Europa agli Stati Uniti: reagiremo a dazi auto

L’Europa ha deciso di non rimanere ferma a guardare: Bruxelles ha deciso di puntare direttamente il dito contro i dazi americani sulle importazioni di auto europee. Il punto degli esperti? A pagarne le conseguenze saranno sia i lavoratori del vecchio continente che gli statunitensi.

Senza contare che “danneggiano il commercio, la crescita e l’occupazione negli Usa“, creando un impatto negativo stimato di “13-14 miliardi di dollari sul Pil Usa” e mettono a dura prova ” i legami con gli alleati“. Insomma, la Commissione Europea ci è andata tutt’altro che leggera, come giusto che sia, in un documento indirizzato al Dipartimento del Commercio americano, nel quale si sottolinea come i costruttori europei contribuiscano e non poco all’occupazione negli Stati Uniti con circa 120.000 posti di lavoro diretti nella produzione e 420.000 nei concessionari.

In generale viene sottolineata l’inutilità dell’applicazione dei dazi sulle auto evidenziando come non ci sia nessuna minaccia economica all’industria automobilistica americana, che tra l’altro vanta buoni numeri . Insomma, secondo Bruxelles le accuse statunitensi “non hanno legittimità, base fattuale e violano le regole“. Il documento non esclude la presa di eventuali contromisure, anzi. Viene spiegato che sia l’Europa che gli altri partner commerciali potrebbero imporre tassazioni importanti su un “volume molto significativo di esportazioni Usa, stimato a 294 miliardi di dollari“.

Dal canto suo il segretario al commercio Usa Wilbur Ross prova sedare gli animi rispetto alle dichiarazioni del presidente Donald Trump, sottolineando che è prematuro dare per scontati i nuovi dazi, tanto quanto la paventata uscita degli Stati Uniti anche dall’Organizzazione mondiale del commercio.

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