Conto di deposito remunerato IBL Banca

ContoSuIBLSi chiama “ContoSuIBL“, ed è il conto di deposito remunerato ideato da IBL Banca per far fruttare la liquidità senza vincoli e con la libertà di poter effettuare versamenti e prelievi visto che i soldi sono sempre disponibili. Come ogni buon conto di deposito remunerato che si rispetti, “ContoSuIBL” è senza spese di apertura, di gestione e di chiusura così come rigorosamente a zero è l’imposta di bollo che è a carico di IBL Banca. Le somme versate su “ContoSuIBL”, tra l’altro, possono avvalersi della sicurezza e della garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Per l’apertura del “ContoSuIBL” entro il prossimo 30 giugno 2010, IBL Banca offre ai titolari, fino al 31 dicembre del 2010, il 2,50% lordo, ovverosia l’1,82% annuo netto, sulle somme depositate fino a 150 mila euro, mentre per gli importi oltre tale soglia il tasso annuo lordo è pari all’1,50%, ovverosia l’1,09% netto.

Ma con il conto di deposito remunerato IBL Banca c’è anche la possibilità di ottenere dalla propria liquidità dei rendimenti superiori grazie alla nuova opzione deposito vincolato. Nel dettaglio, è possibile attualmente vincolare le somme, con un massimo di un milione di euro per ogni “ContoSuIBL“, per un periodo pari a 12 mesi ottenendo un rendimento lordo del 3%, ovverosia il 2,19% che, visti i tassi di mercato, è di certo allettante; le somme possono essere vincolate anche per un periodo più breve, pari fino a sei mesi, a fronte di un tasso annuo lordo del 2,75%, ovverosia il 2% netto che allo stesso modo rappresenta un buon tasso.

Anche per la nuova opzione deposito vincolato non sono previste a carico del sottoscrittore spese connesse all’operazione fermo restando che a scadenza si riceverà il capitale più gli interessi maturati senza poter disporre prima dei termini di scadenza delle somme vincolate. Così come per la remunerazione sulle giacenze libere, anche per la nuova opzione deposito vincolato del “ContoSuIBL” c’è l’adesione alle garanzie ed alla sicurezza offerta dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

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