La figura di Steve Jobs è stata senza dubbio decisiva e rivoluzionaria per l’intero settore tecnologico: la sua creatura, la Apple, ha soddisfatto milioni e milioni di consumatori ed era inevitabile che anche la sua morte avesse delle ripercussioni evidenti in molti ambiti. In effetti, dal momento della sua scomparsa, il titolo del colosso di Cupertino ha subito degli sbalzi piuttosto evidenti. Tutto è cominciato proprio lo scorso 5 ottobre, il giorno della morte di Jobs, quando il New York Stock Exchange ha fatto registrare una perdita di terreno molto corposa, ance se poi si è ottenuta una importante compensazione grazie al lancio e alle successive vendite dell’iPhone 5.
Azioni
Premafin vola in Borsa dopo assemblea azionisti
Premafin vola oltre il 15% ed entra di diritto nei titoli più speculativi degli ultimi mesi; il book di negoziazione è sotto assedio da quanto FonSai . L’assemblea degli azionisti di Fondiaria-Sai di oggi discute dell’aumento di capitale da 1.1 miliardi di euro e fin’ora quello che è emerso sono le partecipazioni come di seguito; 5% Palladio e 3% Sator, mentre le quote maggiori sono di Premafin (35.76%) e Unicredit (6.98%).
Anche se l’andamento in Borsa di Premafin è ormai estremamente chiaro e probabilmente sarà lo stesso anche domani, meno trasparente sono le decisioni dell’assemblea; le fonti riportano informazioni ben diverse, visto che alcuni sostengono che l’aumento di capitale potrà essere fatto solo con operazione Unipol, mentre una parte della cronaca sostiene esattamente l’opposto e cioè che l’accordo con Unipol non è necessario.
Debito pubblico record in Spagna
Torna la paura dei debiti sovrani? Forse si. la BCE e tutta l’Unione Europea ha appena iniziato a risolvere, forse in via definitiva finalmente, la crisi della Grecia, approvando i piani di aiuti e chiedendo in cambio delle riforme precise, e fino a qualche minuto fa’ sembrava che tutto andasse per il meglio. Proprio nel momento in cui l’Euro abbassa la guardia arriva invece una nuova minaccia ed ha un nome già conosciuto: Spagna. Il debito pubblico sfiora il nuovo record; il rapporto tra debito pubblico e PIL è salito oltre il 68.5% rispetto al 61.2% nello stesso periodo dell’anno precedente.
A dire il vero anche in questo senso nessuno si aspettava un miglioramento, ma la notizia supera comunque le stime precedenti e rimette in gioco le precisioni. Alla luce dei nuovi dati il debito pubblico è previsto in salita per tutto il 2012.
Fiat: sotto accusa stipendio di milionario di Marchionne
Fiat nell’occhio del ciclone; mentre è in corso la ripresa e la stabilizzazione dei mercati finanziari, la storica azienda torinese si trova forse a passare il peggior momento degli ultimi anni. Nella giornata di oggi Mirafiori e Melfi sono chiuse per cassa integrazione mentre Cassino, Pomigliano e Sevel sono in sciopero. Susanna Camusso per la Cgil dichiara:
Noi chiediamo al governo che la Fiat investa in Italia, che faccia dei modelli per essere concorrenziale sul mercato europeo, non consideri l’Italia la ruota di scorta delle produzioni degli altri Paesi
Dividendo Fiera Milano torna dopo 2 anni
Giornata molto positiva per Fiera Milano che chiude le contrattazioni mettendo a segno una performance positiva di quasi il 9%; dopo un’apertura anonima a 3.8080 il titolo è subito balzato in cima alla classifica dei più interessanti con al diffusione del bilancio 2011 e le indiscrezioni sul dividendo. Secondo i dati societari l’utile netto del 2011 è stato pari a 5.1 milioni di euro netti (il doppio rispetto al periodo precedente). Il margine lordo è pari a 30.9 milioni di euro mentre l’indebitamento finanziario è diminuito a 52.2 milioni. Bene i ricavi a 278 milioni di euro, anche se la vera notizia riguarda proprio il dividendo; sembra che dopo due anni il CDA proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo pari a 0.20 euro netti per ogni azione ordinaria in circolazione.
