Il 2011 rappresenterà un anno denso di novità per quel che riguarda gli investimenti in Exchange Traded Fund, parola di Invesco PowerShares: il comparto specializzato in questi specifici prodotti della omonima compagnia americana ha infatti deciso di lanciare, a partire dal prossimo 5 gennaio, una serie di innovazioni piuttosto interessanti in relazione all’offerta di Etf nel continente europeo. Volendo essere più precisi, c’è da dire che la gamma potrà contare sulla cosiddetta replica sintetica, una metodologia che consente ai clienti di sfruttare gli strumenti per replicare appunto persino quegli indici che non sono contemplati dal metodo basato sul denaro cash (il “cash-based”). Questa opportunità verrà posta in essere mediante un procedimento piuttosto semplice; in effetti, la società di Atlanta convertirà due dei propri Etf dal metodo di replica fisica a quella di impostazione sintetica.
Investimenti News
Mercati finanziari: piattaforma Trading+ di Intesa Sanpaolo
Si chiama “Trading+”, ed è un servizio proposto da Intesa Sanpaolo per poter operare sui mercati finanziari in modo tempestivo e rapido potendo far leva, tra l’altro, su strumenti di analisi tra i più evoluti. Trattasi di un servizio a pagamento, con un canone mensile pari a 25 euro, ma se nell’arco del mese solare vengono effettuati almeno 20 ordini eseguiti, allora, il canone mensile si azzera e non deve essere di conseguenza pagato dal cliente. Per l’attivazione di “Trading+” basta recarsi presso una filiale del Gruppo Intesa Sanpaolo al fine di poter operare sui mercati con un piano commissionale flat, ovverosia una tantum per ogni eseguito, oppure quello a percentuale sul controvalore investito. Il tutto fermo restando che, in caso di variazione di operatività, il cliente può in qualsiasi momento andare a variare il proprio piano tariffario.
Polonia, si tornano a vendere bond collegati all’inflazione
C’è sempre una prima volta: è uno dei luoghi comuni più abusati, ma non c’è nulla di più azzeccato per descrivere l’ultima decisione finanziaria della Polonia, la quale sta pianificando proprio la sua prima vendita di bond inflation-linked (conosciute familiarmente anche come “linkers”, sono delle obbligazioni collegate principalmente all’andamento dell’inflazione) da oltre due anni a questa parte. La svolta è giunta quando ci si è accorti che gli investitori polacchi erano sempre più propensi a ricercare maggiore protezione contro i crescenti prezzi al consumo, in modo da poter “scommettere” sui futuri tassi di interesse.
Banca Generali: risparmio gestito, trend novembre positivo
Nello scorso mese di novembre Banca Generali ha chiuso il periodo con una raccolta netta totale pari a 108 milioni di euro, di cui 61 milioni di euro da parte di Banca Generali Private Banking, ed i restanti 47 milioni di euro da parte della rete Banca Generali. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio Banca Generali nel sottolineare come, in virtù del trend positivo della raccolta anche a novembre 2010, dall’inizio dell’anno la raccolta netta positiva abbia ampiamente superato la quota del miliardo di euro; nel dettaglio, la raccolta netta totale da inizio anno è pari a 1,06 miliardi di euro, dei quali 496 milioni di euro da parte di Banca Generali Private Banking, e 570 milioni di euro da parte della rete di Banca Generali. Secondo quanto dichiarato da Giorgio Girelli, l’Amministratore Delegato di Banca Generali, la società chiude anche novembre con buoni dati per la raccolta a conferma della qualità dei prodotti sempre più apprezzati dai clienti che vogliono dai propri capitali sia gestione, sia protezione a fronte di una capacità di crescita costante e solida.
Novelis, via alla seconda parte dell’offerta di bond a 7 e 10 anni
Novelis Inc. è uno dei nomi di punta per quel che riguarda la produzione e la commercializzazione dell’alluminio: ma la compagnia canadese, la quale beneficia da almeno tre anni dell’acquisizione posta in essere dall’indiana Hindalco, sta facendo parlare di sé nei mercati obbligazionari per gli alti rendimenti conseguiti negli ultimi tempi, anche perché venerdì dovrebbe essere la giornata decisiva per la seconda parte dell’offerta di bond. Si fanno già dei nomi per la gestione di tale operazione, visto che si parla con una certa insistenza di Citigroup, Bank of America, Royal Bank of Scotland e Ubs. Che cosa avverrà di preciso? I titoli senior verranno offerti per l’appunto in due blocchi distinti, i quali consistono in una tranche con scadenza a sette anni (la quale non potrà essere riscattata prima di tre anni) e di una a dieci anni, non riscattabile per i primi cinque.
