Il nuovo rating spagnolo fa calare i futures petroliferi

Il petrolio è calato dopo aver toccato il suo livello più alto delle ultime quattro settimane a New York: il ridimensionamento del rating creditizio della Spagna ha inciso in maniera profonda su queste quotazioni, tanto da influire in modo decisivo sulla domanda di carburante per quel che riguarda il continente europeo. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che i contratti futures collegati al greggio sono scesi di oltre 0,8 punti percentuali al momento dell’annuncio del declassamento della nazione iberica da parte di Standard & Poor’s. La qualità petrolifera West Texas Intermediate potrebbe subire la stessa sorte nel corso della prossima settimana, in particolare alla luce della minore fiducia nei confronti dell’area dell’euro e della crescita inferiore alle attese dell’economia americana.

Samsung batte Nokia ed Apple

Altra sconfitta per Nokia; dopo i dati deludenti relativi al precedente periodo in esame, che sono costati a Nokia una buona fetta di investitori, arriva oggi una nuova sconfitta per l’ex leader nel settore della telefonia, con il sorpasso di Samsung sul colosso storico delle telecomunicazioni.

Samsung sorpassa Nokia per vendite e spodesta il primato di quest’ultima detenuto per oltre 14 anni in cui ha dominato la scena della telefonia mobile. Tra i successi più grandi che hanno consolidato l’operatore nei quasi tre lustri precedenti ricordiamo il mitico 3310 (e 3330) che hanno segnato un’era della telefonia, ma anche tutta la storia precedente e successiva è colma di successi, che solo ora scompaiono dietro un nuovo colosso pronto al passaggio del testimone.

PIL USA sotto le stime a 2,2%

Il primo trimestre negli USA si archivia con un PIL sotto le attese che si consolida a quota 2,2% contro una previsione del 2,5%. Il dato contrasta fortemente con il precedente periodo che aveva visto un +3% incoraggiante, mentre l’azionario riprendeva terreno e si consolidava sopra i 13000 punti con il Dow Jones.

L’avvio positivo di Wall Street tuttavia dimostra come il dato, sotto le attese, non ha inciso particolarmente in questa ultima seduta dell’ultima ottava di Aprile 2012; l’indice di riferimento si prepara a chiudere sopra a 13200 punti, consolidando il recupero di oltre 400 punti messo a segno dal bottom di Lunedì scorso, quando il Dow Jones era pesantemente scivolato sotto a quota 12900 spaventando gli investitori.

Sri Lanka: Bank of Ceylon lancia un bond a cinque anni

Bank of Ceylon, l’istituto di credito che viene gestito e controllato direttamente dal governo dello Sri Lanka, ha provveduto a emettere un bond sovrano in scadenza tra cinque anni e per un importo complessivo di cinquecento milioni di dollari: in pratica, questo stesso strumento finanziario è stato progettato e strutturato in modo tale da garantire un rendimento di 6,875 punti percentuali, tanto che gli investitori finanziari hanno già sottoscritto in eccesso la quotazione (7,7 volte in più per la precisione). Le indiscrezioni sono giunte direttamente da una fonte informata sui fatti, tanto che si possono descrivere in maniera dettagliata anche altre caratteristiche per quel che concerne tale prodotto.

Il caso americano di mucca pazza fa rialzare i futures bovini

I contratti futures relativi alla carne bovina sono tornati in territorio positivo dopo un declino che durava ormai da diversi mesi: molti paesi, in primis il Canada e il Giappone, hanno annunciato ufficialmente di voler continuare a importare il manzo americano, nonostante il governo di Washington abbia reso noto il primo caso di “mucca pazza” dopo ben sei anni. Lo stesso Canada, oltre al Messico, al Giappone e alla Corea del Sud, i quattro maggiori acquirenti di questa carne, non bloccheranno dunque gli acquisti dopo l’ufficializzazione della malattia, nota in gergo medico con il nome di “encefalopatia spongiforme bovina”. Il caso in questione è stato certificato nella California centrale, ma è stata paradossalmente questa notizia a sospingere verso l’alto i prodotti finanziari di cui si sta parlando.

L’emissione di aprile delle obbligazioni nigeriane

Puntuale come un orologio svizzero è giunta l’ennesima emissione obbligazionaria a cadenza mensile della Nigeria: il governo della nazione africana ha infatti provveduto a lanciare sul mercato ben novanta miliardi di naira (circa 573 milioni di dollari per la precisione), un importo che si riferisce al debito locale in maturazione in tre date specifiche, vale a dire il 2014, il 2017 e il 2022. L’asta che è stata sfruttata è quella regolare che si tiene nel corso della settimana, con i ritorni economici relativi a questi stessi strumenti finanziari che sono stati piuttosto misti e variabili, così come messo opportunamente in luce dal Debt Management Office nigeriano.

Risultati asta BOT Aprile 2012

Dopo un’apertura di Borsa poco convincente arrivano i risultati dell’asta di BOT semestrali prevista per oggi che confondono le idee agli investitori e rimarcano ancora una volta le difficoltà degli ultimi mesi nel campo della finanza. Con una domanda di oltre 14 miliardi di euro ed un’offerta completamente coperta di 8,5 miliardi di euro  il MEF potrebbe ritenersi soddisfatto dell’emissione di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, anche se i dati sul rendimento fanno storcere il naso agli investitori che ancora non sanno bene come valutare l’andamento dei titoli.

Il rapporto di 1.71 rispetto al precedente 1.5 su domanda/offerta farebbe pensare ad un ridimensionamento del rendimento ed invece i titoli schizzano in alto fino ad arrivare ad un valore medio di 1.772% per l bot a breve termine.