Immsi spa comunica i dati di bilancio del 2011
Immsi, società per azioni milanese che è nata dalla scissione di un’altra compagnia del gruppo Telecom Italia, la Sirti, e che si occupa in prevalenza di cantieristica navale e altre attività industriali, ha reso note le stime relative al bilancio dello scorso anno: il consiglio di amministrazione del gruppo lombardo ha infatti approvato tale bilancio, il quale dovrà essere ora necessariamente sottoposto all’assemblea degli azionisti. Che cosa c’è da dire in merito a questi dati? I risultati in questione possono essere definiti sostanzialmente positivi e buoni, anche se il contesto macroeconomico di riferimento è stato nervoso e incerto, motivo per il quale non poteva che registrarsi una minore propensione al consumo.
Investire in Svizzera nel 2012?
La Svizzera non fa’ mai discutere troppo di se stessa nonostante si trovi al centro dell’Eurozona i suoi interventi politici sono limitati ma fortemente incidenti. Negli anni l’importanza di questo Paese strategico dal punto di vista finanziario è cresciuta esponenzialmente e più o meno sappiamo tutti il motivo che ha portato la Svizzera ad essere il fulcro dei capitali Europei. Ma dal punto di vista dei mercati, visto che non fa’ parte dell’Unione Europea ma ne è al centro, quale è la sua situazione?
Uno sguardo allo SMI della Borsa Svizzera basta a dare una risposta a questa domanda che gli investitori cominciano a farsi da quando si parla di “ripresa”. Dovendo necessariamente investire i propri capitali nel migliore dei modi possibili, tra le scelte degli istituzionali (e non solo) si fa’ largo l’ipotesi di riversare parte della propria liquidità sullo SMI, vista la solidità dimostrata durante il crollo degli USA del 2007-2008 e durante il crollo dell’Eurozona forse ancora in corso.
Buzzi Unicem chiude in positivo nonostante downgrade
Secondo gli esperti di Berenberg, Buzzi Unicem sarebbe ora da vendere con target a 7.5 euro. La notizia arriva durante una seduta positiva e non spaventa minimamente gli investitori, che anzi confermano gli acquisti e garantiscono un guadagno dell’1.40% a 8.40 euro. La notizia è probabilmente passata in secondo piano per via delle motivazioni di questa scelta particolare; gli analisti ritengono che durante i primi due mesi del 2012 il titolo sia cresciuto troppo rispetto a quanto secondo loro doveva fare e per questo sarebbe ora di una correzione sul grafico giornaliero con un ritracciamento fino a 7.5 euro.
Apple dopo lancio iPad 3
Tra le società attualmente quotate in Borsa a livello mondiale quella che sicuramente più di altre fa’ rima con “successo” è Apple; da anni l’azienda di Cupertino cavalca l’onda positiva facendo fronte anche ad una crisi senza precedenti che sembra averla rafforzata e la scomparsa del suo leader e fondatore sembra non frenare la tendenza che accompagna la Mela in cima alla lista delle azioni preferite a livello mondiale.
Per quantificare il successo di Apple in modo che sia chiaro di che fenomeno stiamo parlando basti pensare che la capitalizzazione ammonta a 500 miliardi di dollari (e già si parla di quando verranno raggiunti i 1000 miliardi) che corrisponde a più del valore di tutta Piazza Affari.
Dopo Microsoft e Cisco l’erede di azienda multinazionale a maggior capitalizzazione potrebbe proprio essere quella fondata dal compianto Steve Jobs, che oggi presenta l’iPad 3 congelando la stampa mondiale per l’evento, inutile dirlo, attesissimo da mesi.