Allied Irish Bank, gli obbligazionisti sono pronti a citare l’Irlanda
Allied Irish Bank, un nome, ma non una garanzia: lo sanno bene ormai gli obbligazionisti che hanno sottoscritto titoli della banca commerciale irlandese, i quali stanno approntando una citazione giudiziale contro la stessa Repubblica per le perdite che saranno costretti ad assumersi a breve, un altro segnale evidente della controversa situazione economica in cui versa il paese europeo. Gli investitori coinvolti in tale affaire, tra cui vi sono anche alcuni fondi assicurativi e pensionistici tra i più grandi al mondo, stanno concludendo in questi giorni le trattative che porteranno con grande probabilità al coinvolgimento di Dublino presso la Corte di Giustizia, anche perché sono all’orizzonte nuovi tagli indiscriminati da parte di Aib per quel che riguarda il valore dei prodotti subordinati al debito.
Investire per costruirsi una pensione integrativa
Per investire al fine di potersi costruire una pensione integrativa non è più strettamente necessario rivolgersi ad un agente o alla sede fisica di un’agenzia di assicurazioni. La pensione statale, infatti, oramai si può andare ad integrare in maniera sia comoda, sia rapida e conveniente sfruttando i canali diretti, ovverosia Internet e/o il telefono, a fronte di importi mensili versabili che possono essere anche minimi. Ad esempio, Genertellife, società controllata al 100% dal colosso europeo Assicurazioni Generali, propone proprio la prima pensione integrativa online ed al telefono a favore di chi vuole costruirsi una pensione integrativa in maniera flessibile. Il prodotto è infatti collegato ad una gestione separata il cui rendimento 2010 è del 4,62%, a fronte di zero costi sia per l’attivazione, sia per la gestione del piano di previdenza integrativa; come costo accessorio c’è infatti solo l’1% che viene trattenuto annualmente sul rendimento finanziario ottenuto.
Credit Default Swap: la Turchia converge verso i Bric
La Turchia sta convergendo sempre di più verso le performance realizzate dai cosiddetti paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) in relazione al mercato del credito: come è stato possibile un simile andamento economico e quali possono essere le conseguenze per gli investitori finanziari? Anzitutto, bisogna conoscere le radici del momento positivo in questione e possono essere rinvenute nella forte espansione economica, la quale ha provocato un vero e proprio default nei costi assicurativi, giungendo fino ai minimi del 2010 nei confronti dei già citati paesi emergenti. La differenza più evidente si può notare nel costo dei Credit Default Swap (gli strumenti conosciuti anche con l’acronimo Cds) a cinque anni che prendono come riferimento principale i junk bond turchi, e i prodotti cinesi, visto che vi è stata una riduzione di ben settanta punti base nel confronto; tra l’altro, Moody’s e Fitch hanno provveduto ad innalzare fino a “positivo” l’outlook di Ankara.
Pepsi-Wbd, ottimo rally obbligazionario per la società russa
L’ultima acquisizione posta in essere da PepsiCo Inc., la conglomerata statunitense attiva nella produzione e commercializzazione di bevande, sta agevolando senza dubbio uno dei maggiori rally obbligazionari; in effetti, la società scelta dalla compagnia americana è OAO Wimm-Bill-Dann, produttrice di succhi di frutta, la quale sta beneficiando delle performance più alte degli ultimi cinque mesi, la conseguenza naturale dell’atteggiamento degli investitori, i quali stanno speculando sul fatto che l’accordo possa innalzare i rating del credito. I rendimenti della società russa, in particolare i titoli che giungeranno a scadenza nel 2013, sono calati di 54 punti base (-0,54%), assestandosi al 7,6%, uno dei declini più consistenti da quando i bond sono stati venduti lo scorso mese di luglio.
