi giorni: il colosso americano dell’intrattenimento si è infatti focalizzato su ben cinquecento milioni di dollari, un ammontare che andrà a riguardare quei bond che non venivano lanciati sul mercato da più di due anni. Il segmento a stelle e strisce relativo a tali strumenti vive un periodo piuttosto florido, ecco perché anche la società di Burbank ha voluto seguire il medesimo esempio. Cerchiamo comunque di capire nel dettaglio l’offerta della Disney. L’ attuale rating societario è incentrato sulla buona affidabilità del grado di investimento: in effetti, la valutazione è stata pari ad A2 secondo Moody’s, mentre Standard & Poor’s ha scelto un giudizio pari ad A, visto che i costi dell’indebitamento sono i più bassi degli ultimi sei mesi.
Fotovoltaico: Fintel Energia Group, nuovo impianto in esercizio
E’ ufficialmente entrato in esercizio un impianto fotovoltaico, per un potenza pari complessivamente a 2 MW, di Fintel Energia Group, società operante nel settore energetico ed in quello delle rinnovabili, e quotata sull’Aim Italia, il listino di Borsa Italiana S.pA. per le piccole e medie imprese (PMI). L’impianto è entrato in funzione dopo la messa in esercizio di due sezioni dell’impianto, aventi ciascuna una potenza pari a 1 MW circa, da parte di Enel Servizio Reti. L’impianto, denominato “Pollenza Solar 2“, si trova nel Comune omonimo, in Provincia di Macerata, ed ha ottenuto le necessarie autorizzazioni nel mese di gennaio del 2010.
Enel Green Power si espande negli Stati Uniti
Enel Green Power continua ad espandersi negli Stati Uniti con un nuovo progetto nel campo delle rinnovabili che farà aumentare, una volta completato l’impianto, la potenza installata complessiva in Nord America a 988 MW. Questo dopo che la controllata verde di Enel S.p.A. ha reso noto in data odierna, mercoledì 18 maggio 2011, d’aver avviato in Kansas la costruzione di un parco eolico avente una potenza complessiva cumulata pari a ben 200 MW. Una volta entrato in funzionamento, il parco eolico, a fronte di un risparmio ambientale pari ad oltre 580 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera, produrrà energia pulita in grado di soddisfare annualmente il fabbisogno di 70 mila famiglie. La costruzione dell’impianto in Kansas, a fronte di un investimento pari a complessivi 350 milioni di dollari americani circa, è a cura di Enel Green Power Nord America Inc., la controllata a stelle e strisce della società quotata in Borsa a Piazza Affari.
Chrysler, maxi offerta di bond ad alto rendimento
Il gruppo Chrysler e il mercato dei bond non riescono a stare lontani l’uno dall’altro. La casa automobilistica di Auburn Hills ha infatti deciso di tornare nuovamente a questo specifico segmento finanziario con una delle maggiori offerte degli ultimi due anni: si tratta di una proposta che va a riguardare direttamente i titoli ad alto rendimento e che dovrebbe essere in grado di rifinanziare i prestiti contratti. La società americana si è vista costretta ad accrescere l’offerta obbligazionaria fino a un totale di 3,5 miliardi di dollari, un incremento che ha coinvolto anche i tassi di interesse dei prestiti a sei anni. Secondo gran parte degli analisti, le modifiche in questione dovrebbero essere le più adatte per stabilizzare le trattative attualmente in corso. Chrysler, la quale fa parte del gruppo Fiat, deve far fronte a un debito piuttosto consistente, quindi ci si è rivolti al mercato più propizio in questo preciso momento storico; i bond saranno equamente suddivisi tra le scadenze a otto e dieci anni, con la quotazione effettiva prevista per la giornata di domani.
Johnson & Johnson, obbligazioni per finanziare il debito
Johnson & Johnson rappresenta una delle quattro compagnie americane non finanziarie che possono vantare il miglior credito in assoluto. È proprio per questo motivo che il colosso farmaceutico di New Brunswick sta puntando con decisione sui titoli obbligazionari: in particolare, è in programma una vendita di ben 3,75 miliardi di dollari per quel che concerne questi strumenti, dopo che i rendimenti maggiori sono calati ai minimi degli ultimi sei mesi. Le altre società che fanno parte del ristretto novero descritto in precedenza sono McDonald’s, Hsbc Bank e Caterpillar Financial Services, le quali si focalizzeranno sullo stesso tipo di emissioni nel corso di questa settimana. L’interesse di Johnson & Johnson è andato nella direzione dei corporate bond, dopo aver seguito l’esempio di altre multinazionali americane; l’intento principale è quello di ricercare una struttura più stabile per quel che concerne il capitale interno e far fronte ai pagamenti per l’acquisizione di Synthes Inc.