Tensione sul mercato per swap Grecia
La crisi nella zona Euro sembra essere arrivata al dunque; gli occhi dell’intero mondo finanziario (e non) sono puntati tutti al Vecchio Continente, anche se a decidere le sorti della crisi saranno investitori dislocati in tutto il Globo. La crisi dell’Eurozona ormai fa’ riferimento unicamente ad un solo Paese; stiamo parlando della Grecia ovviamente, che risulta essere (secondo i canali di informazioni) l’anello debole dell’Unione Europea ma anche il fulcro del problema. Se infatti l’operazione di ristrutturazione del debito di Atene non andasse a buon fine allora a fallire non sarebbe solo la Grecia ma l’intera Unione Europea, che da mesi pensa solo a come “aiutare” la Grecia ad uscire dal tunnel.
Un’ondata di ipo per le compagnie attive nell’informatica
Il web e le offerte pubbliche iniziali (meglio note con l’acronimo anglosassone Ipo) sono sempre più unite: dopo gli esempi importanti di Groupon, Linkedin, Zynga e Facebook, altre aziende attive in campo informatico e tecnologico si stanno interessando a un debutto di questo tipo presso il mercato azionario. In realtà, l’obiettivo principale è sostanzialmente quello di risolvere problemi piuttosto importanti, come ad esempio una migliore sicurezza. Ad esempio, appena due mesi fa vi sono state due richieste in questo senso, vale a dire quelle di Infoblox, società attiva nel campo delle infrastrutture di rete, e di Splunk, compagnia americana che si occupa da diverso tempo di raccogliere e analizzare determinati prodotti. In questo caso, si sta parlando di una quotazione in borsa per un ammontare complessivo di 250 milioni di dollari, una cifra davvero importante.
Spread Bund-BTP prossimo a 300 punti
L’andamento incoraggiante dei mercati Europei insieme ai provvedimenti presi per Atene dimezzano la tensione sul mercato dei titoli di Stato e riescono a tenere distante lo scetticismo USA che ancora ci vede come una bomba pronta ad esplodere. Anche se la BCE si è mossa lentamente e la Germania ha “remato contro” la Grecia per mesi sappiamo che la situazione sta cambiando a favore proprio dell’Eurozona e le tensioni interne si stanno alleviando. Il “polso del mercato” si misura ancora seguendo lo spread dei titoli di Stato, ed il Bund è ancora il riferimento; se queste affermazioni sono ancora vere allora la situazione Europea (e sopratutto quella italiana) sono veramente in netto miglioramento.
Previsioni settore tecnologico 2012
Dopo un periodo di stallo e di recessione si ricomincia a pensare al futuro e le insospettabili nuove realtà che potrebbero segnare la nuova via degli investimenti sorprendono tutti; la discesa in borsa di gruppi come Groupon, Linkedin, Zynga, Yelp e Facebook potrebbe aver dato il via ad una nuova era dei tecnologici che, dopo la bolla del 2000, potrebbero ritrovare la stabilità e le occasioni per rilanciare il settore.
Mentre per quanto riguarda i settori classici ci si aspetta un consolidamento dei risultati avuti nei primi mesi del 2012, per quanto riguarda l’hi-tech si parla invece di una vera e propria scommessa di lungo periodo. Se il mondo del lavoro sta cambiando allora con questo cambierà anche quello finanziario perchè le aziende che si quotano in borsa sono sempre più legate al monto tech piuttosto che ai “vecchi” settori ormai saturi ed in crisi.
Dividendo L’Espresso in calo nel 2012
Contestualmente alla pubblicazione dei risultati di bilancio dello scorso anno, il Gruppo editoriale L’Espresso è diventato protagonista anche di un’altra operazione molto attesa dagli azionisti: in effetti, il consiglio di amministrazione della società proporrà all’assemblea dei soci del prossimo 23 aprile la distribuzione di un dividendo ben preciso per quel che concerne l’anno attualmente in corso. Volendo essere più precisi, esso ammonterà a 0,0629 euro per ogni singolo titolo azionario, una quota che si ottiene andando a considerare il valore lordo delle ritenute di legge. Tra l’altro, il monte dividendi che il gruppo in questione si può permettere sfiora i venticinque milioni di euro (24,98 milioni per la precisione).