Snam Rete Gas: Autorità approva tariffe trasporto 2011
Con una deliberazione, la ARG/gas n. 218/10, l’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, ha approvato le tariffe per l’attività di trasporto, di dispacciamento e di misura del gas naturale relative all’anno 2011. A darne notizia è stata Snam Rete Gas nel precisare come queste tariffe siano state determinate in base ai ricavi di riferimento riconosciuti; questi ricavi, al netto delle quote di terzi, risultano essere pari a 1.817 milioni di euro. Sul totale dei ricavi, inoltre, 36 milioni di euro circa sono legati ed associati ai costi per il bilanciamento del sistema, ed altri 113 milioni di euro circa agli incentivi per gli investimenti di sviluppo. Con un comunicato ufficiale Snam Rete Gas ha altresì reso noto che nell’ammontare di 54,9 milioni è stato determinato l’importo che è stato riconosciuto alla società in merito ai maggiori oneri che sono stati sostenuti, nel periodo dall’1 ottobre 2008 e fino al 31 dicembre del 2009, per l’acquisto del fuel gas.
Gruppo Coin: negozi Upim, continua la conversione
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Coin ha approvato venerdì scorso i dati dei primi nove mesi d’esercizio della società, caratterizzati in particolare da un progresso costante degli indicatori economici a conferma di come l’azienda continui ad essere in grado di produrre risultati positivi anche in una fase in corrispondenza della quale per i consumi si registra una fase di stagnazione. Nel dettaglio, le vendite sotto insegna nel periodo sono aumentate del 38,8% e del 5,4% senza considerare quelli Upim; luce verde anche per l’Ebitda, aumentato nei primi nove mesi del 35,7%, e del 26,1% senza Upim. E proprio riguardo ai negozi Upim il Gruppo Coin con un comunicato ufficiale ha fatto presente come prosegua il piano di conversione che, alla fine di ottobre 2010, segna la conversione di 54 negozi con l’insegna OVS industry, 4 negozi Upim Pop, e 9 negozi a marchio Coin; inoltre, per quel che riguarda il piano di conversione riguardante i negozi ex Magnolia, sono stati sinora aperti tre negozi in affiliazione con l’insegna OVS kids, ed altrettanti negozi diretti.
Bank of England: nel 2011 un piano più ampio per i bond
Bank of England, istituto di credito centrale del Regno Unito, sta predisponendo una lettera piena di buoni propositi e iniziative per il nuovo anno finanziario che verrà: l’obiettivo principale da raggiungere entro il primo semestre del 2011 è quello di approntare un innovativo piano di acquisto degli assets, una necessità che è divenuta ancora più urgente alla luce dei forti rischi collegati alla crescita economica, così come è stato confermato dalla Camera di Commercio britannica (la British Chamber of Commerce). Che cosa succederà dunque in tal caso? Il Monetary Policy Committee, vale a dire l’organo della banca che si occupa appunto di politica monetaria, provvederà ad aumentare il proprio programma obbligazionario dagli attuali cinquanta miliardi di sterline fino a 250 miliardi circa, un incremento davvero esponenziale.
Sopaf amplia l’offerta: sette comparti sono pronti all’esordio
Fondo obbligazionario governativo, fondo per la protezione alternativa, fondo Asian Leaders, ma anche fondo per la crescita di altri fondi, fondo di Funds Value, fondo opportunità e fondo europeo flessibile: sono queste le sette nuove “meraviglie” del mondo finanziario che Sopaf Capital Management sta costruendo in questo difficile contesto economico. Si tratta, volendo essere più precisi, della società di gestione del risparmio partecipata al 100% dall’omonima spa milanese celebre proprio per le sue numerose interessenze. L’offerta della compagnia diventa in questa maniera molto più ampia, con delle conseguenze che si prospettano positive per tutti gli investitori interessati; c’è da precisare, in tal senso, che la gestione verrà curata per intero da Adenium, una sicav multi comparto di diritto lussemburghese. Esaminiamo nel dettaglio ognuno di questi nuovi settori.
Pronti contro termine: pctonline di MPS
L’investimento è garantito dalla Banca, non ci sono costi di sottoscrizione, e le scadenze sono brevi. Sono queste le principali caratteristiche di “pctonline“, la formula di investimento online in pronti contro termine offerta dal Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena per la clientela retail, ovverosia per investitori e risparmiatori privati. “pctonline” offre a breve termine, sulla scadenza di tre mesi, un rendimento che è sia certo sia interessante con sottoscrizione online che è sia flessibile, sia conveniente. “pctonline“, infatti, è conveniente in quanto non ci sono costi di sottoscrizione, mentre è flessibile in virtù del fatto che con MPS si può investire in pronti contro termine per importi a partire da soli 1.000 euro o multipli. Per investire con “pctonline” occorre essere titolari di un conto corrente MPS, anche online, essere titolare di un deposito titoli, ed occorre altresì aver adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa MiFID.