Come comporre un portafoglio bilanciato

In base ai consigli di Michele de Michelis, andiamo a vedere come comporre una assett allocation ben bilanciata secondo le ultime analisi dello specialista in gestioni partimoniali.

Previsioni di Ubi Pramerica sui mercati obbligazionari

“Ipotizzando un portafoglio bilanciato con un approccio al rischio medio ( che vuol dire poter sopportare un calo del portafoglio del 10%) invece di fare un classico 60% obbligazionario governativo e 40% equity, andrei a sostituire parte della componente obbligazionaria con fondi credit long short , che possono prendere posizioni “corte” sui tassi e sfruttare eventuali movimenti di rialzo della curva oltre che eventuali differenziali di tassi tra i vari emittenti e relativi movimenti. Per quanto riguarda i governativi, insisterei sui TIPS, in quanto il rischio lo si copre quando la call è praticamente regalata (come in questo momento) e per assicurarmi un po’ di rendimento investirei sul debito frontier che paga cedole intorno al 10-11%, ma con l’accortezza di affidarsi sempre a dei bravi specialisti.

Il mercato delle Commodity, previsioni per il 2014
Per quanto riguarda l’equity, non credo sia finito qui il movimento della borsa giapponese, ritengo che vedremo ancora volatilità ( anche per i rapidi movimenti dello yen), mentre la borsa americana adesso deve necessariamente ricevere conferme dalla crescita reale dell’economia, che forse ( e sottolineo forse) potrebbe stupire in positivo e quindi dare un senso di oggettività allo spettacolare rally dello S&P 500 dello scorso anno, che ha anticipato una crescita superiore al 3 % per il 2014. Qualora invece assistessimo ad una crescita a stelle e strisce sotto la media storica, potremmo tranquillamente ipotizzare un aggiustamento dei parametri borsistici, visto che ultimamente la borsa è salità più per espansione dei multipli che per crescita degli utili. In Europa invece la musica cambia e l’investimento nelle borse deve necessariamente essere sottoposto ad una condizione preliminare. Essendo il Vecchio Continente ancora troppo legato alle decisioni politiche (e per tale ragione, quindi, sottovalutato), sarebbe da comprare solo se gli europei ( compresi i tedeschi) si mettessero a remare tutti nella stessa direzione, stile Usa”.

 

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