Lipper: le commissioni degli hedge fund vanno a gonfie vele

Lipper è una azienda che effettua ricerche di tipo finanziario e che fa parte integrante del gruppo Thomson Reuters: l’ultimo studio in questo senso mette in evidenza dei dati davvero importanti e che inducono a riflettere circa le commissioni che fanno capo ai fondi comuni di investimento. Che cosa c’è di così particolare in queste performance? Ebbene, è stata evidenziata una crescita sostanziale in questa direzione: qualcuno ha avanzato delle critiche nei confronti della ricerca in questione, visto che sono stati presi come riferimento principale soltanto 81 fondi che sono quotati in territorio britannico (volendo essere più precisi, si tratta soltanto del 5% dell’intero comparto), ma si deve anche precisare che è una tendenza di cui si deve tenere conto. L’aumento in questione e accennato poc’anzi è pari a 138 punti percentuali, il risultato del confronto rispetto al dato di un anno fa.


Che cosa si intende solitamente per commissione del fondo d’investimento? Tale calcolo va effettuato nel momento in cui si ha a che fare con una performance superiore a quanto dichiarato per il tasso di mercato. Quando poi si prendono come riferimento anche i costi relativi alla valutazione sul Ter (acronimo che sta a indicare il Total Expense Ratio), allora il coefficiente ammonta all’1,82%, una percentuale che esprime la media ponderata come convenienza o meno di un determinato prodotto finanziario in relazione ai suoi costi economici.

I risultati, seppur parziali, sono comunque inequivocabili: l’autore di questa ricerca è Ed Moisson, il quale ha anche spiegato e commentato le statistiche che sono state ricavate; in particolare, sono tre gli aspetti e gli elementi di cui tenere conto, vale a dire la necessità delle società di porre in essere una sorta di allineamento tra i propri bisogni peculiari e quelli che sono invece avvertiti dagli investitori, l’importanza della trasparenza e la responsabilità da adottare nello scegliere le commissioni.

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