Fitch alza rating di Ford

Fitch risulta essere, tra le agenzie di rating USA, la più attenta alle variazioni del mercato. Mentre fino a qualche anno fa’ c’era il tempo di valutare l’andamento di un titolo e dei suoi conti ed i casi di speculazione erano isolati, oggi le variazioni sono istantanee ed il quadro tecnico di medio e lungo termine può cambiare in pochi giorni.

Gli analisti di Fitch sembrano consci di questo nuovo modo di lavorare e rivedono continuamente il rating delle aziende importanti, anche se “dimenticano” spesso di occuparsi degli affari sul loro territorio, oltre oceano.

General Electric emette due tranche di bond

General Electric Company, la celebre multinazionale americana attiva nel campo della tecnologia e dei servizi, ha provveduto ad emettere 3,1 miliardi di dollari di nuovo debito nel corso della giornata di ieri: si tratta della maggior offerta finanziaria per quel che riguarda il colosso di Fairfield nel secondo trimestre del 2012, a dimostrazione che gli acquirenti si trovano a maggiora agio con i titoli obbligazionari societari. Entrando maggiormente nel dettaglio, una parte della quotazione, 1,1 miliardi di dollari, ha contemplato titoli a tasso variabile, mettendo a disposizione degli investitori un rendimento che è 0,70 punti percentuali al di sopra del Libor (London Interbank Offered Rate) a tre mesi.

Cat Bond: Bermuda pronte ad aumentare le quotazioni

Il Bermuda Stock Exchange, la borsa valori dell’arcipelago caraibico, è intenzionato ad attrarre il maggior numero possibile di quotazioni di Catastrophe Bond e di altri titoli correlati al settore assicurativo: si tratta di una vera e propria sfida alla sua acerrima rivale, la Borsa delle Isole Cayman, puntando su dei prodotti finanziari che da queste parti sono molto gettonati. Come ha spiegato chiaramente Greg Wojciechowski, amministratore delegato del listino del territorio britannico d’oltremare, il mercato comprenderà perfettamente queste nuove aperture, con una serie importanti di strumenti che potrebbe trovare presto la giusta collocazione in tali listini.

Etp e argento: in aumento il quantitativo delle holding

Gli Exchange Traded Products collegati all’argento hanno visto aumentare le loro holding fino a quasi 627 milioni di dollari: questo risultato è stato possibile grazie soprattutto ai prezzi di scambio, i quali non erano così bassi da almeno tre mesi, senza dimenticare il rialzo fatto registrare dalle scorte complessive, comunque inferiore alle attese a causa del rallentamento dell’economia internazionale. Gli assets in questione hanno quindi ceduto ben 3,6 punti percentuali nel corso della giornata di ieri, il declino più consistente da inizio 2008, dunque ben quattro anni. Allo stesso tempo bisogna sottolineare che l’argento come metallo è stato protagonista di un -3,8%, performance che ha fatto arrivare la quota totale a 30,48 dollari l’oncia, il livello minore da inizio anno per la precisione.

Oro, contratti futures ancora in rialzo

L’oro è stato capace di avanzare per la terza volta nelle ultime quattro sessioni, grazie a un dollaro più debole e a un accresciuto appeal nei confronti del prezioso metallo come investimento finanziario alternativo: entrando maggiormente nel dettaglio, la moneta verde ha perso oltre 0,4 punti percentuali nel confronto con un paniere composto da altre divise. Su questa performance hanno inciso profondamente i rendimenti in calo dei titoli obbligazionari spagnoli e italiani, segno che la crisi del debito dell’eurozona si sta inasprendo. Allo stesso tempo, la sterlina inglese ha raggiunto il suo livello più alto da quasi sei mesi nei confronti del dollaro.

Aste titoli di Stato nella media

Il collocamento di titoli di Stato previsto per oggi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha restituito un esito nella media, senza grosse sorprese come invece qualcuno forse si aspettava. L’emissione di CTZ con scadenza a gennaio 2014 è stata pari a 2,5 miliardi di euro con un tasso di interesse al 3,355% contro il precedente 2,535%. Il bid-to-cover è pari a 1,80 in leggero ribasso rispetto all1,86 precedente ed in ogni caso l’ammontare emesso corrisponde al massimo preventivato dal MEF.

L’emissione di BTP indicizzati all’inflazione con scadenza nel 2019 è stata pari a 442 milioni di euro con un tasso del 4,32% ed un bid-to-cover pari a 2,238. Sono stati collocati inoltre 501 milioni di euro di BTP con scadenza nel 2017 con un tasso medio pari al 3,88%.

Emissione BTP del 27 aprile 2012

L’ultimo comunicato stampa emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze contiene i dettagli della prossima asta di Buoni del Tesoro Poliennali in emissione a fine Aprile 2012. Il primo prestito emesso dal MEF il prossimo 27 aprile (con regolamento previsto al 2 maggio) ha decorrenza 1° febbraio 2012 e scadenza 1° maggio 2017 ed un tasso di interesse lordo pari al 4,75% annuo. Il BTP è identificato dall‘ISIN IT0004793474 e l’ammontare dell’emissione sarà compresa tra un minimo di 1500 milioni di euro ed un massimo di 2500 milioni di euro.

Il secondo prestito in emisisone ha decorrenza 1° marzo 2012 e scadenza 1° settembre 2022. Il rendimento annuo lordo è pari la 5.5% mentre l’ISIN identificativo è IT0004801541. L’emissione sarà compresa tra 1,500 milioni di euro e 2.500 milioni di euro.